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Autore: shaolin7272    21/01/2012    1 recensioni
Régine si lisciò l'abito rosso che faceva risaltare le forme generose con soddisfazione. Si passò il rossetto vermiglio sulle labbra piegate in un gelido sorriso. Sentiva di avere in pugno Jean-Micheal e questo l'eccitava.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 II
Nestor Fournier  sospirò prendendo il carrello con il secchio guardando l'ora si accorse con disappunto di essere in ritardo sulla tabella di marcia, doveva sbrigarsi a finire il terzo livello prima dell'orario di apertura.
Arrivato al piano ammirò come sempre Parigi ai suoi piedi. Si strinse nelle spalle , i turisti potevano aspettare, pensò,  e si accese una sigaretta rimanendo a guardare i giochi di luce del sole sulla Senna.
Dopo aver tirato l'ultima boccata di fumo gettò il mozzicone nel secchio e si mise al lavoro. Qualcuno aveva fatto cadere del liquido appiccicoso e ci aveva camminato sopra portandolo ovunque sul pavimento , cominciò a fregare  con più foga per pulire. Non era la prima volta che succedeva, gli era capitato di trovare anche degli indumenti intimi. E quella non era opera di turisti. Forse doveva informare la direzione che qualcuno andava li a fare i comodi propri.
Entrò nell'ufficio  anche li il pavimento era nelle stesse condizioni. Poi vide  un drappo rosso e si domandò perplesso chi diavolo avesse coperto la statua di Eiffel. Poi  si accorse che si trattava di un corpo. Una donna dai capelli corvini con un'enorme squarcio alla gola. E sangue. Tanto sangue. Nestor si ritrasse e il suo piede scontrò un coltello. Uscì di corsa a chiamare la sicurezza.
Jaques Barbier stava sorseggiando pigramente il caffè seduto vicino allo stagno  dei Giardini di Lussemburgo  quando vide  la figura tondetta e bruna del suo collega Legarrel che appena lo scorse lo raggiunse.
“Stavo cercando proprio te,  la pausa caffè è finita, il commissario Lacroix ci vuole urgentemente alla Torre Eiffel” disse trafelato.
Barbier sospirò e  si alzò lentamente seguendo  il collega verso la macchina mentre questi lo metteva al corrente
“La vittima è Règine Lebon in Bachelin, ti dice niente il nome?”
“Dovrebbe Mathias?”
Legarrel scosse la testa sbuffando “Dovresti leggere un po' più i giornali di gossip invece che trattati filosofici.  Régine Lebon  unica erede della casa vinicola Lebon, sposata a Thierry Bachelin soci  del Chez Bachelin ristorante molto rinomato situato, guarda caso, al primo livello della Torre Eiffel.”
“E' stata uccisa nel ristorante?”
“I primi rilievi dicono no. E' stata trovata al terzo livello e più precisamente nell'ufficio di Gustave Eiffel.”
Jacques fischiò sorpreso. “E che ci faceva li ?”
Mathias si strinse nelle spalle “E' quello che dovremo scoprire”
Jacques si mise più comodo sul sedile mordendosi le labbra e passandosi la mano tra i corti capelli bianchi. La sua vocina interna gli stava dicendo che era una brutta gatta da pelare. Non gli piaceva.
Quella sensazione sgradevole era ancora presente quando raggiunse il commissario  Lacroix alle biglietterie . Era in compagnia di un ometto basso e impettito con occhi piccoli e occhiali tondi, una vocetta stridula fastidiosa e stava parlando in maniera affannata. Aline Lacroix sorrise alla figura alta del suo ispettore e appena fu al suo fianco fece le presentazioni.
“Ispettore Barbier le presento il responsabile della Torre Eiffel il signor Caron”
Jacques strinse la mano sudaticcia dell'uomo che ricominciò a parlare a raffica “Come dicevo al commissario la situazione è alquanto incresciosa, bisogna far presto, ogni minuto che la Torre Eiffel rimane chiusa perdiamo profitti oltre ad avere un enorme danno d'immagine”
L'ispettore squadrò l'uomo  con disprezzo non tollerava la gente che pensava  al denaro quando c'era un morto di mezzo. Seguì silenziosamente il commissario e Caron verso gli ascensori.
Sulla scena erano già al lavoro diversi uomini della scientifica e  la dottoressa Maubert  stava esaminando il corpo.
Caron che non aveva smesso di lamentarsi per tutto il tragitto alla vista del cadavere ammutolì e il suo colorito virò al verde e chiedendo scusa si precipitò fuori asciugandosi il viso con un fazzoletto.
Sylvie Maubert sorrise ai nuovi arrivati mostrando due simpatiche fossette sulle guance “Buongiorno” cinguettò
“Ciao Sylvie,  cosa puoi dirci?” chiese Barbier sorridendo a sua volta
“Non molto, la vittima è già stata identificata come Régine Bachelin. Il marito è già stato informato”  Poi mostrando la ferita “E' morta dissanguata a causa di una ferita alla gola. Probabilmente è stata  inferta con il coltello apri ostriche trovato sul pavimento. E' morta da cinque o sei ore  ma sarò più precisa dopo l'esame autoptico”
Jacques annuì guardandosi intorno. “Secondo te è stata uccisa qui?”
“Dalla quantità di sangue trovato direi di si”
“Sembra un appuntamento romantico andato a finire male” disse l'ispettore indicando le candele, i bicchieri e il vassoio con le ostriche. “Chi l'ha trovata?”
“L' addetto alle pulizie, Nestor Fournier” intervenne il commissario.
“Nestor Fournier?” ripeté Barbier , il nome gli era familiare poi si ricordò. “Se è la stessa persona  lo conosco , l'ho arrestato cinque  anni fa per estorsione e ricatto.”
Intanto il commissario e l'ispettore erano usciti dall'ufficio e Lacroix prima di scendere con l'ascensore gli indicò un uomo alto e magro con radi capelli scuri legati in un codino che fumava nervosamente.
Barbier si diresse verso l'uomo. Nestor riconobbe l'ispettore e lo salutò con un cenno del capo.
“Ci rivediamo Nestor”
“Ispettore con questa storia non c'entro”
“L'hai trovata tu e vuoi farmi credere di non saper niente?”
Nestor si avvicinò di più a Barbier ammiccando  e sussurrò
“Qua succedono cose strane ispettore. E per strane non intendo solo l'omicidio”
“Cosa intendi per strano?”
“Ho trovato oggetti che non dovevano esserci, chiazze sospette sul pavimento dello studio. Insomma qualcuno veniva qua di notte.”
“Ne sei sicuro?   Sai anche chi?”
Fournier allargò le braccia  “Prove non ne ho”
Jacques corrugò la fronte “Non è un  po' scomodo? E poi come è possibile  eludere i controlli secondo te?”
“Ma quali controlli ispettore” disse ridacchiando  Fournier “Qua le videocamere vengono spente appena l'ultimo turista è sceso. Il guardiano notturno poi,  che vuole è anziano, dopo l'una di notte si mette nel suo gabbiotto e dorme.  Che  cosa può  succedere sulla  Torre Eiffel?”
“Hai anche idea di come potevano entrare?” Barbier trasse un profondo respiro “E poteva essere la signora Bachelin  a utilizzare lo studio?”
Fournier fece spallucce “Non mi stupirei, si dice in giro che avesse un bel po' di amanti. Lo Studio di Gustave Eiffel è un posto isolato e discreto. E lei come socia del Chez Bachelin poteva essersi procurata le chiavi”
“D'accordo poteva avere accesso alle chiavi . Ma per  l'ascensore del terzo livello?”
“L'impianto è quello originale del 1899 non credo sia difficile sbloccarlo”
Barbier rimase qualche secondo in silenzio a riflettere poi “ D'accordo Nestor per ora puoi andare”
Fournier abozzò un cenno di saluto e si allontanò
L'ispettore rimase ancora un po' a guardarsi intorno e cercare di farsi il quadro della situazione poi decise che li non aveva altro da fare e si diresse agli ascensori per andare a cercare Legarrel. Era tempo di andare a interrogare il marito.
 

  
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