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Autore: lupacchiotta89    19/01/2012    0 recensioni
Helen, la protagonista della storia, decide di tornare a La Push, dalla sua famiglia, dopo aver vissuto e studiato a New York. Dopo di che leggete per scoprire il resto! Spero che vi piaccia!
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Buonasera!!!!  Mi scuso nuovamente per il ritardo ma l'università in periodo d'esami è terrificante. Senza contare che ho avuto problemi personali che mi hanno bloccata un bel pò e non sono ancora in uno stato che si può chiamare felice.
So che sono lenta, ma spero di farmi perdonare con questo capitolo. baci Marty!


Imprinting



Quando aprii gli occhi, la mattina seguente, mi accorsi di essere sudata fradicia.
Per quanto mi riguardava, a quanto pareva, era colpa di Paul, o almeno del suo essere lupo.
Sgusciai fuori dalle coperte il più silenziosamente possibile, ma non appena poggiai il piede sul pavimento freddo, sentii due braccia avvolgermi la vita
<< Dove pensi di scappare? Non ne ho avuto ancora abbastanza di te >> biascicò Paul, con la voce ancora assonnata
<< A fare una doccia, sono un bagno di sudore per colpa tua, sai? >> risposi cercando di divincolarmi, con poca convinzione
<< Non mi sembra che ti sia dispiaciuto poi così tanto ieri notte, soprattutto quando ti sei aggrappata come una scimmia e mi hai quasi ucciso con quei piedi gelidi! >>
Risi << Esagerato, per così poco! >>
<< Ah si? >> disse attirandomi a se e cominciando a solleticarmi
<< NO, dai su! il solletico no ti prego!!! >> urlai tra le risa
<< Va bene, ti do una tregua, ma solo perchè non voglio consumarti troppo! >> disse lui ridacchiando e tornando alla posizione da " sono appena caduto in un sonno profondo, guai a te se mi svegli!"
Col sorriso sulle labbra mi diressi in bagno, pronta ad affrontare un'altra giornata, resa finalmente più luminosa, dalla presenza di Paul.
Mentre il getto di acqua calda scioglieva i nervi e creava vapore, pensai che era ora di chiarire con Jacob.
Se non mi avesse lasciato, non avrei mai e poi mai preso in considerazione l'idea di stare con Paul.
Non sono mai stata una tipa che tradisce, anzi se mi intestardivo con una persona era la fine, Jake, infatti, era un esempio tangibile, almeno nel periodo in cui abitai a New York.
Fui interrotta da un "toctoc" insistente
<< Dimmi Paul >>
<< Helly, devo andare, Sam ha bisogno di me. Ci vediamo stasera? >> domandò
<< Aspetta un attimo >> mi avvolsi con l'accapatoio e aprii la porta.
I suoi occhi, che quasi brillarono nel vedermi mi fecero arrossire.
<< Certo che ci vediamo stasera, ma non dimentichi qualcosa di importante? >>
Mi guardò confuso << Ehm, no non credo >>
lo abbracciai nonostante l'accappatoio ormai fradicio e gli posai un leggero bacio a fior di labbra
<< Oh >> disse lui
<< Eh! >> lo apostrofai io.
Scoppiammo a ridere e poi mi abbracciò per baciarmi con un pò più di trasporto
<< Su, adesso vai, o il grande capo Sam si arrabbierà! >> dissi staccandomi da lui
<< Nah, non credo, sei il mio imprinting, mi capisce! >>
<< Il tuo che? >> chiesi sbigottita
<< Ti spiegherò tutto più tardi! Cose da lupi, a dopo >> e scappò via, lasciandomi confusa ma col sorriso sulle labbra.
Per tutto il resto della giornata, non feci altro che cucinare.
Cucinare, cucinare e cucinare.
La cosa strana era che non mi dispiaceva affatto, avevo preparato una quantità di cibo industriale.
Due tipi diversi di primo, tre secondi, due contorni e veramente tanti biscotti di ogni tipo.
Tutto questo lavoro, per una semplice cena tra me e Paul.

Avevo chiamato Alice, per farmi dare qualche buona ricetta e lei mi aveva aiutata con piacere.
Non avevo idea di cosa piacesse al mio lupo, per questo avevo dato libero sfogo alla mia creatività culinaria.
Cominciai a lavare le pentole e le padelle che avevo utilizzato, per non rischiare di avere troppo da pulire, dopo la cena.
Mentre ero impegnata a scrostare il grasso della salsiccia, suonò il campanello.
Il cuore cominciò a battere forte, finalmente avrei potuto riabbracciare il mio bellissimo Paul.
Asciugai le mani sul grembiule e me lo sfilai, per poi gettarlo su una sedia vicino al divano.
Quando aprii la porta, mi accorsi subito che non era Paul.
Il colore della pelle era sempre lo stesso, ma il viso, nonostante la somiglianza, era troppo diverso
<< Jake! >> dissi abbracciandolo, per poi accorgermi che ero stata troppo espansiva, visto che il giorno prima l'avevo mandato a quel paese.
<< Helen >> sussurrò lui, stupito, rispondendo al mio abbraccio.
<< Entra dentro >> mi limitai a dire, un pò rigida. Era il momento di chiarire.
Jacob, si sedette sul divano e si guardò attorno con aria triste, poi voltò lo sguardo verso di me e fece un mezzo sorriso.
<< Sei felice vero? >> mi chiese, mordicchiandosi il labbro inferiore
<< Jacob, credo che dovremmo parlare di noi >>
<< No Helen, non c'è più niente da dire, adesso stai con Paul, ed io non posso farci nulla >> rispose, con la voce rotta dal pianto.
Le lacrime avevo cominciato a scendere senza preavviso. Non sapevo cosa fare nè cosa dire. Mi dispiaceva vederlo in quel modo, ma era stato lui a lasciarmi.
<< Jake, per favore, non voglio perderti, sei il mio migliore amico >> mi avvicinai a lui, posando la mano sulla sua spalla. Gli volevo bene, non potevo lasciare che andasse via da me.
<< Helen, lo capisci che io ti amo? Non ti ho lasciato perchè non ti volevo più! Ma soltanto per permettere a Paul di farsi avanti! non potevo farlo soffrire in quel modo! io ti amo ancora... >> esplose in un pianto disperato.
<< Jake, calmati, non ne sapevo nulla. Per me è stato terribile sentirmi dire da te che era finita, dopo tutto il tempo che ho passato, sperando che tu ti accorgessi di me. E poi, non capisco, perchè mi hai lasciata per Paul? chi ti poteva assicurare che lo avrei voluto? >> mi arrabbiai.
Certo, ero felice con Paul, ma Jacob era stato stupido a lasciarmi per questo, e se io non mi fossi mai messa con Paul?
<< Lo sapeva perchè sei il mio imprinting amore >> si intromise Paul, che entrò dalla finestra, che avevo lasciato aperta per il troppo calore che emanava il forno.
<< Ma tu!? non potevi entrare dalla porta come qualsiasi persona normale? >> gli chiesi ridendo
<< Ti risulta che io sia normale? E poi, ho suonato tre volte ma non mi hai aperto >> disse lui abbracciandomi
<< Io vado... >> biascicò Jake
<< No, aspetta >>
<< Ciao Helly, ci vediamo fratello >> disse per poi uscire dalla porta di corsa.
Mi voltai verso Paul, interdetta << Mi spieghi che cos'è questo imprintig? >> chiesi
<< Intanto mangiamo, altrimenti si raffredda tutto e sono curioso di assaporare quello che hai cucinato! >>

Ci sedemmo a tavola, con grande piacere, notai che tutto ciò che avevo preparato era di suo gradimento.
<< Beh, ecco è una specie di colpo di fulmine >> cominciò Paul << Ma molto potente >>
<< Colpo di fulmine? >> risi, avevo smesso di crederci da secoli ormai
<< Non ridere, è vero, succede a noi quando incontriamo la persona della nostra vita. E' successo a Sam, con Emily, ecco perchè ha dovuto lasciare Leah >>
<< Oh, capisco... però Leah sta soffrendo ancora! >> dissi, passandogli il piatto di patatine fritte
<< Lo so, Sam si odia per questo, non avrebbe mai voluto far stare male Leah, ma non ha potuto allontanarsi da Emily >>
Mi bloccai un attimo.
Quindi io, ero la donna della sua vita?
<< Cosa c'è Helly? >> domandò Paul, accortosi del mio improvviso irrigidimento
<< Quindi... io... sarei >> non riuscii a finire.
Avrei dovuto costruire una famiglia con Paul?
<< Cosa ti succede? >> chiese nuovamente Paul, visibilmente preoccupato
<< E solo che, quindi se noi dovessimo lasciarci, tu mi ameresti per tutta la vita? >> ero agitata, non ero pronta a pensare già ad un matrimonio, a dei figli.
<< Si, ma non devi sentirti obbligata a stare con me se non è ciò che vuoi. Posso essere il tuo migliore amico se vuoi, posso essere quello che vuoi .. >> la sua espressione divenne triste e buia.
<< No, no, Paul, ti prego non voglio che tu pensi questo. E' solo che devo abituarmi all'idea. Io voglio stare con te, desidero solo te. Solo che non sono pronta per un matrimonio ed una famiglia, sono ancora giovane >> cercai di spiegarmi senza ferirlo
<< Helen, non ti sto chiedendo di sposarmi, ti sto solo dicendo che ti amo e che sei l'unica per me >> mi sorrise, quel sorriso caldo che tanto mi piaceva.
<< Dimmi di Jake...>> chiesi agitata dall'idea che potesse soffrire come Leah
<< Beh, Jacob l'ha capito subito e ne ha avuto la conferma, quando ha sentito i miei pensieri e mi ha detto che ti avrebbe lasciato a me, ma che doveva cercare il modo per farlo... >> rispose cominciando a sparecchiare
<< Aspetta, quindi è sempre una cosa da lupi? >>
<< Più o meno, non gliel'ho nemmeno chiesto, ha fatto tutto da solo, non voleva farmi soffrire >> disse abbassando lo sguardo
<< Paul, sono felice di stare con te... Ma dobbiamo trovare una soluzione per Jake, gli voglio bene e non riesco a vederlo in questo stato... >>
Lui annuì e posò gli ultimi piatti nel lavandino.
Finito di sistemare la cucina, ci sedemmo sul divano a farci un pò di coccole.
Il suo abbraccio caldo, mi faceva sentire a casa, il suo odore, i suoi occhi, le sue carezze, erano tutto ciò di cui avevo bisogno.
<< Rimani con me stanotte Paul? >> chiesi con un soffio
<< Tutto il tempo che vuoi >> mi baciò, con una dolcezza che mi fece quasi piangere.
Mi alzai e lo attirai verso di me, portandolo in camera da letto.
Lo feci stendere per poi posizionarmi sopra di lui, per continuare a baciarlo.
Lui mi avvolse con le sue braccia e mi tenne stretta a sè, volevo sentirlo mio, volevo che fossimo legati.
Forse l'idea di un "per sempre" non era così tragica. Io lo amavo, lui mi amava, cosa c'è di più bello di un amore sincero e puro come il nostro?
La sua camicia volò sul pavimento, tra una mia risatina e il suo sguardo sbigottito
<< Helen... tu vuoi... ? >> mi chiese, con la stessa espressione
<< Siamo noi. Io e te Paul. Siamo veri, io ti amo e sono qui per te, sarò il tuo sostegno quando avrai bisogno di qualcuno e sei l'unico che desidero >> lo baciai
<< Ho bisogno solo che tu mi sia vicina, il resto non conta senza di te >> disse sfilandomi il maglione
<< Ti amo Paul >> lo amavo, la veridicità di quelle parole, mi colpì in pieno.
Sarebbe stato il primo uomo.
L'unico ed il solo.
Ed ero felice così, lo sarei stata sempre.. almeno così credevo.


Angolino:

Bene, abbiamo visto che Helen si è lasciata andare, la sua prima volta! ( ho volutamente tralasciato il dopo XD) ma anche che il povero Jacob sta soffrendo nuovamente (ç_ç) , provvederò a consolarlo XD.
sono ancora indecisa sul finale della storia, devo rifletterci su, per vedere cosa devo combinare mmmh
*me sadica*
un bacio a tutti
lasciate un commentino <3
a presto (si spera ^^)
Marty




  
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