Dopo aver sorseggiato la mia deliziosa cioccolata calda, posai la tazza che reggevo nella mano destra sul tavolino circolare e cominciai a guardarmi intorno senza un valido motivo, nell'attesa che Sam terminasse la sua fetta di torta alla Nutella. Mi voltai verso sinistra e notai appeso alla vetrina del bar che avevamo scelto un volantino che annunciava l'imminente arrivo al teatro locale di un musical che sia la mia amica che io apprezzavamo molto: Evita.
La data del primo spettacolo coincideva col compleanno di Samantha. Quando me ne resi conto, capii finalmente cosa donarle.
<< Sam >>, la chiamai, << hai visto chi arriva in città il giorno del tuo compleanno? >>
La sua espressione era confusa. Le indicai la vetrina e gli occhi le si illuminarono immediatamente.
<< Ho deciso di regalarti un biglietto, so quanto ti piace >>
<< No, è troppo, non lo merito >>
Sapevo che avrebbe reagito così.
Mi alzai dalla sedia per recarmi all'interno del locale ed acquistare i "tickets".
<< Non ti muovere! >>, disse con voce ferma.
<< Prova a fermarmi >>, la sfidai.
Si mise in piedi, pronta a corrermi dietro. Spalancai la pesante porta di vetro e mi gettai sul bancone sul quale era posta la cassa prima che potesse afferrarmi.
<< Due biglietti per Evita, i posti migliori che ci sono! >>
Più osservavo il suo viso arrabbiato, più mi rendevo conto di quanto mi fossi comportata bene facendole un tale regalo. Certamente non aveva mai ricevuto un'attenzione del genere ed ero sicurissima in cuor mio che il regalo le avesse fatto piacere. Infatti, dopo un po' mi sorrise riconoscente e nei suoi occhi brillarono una felicità e un affetto puri.
Mi ritrovai a pensare ai veloci cambiamenti che l'avevano vista protagonista nei mesi recenti. Ora era più bella, più sana e più felice. Non capivo se fosse merito mio o di qualcos'altro, ma l'unica cosa che m'interessava era aver trovato una persona simile a me, con cui sentirmi a mio agio, qualcuno con cui condividere gioie e dolori.
Conoscevo molta gente, ma con nessuno ero mai stata così bene.