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Autore: BlackPower    02/09/2006    4 recensioni
Dal capitolo 8: I due ragazzi si sorrisero. Harry si alzò e disse: “Vuoi una mano?”
Morgan lo squadrò. I suoi occhi diventarono due fessure e si concentrarono a fissare le iridi verdi del ragazzo. Il viso della ragazza si avvicinò pericolosamente a quello di lui.
Dopo qualche secondo si ritirò e disse:
“Bèh, in fondo sei mezzo babbano. E hai vissuto con dei babbani. Non puoi essere disastroso come Ronny. Credo sia magicamente, biologicamente e statisticamente impossibile… O almeno me lo auguro!”
Dall’alto della scala si sentì un urlo: “IO, NON MI CHIAMO RONNY!!"
E' la mia prima Fic, siate clementi ;)
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao

Ciao! Questa è la mia prima ff! Sono molto contenta di quello che sta venendo fuori e devo assolutamente ringraziare Wendy Wood che mi ha fatto capire che le parole hanno un potente significato e che occorre riporle nel giusto modo tra le righe, e Nuwanda, una mia grande amica che mi sostiene sempre. Vorrei ricordare che la mia fic non tiene conto dei fatti accaduti nei libri precedenti.

P.S: ho modificato leggermente alcune parti della storia.

Recensite please, se lo farete vi amerò per sempre!!!!

Baci8

BlackPower

 

CAPITOLO 1

 

La porta di legno scuro cigolò e si aprì.

Una figura scivolò nella camera di Harry Potter che, come al solito russava così forte da non sentire nulla.

Con fluidità la sagoma tirò fuori la bacchetta da sotto la veste e…

“Presto Harry svegliati!” trillò una signora dall’aspetto incombente spalancando le finestre.

Una luce accecante entrò dalla finestra, imbiancata da poco, mista ad un forte odore di pancetta.

Quell’odore sembrò rinvigorire il Prescelto che inforcò gli occhiali e mise a fuoco la grassoccia signora dai capelli color fiamma

“’Gniorno siora Wiiiiislay” sbadigliò

“Ho lasciato la colazione in tavola. Gli altri dormono e non so dove sia finito Ron. Io vado a fare delle commissioni a Diagon Alley.” disse avviandosi verso la porta.

“Ah, dimenticavo: cerca Ron!”

Dopo un po’ di fracasso la casa tacque di nuovo.

* * *

Harry scese le scale a tutta birra ed incominciò a trafficare in cucina.

“Porca vacca mamma! Dove diavolo è la mia ma-glia….”

Il moro si voltò e vide una splendida ragazza dai capelli rossi, e il viso in fiamme, guardarlo con occhi adoranti.

“Ma perché diav…ha.” borbottò guardandosi in un piccolo specchietto in cucina.

Harry aveva solo un paio di boxer addosso e Ginny lo stava pian piano spogliando con gli occhi.

“Scusa, ma mi sono dimenticato di vestirmi e pensavo che voi dormivas…”

Ma venne interrotto bruscamente da un bacio inflittogli da quella potenziale ragazzina.

“Ma Ginny non poss..” Questa volta il bacio fu più irruento e deciso.

Lo possedeva. Ginny non se lo faceva sfuggire. Così il nostro 17enne Prescelto decise che le sue paturnie moraliste nei confronti del suo migliore amico, potevano andare a farsi benedire.

Finalmente il nostro caro Potter si lasciò andare. Le loro lingue si cercarono e si incontrarono con grande soddisfazione da ambedue le parti contraenti.

Un rumore assordante interruppe il loro “bacio profondo” con un piccolo gemito di profondo dispiacere da parte del moro.

“Chi è secondo te?” Chiese la rossa a bassissima voce

“Non so..” Harry allora prese una padella e si diresse verso il salotto seguito a ruota da Ginny.

“C’è qualcuno sotto la coperta del divano!” soffocò la rossa.

Infatti il rumore di motore rotto proveniva esattamente da lì.

Harry non esitò. Prese la padella e incominciò a colpire senza pietà il malcapitato la sotto.

“AIUT..NON..COS..FORT..E…AAARRRRRGGGGGGHHHH!!!!”

Una padellata in piena fronte colpì Ron, mentre si divincolava nella coperta/trappola rosa della signora Weasley.

Non si era capito però se Ron avesse urlato per il dolore o se per lo spavento di vedere Harry in boxer con Ginny avvinghiata alla sua schiena.

“Ron? S-sei tu?” balbettò Harry

“No. Sono la nonna Carolina! Ovvio che sono io! Chi pensavate che fossi, un mangiamorte che dorme sul divano di casa Weasley pronto ad uccidere a suon di russate avvolto in una coperta di lana?” sbraitò il rosso

“E noi come facevamo a saperlo! Potevi essere chiunque! Ringrazia che Harry non ti ha pensato alla bacchetta…”

“Già! Anche perché eravate molto impegnati, a quanto vedo…”

Il moro e la rossa si lanciarono alcuni sguardi esasperati.

“Io e Ginny stiamo insieme” sussurrò Harry

“Direi che me ne ero accorto dato che sei praticamente nudo e Ginny non ti dice niente… Ho fame. C’è qualcosa da man… CHE COSA STA SUCCEDENDO IN CUCINA???”

Un caos di padelle, pentole e affini vorticavano verso il tetto della Tana.

“Acc.. Mi sono dimenticato di spegnere il fuoco”

“Se mi sfondi il tetto io ti…” Ma il rosso non riuscì a terminare la frase perché un cazzotto ben assestato da parte di Ginny, lo fece sprofondare nel divano.

“Ma sei scema?” ululò il rosso

“Piantala di fare tanta scena! Non comportarti male con Harry! E non rompere le scatole a me soprattutto! Non sei mio padre!”

“Va bene sergente maggiore Weasley” borbottò il fratello

Ginny gli fece un sorriso dolcissimo e lo baciò sulla guancia: “Grazie fratellone.”

Ron sbuffò e la guardò allontanarsi. Poi sorrise e la raggiunse.

 

  
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