E' una soddisfazione immensa aprire per vedere chi segue le mie storie e vedere che 2 l'hanno messa tra i preferiti *^* Grazie mille a DolceSogno e a kathy mallory!
Sono le undici e mezza e a casa tutti dormono; tranne Pervinca e Grisam che, a quanto sembra, non hanno proprio sonno.
Lei è sul suo letto, stesa vicino al ragazzo e stanno leggendo insieme il libro antico.
-Dovreste andare a letto invece di stare lì a leggere.-
Vì fece spallucce e per tutta risposta si mise più vicina a lui; capii che non aveva sonno e sbuffai rassegnata.
-Pervinca ti prego, potresti prendere l'influenza a anche tu! Su dai allontanati da Grisam. -
Ma lei fu irremovibile e alla fine io cedetti: era impossibile discutere con Vì quando aveva intenzione di fare qualcosa e, in quel momento, voleva solo starsene accanto al suo ragazzo a leggere.
Fuori c'erano i tuoni, i temporali di giugno si facevano sentire : la casa tremava e persino Pervinca, che dei tuoni era innamorata quasi più che di Grisam, non poteva fare a meno di sussultare quando sentiva uno dei “tamburi delle nuvole” esultare di gioia.
Si stringeva nelle spalle e faceva finta di nulla mentre aspettava silenziosa l'ennesimo bagliore improvviso e folgorante; ad un certo punto un rombo la fece quasi urlare e, istintivamente, strinse il braccio di Grisam.
Lui sorrise divertito e le passò automaticamente un braccio dietro le spalle.
-Hey, adesso non esagerare Burdock: non mi stare troppo addosso, soffochi.-
Il ragazzo sorrise ugualmente e non ne volle sapere di lasciarla -Mettiamola in questo modo: se tu riesci a resistere con me così vicino, non dirò a nessuno che ti stai spaventando per dei semplici tuoni.-
Pervinca rimase basita e cominciò anche a balbettare -Ma...Ma tu mi stai ricattando! Gri! Ma...Ma...Tu stai passando troppo tempo con me...-
Grisam rise e l'avvicinò più a se: ormai non poteva protestare, ci teneva alla sua reputazione.
Ricominciarono a leggere finchè non si addormentarono tutti e due insieme; Pervinca però era sopra le lenzuola mentre Grisam era già sotto il piumone.
Mi alzai e presi una coperta, non potevo svegliarla e così, con tutta la delicatezza che avevo, le coprii lentamente le gambe e il busto.
Diario,
credo che Grisam stia prendendo un po' da Vì: oggi ha dovuto persino ricattarla, però è stato divertente!
Sentii dei passi giungere nella nostra stanza e alzai il viso dal diario: Tomelilla era appena entrata.
-Buona sera Tomelilla,- Salutai io cordiale – Oggi può esserci “l'ora del racconto” ?-
Lei annuì senza dire nulla e spostò lo sguardo su Grisam e Pervinca; io feci segno che le avrei raccontato dopo e cominciammo ad avviarci verso la serra.
-Perchè quei due dormivano così vicini? - Mi chiese la mia strega accigliandosi.
-Non dovrei dirlo ma, a quanto pare, Pervinca era molto spaventata a causa di questi tuoni e lui l'ha precisamente costretta a mettersi lì vicino.-
Tomellilla sgranò gli occhi -Grisam ha... costretto Vì?!-
Io risi e annuii.
-E invece Babù?-
Ci pensai un attimo: cosa dirle? Che Vaniglia aveva non pochi problemi nell'aspettare Jim e che era molto tentata di accettare le attenzioni del giovane Corbirock?
-Oh, per lei tutto bene.-
Mentire spudoratamente?! Sefelicetusaraidirmelovorrai ma cosa acciderbolina di prende?!
-Va bene allora, se non ci sono problemi particolari, puoi anche andare Felì...-
Le augurai buona notte e mi avviai nuovamente verso la stanza delle gemelle; il giorno dopo sarebbe stato domenica e, forse, avremmo avuto una bella sorpresa nel “cesto delle cortesie”.
Caro diario (di nuovo),
vorrei fare una foto a Vì e a Grisam che dormono accanto a me: sembrano sereni e, per Vì, è assolutamente anormale dormire tranquillamente; Vaniglia si è appisolata con il sorriso sulle labbra e credo non abbia alcuna intenzione di svegliarsi.
Beh, buona notte caro quaderno di avventure, a domani.
Mi addormentai nel mio barattolo e sognai: sognai di volare spora Verdepiano giocando con le correnti, di sfiorare il mare calmo e piatto, di sfiorare le fronde verdi degli alberi e di sentir parlare il vento con i suoi sussurri; felice di sentirmi libera e tranquilla, spostai lo sguardo verso sinistra e trovai davanti a me il villaggio incantato con i suoi allegri abitanti; poi mi rigirai a destra e vidi il Regno delle Rugiade d'Argento e tutte le mie amiche fate.
Un sogno...
Alle otto di mattina Vaniglia si svegliò e trovò i due ancora dormienti; decise di non svegliarli e si avviò verso il bagno per sistemarsi.
Sfortunatamente fece troppo rumore con l'acqua e sia Pervinca che Grisam si svegliarono.
-'Giorno...- Mormorò Vì ancora mezza addormenta.
-Anche a te.- Rispose lui sonnecchiando.
-Che... Che giorno è oggi?- Domandò lei.
-E' domenica!- Rispose Vaniglia uscendo dal bagno.
Lei e sua sorella si guardarono e con uno scatto fulmineo arrivarono alla porta facendo a gara.
Pervinca arrivò per prima ed esultò -Ci sono due cesti! Uno per noi e uno per i Burdock!-
Era entusiasta; Grisam scese le scale e si mise seduto al tavolo, aspettando la colazione accanto a suo zio Duff e a Pervinca.
-Allora Cicero Periwinkle,- Grugnì Duff- Le tue frittelle dove sono?!-
Ecco che la vita continua a scorrere tranquilla e calma; verso le dieci le gemelle e Grisam uscirono a fare una passeggiata visto che Grisam stava molto meglio.
-Bene, bene, bene- Disse una voce alle nostre spalle – Guardate chi si vede, il signorino Burdock con le copie Periwinkle!-
Hey, Scarlet!- Fece Pervinca superando Grisam e Babù -Pensavo u fossi rimasta su un albero! Chi non muore si rivede! Che ti aveva fatto quel povero alberello per meritare la tua compagnia?-
La pettegola ringhiò e le sue amiche sbuffarono -Sai, se tu non fossi così acidella la gente passerebbe più tempo con te...-
-E SE TU NON FOSSI COSI'.....- Grisam le tappò la bocca mentre lei sbraitava e si dimenava.
-Mollamiiii!!-
Scoppiammo tutti a ridere quando lui lasciò e lei si calmò, per modo di dire.
-Ma perchè quella ragazzina non si fa un bel pacchettino di affari suoi?! Per quale ragione non si chiude in camera e getta via la chiave?! Tanto non mancherebbe a nessuno e il suo sproporzionato ego la smetterebbe di occupare i bei posti del nostro villaggio!-
-Vì, su calmati- Provai a dirle io -Stavolta quella lì non ti ha provocato più di tanto; non mi sembra il caso di sbraitare così!-
Lei mi guardò malissimo e lanciò un incantesimo per terra che procurò una buca largo un metro.
Scoppiammo di nuovo a ridere mentre ci avviavamo verso la piazza, dovevamo avere un bel po' di notizie...
Scusatemi davvero per non averlo messo ieri ma la connessione era saltata ç_ç