Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: fri rapace    18/01/2012    6 recensioni
Tonks non aveva mai confidato a Remus che usciva con qualcuno, permettendogli di lasciarsi andare a stupide e infantili fantasie.
La sbirciò affondare il cucchiaino in una coppa, mentre il suo accompagnatore rideva del gelato che le era finito sul naso.
Lui era giovane, piacente. Adatto.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Bussavano forte alla porta da almeno mezz'ora quando Tonks finalmente si decise a dar retta all'ospite.
Era così presa dagli ultimi eventi che dentro la sua testa, appena il lavoro e l'Ordine le davano tregua, tutto si faceva piccolo piccolo in un angolino e all'improvviso esistevano solo lei, Remus e quel fantastico camerino di prova, il posto più romantico ed eccitante che avesse mai frequentato.
“Tonks! Dove Merlino eri finita? Stavo per usare la bacchetta!” le ansimò in faccia un Magnus visibilmente preoccupato. “Oh, tesoro, temevo fosse successo il peggio!”
Lei sbatté gli occhi infastidita.
“Non chiamarmi 'tesoro'!” lo riprese. “E' linguaggio di coppia e noi non lo siamo più. Mi spiace.”
Ci voleva polso per troncare una storia, cosa che a lei in genere non mancava, ma che le costava un considerevole sforzo usare quando c'erano di mezzo i sentimenti altrui.
Magnus aggrottò appena la fronte, le girò attorno e raggiunse senza una parola l'ingombro tavolo del suo cucinino. Si era sfilato una copia della Gazzetta del Profeta dal mantello e la posò sullo schieramento di tazze e bicchieri vuoti che occupavano, incastrati come in un puzzle, ogni centimetro del tavolo.
Quello è un lupo mannaro!” esordì, invitandola ad avvicinarsi. “Proprio così!”
Tonks riconobbe l'articolo della Skeeter sull'allora ultimo acquisto di Albus Silente per la sempre vacante cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure. La giornalista sosteneva che l'unico scopo del lupo mannaro Remus J. Lupin era stato, fin dal principio, quello di selezionare gli allievi più grassi per poterli usare come snack durante i pleniluni, a partire dal tondo Neville Paciock. Lavoro di routine per un mostro come lui, ma la situazione era davvero precipitata quando Sirius Black, evaso da poco e vecchio amico del 'professor Lupin', gli aveva dato il compito di sbranare nientemeno che Harry Potter.
“Anche se apparentemente poco commestibile, la carne sull'osso è  molto più saporita,” pare avesse argomentato Black per convincere il goloso amico.
Tonks aveva già letto quella porcheria anni prima, rammaricandosi di non aver incrociato quel professore così interessante durante la sua carriera scolastica.
“Allora?” la sollecitò Magnus, visibilmente deluso dalla sua mancata reazione.
“Boh,” borbottò lei alzando le spalle. “Non sono così convinta che la carne attaccata all'ossa sia migliore. A me un po' di ciccetta piace, ammorbidisce...”
Magnus scosse il capo, incredulo. Quello che finalmente aveva capito sembrava non piacergli affatto.
“Tu lo sapevi? Sapevi quello che era?” l'accusò ferito, abbandonando le braccia lungo i fianchi, i pugni chiusi.
“Sì, ma non fa niente. I pregiudizi...”
Non fa niente?” ripeté lui, e pareva davvero sconvolto.
Tonks si rese conto di aver sottovalutato la situazione: quando aveva aperto la porta pensava che lui fosse solo ancora un po' scocciato per essere stato mollato perché, doveva ammetterlo, ci era rimasto male sul momento, ma c'era ben altro sotto.
“I miei genitori sono stati ammazzati da quelli! Stavano tutti dalla parte di Tu sai Chi e i Mangiamorte se ne servivano come armi! E tu... tu... credevo fossi un Auror! E invece te la fai con le Creature Oscure amiche dei pluriomicidi!”
Tonks gli strinse un braccio, era molto addolorata per lui.
“Mi spiace, io non lo sapevo,” gli disse dolcemente, ma lui si divincolò, tirando su con il naso.
“Te la fai con i cani dei Mangiamorte!” l'accusò nuovamente con voce rotta e il viso, ancora così simile a quello di un ragazzino, congestionato.
Era sempre stato un giovane molto fragile, incline alle parole dolci e alle tenerezze, spesso ostentate, come se avere un pubblico rendesse più reale la loro relazione. Era gentile e poco incline all'ira ma spesso non sincero, cosa che li aveva fatti litigare in più di un'occasione. Questa volta però l'idea che lui stesse mentendo non la sfiorò neppure: era troppo sconvolto.
“Remus non ha niente a che fare con loro. E' anche lui una vittima come te, lasciami spieg...”
Lui le brandì contro il quotidiano.
“Ha quasi sbranato Harry Potter!”
“La Gazzetta è una porcheria e tu lo sai!”
Magnus, per nulla persuaso, scosse incredulo la testa, indietreggiando con un braccio teso dietro la schiena.
“Vedrai!” mormorò.
Tonks non si sentì minacciata, solo dispiaciuta.
“Vedrai!” ripeté. “Lo dirò a tuo padre, lui darà ragione a me!”
La sua uscita era così infantile che tutto ciò che suscitò in Tonks fu compassione.
“Se può farti sentire meglio...” tentò comprensiva.
Lui parve deluso.
“Lo farò. Qualcosa farò!” promise a denti stretti, trovando infine la porta con la mano e sbattendosela alle spalle.

***

“Non avrei dovuto farlo,” mormorò nuovamente Remus tra sé e sé e Sirius, fino ad allora assorbito totalmente dai propri pensieri, finalmente si accorse della sua presenza.
“Oh! Lunastorta!” esclamò. “Cos'è che non avresti dovuto fare?”
Non attese una risposta, prese invece una delle sedie della sala da pranzo e si accomodò di fronte a lui, studiandogli attentamente il viso.
“Sembri diverso. Più rilassato e... cos'è quell'aria soddisfatta?” rifletté ad alta voce. “E' come se tu avessi... Aspetta! Sei tornato a Hogwarts senza di me? A sgranchirti le gambe nella Foresta Proibita?  Non mentirmi, non c'è niente che mi tiri su come tornare ai vecchi tempi!”
Remus sorrise, era proprio quello che gli serviva.
'Mi tiri su'? Pensavo stessimo parlando di me,” ironizzò divertito. Era comodo parlare con Sirius, era così distratto ed egocentrico che poteva sfogarsi con lui senza doversi preoccupare di essere ascoltato davvero. Un po' di sollievo con il minimo della fatica: non chiedeva altro.
Sirius parve non afferrare.
“Diciamo che ho fatto un po' di ginnastica,” approfondì allora. In fondo era la sacrosanta verità: lui e Tonks avevano sgranchito parecchi muscoli, pompato sangue a velocità folle e... si morse forte le labbra. Ricordare troppo poteva portare a risvolti imbarazzanti.
“Ma non a Hogwarts,” si sincerò Sirius.
“No.”
Ma non era ancora soddisfatto.
“Allora sei stato con Harry?” indagò geloso.
Remus non poté reprimere una smorfia, il doppio senso involontario era agghiacciante!
“Su, Lunastorta, non fare quella faccia, 'La carne sull'osso è molto più saporita', ricordi?”
Lui ricordava, ricordava eccome.
“Conservi ancora quella copia della Gazzetta del Profeta?”
Sirius raccolse dalla tavola l'ultimo numero del quotidiano, appena arrivato via gufo e ancora arrotolato, fingendo di leggerlo.
“Certo. Conto di contattare al più presto la Skeeter per proporle di scrivere i miei futuri dialoghi. Visto che ora è disoccupata sarà una grande occasione per tornare sotto i riflettori, per lei. Personalmente, trovo abbia talento,” ghignò, lanciandogli il fogliaccio. “Ma si può sapere perché sei pentito di aver fatto ginnastica? Senza offesa, ma ne avresti proprio bisogno.”
Remus spiegò il giornale ridendo. Non aveva tutti i torti, ne aveva un grandissimo bisogno. Anche nel senso che intendeva lui.
“Non sono pentito della ginnastica, ma di aver omesso informazioni a... un membro dell'Ordine,”
ammise.
Avrebbe  dovuto dire a Tonks che era stato Magnus a mettergli in testa l'idea del matrimonio, mentendogli. Sul momento aveva temuto di fare una figura meschina facendo la spia, ma poi, riflettendoci, aveva capito che, per quanto lui sembrasse innocuo, avrebbe potuto fare anche di peggio. Tonks doveva essere informata.
L'occhio gli cadde su uno degli articoli al piede delle pagine centrali della Gazzetta.
“Il feroce lupo mannaro e il padre del 'Ragazzo che è Sopravvissuto': altre ombre sul passato del giovane squilibrato affamato di protagonismo?” titolava.
Troppo tardi.




Rieccomi! Stavolta sono stata piuttosto veloce, no?
Spero che il capitolo non sia troppo confuso, nel caso, chiedete ^^
ciao ciao
Fri



   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: fri rapace