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Autore: xXx Veleno Ipnotico xXx    18/01/2012    2 recensioni
Questa storia è nata puramente per caso, in seguito ad una scommessa con una mia amica! Chi ma avrebbe detto che sarebbe finita su EFP?!
La storia narra principalmente di due due personaggi: Fred Weasley e Elizabeth, un nuovo personaggio (che avrebbe la stessa età di Ginny, per intenderci ^^).
Si svolge brevemente in sei dei sette anni di scuola di Elizabeth, anche se più particolarmente nel suo quarto anno (Ordine della Fenice) e nel suo sesto (Doni della Morte).
Elizabeth è una ragazza silenziosa, di poche parole.. Ma presto conoscerà l'unica persona che sarà in grado di farla sorride, divertire e scherzare! L'unica peronsa che amerà con tutta se stessa. Dal primo momento, fino a l'ultimo. Ma il male, purtroppo, sta sorgendo nuovamente..
-Storia revisionata fino al capitolo 3-
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Nuovo personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Fu difficile non essere trascinata via da quelle persone che gridavano in preda al terrore, ma in qualche modo ci riuscii.

I mangiamorte avevano ormai distrutto gran parte del tendone: alte lingue di fuoco si ergevano praticamente ovunque, e le persone a terra prive di sensi aumentavano sempre di più. Le grida si facevano sempre più alte e spaventate. Avada Kedavra verbali e non verbali volavano tranquilli e indisturbati nell’aria, colpendo a volte persone a caso, altre volte persone premeditate.

<< Aaagh! >>

Il grido di qualcuno mi fece voltare di scatto. Una bambina di appena undici anni era stata accerchiata da due mangiamorte, un uomo e una donna. I Carrow!

Tirai istintivamente fuori la bacchetta, e la puntai verso l’uomo, che si trovava di spalle, e gridai << Stupeficium! >> l’uomo volò in alto per circa due metri, fino a che non trovò una parete e ricadde a terra svenuto. Sua sorella si voltò verso di me con il fuoco dipinto nello sguardo, alzò la bacchetta, ma prima che potesse fare qualcosa, le scagliai contro un altro schiantesimo, solo che lei fu più svelta, e muovendo braccio e bacchetta come per creare una sorta di scudo invisibile, bloccò il mio incantesimo.

In quel momento il panico m’inondò, così iniziai a scagliarle contro ogni sorta di incantesimo o fattura di mia conoscenza, solo che lei era molto più svelta e esperta di me, così li parava tutti senza troppi problemi, avanzando verso di me con aria minacciosa. Io indietreggiavo ormai a corto di idee, poi lo sguardo mi cadde sul soffitto del tendone: era stato montato con uno spesso tessuto, ma anche con degli strani assi che sembravano fatti di un legno molto pesante. Senza indugiare ulteriormente gli puntai contro la bacchetta << Bombarda! >> il soffitto crollò in un decimo di secondo, facendo cadere le pesanti assi non proprio sulla sua testa, come avevo sperato, ma poco più avanti di lei. Fu ugualmente un bel risultato, dato che mi permise di prendere la bambina, che per tutto il tempo era rimasta schiacciata contro una parete, a poca distanza del mangiamorte schiantato, e portarla via.

Diverse esplosioni ci impedirono di raggiungere il giardino, in modo veloce. La bambina tremava in un modo quasi compulsivo. Non sapevo chi fossero i suoi genitori, ne tanto meno sapevo come avrei fatto a portarla al sicuro...

<< Liz! >> la voce di Ginny attirò la mia attenzione << Da questa parte. >> mi voltai verso la mia destra, dove notai una minuscola porticina che per tutto il ricevimento non avevo mai notato. Stringendo la mano della bambina mi diressi verso di questa.

<< Che cos’è? >> chiesi tenendo gli occhi leggermente socchiusi per via della polvere data dalle esplosioni.

<< Entra! >> mi rispose Ginny tirandomi per un braccio << È un passaggio che porta sottoterra. I mangiamorte non possono trovarlo, papà è il custode segreto! >> spostò lo sguardo sulla bambina << Brava! Lo scopo era portare in salvo più gente possibile in caso di un attacco. Era stata un’idea di Malocchio! >> io guardai la bambina che ancora tremava agitata, poi aprii bocca per dire che non ne sapevo niente di quel piano, quindi avevo salvato quella bambina solo per istinto, ma alla fine dalle mie labbra uscì sono uno stupido << Si. >>

Quel rifugio sotto terra era particolarmente grande. Era stato organizzato in modo tale da contenere ogni qualsivoglia oggetto potesse servire in caso di emergenza, oltre ad una moltitudine di persone decisamente sconvolte.

<< Dov’è Fred? >> chiesi guardandomi in torno con aria spaventata << Perché non c’è?! >>

<< Tranquilla Liz. Arriveranno tutti. >>

<< Mamma! >> grido la bambina lasciandomi la mano e correndo verso una donna sulla quarantina che aveva le lacrime a gli occhi.

<< Margaret! >> esclamò la donna allargando le braccia e buttandosi in ginocchio. Le due si abbracciarono in preda alle lacrime. Io le fissavo come imbambolata, immobile, senza sbattere nemmeno le palpebre.

<< Sono stata così preoccupata! >> stava dicendo sua madre << Non avrei potuto sopportare di perdere anche te! Sei tutta la mia vita! >>

<< Liz! >> mi rivoltai verso Ginny con gli occhi bagnati dalle lacrime << Tutto bene? >>

Le sorrisi << Si. Tutto bene, non ti preoccupare. >>

<< Liz! >> mi voltai a guardare la figura in piedi sulla soglia del rifugio, e senza dire nulla o pensare a nulla, gli corsi incontro abbracciandolo forte.

<< Stai bene? >> gli domandai con fare ossessivo, senza staccargli gli occhi di dosso.

<< Tu stai bene? >>

<< I-io... Si. >>

<< Allora sto bene! >>

<< Se ne sono andati! >> esclamò Lupin entrando anche lui << Cercavano Harry. Lui, Ron e Hermione si sono smaterializzati appena in tempo. >>

<< Siamo sicuri ad uscire? >> chiese la signora Weasley cercando di non farsi vedere preoccupata.

<< Non c’è più nessuno là fuori, Molly. >> la tranquillizzò Kingsley << Gli Auror stanno già stabilizzando gli incantesimi di protezione. Siamo al sicuro, per ora! >>

Poco alla volta, anche se con una certa riluttanza, gli invitati presero ad uscire dal rifugio.

<< Credevo ti fosse accaduto qualcosa! >> esclamai rivolgendomi a Fred con fare impaurito << Ti ho chiamato... >>

<< Lo so. >> convenne lui stringendomi una mano << Ti stavo seguendo, ma Dolohov aveva in pugno una manciata di persone, tra cui diversi bambini. Non potevo... >>

<< Hai fatto la cosa giusta. >> lo bloccai con un sorriso << Ed è per questo che ti amo! >>

***

I giorni che seguirono il matrimonio furono piuttosto cupi. La signora Weasley era costantemente in ansia per Ron, dato che non sapeva dove si trovasse, ma anche per Harry ed Hermione, dato che dopo tutti quegli anni erano diventati un po’ come suoi figli.

Ginny non sorrideva più. Ogni sera, prima di andare a letto, pregava il cielo che Harry stesse bene, e che non accadesse nulla di male ne a lui, ne a tutti noi altri.

Il mese di Agosto ormai stava volgendo al culmine. Le scuole sarebbe iniziate presto, anche se tutti sapevamo che non sarebbe stato come tutti gli altri anni.

La signora Weasley non voleva che io e Ginny ritornassimo al castello, quell’anno, e dello stesso pensiero era mio padre, che era accorso alla Tana non appena aveva saputo dell’attacco dei mangiamorte. Poi, però, era intervenuto il signor Weasley, dicendo che dopo tutto saremmo state in pericolo sia in un luogo, che in un altro, quindi tanto valeva scegliere quello più sicuro! Ma nessuno, però, pensava che le cose fossero cambiate in un modo tanto radicale!

Il primo settembre arrivò piuttosto in fretta. Io e Ginny lasciammo la Tana decisamente poco convinte, quel giorno. Era assurdo tornare a scuola in tempi così poco raccomandabili, ma il signor Weasley aveva ragione: ormai un luogo valeva l’altro.

<< Qualunque cosa accada, scriveteci! >> non faceva che ripetere la signora Weasley con le lacrime a gli occhi.

<< Mamma. Andrà tutto bene! >> rispose Ginny per la centesima volta << Stiamo andando ad Hogwarts, non in un campo di concentramento! >>

In quel momento, però, nessuno di noi poteva sapere che Ginny, in un certo senso, ci aveva preso!

   
 
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