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Autore: Mewlove    24/01/2012    2 recensioni
Perchè ognuno di noi, ad un certo punto, deve fermarsi un attimo. Per riflettere.
Per ricordare il passato, e usarlo per andare avanti nel futuro.
Perciò, ecco a voi i pensieri dei nostri eroi. Enjoy!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Nico.


Scavavo.
Era da giorni che lavoravo senza sosta.
Il sudore bagnava la mia fonte,
inzuppava la mia maglia. Ero stanchissimo.
Scavavo.
Il sole arrostiva gli oggetti accanto a me.
Quelli di metallo, derisori, mi riflettevano il sole in faccia, scottandomi.
Ma non mi sarei mai arreso.
Infine, le mie mani scorticate e sanguinanti afferrarono della seta, nera e lucida.
Mi si fermò il respiro.
Quella non era seta.
Ri presi a scavare con maggiore enfasi,
e presto iniziarono a spuntare il suo corpo e le mie lacrime.
Mi concentrai sul suo volto: com’era bella, la mia sorellina.
La presi in braccio, liberandola dai resti del custode.
Non mi ero mai accorto di quanto fosse piccola e fragile.
A me era sempre sembrata così grande.
Volevo portarla via da quel posto orribile, ma ormai era diventata parte di quel luogo.
Chissà che altri trucchetti orribili aveva in serbo Efesto per i ladri.
Ma di certo non potevo lasciarla lì.
Sospirando, mi guardai intorno finchè trovai ciò che cercavo.
La appoggiai delicatamente al suolo, accarezzandone il volto,
e iniziai a scavare con una pala d’oro tutta accartocciata.
Quando la buca fu abbastanza profonda, ci adagiai il corpo di Bianca.
Le ravvivai i capelli in disordine e le vesti stropicciate.
Il suo volto non sembrava né spaventato né arrabbiato.
Un po’ triste, forse.
Chissà qual era stato il suo ultimo pensiero, prima di venire schiacciata da tutto quel metallo.
Le chiusi gli occhi, un tempo pieni di vita e speranza ed ora così pateticamente vuoti e privi di tutto il loro calore.
Nuove lacrime iniziarono a sgorgare. Tra le mani le misi la statuina di Ade, e incominciai a ricoprire quel corpo esile.
Non era giusto.
La terra era umida.
Per le mie lacrime? Per quelle di nostro padre?
Non sapevo nemmeno se a lui era mai importato di noi.
Il cielo sembrò perdere tutto il calore di pochi istanti prima,
trasformando un’azzuro che feriva gli occhi nel colore dei morti.
Presi una pietra, e con il coltello dello Stige incisi una frase per Bianca.
Feci un passo indietro, traendo un profondo respiro osservando quel mucchietto di terra.
Tutto quello che potevo offrire ormai alla mia sorellina.
Non avevo nemmeno un fiore.
- Tornerò - sussurrai alla terra, accarezzandola.
Quel tetro e grigio tramonto illuminò le parole su quel sasso che era la sua lapide.


Qui giace Bianca di Angelo,
morta perché suo fratello potesse divertirsi e giocare ancora
in questo mondo ormai senza colori.


Giocheremo ancora, sorellina.
E’ una promessa.


Mewlove che sproloquia alla grande~    


 Oddio. *Apre un pacchetto di fazzoletti*
Povero, povero Nico! Senza più nessuno, costretto a scavare persino
la tomba della sorella! Ma quanto sono infame ç.ç
Dedicata a Madlucy, che aspettava da tempo questo capitolo.
Mi dispiace da morire, volevo scrivere qualcosa di bello ma è uscita 'sta
cosa che dire da suicidio è dire poco!
Chiedo perdono a tutti i lettori.
Comunque, se non siete già corsi in bagno a tagliarvi le vene,
non mi dispiacerebbe un commentino, dato che questo capitolo è l' ultimo!
Eggià. 
Volendo, potrei continuare all'infinito, ma le altre riflessioni voglio tenermele
per una long in programmazione.
Dichiaro quindi conclusa la fanfiction "Stop"!
Andate in pace.
 

   
 
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