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Autore: Hummingbird    22/01/2012    8 recensioni
Allora eccomi! Questa è la mia prima storia su Fairy Oak e non so se vi piacerà (comunque spero di si).
Aggiornerò di giorno in giorno se posso quindi seguitemi.
Piccolo accenno:
"Il mago del buio si avviò verso casa separandosi dalle gemelle e da Flox.
Si era appena allontanato quando si sentì un grido provenire dalla via dello stesso Grisam."
Spero di avervi incuriosito ;)
P.s: recensite numerosi accetto critiche e consigli! Chiunque abbia voglia di recensire o di mettere la storia tra le seguite o, meglio, tra le preferite sarà ben accetto!
*^*
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Me tornata, col raffreddore...

Beh visto che oggi sono a casa tutto il giorno cercherò di mettere più cap possibili; credo che la storia sarà piuttosto lunga.

Godetevi questo capitolo e fatemi sapere cosa ne pensate!

Chiunque volesse metterla tra i preferiti sarebbe osannato dalla sottoscritta!

 

 

Dovetti stare al fianco di Vì fino all'una e mezza; la mattinata scolastica finiva a quell'ora ma il tempo sembrava essersi fermato.

 

E...Sono ancora io caro diario!

Chi potrebbe essere poi?! Sono qui seduta sulla spalla di Pervinca che forse ha preso troppo sul serio ciò che ha detto Scarlet: mi sembra molto più distratta e svogliata di prima;quando abbiamo incontrato Grisam andando in bagno, poi, ha anche cambiato strada e non gli ha rivolto la parola.

Non è un comportamento da lei...

 

-Pervinca Periwinkle, interrogata! Vieni alla lavagna immediatamente e risolvi quest'espressione.-

Lei si svegliò dal suo sonno profondo e si avviò verso la lavagna mentre Scarlet mormorava qualcosa alle sue spalle.

Vì ci mise più di un quarto d'ora per risolvere quel dannato calcolo: era un po' troppo difficile per dei ragazzi di quattordici anni.

Sentimmo un “toc toc” proveniente dalla porta e Pervinca ringraziò il cielo di aver interrotto la sua pietosa prestazione matematica; ci voltammo e vedemmo che altri non era che Grisam il quale aveva alcuni fogli in mano; il ragazzo vide l'espressione di Vì cambiare da un ghigno preoccupatissimo ad sorriso radioso.

-Professoressa, mi scusi ma l'insegnante di scienza naturali del liceo vorrebbe parlarle...- Disse lui cortese.

La De Transvall sbuffò e uscì sbraitando dall'aula -Come osa interrompere le mie lezioni quell'incompetente! Io stavo l-a-v-o-r-a-n-d-o! Adesso mi sente, oh se mi sente! -

Lasciò la classe che si rilassò all'istante, Pervinca compresa: la giovane si accasciò contro la lavagna ringraziando il cielo, e il suo ragazzo, per averla salvata da un cinque incombente.

-Gri, mi hai davvero salvato la vita!- Gli disse lei ridendo; lui però sembrava di tutt'altro umore e la guardò con un fare gelido.

-Uhhh,- Si intromise la solita rompiscatolineluccicantidellefate, quale era Scarlet – Vedo che c'è un po' di burrasca... Sarà che il tuo bel ragazzo ha capito che sei solo perdita di tem....-

-SCARLET ORA CHIUDI LA BOCCA!-

Ci voltammo tutti sbigottiti da quel rimprovero: Grisam non ce l'aveva fatta più ed era furente di rabbia.

-Non hai alcun diritto di intrometterti nella mia e nella sua... nella nostra vita! Trovati qualcuno e smettila di impicciarti nelle storie degli altri!-

Detto questo uscì dando un pugno alla porta, seguito dagli sguardi di tutti.

Scarlet era diventata improvvisamente silenziosa e pallida: le capitava di sentirsi dire di tutto, ma nessuno le aveva mai detto nulla del genere.

Pervinca, dopo un attimo di smarrimento, rincorse Grisam uscendo dalla classe... Senza permesso!

Io naturalmente la seguì: quello che stava facendo era contro il regolamento e non era nemmeno nel suo carattere; che stesse cambiando?

 

-Gri!-

Il ragazzo si fermò e anche Vì riprese fiato, meno male che erano soli in corridoio.

-Ma... Ma cosa ti ha... Aspetta fammi riprendere fiato...- Fece una pausa seguita da due lunghi respiri – Ma cosa ti è preso? E' più da me combinare disastri e urlare insulti a Scarlet...- Si avvicinò a lui e gli sfiorò una delle ciocche di capelli che gli cadevano sul viso, che era abbassato. -Non è che stai prendendo da me vero? Guarda che ti fa male!- Cercò di essere spiritosa ma lui non parve gradire. -Hey guardami...-

Lui non si mosse e allora Pervinca gli mise due dita sotto il mento e lo costrinse a fissarla.

-Così va meglio. Allora, mi dici cos'hai?-

Grisam le disse semplicemente che ne avrebbero discusso quella sera a casa e che non doveva preoccuparsi; poi si allontanò da lei e si avviò verso la sua classe.

Io guardai Pervinca: era disorientata, confusa ed evidentemente spaventata; nonostante ciò ci riavviammo lentamente verso la nostra aula sperando che l'insegnante non fosse già tornata.

L'interrogazione proseguì e Vì riuscì a prendere sei e mezzo, buon risultato.

 

Diario mio ne stanno capitando troppe!

La casa di Grisam che sprofonda, Scarlet che non fa che intromettersi, Pervinca che mi sembra cambiata... Fatamia aiutami tu!

Se non altro Vaniglia sembra cavarsela meglio...

 

A quanto pare mi ero sbagliata anche su questo perchè, a detta di Piffero, i guai non erano pochi nemmeno per la mia Babù!

Da quel che so aveva ricevuto dei fiori misteriose (che secondo me aveva inviato Tommy) e Scarlet aveva messo bocca anche su questo; ma quella lì non si faceva mai i fatti suoi?!

Secondo la versione di Piffero, la pettegola avrebbe detto che chiunque si fosse preso una cotta per Periwinkle due fosse più svitato di un tappo e che, se fosse stato per lei, avrebbe messo al bando chiunque avesse mostrato interesse per una delle due.

Per fortuna la campanella fu clemente e ci salvò da una giornata orribile.

I ragazzi tornarono a casa e mangiarono svogliati, Grisam soprattutto: il ragazzo sembrava non avere la minima voglia di fare nulla e i suoi genitori se ne erano accorti; Marta sospettava avesse la febbre e fece per sfiorargli la fronte con il palmo della mano ma fu preceduta da Pervinca che, senza smettere di bere un po' d'acqua fresca, le aveva poggiato le dita affusolate sulle tempie.

-Grisam sei leggermente bollente.- Commentò sarcastica – Seriamente, scotti: su vai a letto ti porto qualcosa da mangiare io.-

Lui si oppose fermamente ma Vì fu irremovibile, salì piano le scale si infilò sotto le coperte; Pervinca sapeva essere davvero convincente quando voleva.

Dopo pochi minuti anche lei entrò nella stanza e si mise seduta accanto al suo letto con un bel piatto di brodo appoggiato sulle ginocchia; ne prese un cucchiaio e lo avvicinò a lui.

-Soffia...-

Lui sorrise, soffiò e si infilò il cucchiaio in bocca ma dopo poco entrambi scoppiarono a ridere.

-Mi devi ancora dire cos'hai e poi devi finire tutto il brodo!- Disse Pervinca.

-Si mamma! No, davvero ti ho detto che ne parliamo stasera e, per quanto riguarda il brodo, posso anche mangiarlo da solo non ti pare?-

Lei scrollò le spalle e gli infilò in bocca un altro cucchiaio.

-Non ti lamentare e mangia, capitano!-

 

 

 

Quanto è lungo questo cap!!!

Ci ho messo anni!

Spero vi sia piaciuto e continuate a seguirmi: dal prossimo capitolo inizieranno tante avventure e si “scopriranno gli altarini”!

 

 

 

  
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