Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Shade Owl    24/01/2012    3 recensioni
Altri sei mesi sono ormai passati dal giorno in cui Timothy Anderson ha scelto di mantenere i propri poteri demoniaci. Ora però le cose sembrano farsi di nuovo complicate, e ancora una volta l'Alleanza delle Ombre è coinvolta. Un nuovo potere, dormiente da millenni, si è improvvisamente ridestato. La battaglia finale con l'Alleanza sembra imminente. Ma è davvero così, o siamo solo all'inizio di qualcosa di più grande?
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Sangue di demone'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Darth, Jo, Alis, Nadine, Devon e Xander raggiunsero l’uscita con una rapidità che aveva dell’incredibile, correndo a perdifiato per uscire in fretta da quella trappola mortale che era la fortezza.
Nessuno tentò di ostacolarli, di quelli che incrociarono: gli Emissari delle Ombre non parvero nemmeno riconoscerli, mentre passavano, e comunque sembravano troppo distratti dal tremito del  castello per badare a loro; i soldati Nonmorti, semplicemente, non si vedevano. Quando raggiunsero la rampa che conduceva verso il basso, sopra il fossato, la trovarono franata a pochi passi dalla porta.
- Bhè, meglio così. Il fango ci metterà un po’ a raggiungerci.- commentò il Templare - Sapete volare tutti, vero?-
- Lei no.- disse Jo, indicando Alis, che gli scoccò un’occhiataccia.
- Non benissimo.- replicò, seccata.
- Questi sono al massimo cinque metri.- constatò Darth - Credi di farcela o vuoi che ti porti io?-
Lei scosse la testa.
- Ci posso riuscire.- rispose, pallida ma risoluta.
I cinque si misero in fila vicino all’orlo, Darth al centro.
- Al tre.- disse - Uno… due… tre!-
Ognuno di loro creò una piattaforma sotto di sé e, attraverso la magia, le fecero sollevare fino a raggiungere l’altra parte della crepa. La magia di Alis, tuttavia, durò meno degli altri e rischiò di perdere l’equilibrio, una volta raggiunto il bordo, ma Devon e Xander la afferrarono per le braccia prima che scivolasse, portandola in salvo.
- Stai bene?- le chiese Darth.
Lei annuì.
- Bhè…- ridacchiò il Templare, dandole una leggera pacca sulla spalla - Per un pelo, Alis.-
- Gli altri staranno bene?- chiese Nadine, guardando la porta oltre il baratro.
- Certamente.- annuì sicuro Xander - Skin e Trys sono in gamba, e Timmi lo è anche di più.-
- Comunque, io torno dentro.- annunciò Darth - Torno subito, il tempo di…-
Un ruggito folle scosse l’aria, e dal fossato cominciò ad arrampicarsi l’immensa mole dell’Idra, la quale tentava di inerpicarsi su per la rampa, cercando di raggiungerli il più velocemente possibile, pur essendo incapace di compiere movimenti troppo agili a causa della sua mole.
- Oh, maledizione!- sbottò il Templare, prendendo la spada - Me n’ero scordato, cavolo…-
- A chi lo dici…- replicò Devon, che non ci pensava da quando erano entrati.
- Accidenti… che si fa?- chiese Xander.
- Dobbiamo superarla, è tardi per mimetizzarci.-
- Nessun problema!- esclamò Jo, balzando avanti e puntando le mani - Stai a vedere, Darth!-
- Qualsiasi cosa tu faccia…- cominciò Alis - … ricordati di non…-
- Prendi  questo!-
Mosse le mani in un ampio e rapido gesto circolare. Una grossa lama d’ascia si materializzò davanti a lui e corse verso l’Idra, colpendole perfettamente il collo poco sotto la testa, recidendolo di netto. Il corpo si accasciò sulla rampa di pietra, mentre il resto cadeva giù nel fossato sotto di loro, rimbalzando una volta contro la balaustra laterale.
- … tagliarlelatesta…- terminò inorridita la ragazza, con una vocina piccina picciò.
- Perché?- chiese Jo, voltandosi tutto ringalluzzito ed affrontando le loro facce orripilante con un enorme sorriso soddisfatto - Ha funzionato, no?-
- Stavolta Timmi ti fa davvero ripetere l’esame…- gemette Devon.
Jo inarcò un sopracciglio.
- Di che parli?-
Darth indicò l’Idra.
- Di quello, temo.-
Il ragazzo si voltò di nuovo e vide, con profondo rammarico ed estremo orrore, il corpo del mostro che si rialzava lentamente, mentre un bozzo di membrana si formava sul suo collo, gonfiandosi sempre di più fino a lacerarsi con un suono disgustoso. Dalla sacca uscirono altre tre teste feroci, identiche alla prima, che ruggivano e sibilavano con rabbia al suo indirizzo.
- Ah…- gracchiò, la gola secca - Gli ricresce, eh?-

Serpiade correva talmente veloce che faticavano quasi a stargli dietro, molto più in fretta di qualsiasi altro essere che non fosse un demone. A dire il vero, Timmi sentiva di poterlo raggiungere, se solo avesse voluto, ma preferiva non distanziare troppo Skin e Trys, che sembravano meno portati all’inseguimento del rettile.
- Vedo l’uscita!- esclamò, contento - Ci siamo quasi!-
Senza fermarsi a guardare cosa stava succedendo sulla rampa poco sotto di loro, scavalcarono la frana che trovarono con dei balzi sovrumani (Timmi e Serpiade) e con la magia (Skin e Trys).
Quando furono atterrati, finalmente al sicuro dal liquido che li seguiva, i tre poterono notare i loro compagni immobili poco più in là, intenti a fissare l’Idra che, adesso, aveva tre teste anziché una.
- Ma che cavolo…- sbottò Skin.
- Sono io che sono miope, o quell’affare ha altre due teste?- chiese Trys.
Timmi lanciò un verso esasperato.
- Jo!- gridò furioso. Il ragazzo si voltò di scatto - Io ti strangolo!- sbottò.
Jo si imbronciò.
- Perché affermi a priori che sia colpa mia?-
- E chi poteva essere tanto deficiente da decapitare un’Idra?- esclamò il mezzodemone - Ora triplo lavoro, cavolo!- aggiunse, rivolto a Skin e Trys, sguainando la Fiaccola.
Le tre teste lanciarono un grido penetrante, mentre il mostro cominciava ad avanzare. Sentendo di averne più che abbastanza di rettili pluricefali (ma anche di rettili in generale, a quel punto), Timmi le corse incontro impugnando l’arma, mentre Skin e Trys si spostavano ai lati della bestia.
Senza stare a guardare cosa facevano gli altri, lui saltò immediatamente verso l’alto, ben deciso a conficcare la lama di Nova nella testa più vicina (ne sarebbero ricresciute altre solo per decapitazione, ma se le avesse distrutto il cervello sarebbe stata un’altra storia). La creatura si mosse con quasi altrettanta rapidità, indirizzando le fauci della testa centrale contro i lui. Per fortuna intervenne Darth che, spuntato fuori dal nulla, le conficcò la spada in un occhio. La testa si allontanò con un ruggito di dolore, trascinandosi dietro il Templare ed eruttando fiamme rosse dalla bocca.
Per quanto preoccupato per la sorte del suo amico, non poteva fare niente per lui, avrebbero dovuto occuparsene gli altri. Pensando a questo non si distrasse e, aggrappandosi ad una scaglia, cominciò a scalare il collo dell’Idra.

- Stai bene?- chiese Nadine, aiutando Darth a rialzarsi.
Aveva la gamba destra dei pantaloni che bruciava, ma Jo la spense subito, e la spada era intrisa di sangue non suo. Era caduto a terra quando la sua spada si era sfilata dall’occhio dell’Idra a causa del brusco movimento che aveva fatto, poi era ruzzolato a terra con la gamba in fiamme e si era fermato solo dopo un paio di metri. Per fortuna non era ferito gravemente.
- Tutto a posto.- sbottò - Skin, la testa centrale sputa fiamme! Riesci a tenerla buona?-
- Posso impedirle di muoversi, non di aprire la bocca!- rispose lui, chinandosi per evitare un colpo di coda molto poco gradito.
- E Trys?- chiese Devon - Lui non ha una granata per questo?-
- Qualcuno di voi ha detto “granata”?- gridò il Folletto, evitando per un pelo un morso della testa di destra - Se mi levate dai piedi questa testa, ne lancio una all’altra!-
- Okay…- sbuffò il Templare - Allora Skin, tu tieni ferma la testa centrale, mentre io penso a quella a destra. Ragazzi, voi pensate a bloccargli le zampe, così non potrà muoversi.-
- Bloccargli le zampe?- ripeté Jo - E come?-
- Ci faremo venire in mente qualcosa.- tagliò corto Nadine, prendendolo per un braccio ed affrettandosi a raggiungere la zampa artigliata più vicina, che in quel momento tentava di staccare Timmi dal resto del corpo.
Darth si preparò a raggiungere la cima del collo a destra, ma prima che potesse avvicinarsi abbastanza venne colpito all’addome da un colpo di coda che per poco non lo fece cadere di sotto, nel fossato dove stava colando l’oscuro liquame che li inseguiva. Si salvò solo grazie a Skin che, lanciando quel suo strano yoyo, lo prese alla caviglia e lo fermò prima dell’orlo.
- Grazie!- gli gridò, sciogliendosi dalla stretta e rialzandosi.

Timmi si aggrappò meglio alle scaglie del mostro, che faceva di tutto per farlo cadere (non poteva certo pretendere di non essere stato visto: dopotutto quel coso aveva ancora cinque occhi) e continuò a salire, spegnendo la Fiaccola e rimettendola a posto per avere le mani libere. Era quasi arrivato alla nuca dell’Idra quando venne intercettato dalla coda, che gli assestò una mazzata alla schiena da fargli perdere il fiato, oltre che la presa.
Cadde giù e rimase stordito alcuni secondi, incapace di rendersi conto di dove era o di cosa succedeva. A dire il vero, stava precipitando ben oltre il bordo di pietra della rampa, dritto nella fossa che, rapidamente, si stava riempiendo di liquame.
All’improvviso, qualcosa gli si avvinghiò stretto alla caviglia, fermandolo. Riprendendosi completamente dallo stordimento si accorse di essere appeso a testa in giù nel baratro ribollente, con la fanghiglia nera ad una ventina di metri sotto di sé, il codino e gli orli del gilet che penzolavano nel vuoto.
- Oh…- mormorò - Capperi…-
Cominciarono a tirarlo su, e quando riuscì ad arrampicarsi di nuovo sulla passerella vide Alis, con un’espressione estremamente colpevole, che evitava in ogni modo il suo sguardo. Questo perché a salvarlo era stato Serpiade, che non aveva più il collare, il quale giaceva aperto in terra da una parte.
Per qualche istante Timmi guardò prima il Demone Serpe e poi Alis, mentre un assurdo pensiero gli attraversava la mente.
- Gli hai… tolto il collare?- sbottò, allibito - Alis, ma sei pazza?-
- Bhè, ti ha salvato, no?- disse lei, sulla difensiva, ma arrossendo furiosamente - Insomma… era lì che rantolava… mi ha fatto pena…-
- Ti ha fatto…- il mezzodemone scosse la testa e guardò Serpiade - Senti, rettile tentacolare, non ho tempo per pensare anche a te. Se vuoi puoi andartene, specie considerando che mi hai salvato. Ma non mettermi i bastoni tra le ruote.-
Serpiade fece guizzare rapidamente la lingua nell’aria.
- Io no va via.- articolò. Aveva una voce bassa e gutturale, appena un po’ sibilante - Tua amica aiutato me. Io aiuta voi. Serpiade no va via.-
Vagamente sorpreso dalla sua offerta, Timmi annuì.
- D’accordo.- disse - Non ti chiedo perché sei tanto ansioso di cambiare bandiera. Toglimi solo di torno quella dannata coda.-
Senza farselo ripetere due volte, il demone sparì dalla loro vista, diretto alla parte retrostante dell’Idra. Lui si rivolse ad Alis.
- Per ora faccio finta di niente.- disse - Però poi facciamo un discorsetto, okay? Non ti facevo tanto tenera.-
Lei annuì e tornò a colpire la zampa con tutto quello che le veniva in mente nel tentativo di romperla (in qualche modo, l’Idra pareva essere schermata dalle magie), e il mezzodemone ricominciò a scalare rapidamente la testa da cui era appena caduto, la quale adesso tentava di azzannare Trys.
Non sapeva cosa stesse combinando Serpiade con la coda, ma di certo non se ne dovette preoccupare affatto, dato che riuscì a salire senza troppi problemi, se si escludevano gli scossoni e i tentativi che fece la testa centrale di incenerirlo. Skin, intanto, aveva lanciato due yoyo, avvolgendone i cavi attorno alla parte alta del collo e ne aveva passato uno a Devon, accanto a lui.
Ora li stavano saldamente tirando da due parti diverse, in un’azione combinata che, pur non bastando a strangolare il loro gigantesco nemico, era sufficiente a bloccare la testa centrale lì dov’era: non poteva più muoversi né a destra né a sinistra, anche se i due stavano sudando vistosamente nello sforzo.
Nel frattempo Trys colse al volo l’occasione e, mentre l’Idra apriva di nuovo la bocca centrale per soffiare fuoco, lanciò una granata che entrò nelle sue fauci ed esplose in una sorta di globo colloso (Granata L come “Liberati se ti riesce”), impedendole di aprire o chiudere la bocca o di lanciare fiamme. Fatto ciò, il folletto prese da Devon (che si stava stancando rapidamente) il cavo dello yoyo e tirò con Skin, immobilizzando quasi del tutto la testa della bestia.
Ora liberi sia dalla coda che dal fuoco, Timmi e Darth poterono issarsi definitivamente sulle agitate teste laterali, le quali ruggivano e soffiavano furibonde, cercando di scrollarseli di dosso. I due si aggrapparono saldamente con le ginocchia al collo e sollevarono le armi in un identico movimento, calandole quasi contemporaneamente nei crani davanti a loro.
Le lame affondarono nella carne e poi nell’osso con molta facilità, raggiungendo infine il tessuto cerebrale. Entrambe le teste emisero due brevi, acuti lamenti che si spensero immediatamente dopo essere stati lanciati, e poi caddero verso il basso, precipitando con pericolosa rapidità.
I due scivolarono giù da dove si trovavano, incontrandosi alla base dell’unico collo ancora munito di testa funzionante, che tuttavia si agitava più che mai, tanto che Skin e Trys stavano facendo sempre più fatica per immobilizzarla. Inoltre, non le potevano impedire di andare in su o in giù e, anche se non poteva più morderli o sputare fiamme grazie alla Granata L, cercava costantemente di far cadere i due strattonando come lenze da pesca i cavi.
A peggiorare le cose, la colla cominciava già a dare segni di cedimento dovuto al calore: stava scaldando la sostanza adesiva con il proprio fiato, e prima o poi l’avrebbe avuta vinta.
- Dobbiamo abbatterla prima che si liberi!- sbottò Darth.
- Come le altre, allora.- concordò Timmi.
Sentirono dei passi avvicinarsi rapidamente, e voltandosi videro Serpiade correre verso di loro sulla schiena del mostro. Alle sue spalle c’era un moncone sanguinolento che si agitava in aria: era riuscito a tagliarle la coda.
- Bel lavoro.- disse il mezzodemone.
- Cosa fa lui qui?- chiese Darth.
- Te lo dico dopo, ora ammazziamo quest’affare!-
I tre corsero su per il collo, tenendosi come meglio potevano per non farsi scaraventare di sotto

***

Nadine si abbandonò contro il basso muricciolo che faceva da balaustra alla rampa, sfinita, sudata, graffiata ed assolutamente sporchissima di sangue sia suo che dell’Idra: insieme a Jo (e poi anche con l’aiuto di Devon, quando questi era arrivato), aveva tentato in tutti i modi di rompere, tagliare, ferire o comunque bloccare la zampa della creatura, tozza e non molto più alta di lei ma decisamente resistente e protetta da qualche incantesimo.
Alla fine ce l’avevano fatta quando l’ex Emissario delle Ombre, anch’egli con un’aria decisamente provata, aveva evocato la magia di Chimaira, che stavolta era stata avvolta da una sorta di liquido verde brillante. A giudicare dall’effetto acido che aveva avuto sulla carne dell’Idra, doveva trattarsi di veleno.
Una volta preparata l’arma, l’aveva levata sopra la testa e poi calata sulla zampa ostinata, riuscendo a perforare le protezioni magiche come nient’altro, ferendo la bestia molto più gravemente di qualsiasi loro incantesimo e costringendola alla quasi totale immobilità del’arto.
- Come se la staranno cavando Xander e Alis?- ansimò Jo, seduto sul muretto.
- Se vuoi saperlo, vai a cercarli…- esalò Nadine - Io sono al limite…-
- Io vado lassù.- annunciò Devon, alzando lo sguardo verso Timmi, Darth e Serpiade - Voglio aiutarli.-
- Pessima idea…- disse Jo - Se non ti ammazza l’Idra lo faranno loro… specie Timmi.-
- Meglio che resti qui.- annuì stancamente la ragazza - Sono due combattenti esperti, loro… E quel demone serpente mi pare piuttosto capace. Se ne occuperanno da soli.-
Devon sbuffò d’impazienza.
- Non riesco a non fare niente…-
- Allora vai a vedere come se la cavano Alis e Xander.- suggerì Jo.
Senza farselo ripetere, il ragazzo corse all’altra zampa dell’Idra.

- Okay, ora che ci siamo che si fa?- chiese Darth, aggrappandosi saldamente alla corta peluria che spuntava sul capo del mostro.
- Facciamo come con gli altri.- rispose Timmi, al suo fianco, sguainando la Fiaccola.
- Dubito sia tanto semplice.- obbiettò il Templare.
- E perché?-
Lui si strinse nelle spalle.
- Non so… una sensazione… come qualcosa che dovrei ricordare…-
- Bhè, se è importante te lo ricordi da solo.- sbottò il mezzodemone, sollevando Nova ed attivandone la lama.
Calò l’arma sul cranio del gigantesco avversario, affondandola fino all’impugnatura.
L’Idra lanciò un gemito soffocato a causa della colla, ma non si accasciò. Anzi, si scosse con ancora più energia, e loro dovettero aggrapparsi ancora più saldamente per non cadere giù. Per poco, Trys e Skin non crollarono a terra come birilli.
- Acci…- sbottò Timmi, che batteva i denti a causa degli scossoni, i quali gli impedivano quasi di imprecare - Che cavo… brocco… ortaggio succede?-
- Non so…- gridò Darth, in risposta - Ma scommetto che c’entra quella cosa che non riesco a ricordarmi…-
- Artiglio Nero…- lo chiamò Serpiade. Lui si voltò, e vide che indicava la coda che aveva staccato al mostro - Assorbi. Così usa vortici. Se passa da occhi…-
- … allora foro cervello!- annuì Timmi - Grazie, Serpiade!-
Rimise la Fiaccola a posto e si lanciò verso il basso, usando come scivolo il lungo collo del mostro; quando fu arrivato alla fine, spiccò un salto che lo portò al limite del moncherino sul suo didietro e tolse la mitena dalla mano destra, liberando il vortice Risucchio, che assorbì al proprio interno la coda. Quando ebbe fatto si trasformò in demone, così da poter contare sui propri artigli per arrampicarsi più in fretta, e raggiunse nuovamente Darth e Serpiade, i quali avevano raddoppiato gli sforzi per cercare di rimanere lì dov’erano.
- Ci sei?- sbottò il Templare, mentre lui tornava umano - Perché non so quanto posso durare ancora!-
Timmi non rispose e scavalcò il capo dell’Idra, atterrando sul suo muso incollato, di fronte ai suoi orribili occhi sporgenti, che si fissarono feroci su di lui. O quantomeno, a fissarlo fu il solo occhio ancora integro, visto che Darth aveva trafitto l’altro.
- Sì, brava, guardami…- sbuffò, togliendosi la mitena sinistra.
Liberò Riflusso, dosandolo in modo tale che non investisse anche i suoi compagni, e mentre la bestia si agitava sempre di più per il dolore (costringendoli a tenersi ancora più saldamente), la fiammata arancione acceso penetrò a fondo nella sua testa, accecandola.
Quando l’energia si fu esaurita, tuttavia, la creatura era ancora viva, e sempre più inferocita, anche se completamene ceca.
- Cosa…?- sbottò Timmi, alzando incredulo lo sguardo sugli altri due.
Darth si strinse nelle spalle, ma Serpiade non si diede per vinto, ed alzò un pugno per poi abbatterlo con forza sul capo dell’Idra. Quello affondò fino al gomito, sfondando la carne e l’osso come se fossero burro fuso. Quando lo ritrasse era ricoperto dal sangue e del cervello della creatura, la quale insisteva ancora nell’agitarsi, strillando quanto più glie lo permetteva la colla, la quale aveva quasi completamente ceduto.
- Ma che cazzo!- gridò Darth, spazientito - Si può sapere perché non muore?-
- E che ne so!- esclamò Timmi, tenendosi a fatica - Qui i casi sono due: o il cervello è protetto in qualche modo o è come per la sirena, e quest’organo è puramente decorativo…-
- O è immortale!- aggiunse Darth, dandosi una manata sulla fronte - Ecco cosa mi ero dimenticato… la testa centrale dell’Idra è immortale!-
- Cosa?- sbottò Timmi - Immortale? E come cazzo ne usciamo?-
Lui non rispose subito, incapace di dirgli qualcosa che potesse aiutarli a vincere quell’enorme mostro. Poi Serpiade indicò verso terra.
- Liquame.- disse.
I due guardarono in basso, nel fossato, dove ancora la sostanza in cui si era trasformato il Tredicesimo Membro stava continuando a fluire da dentro il castello. Il livello continuava a salire, e ora raggiungeva quasi la metà della buca.
- Il liquame…- ripeté Darth - Sì, se è letale come crediamo può funzionare, dopotutto ha consumato qualsiasi cosa l’abbia toccato… ora non ci resta che buttare l’Idra di sotto!-
- Chiaro!- gridò Timmi, arrabbiato, mentre una scossa particolarmente violenta rischiava di disarcionarlo - Un attimo, scendo e la spingo!-
- Perché, sei abbastanza forte?-
- NO CHE NON LO SONO, CHE CAZZO DI DOMANDE MI FAI?- sbottò, ora infuriato - Pensa a qualcosa, piuttosto!-
- Ehi, volete muovervi, lassù?- gridò Trys dal basso - Qua ci stiamo stancando, e la colla terrà ancora per poco!-
- Se sei tanto bravo, perché non vieni qui?- gridò furente Timmi, voltandosi a guardarlo - Questa testa di cazzo di una testa d’Idra è immortale!-
- E buttatela di sotto, no?- replicò il Folletto, continuando a tirare il cavo.
Timmi serrò pugni e denti per non mandarlo in un posto molto affollato.
- Eh, la fai facile!- sbottò - Come accidenti facciamo?-
Lui non rispose, e il mezzodemone tornò a voltarsi, sguainando la Fiaccola.
- Okay…- disse - Propongo di colpire finché non riusciamo a stenderla.-
- Pensi che funzionerà?-
- No.- sbottò lui, cercando di alzarsi senza cadere - Ma non mi viene in mente nient’altro!-

***

Trys si guardò intorno, e vide Devon che, a differenza dei ragazzi, era ancora in piedi. Stava guardando con apprensione i tre sulla testa dell’Idra, e aveva l’espressione di qualcuno che vorrebbe tanto fare qualcosa.
- Devon!- lo chiamò lui - Vieni, aiutami!-
Il ragazzo corse immediatamente da lui, pronto a dargli una mano.
- Cosa c’è?- chiese.
- Riprenditi questo per un po’.- disse, porgendogli il cavo - Io, intanto…-
Le sue parole furono inghiottite da un ruggito esasperato e liberatorio: l’Idra si era liberata della colla.

- Fantastico…- sbottò Timmi, mentre una fiammata diretta a terra mancava di poco i loro amici.
- Direi che siamo proprio a posto, ora.- aggiunse Darth, menando un ultima mazzata contro la testa della creatura, mentre Serpiade strappava via pezzi di osso, rivelando così il cervello, ancora dannatamente intatto, dell’essere - Senti, dobbiamo distruggerlo tutto in una volta. Si riformerà, certo, ma perderà i sensi abbastanza a lungo da cadere di sotto… credo.-
- E come facciamo?- chiese il mezzodemone - Non posso assorbirlo, è immortale… chissà cosa mi succederebbe!-
- Ehi, Timmi!- gridò Trys.
Questi si voltò, giusto in tempo per vederlo lanciare qualcosa al suo indirizzo.
- Granata M in arrivo!- gridò.
Lui sgranò gli occhi, terrorizzato, e si sporse per afferrarla al volo. Quella per poco non gli sfuggì di mano non una, ma ben tre volte, finché non la abbracciò completamente, atterrito dall’idea che potesse esplodere.
- La prossima volta portala tu!- gridò, furioso.
- Dai, buttala dentro!- gli intimò Darth, mentre l’Idra sputava ancora fuoco - Muoviti!-
- Sì, ma è meglio che scendiate subito!- rispose lui, aggrappandosi forte per resistere ad una nuova scossa - L’esplosione di uno di questi gingilli non scherza!-
- Scordatelo!- esclamò il Templare - Ti serviranno le mie polveri per resistere, lo sai!-
Entrambi guardarono il Demone Serpe accanto a loro, che aveva avviluppato i tentacoli appena ricresciuti attorno al collo dell’Idra e non pareva volersi muovere.
- Bah, fai come ti pare…- sbuffò il mezzodemone, posando un piede sul muso della bestia e toccandolo con la mano - Speriamo solo che la magia tenga…- aggiunse, evocando un incantesimo che avrebbe dovuto tenerlo fisso dove si trovava.
- Pronto?- chiese Darth, che aveva tirato fuori un sacchetto di polvere.
- Lancia subito dopo di me.- rispose Timmi - Abbiamo una sola possibilità, non dimenticartelo…-
- Lo so!- esclamò lui, cercando di non cadere - Ora, ti degni di far fuori quest’affare?-
L’ennesima fiammata lo convinse a darsi una mossa, anche perché, subito dopo, la testa dell’Idra si mosse con maggiore libertà di prima, quasi si fosse liberata dal cavo che la tratteneva: probabilmente, i loro amici là sotto erano stati costretti a lasciare per ripararsi.
- Okay…- disse - Uno… due…- prese un bel respiro - … TRE!-
Lanciò la granata dritta dritta dentro il cranio scoperchiato della bestia, con tanta forza che affondò nel suo cervello, e quasi contemporaneamente Darth svuotò l’intero sacchetto di polvere sopra la ferita.
L’esplosione non li investì direttamente, ma scosse tutta la creatura con tale violenza che quasi non li disarcionò. Timmi riuscì a rimanere dov’era solo grazie alla magia, ma Darth ebbe bisogno di essere afferrato al volo dai tentacoli di Serpiade.
Un attimo dopo, la gigantesca Idra cominciò ad accasciarsi di lato, cadendo giù, verso il fossato. Timmi fece appena in tempo a sciogliere l’incantesimo, ma già erano tutti oltre il parapetto, e si lanciarono insieme per cercare di aggrapparsi al bordo della passerella.
Il mezzodemone ci riuscì per un pelo, usando nuovamente l’Incantesimo di Presa, tramite il quale la mano gli rimase attaccata alla pietra, mentre Darth gli si avvinghiò alla vita e Serpiade afferrò una caviglia del Templare con i tentacoli, interrompendo appena in tempo la propria caduta.
Darth e Timmi guardarono verso il basso, e videro il liquame nero e denso che si avvolgeva attorno al corpo della creatura, consumandola rapidamente ed inglobandola dentro di sé.
- Bhè, guardiamo il lato positivo.- disse Darth - Ora siamo sicuri che è morta.-
Timmi sbuffò.
- Darth, fammi un favore…- disse, mentre Skin gli tendeva una mano - … le cretinate lasciale a Trys.-

Completamente esausti, Timmi e Darth si appoggiarono al basso muretto di pietra, così come Xander, Alis, Jo, Devon e Nadine, al loro fianco.
- Bhè, siete stati bravi, non c’è che dire.- commentò Skin, sporgendosi oltre la balaustra per guardare - Non vedo nemmeno più il corpo dell’Idra.-
Timmi sbuffò scocciato.
- Assurdo…- disse - Abbiamo impiegato più ad ammazzare il cane da guardia che l’Alleanza vera e propria…-
- Sì, ma il cane da guardia era alto sei piani.- osservò Trys.
Il mezzodemone scosse la testa, stanco, e guardò Serpiade: era poco lontano da loro, e sembrava completamente estraneo alla loro conversazione: se ne stava tranquillamente in piedi con le braccia incrociate. I tentacoli erano adesso raccolti dietro la schiena, simili a grossi bozzi di carne. Non era rivolto verso di loro, e se avesse avuto occhi funzionanti avrebbe detto che non li stava guardando. Con un po’ di fatica, si alzò in piedi e si rivolse a lui.
- Ehi, Serpiade!- lo chiamò.
Lui si voltò a guardarlo con i suoi occhi ciechi.
- Volevo ringraziarti.- disse - Sei stato di grande aiuto.-
L’altro annuì.
- Piacere di Serpiade.- disse - Io era schiavo. Ora è libero.-
- Quindi non piaceva neanche a te l’Alleanza, eh?- disse Timmi, aggrottando la fronte - Ma qualche servo leale lo avevano o no?-
Il demone non rispose.
- Ora io crede che va via.- disse invece.
- Vai via?- chiese sorpreso Devon - E dove?-
Lui si strinse nelle spalle.
- Io no sa.- ammise - Ma ora è libero. Da oggi, noi è amici.-
- Sicuro, ma riga dritto.- gli intimò Timmi - Mi seccherebbe doverti dare la caccia.-
Serpiade fece un ghigno che poteva essere interpretato come un sorriso.
- Io tenta.- rispose, un attimo prima di sparire.
Rimasero un attimo in silenzio ad osservare il punto da cui era partito.
- Rischio qualcosa a dire che in fondo era simpatico?- chiese Trys.
- No.- rispose Timmi - Ma adesso andiamo via… sono distrutto, e voglio gongolare un po’ davanti al Sommo Concilio.-

Grazie al cielo, oggi sono riuscito a postare il capitolo ad un orario umano. E a proposito, grazie ai miei lettori Ely79, NemoTheNameless, _Arse_, RahizelRahtalos e Fantasy_40, che seguono la storia.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Shade Owl