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Autore: elixais    23/01/2012    2 recensioni
Non si è mai certi di ciò che si è in realtà, fino a quando non ci si scontra con la verità.
Alex di questo ne era consapevole. Sapeva di non essere completamente un vampiro, ma non poteva immaginare di essere un ibrido. Sarà allora che scoprirà nuovi poteri, nemici che faranno di tutto per impossessarsi di lei e amici che faranno di tutto per proteggerla. Niente è mai semplice come sembra. Alex questo non lo aveva capito.
Genere: Dark, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CUORE DI RUBINO, OCCHI DI GHIACCIO





Era notte, una di quelle notti gelide e oscure, senza alcuna stella che ne rischiarasse l’atmosfera.
In una casetta, nella periferia lugubre di Londra, c’era un gran movimento.
- Alex stai calma? Mi dai sui nervi! -
La ragazza che aveva parlato era seduta su una poltroncina di ruvida stoffa marrone, in un misero salotto, composto da un divano e una tv vecchissimo stile.
Era molto giovane, doveva avere all’incirca 20-21 anni.
Aveva lunghi capelli neri raccolti in una coda di cavallo; i suoi occhi erano grigio verdi ed era tremendamente bella.
Quando tornò a parlare nel suo viso si potè leggere chiaramente un misto fra nervosismo e rabbia.
- Allora mi ascolti? -
L’altra sempre senza smettere di camminare avanti e indietro le fece un cenno d’assenso con il capo.
La bella mora si alzò in piedi con uno sbuffo e afferrò decisa per un braccio l’amica guardandola dritta negli occhi.
- Mi vuoi spiegare cosa ti prende? -
La giovane, che evidentemente si chiamava Alex, le scoccò un’occhiataccia.
- Sono nervosa che c’è di male? -
- Ti sembra normale? Mi stai facendo preoccupare… -
- Non so spiegarmelo, ma ho paura che stia per accadere qualcosa… mi capisci Mina? -
Mina lesse negli occhi dell’amica una preoccupazione che non era da lei.
Non si ne era mai resa conto di quanto gli occhi di Alex ne riflettessero lo stato d’animo.
I suoi occhi erano azzurri, ma non potevano essere definiti in modo così blando.
Erano due diamanti, due occhi di ghiaccio, che ipnotizzavano chiunque si ritrovasse a fissarli.
Come se non bastasse aveva anche l’aspetto fisico dalla sua parte.
Era bionda, con i capelli corti tenuti legati in una piccola coda che lasciava spazio solo ad un ciuffo che scendeva verso il lato destro del viso.
Ma nonostante l’invidia delle altre ragazze e l’ammirazione degli uomini, loro nascondevano un segreto letale.
Erano due vampire.
Non che l’avessero voluto o cercato, erano così dalla nascita.
Mina prese l’amica per mano, la portò sul divanetto, la fece sedere poi le si mise accanto.
- Dimmi… che succede? - le domandò dolcemente.
- Io non lo so davvero… magari sono solo un po’ stanca… sono parecchi giorni che faccio fatica a dormire… -
- Ma… forse hai ragione… vai a letto dai se non vuoi che ti sculacci -
La biondina si alzò e con un sorriso tirato si diresse verso la camera da letto.
Sì era davvero stanca, ma aveva dovuto mentire a Mina per tranquillizzarla.
In realtà in quell’esatto momento la sua paura era ancora più forte e anche se nella testa aveva mille pensieri si coricò ugualmente.
 
Si svegliò di scatto.
Non sapeva se aveva dormito ore o solo pochi minuti, ma era certa del fatto che il suo senso di apprensione aveva raggiunto le stelle.
Si mise a sedere sul letto con i sensi vigili.
Fu solo un momento, ma lo sentì ugualmente; era appena percepibile, ma i suoi sensi erano superiori a quelli umani.
Un grido soffocato proveniva dal vicolo sotto la sua finestra.
Con un balzo la raggiunse e cercando di fare meno rumore possibile l’aprì.
Nel lugubre vicoletto c’erano due persone avvinghiate e una delle due si dibatteva debolmente.
Senza pensarci due volte, con un salto ben calibrato, la giovane si lanciò dritta sull’aggressore e cominciò la lotta.
Alex ringhiò, mostrando i canini lucidi al vampiro che menava fendenti all’aria senza riuscire a mettere a segno un solo colpo.
Cogliendo il ritmo dell’avversario, gli afferrò con violenza una mano e lo stese assestandogli un sonoro pugno dritto in viso.
Questi cadde a terra privo di sensi e Alex si affrettò a pensare un luogo in cui poterlo portare il più lontano possibile da casa sua.
Controllò che il ragazzo aggredito stesse bene, si issò il vampiro in spalla e con uno scatto fulmineo partì alla ricerca di un posto sicuro.
 
Nel frattempo, il ragazzo aveva assistito a tutta la scena.
Era confuso; quella ragazza era apparsa all’improvviso digrignando i denti al suo aggressore e lo avevo steso in un attimo.
I suoi occhi già color del diamante si erano ulteriormente schiariti diventando di ghiaccio, poi eliminata la minaccia si era voltata verso di lui.
Nei suoi occhi aveva letto un po’ di preoccupazione, ma non aveva fatto in tempo ad assicurarsene che si era sulle spalle il vampiro ed era volata via in un lampo. 
  
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