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Autore: Malikismyman    20/01/2012    2 recensioni
Dopo l'uragano sorge sempre l'arcobaleno.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2
La seconda e la terza porta.Poi la luce.

Brooklyn si alza riluttante,ancora scossa, da una visione troppo dolorosa. E' sempre stata così,Brooklyn, troppo emotiva,troppo sensibile.
Stentando, fa un passo e come successo in precedenza una luce accecante la investe e lei si ritrova in una macchina,precisamente la macchina dei suoi genitori:una 500 bianca, che avevano comprato nel 2002.
E' seduta nei sedili posteriori con l' I-pod alle orecchie, che le evita di sentire il litigio dei suoi, seduti davanti.
P:Non possiamo continuare così!-urla il Signor Fitzgerald,il padre di Brooklyn, intento a guidare nervosamente nelle vie affollate di New York. La Brooklyn della visione continua ad ascoltare le sue playlist e a guardare fuori dal finestrino.
M:Ed è colpa mia vero??-risponde furiosa Jennifer,sua madre-Non sono io ad andare a letto con la mia segretaria!!-ora urla.
Il cielo inizia a piangere,e con lui anche la piccola anche Brooklyn.Piccole perle salate le rigano il viso, le solcano le guance per poi arrivarle alle labbra.
P:Non centra questo!-controbatte il Signor Fitzgerald, poi continua:-E' da molto che tra noi non funziona!-
Perchè devon far sentire tutto questo a Brooklyn??
M:Certo, ormai sei sempre al “lavoro”- la sua voce s'incrina, ma no, non piange.
P:BASTA COSI'!!- urla suo padre.Così Brooklyn non l'aveva mai visto. La vera Brooklyn sembra d'un tratto capire la situazione e i suoi intensi occhi verdi si accendono improvvisamente, per poi essere spenti dalle lacrime che adesso scendono copiosamente,rigando anche il suo volto.
Poi un urlo, un urlo agghiacciante.A emetterlo è la Brooklyn della visione. Un macchina davanti la loro.Scontro frontale.Poi tutto scompare improvvisamente. Il buio è nuovamente attorno a lei, che ancora piange. Ma chi non piangerebbe nel rivivere la propria morte?Sapendo poi di essere così... impotente? Non ha potuto far niente per Lullaby.Non ha potuto far niente per se stessa.Che senso ha adesso raggiungere la luce??Brooklyn non sa rispondere.Raggiungere la luce e scoprire d'esser morta,raggiungere la luce e scoprire di essere viva.E in caso fosse viva e invece i genitori fossero genitori morti??Paura.Indecisione. Ma Brooklyn fa comunque un altro passo, vuole sapere tutto.La terza porta si apre, ma nessuna luce l'acceca.Soltanto buio,buio pesto.Lei entra cercando un punto di riferimento,che non trova. D'un tratto però la stanza inizia a formarsi. E' una stanza bianca,con due lettini e una poltroncina. Nel letto giace una ragazza, mille fili attaccati al suo corpo. L'ingenua Brooklyn si chiede chi sia.
Sulla poltroncina una donna e un uommo,varie parti del corpo ingessate, faccia rivolta al pavimento.Una cantilena,una preghiera si direbbe, esce dalla bocca della donna, Brooklyn si trova in un ospedale, ma non ricorda d'esserci mai stata. La cantilena acquista velocità e si alza di tono, mentre due gocce d'acqua bagnano il pavimento. Poi la donna,in preda ad un attacco d'ansia urla,si alza e si dirige verso il letto dove giace la ragazza. Brooklyn urla di rimando. La donna è sua madre e la ragazza è lei. Suo padre svegliatosi a causa dell'urlo di Jennifer,perchè quello di Brooklyn non si sente. Si dirige a grandi passi verso sua moglie e le blocca da dietro le braccia intente a scuotere la povera Brooklyn,esanime nel letto.

P:Calma!! Reagendo così non la farai di certo svegliare!-dice quasi gridando. Poi addolcisce il suo tono-Questo serve solo a torturare te-
Sua madre crolla in lacrime.
M:La mia bambina...la mia bambina...-sussurra sua madre.

"Mamma sono ancora qui!!Ancora qui!!”urla Brooklyn,ma ovviamente sua madre non la sente.E nemmeno suo padre.
P:Si risveglierà, vedrai...-nemmeno lui sembra convinto di ciò che dice. Brooklyn, in preda ad un attacco d'ira di dirigge ferocemente sul suo vero corpo e cerca di rientrarci per riabbracciare i suoi,per dire loro che sta bene. Un aggeggio accanto al suo corpo inizia a suonare, sempre più velocemente. Sua madre si libera dalla presa del signor Fitzgerald, che sembra non respirare più. Poi un infermiera, accompagnata da un medico, forse due,entra furiosamente nella stanza. E Brooklyn viene risucchiata. Anche ora c'è buio, ma la luce è a un passo da lei.Adesso tutto è nelle sue mani.
Andare avanti,oltrepassare la luce, e vivere. Stare ferma ,nel buio, e morire.

La luce, che ha tanto cercato, adesso è a un passo da lei, indecisa sul da farsi. Tutti i momenti della sua vita le passano davanti. I più belli e i più brutti.
Certo, se una qualsiasi persona si trovasso davanti la luce l'attraverserebbe, ma Brooklyn no.I momenti brutti sono più numerosi rispetto a quelli belli. Ha senso adesso
continuare a vivere per soffrire?? “Si”Brooklyn si desta improvvisamente dallo stato di trance in cui si trovava “Si, mi devo svegliare e dire a miei che gli voglio bene. Voglio
sentirmi dire da loro che mi vogliono bene”. Attraversa la luce.


Dove sono? Tre medici accanto a me.
DR.1:Ha aperto gli occhi!-urla il primo medico.La voce mi arriva come fosse lontana.Il secondo dottore di allontana dal mio letto.
DR.3:Di ai suoi genitori che sta bene,che si è svegliata!-urla il terzo al secondo.
DR.1:Come ti chiami??Te lo ricordi??-mi chiede il primo.Distinguo in parte le parole, ma capisco cosa mi ha chiesto
B:si...Brooklyn....-sussurro-Dove sono i miei??Li voglio vedere!!fatemeli vedere!!-
DR.1.:Calmati!Calmati!-risponde il medico crcando di bloccarmi
B:Fatemeli vedere!-continuo a urlare e dimenarmi.
Un'infermiera si avvicina a me e cerca di fermarmi come meglio può mentre il secondo medico,appena arrivato, si avvicina a me con una siringa. Buio.

B:Mamma...papà...-mi sono appena svegliatain una stanza, a quanto ricordo quella stanza, proprio quella della mia visione.
M:Tesoro!! Come stai??- quasi urla mia madre correndo, con la gamba ingessata, verso di me.
B:Bene...ma così mi soffochi- provo a dirle mentre mi abbraccia
M:Oh, si, scusa...-sorride imbarazzata, con gli occhi ancora rossi dal pianto di questi giorni.
B:Quanto sono stata in coma?-chiedo sorridendole tristemente
M:Un mese bambina mia,un mese...-mi accarezza i capelli con lo sguardo perso nel vuoto, come a ricordare quest'ultimo periodo.
B:come un mese?A me sono sembrati soltanto dei giorni...-provo a dirle, ma sembra che non mi senta.
M:Mi spiace tesoro, tutto questo è successo soltanto a causa mia e di tuo padre...-lacrime le rigano il viso
B:Non ti preoccupare mamma, ora sto bene, sono qui e questo è l'importante-le stringo la mano.So che ha bisogno di conforto,il senso di colpa è una brutta cosa.
P:Amore!!-mio padre è arrivato-Come stai?-anche lui mi abbraccia e mi stritola e ,come mamma, mi domanda come sto e mi dice che gli dispiace per quello che è successo. Consolo anche lui, ma nessuno ha ancora consolato me.
D' un tratto i miei si fanno scuri in volto.
P:Piccola, ti dobbiamo dire una cosa-inizia mio padre-Ci abbiamo pensato molto,io e tua madre, in questo ultimo mese siamo addirittura quasi riusciti ad ucciderti...-
B:Ma non è colpa vostra...-l'interrompo
P:Shh,fammi parlare, ti prego.Io e Jennifer abbiamo deciso,principalmente per te,...di separarci-
Il mio cuore perde un battito. 




Questi erano tre capitoli, ma li ho uniti in uno solo per fare un capitolo più lungo C:
Nel prossimo capitolo arriverà anche Bieber,per la vostra felicità :D
recensite in molte(e se recensite entro stasera posto il terzo capitolo e così leggerete subito quello in cui c'è Bieber) (:
Baci,baci, Malikismyman
  
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