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Autore: Daistiny    24/01/2012    0 recensioni
E poi vedrai il mattino verrà.
Ed ogni giorno sarà luminoso come il sole, così tutti i tuoi timori si scaricheranno su di me.
Voglio solo che tu veda che..Sarò la tua spalla quando piangerai.
Ho visto le lacrime, e ti ho sentito piangere
Cercami e mi troverai
Hai tutto e sei ancora solo, non deve essere questo il modo
Lascia che ti mostri un giorno migliore.
E poi vedrai quando è il momento di affrontare le tempesta io sarò proprio al tuo fianco.
Ti terrò al sicuro e so che sopravviveremo.
E quando sembra che la tua fine si stia avvicinando... e poi vedrai
Il mattino verrà...I'm your angel.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Gabranth, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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- Questa storia fa parte della serie 'Oltre il vento e la sabbia..'
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No Mountains too high, for you to climb 
All you have to do is have some climbing faith, oh yeah 
No rivers too wide, for you to make it across 
All you have to do is believe it when you pray 

And then you will see, the morning will come 
And everyday will be bright as the sun 
All of your fears cast them on me 
I just want you to see... 

I'll be your cloud up in the sky 
I'll be your shoulder when you cry 
I'll hear your voices when you call me 
I am your angel 
And when all hope is gone, I'm here 
No matter how far you are, I'm near 
It makes no difference who you are 
I am your angel 
I'm your angel 

I saw the teardrops, and I heard you cry 
All you need is time, seek me and you shall find 
You have everything and you're still lonely 
It doesn't have to be this way, let me show you a better day 

And then you will see, the morning will come 
And all of your days will be bright as the sun 
So all of your fears, just cast them on me 
How can I make you see... 

I'll be your cloud up in the sky 
I'll be your shoulder when you cry 
I'll hear your voices when you call me 
I am your angel 
And when all hope is gone, I'm here 
No matter how far you are, I'm near 
It makes no difference who you are 
I am your angel 
I'm your angel 

And when it's time to face the storm 
I'll be right by your side 
Grace will keep up safe and warm 
And I know we will survive 

And when it seems as if your end is drawing near 
Don't you dare give up the fight 
Just put your trust beyond the sky... 

I'll be your cloud up in the sky 
I'll be your shoulder when you cry 
I'll hear your voices when you call me 
I am your angel 
And when all hope is gone, I'm here 
No matter how far you are, I'm near 
It makes no difference who you are 
I am your angel 
I'm your angel 

I'll be your cloud up in the sky 
I'll be your shoulder when you cry 
I'll hear your voices when you call me 
I am your angel 
And when all hope is gone, I'm here 
No matter how far you are, I'm near 
It makes no difference who you are 
I am your angel 
I'm your angel....


 
Nella testa gli risuonava ancora queste parole, la sera precedente era stata festa a palazzo e per una volta tanto egli che era cosi rigoroso e distaccato per una  volta soltato si era lasciato andare, permettendosi il lusso di un bicchiere di vino in più.
Poi c'era stata l'esibizione di quella cantante, una novellina che era entrata da qualche tempo nelle simpatie dell'imperatore... una splendida ragazza al quanto particolare. La sua bellezza l'aveva colpito... sapeva apprezzare dopo tutto le cose belle, ma finiva subito li la sua apprezzamento... lui dicerto non aveva tempo da perdere con queste sciocchezze.
L'aveva sentita cantare e qualcosa ancora l'aveva colpito urteriormente, l'huma inizio a pensare che fosse l'effetto del vino che si faceva sentire, ma capiva di essere ancora ben lucido.
Uno come lui nella sua posizione non poteva permettersi nessuno sgarro, lui che era sempre impeccabile e contenuto non tollerava proprio di mostrarsi debole ne andava della sua reputazione, eppure gli altri giudici erano avvezzi ai piaceri della vita più che interessati a far politica.
In cuor suo li odiava come odiava suo fratello per aver abbandonato lui e sua madre fuggendo vigliaccamente... ma dopo tutto lui ora si trovava a marcire in chi sa quale buco, solo come un cane, lo rasserenavano un pò, ma per lui non era ancora abbastanza voleva che soffrisse di più.
E mentre i sui pensieri vagavano pre conto suo, il giudice distrattamente osservo la ragazza cantatare, ma la sua attenzione si focalizzo soprattutto sulle parole della canzone che in qualche senso lo rimandavano ad una certa nostalgia del suo passato.
Quelle parole gli facevano uno strano effetto come se volessero farlo smettere di soffrire, quel dolore che aveva provato... ma lui sapeva bene di essere pieno di odio, che sembrava non dargli nessuna tregua. 
Più tardi quella serata trascorse nella solita noia più totale, il giudice odiava quelle stupide cerimonie di palazzo della stessa opinione ne era anche Drace, che odiava sfoggiare abiti femminili per il buon costume dell'etichetta e della tradizione.
Il giudice come da rituale si soffermo a parlare con qualche persona, un saluto doveroso e un veloce scambio di chiaccere con l'imperatore che sovente gli annunciava che presto gli sarebbe stato affiancato un'assistente visto l'imponente mola di lavoro che aveva da svolgere ogni singolo istante.
All'uomo non gli sembrava vero,  consiederava la notizia come un inutile seccatura, quello che gli mancava era solo il dover badare a qualche altro poppante incapace di fare il suo lavoro e d'icapaci ne aveva visto tantissimi.
Lui era un soldato ed un giudice modello, aveva ai sui ordini i soldati migliori e solo uomini scelti. L'huma sperò in cuor suo che questo nuovo arrivato non fosse un impiastro... ma qualcuno che valesse.
A dire quello che diceva il suo signore, lodava il futuro assistente come un piccolo genio che viste le sue capacità molto presto avrebbe fatto carriera.
E quando il giudice chiese al suo signore chi fosse il nuovo arrivo, l'imperatore gli indico la cantante dicendogli che quella ragazza sarebbe stata il braccio destro del giudice.
Il giudice magister non volevo chiedere alla sue parole,voleva mettersi una in faccia per coprirla dalla vergogna, lui non aveva tempo per le donne anche volendo, le trovava frivole con quelle stupide vocine stridule e stupidi commenti.
Non ci voleva credere... ma l'imperatore aveva gia ora mai deciso tutto, il giudice rigrazio sua maestà congendandosi, per il resto della serata se ne stette in disparte ad osservare la sua futura assistenta cosa facesse. 
   
 
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