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Autore: JeffreyCROW    21/01/2012    3 recensioni
Scappare di casa per seguire strade sconosciute,
mentire alle persone importanti della propria vita,
cambiare completamente identità.
Oh, cosa non si farebbe per seguire i Guns n' Roses in tour!
-I primi sei capitoli sono d'introduzione, i Guns arriveranno dal settimo.
Quindi la storia ha in un certo senso due inizi: potete inizarla dal capitolo 1 o dal capitolo 7.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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30 giugno 1987

Michelle si svegliò alle dieci per i raggi di sole che penetravano dalla finestra, si stiracchiò e si mise a sedere sul cuscino.

Aveva dormito in stanza da sola, di certo non avrebbe condiviso un letto con Axl dopo il comportamento menefreghista ed egocentrico del giorno prima.

Quella sera ci sarebbe stato il concerto di Glasgow, il suo primo concerto da groupie. Chissà a cosa stavano pensando la madre, la badante, James e Adrian mentre lei era lì a divertirsi.

In questi giorni si era dimenticata di loro e del fatto che era scappata di casa senza dir niente a nessuno.

Probabilmente la stavano cercando e avevano chiamato la polizia, ma a lei non importava. Prima o poi li avrebbe contattati per far sapere che andava tutto bene.

Il problema principale del momento, invece, era come vestirsi per la serata; forse aveva bisogno di un'altra seduta di shopping con Izzy?

Immersa nelle sue riflessioni, si alzò e si infilò una maglietta enorme che le aveva prestato Steven sopra al reggiseno di pizzo rosso.

Storse il naso, nella camera c'era uno strano odore.

Uscì nel corridoio a piedi nudi, e le sue dita toccarono qualcosa di più freddo e appiccicoso della solita moquette.

"Ma che…"

"Yeppaa!". Axl e Steven stavano correndo nudi come dei disperati in giro per la suite, e il pavimento era interamente ricoperto di sottilette.

"Direi che questa notte Billy si è divertito a fare il designer della suite."

Izzy era apparso al suo fianco silenzioso come un fantasma.

La ragazza guardò scioccata il disastro che la circondava; ora si era spiegata la puzza che sentiva poco prima. Cercò di distogliere lo sguardo dal basso ventre dei ragazzi, anche se non era affatto semplice, e andò a fare colazione.

***

Il backstage era enorme!

Michelle stava facendo una passeggiata pre-concerto con Popcorn, che le stava raccontando i dettagli del loro misfatto notturno con le sottilette.

Era davvero un ragazzo simpatico, e il suo infantilismo le faceva tenerezza.

Mancava mezz'ora all'inizio del concerto. L'avrebbe guardato da dietro il palco, avrebbe aiutato i ragazzi se ci fossero stati problemi durante l'esibizione.

La cosa incredibile era che fino ad una settimana prima non li conosceva neanche, erano solo un gruppo lontano anni luce da lei, e invece ora…

Beh, non poteva dire di conoscerli bene, di essere la loro inseparabile groupie, però era parte del gruppo, e col passare del tempo li avrebbe conosciuti meglio.

Il concerto iniziò alle otto spaccate. Michelle era seduta a lato del palco insieme al manager, di cui non aveva ancora fatto la stretta conoscenza, essendo lui un tipo di poche parole.

I ragazzi avevano iniziato con Move to the City, e il pubblico era già scatenato.

Vedere le persone da quell'angolazione era incredibile: sembravano milioni, ma allo stesso tempo si poteva distinguere ogni lineamento di ogni uomo o donna presente.

Suonarono Mama Kin, Paradise City, Nightrain e It's so Easy.

Nella scaletta ora era il turno di Knocking on Heavens Door, ma Axl fece un cenno al manager per segnalare un cambio di programma; si schiarì la voce ed osservò per qualche secondo il pubblico.

"Vorrei dedicare questa canzone ad una ragazza speciale, una bellissima ragazza che purtroppo ho fatto incazzare. Dovete sapere che io sono proprio uno stronzo certe volte, ma anche io ho un cuore e sono in grado di amare.

E, beh, voglio solo porgere a questa ragazza le mie sincere scuse."

Saul attaccò con l'inizio di Sweet Child O' Mine, e Michelle guardò incredula William; non lo avrebbe mai creduto capace di un gesto del genere. 

Una lacrima le scese lungo la guancia; lo avrebbe di certo perdonato.

***

Il concerto era finito. I ragazzi andarono tutti a cambiarsi, tranne Axl che era rimasto a parlare per qualche minuto con un tecnico sul palco.

Finì di parlare e si diresse verso Michelle. La ragazza sorrise.

"Grazie Axl! Oh, certo che ti scuso! Vieni qua carotone mio, vieni a farmi le coccole!"

Una biondona con una sesta e un fondoschiena enorme apparve correndo da dietro a Michelle e saltò in braccio al rosso.

"Sei contenta, baby? Mi dispiace, per tutto."

I due si baciarono appassionatamente, e Axl iniziò a metterle le mani ovunque.

Michelle non vide più niente. Aveva lo sguardo velato dalle lacrime e dalla rabbia.

Corse via, per i corridoi del backstage, senza una meta.

'Dovete sapere che io sono proprio uno stronzo, ma ho un cuore'

"TE LO SEI MANGIATO IL TUO FOTTUTO CUORE. STRONZO!"

Michelle urlò al vuoto, e quasì arrivò addosso al muro che indicava la fine del corridoio. Ci si appoggiò, e si lasciò scivolare a terra.

Il silenzio era rotto solo dai suoi singhiozzi e… Da un rumore di passi.

"Michelle."

"Slash."

Il moro si sedette vicino a lei, e si mise a fissare il muro il silenzio per un lungo lasso di tempo.

"Senti, honey, siamo in cinque nella band… Più il manager, anche se a parer mio è un cesso. Non devi abbatterti per William, perché vuoi puntare sul più stronzo? È imprevedibile, fa tanto il romanticone e poi cambia ragazza giornalmente.Domani si sarà già stufato della bionda. Lascialo perdere e divertiti con noi!"

Michelle sorrise tristemente e lo guardò. "Cosa intendi per divertirmi con voi?"

Saul avvicinò pericolosamente il suo viso a quello di Michelle.

"Lo sai."

Le loro lingue si incontrarono, il ragazzo la prese in braccio e la portò nel suo camerino, senza staccare le labbra dalle sue.

Si tuffarono sul divanetto e iniziarono a sfilarsi i vestiti a vicenda, nonostante Michelle si sentisse un po' in colpa; Slash era già il terzo dei Guns N' Roses con cui si concedeva momenti romantici in così pochi giorni, non stava forse esagerando? 

I suoi baci sul collo però la fecero subito dimenticare dei suoi pensieri passivi.

Il ragazzo muoveva le mani con fare esperto lungo il suo corpo, e lei era in sua balia.

Le aprì delicatamente le gambe ed entrò dentro di lei, mentre la sua lingua compiva con fare esperto piccoli cerchi sul suo collo.

"Oh, Slash.."

***

Axl passò in boxer davanti a Michelle, e la guardò con fare schifato.

"Sei una troia."

La ragazza lo ignorò. 

La scorsa notte, mentre era al massimo del coinvolgimento, Steven era entrato nel camerino ed aveva spifferato tutto agli altri.

Izzy sembrava non averla presa molto bene, anche se non era particolarmente arrabbiato.

Axl, invece, era furioso.

Di certo era geloso e stava male perché non voleva che Michelle andasse con altri ragazzi, ma se lo meritava proprio, dopo tutto quello che aveva fatto.

Salve :3
Spero di non avervi deluso con questo capitolo un po' imprevedibile!
Spero che vi sia piaciuto, le recensioni sono sempre gradite!
-Jeff.

  
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