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Autore: Jejje    03/09/2006    10 recensioni
Era incredibile quanto fossimo cambiati in pochi anni. Anche nella foto le nostre immagini stavano litigando, come eravamo soliti fare per la maggior parte del nostro tempo ad Hogwarts, e adesso...be', diciamo che eravamo diventati amici inseparabili. Non litigavamo più per qualsiasi sciocchezza, e cercavamo di vederci il più possibile nonostante il lavoro, anche con Harry. Durante l'estate non ci eravamo visti praticamente mai; Harry e Ginny erano partiti in viaggio da soli, e anche Hermione aveva passato del tempo con i suoi, il che aveva impedito di far riunire il nostro ancora inseparabile trio. Diedi un'occhiata fuori dalla finestra e non potei non sperare che la stagione calda finisse presto, per riprendere finalmente la vita di sempre. Salii le scale con passi trascinati e mi chiusi nella mia stanza per cambiarmi. Presto sarebbe arrivata Hermione e saremmo andati ad un ruscello lì vicino, che sapeva mantenersi anche d'estate. Sapevo che lei adorava quel posto...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mia ennesima one-shot R/Hr XD Allora, nel dubbio ho messo OOC, anche se non sono molto sicura che lo sia veramente...ma decisamente credo che questa non sarebbe una situazione dove vedrei Ron e Hermione^^.

Dedicata alla mia migliore amica Jessica, lei sa perchè XDDD!

 

- E' un po' strano che sia la ragazza a venire a prendere il ragazzo - dissi io dentro la cornetta. Ero sicura che lei sapesse che stavo sorridendo, e anch'io ero pronto a scommettere sul fatto che lei stesse arrotolando l'indice con il filo del telefono, come faceva sempre.

- Be', ma questo non è un appuntamento romantico - mi ricordò lei, con una risatina nervosa. Nonostante mi avesse insegnato molto tempo prima a usare il telefono mi sembrava ancora strano sentire la sua voce provenire da un semplice aggeggio nero, senza averla accanto, senza sentire il suo sguardo puntato su di me.

- Lo so, ma è strano lo stesso - le risposi io ridendo, spostando lo sguardo per tutta la stanza, senza vederla in realtà.

- Ok, allora a stasera - tagliò corto lei, ed ero sicuro che lo fece sorridendo - Alle sei sarò lì. Non vedo l'ora di vederti -

- A dopo - dissi semplicemente io, mettendo giù. Davanti a me, sopra il piccolo comodino dimenticato dove era poggiato il telefono, c'era una foto di qualche anno prima, che ritraeva me e Hermione. La presi in mano, e non potei fare a meno di ridere. Era incredibile quanto fossimo cambiati in pochi anni. Anche nella foto le nostre immagini stavano litigando, come eravamo soliti fare per la maggior parte del nostro tempo ad Hogwarts, e adesso...be', diciamo che eravamo diventati amici inseparabili. Non litigavamo più per qualsiasi sciocchezza, e cercavamo di vederci il più possibile nonostante il lavoro, anche con Harry. Durante l'estate non ci eravamo visti praticamente mai; Harry e Ginny erano partiti in viaggio da soli, e anche Hermione aveva passato del tempo con i suoi, il che aveva impedito di far riunire il nostro ancora inseparabile trio. Diedi un'occhiata fuori dalla finestra e non potei non sperare che la stagione calda finisse presto, per riprendere finalmente la vita di sempre. Salii le scale con passi trascinati e mi chiusi nella mia stanza per cambiarmi. Presto sarebbe arrivata Hermione e saremmo andati ad un ruscello lì vicino, che sapeva mantenersi anche d'estate. Sapevo che lei adorava quel posto.

Mi infilai velocemente una semplice maglietta, per poi accompagnarla con un paio di pantaloni marroni che di solito usavo per fare delle passeggiate estive. Dopo di che scesi di nuovo e mi misi a sedere sul divano, riprendendo in mano il libro che avevo lasciato a metà quando Hermione mi aveva telefonato. Mi rimisi a leggerlo dando di tanto in tanto un'occhiata alla porta; mancava poco alle sei e avevo una voglia matta di rivedere la mia migliore amica dopo due mesi di lontananza. Riprendendo la lettura, sorrisi di nuovo, pensando a quello che eravamo diventati.

Toc toc.

Sentii il suono che tanto speravo di sentire solo una manciata di minuti dopo. Mi alzai velocemente dal divano abbandonando il mio libro per fiondarmi ad aprire la porta. Una bella ragazza con i capelli castani e crespi mi sorrideva radiosa.

- Hermione! - dissi io felice, abbracciandola. Lei posò con dolcezza le mani sulla mia schiena, ridendo.

- Ciao, Ron! - disse, allontanandosi da me per guardarmi in viso - che bello rivederti! -

- Non dovremmo permettere che passi tutto questo tempo fra un incontro e l'alro, anche se non c'è Harry! - le dissi io cingendole le spalle con un braccio, costringendola con dolcezza a girarsi. Chiusi la porta facendola sbattere e ci avviammo per il sentiero che ci stava davanti.

- Già...- mi rispose lei sorridendo, posando la mano sopra la mia che tenevo ancora sulla sua spalla, mentre camminavamo. Era strano trovarsi in queste situazioni che cinque anni prima ci avrebbero fatto imbarazzare da morire...ma non era affatto una cosa negativa. Era come se fossimo finalmente liberi di vivere la nostra amicizia. Forse eravamo semplicemente cresciuti.

- Andiamo al ruscello? - mi chiese lei speranzosa, voltando il suo viso verso il mio. - Mah...forse...- le risposi io cercando di fare il misterioso, ma con un sorriso che mi sbucava dalle labbra.

- Oh, che bello! - esclamò lei entusiasta, stringendomi più forte la mano. - Non capirò mai cosa ci trovi di tanto speciale in quesl posto - dissi io guardando davanti a me. Il sole era ancora molto caldo.

- E' bellissimo, e poi è un paesaggio così semplice...- disse lei sognante, guardando attentamente dove metteva i piedi. - E poi lì una volta ci abbiamo fatto pace, ricordi? Non ricordo perchè avessimo litigato...ma tu sei venuto a scusarti con me mentre fingevo di specchiarmi nel ruscello per nascondere il fatto che stessi piangendo - disse tutto questo con una inconfondibile nota di nostalgia nella voce, una nostalgia che anch'io nonostante tutto non potevo fare a meno di provare.

- Ehm...sinceramente, non me lo ricordo - dissi io sorridendo colpevole. Hermione si staccò dal mio abbraccio e per darmi per scherzo un pugno sulla spalla, facendomi allontanare da lei. Io risi sottovoce e poi mi rimisi a camminarle accanto, mentre lei continuava ad andare avanti scoccandomi una finta occhiata arrabbiata. Poi si sciolse in una risata argentina. - Davvero, insomma, quel posto mi piace. Mi dà come l'impressione di poter stare bene anche con te - concluse sempre con una risatina, ma senza guardarmi. Anch'io ridacchiai, mettendomi le mani in tasca. - Ma quei tempi sono finiti. Ormai noi stiamo sempre bene insieme - le ricordai scoccandole un altro sguardo. Lei continuava a guardare davanti a sè.

- Certo, fra una gara di lotta libera e l'altra - rispose lei senza smettere di ridere e posando finalmente il suo sguardo su di me.

Le passai il braccio al collo come avevo fatto con le spalle e strinsi appena, senza farle male. Lei cominciò a ridere ancora più forte, cercando di liberarsi dalla mia presa; ma io la lasciai libera dopo qualche secondo, per farmi infliggere un lieve schiaffo sul collo, così debole che non sentii neanche il minimo fastidio. Sapevo che lo faceva apposta per non farmi male.

- Io non l'avrei fatto se fossi stato in te...potrei decidere di tornare indietro proprio adesso che siamo arrivati! - le dissi io guardandola dall'alto in basso, dopo aver notato che il ruscello giaceva praticamente davanti a noi.

- Oh no bello, ora tu vieni qui - disse lei con un tono che non permetteva repliche, tirandomi per un braccio e rischiando di farmi inciampare.

Mi lasciò non appena arrivammo vicinissimi all'acqua, per piegarsi col peso sulle gambe e affacciandosi meglio allo specchio del ruscello. La vidi posare un dito in superficie della poca acqua che era resistita in quella stagione.

- Ero proprio qui, in questo modo - disse all'improvviso rompendo il silenzio, mentre io la stavo guardando.

- E tu sei arrivato da dietro e ti sei messo accanto a me, chiedendomi scusa con una faccia tristissima - continuò lei nonostante la mancanza della mia risposta. Vidi il suo dolce sorrido riflesso nell'acqua, poi si alzò lentamente e si mise a sedere sull'enorme pietra che anni prima mio padre aveva stregato per renderla abbastanza alta e piatta da farci sedere sopra. Io la seguii e mi misi accanto a lei, senza dire una parola. Lei guardava fissa davanti a sè. Dopo qualche secondo mi guardò negli occhi e disse: - Tu sei cambiato, sai? - mi disse con un sorriso, poggiando il mento sul palmo della sua mano.

- Cambiato? - chiesi confuso io, come per chiederle di spiegarsi meglio.

- Sì...non nel bene o nel male - si affrettò ad aggiungere - solo...diverso. -

- Oh - commentai io semplicemente, aggrottando le sopracciglia.

Lei mi scoccò un'occhiata ambigua e disse con un sorriso: - Be'...forse più nel male che nel bene -

Io risi di gusto, dicendole dopo qualche secondo: - Hermione, ti prego, posso darti uno schiaffo? Solo uno - dissi con aria implorante, alzando l'indice.

- No no - negò lei scuotendo la testa, senza però smettere di sorridere.

Lei guardava ancora a terra quando le chiesi, con tono completamente diverso : - E un bacio? -. Non sapevo perchè le avessi fatto quella domanda. L'avevo semplicemente guardata, ed era stato come se mi avesse strappato le parole di bocca...

I suoi occhi balzarono nei miei in un attimo; erano colmi di stupore. Tornò però subito a sorridere, come se avesse finalmente capito, e mi porse la guancia. Sorrisi lievemente, avvicinandomi a lei. Col naso disegnai una linea immaginaria sul suo collo, dal basso all'alto, per poi arrivare con le labbra vicino alla sua guancia, che adesso aveva un colorito un po' più roseo. Dolcemente, le presi il mento con il pollice e l'indice e la obbligai a girarsi verso di me, facendo sì che i nostri visi fossero divisi solo da pochi centimetri di distanza. Hermione aveva smesso di sorridere, come me. Vedevo il suo sguardo passare dai miei occhi alle mie labbra, e così facevo io; poi cominciammo ad avvicinarci insieme, socchiudendo gli occhi, fino a che la distanza fra noi non si annullò. Le nostre labbra si toccarono lievemente, appena sfiorate, e sia io che lei restammo così fermi per un lungo attimo, come per pensare a quello che stava succedendo in quel momento. Poi, in un gesto veloce, le feci schiudere le labbra e approfondii il bacio, subito, passando dall'estrema dolcezza di quel bacio a fior di labbra alla passionalità di quest'ultimo. Quasi subito lei mi afferrò il collo da sopra i capelli, avvicinandosi sempre di più i nostri corpi e continuando a baciarmi con una passione che non avevo mai provato. Poco dopo lei afferrò dolcemente i miei capelli e si staccò dal mio viso, facendo incrociare i nostri sguardi. Nel suo c'era una luce diversa. Capii che voleva dirmi qualcosa; riprese fiato e aprì bocca per parlare, ma poi sembrò non farcela e si avvicinò di nuovo per baciarmi, stavolta incrociando le dita nei miei capelli. La lasciai fare volentieri, fino a che, con mio terrore, non sentii le voci dei miei genitori provenire da dietro. Ci staccammo immediatamente e lei si alzò in piedi girandomi le spalle, cercando di avere un'aria indifferente quando papà e mamma apparvero da dietro un albero.

- Oh, siete qui! - esclamò mia madre con un gran sorriso, rivolta a me e a Hermione.

- Già - dissi io fingendo indifferenza, alzandomi in piedi. - Be', noi stavamo andando - continuai, scoccando un'occhiata allusiva a Hermione e avviandomi verso il sentiero.

- Ok - disse mio padre; stava sorridendo maliziosamente, e avrei potuto giurare che aveva dato una gomitata alla mamma.

- Allora a dopo - dissi lanciandogli un lieve sorriso, allungando il passo.

Durante la strada di casa il silenzio ci tenne compagnia. Hermione taceva, e io non riuscivo a capire se dire qualcosa, qualunque cosa, o stare zitto anch'io. Fu lei a decidere per me, sussurrandomi: - Sta' zitto - mentre avvicinava le nostre mani incrociando le nostre dita, con un sorriso. Non c'era più traccia di imbarazzo nel suo sguardo.

Le strinsi la mano con dolcezza, sorridendole di rimando. Finalmente riuscivo a capire anch'io la bellezza di quel posto...

 

 

Allora che dite ho ragione, è OOC? XD *me perplessa* Comunque, sinceramente non mi piace molto scrivere di situazioni dove non credo che R/Hr potrebbero mai trovarsi, direi che li preferisco "normali" xD Ma ho scritto questa ff per una promessa fatta a una persona, quindi...^^ spero che vi sia piaciuta comunque!^^ E recensite se vi va! CiaoCiao!

°Jejje°

  
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