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Autore: NiNieL82    24/01/2012    1 recensioni
Aredhel cercò di non pensare. Chiuse gli occhi e asciugò con una mano le lacrime che le bagnavano le guance e le scendevano lungo il collo. Il vento ululava sinistro fuori mentre la pioggia cominciava a spazzare le colline verdi.
Una tempesta era in arrivo. Aredhel odiava le tempeste. Aredhel odiava tutto quello che distruggeva le cose belle. Perché Aredhel era l'impersonificazione della bellezza. Aredhel era una Veela. [dal primo capitolo]

Diane è figlia di una Veela e di un mago. James è un ragazzino viziato, nato da due maghi avanti con l'età. Sirius è un ribelle. Remus ha qualche problema da risolvere. Lily è una Nata Babbana. Severus è un mago figlio di un Babbano e di una Strega.
Le loro storie si uniranno indissolubilmente e tessaranno le sorti del loro futuro.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Il primo giorno di lezione.


Finito lo Smistamento, tutti i nuovi arrivati e i vecchi alunni di Hogwarts si voltarono a guardare il Preside che mettendosi in piedi disse:

So che siete tutti molto affamati, quindi penso che sia giusto non tediarvi oltre con inutili chiacchiere. Quelle le lasceremo a dopo, quando sarete troppo pieni anche solo per ascoltarle. Lasciate solo che vi dica una cosa: bufalo, mandarino e cicoria... Buon appetito!”

Lily e Diane si scambiarono sguardi perplessi, mentre sui tavoli apparivano dal nulla grosse portate piene di ogni ben di Dio.

Ho sentito che sei un Black!” disse un ragazzo che sembrava avere non più di sedici anni rivolto a Sirius.

Diane sollevò la schiena. Aveva sentito spesso parlare dei Black, quando suo padre e sua nonna parlavano tra loro pensando che lei dormisse. Tutto quello che era riuscita a sentire su di loro non era per niente bello: i Black erano dei Maghi Oscuri, con strane usanze di famiglia, alquanto sinistre. Non si erano uniti apertamente al Signore Oscuro, ma a quanto pareva ne approvavano i metodi poco ortodossi.

Sì! Sono un Black!” rispose Sirius attaccando il suo pasticcio di rognone.

Ma i Black non sono tutti Serpeverde?” chiese una ragazza tenendo una coscia di pollo arrosto a mezz'aria.

Sirius annuì deglutendo il boccone che aveva appena mangiato e rispose:

C'è sempre una prima volta per tutto!” e mangiò un pezzo di pasticcio al rognone con aria grata.

Tu invece ti chiami Prewett è così?” chiese un ragazzo vicino a Diane.

Diane annuì masticando lentamente e guardando il ragazzo sorrise un po' imbarazzata. Sapeva che il suo nome era conosciuto. Suoi cugini erano degli Auror molto famosi e bravi.

Per caso sei la figlia di Demetra Prewett, quella che ha l'emporio a Diagon Alley e vende pozioni fatte da lei?” domandò il ragazzo non notando l'imbarazzo della giovane.

Diane scosse la testa e rispose:

Non sono la figlia. Sono la nipote. Demetra Prewett è mia nonna!”

Wow! Forte! Dicono che sia una grande strega e che quando era qua ad Hogwarts era la migliore alunna di sempre!” continuò ammirato il ragazzo.

Diane arrossì e Lily per toglierla dall'imbarazzo disse:

Io invece sono una Nata Babbana!”

E come fai a sapere che si chiamano Babbani quelli che non hanno poteri magici?” chiese interessato James, che era rimasto zitto fino a quel momento solo perché era troppo interessato alle quantità industriali di cibo che stava ingurgitando piuttosto indecentemente.

Lily sollevò un sopracciglio fulminando il giovane con uno sguardo. Probabilmente non aveva dimenticato ancora il comportamento del giovane Potter sul treno, quando assieme a quell'odioso e spocchioso Sirius Black aveva cominciato a prendere in giro il suo amico. Cambiando tono di voce, non nascondendo tutto il suo fastidio nel parlare con il piccolo James disse con sufficienza:

Mi ha insegnato tutto Sev!”

Sev? E chi è?” chiese il ragazzo che aveva parlato con Diane poco prima.

Mocciosus!” intervenne James facendo arrabbiare di più Lily che riducendo gli occhi a due fessure nel quale baluginava una luce smeraldo, fulminando James Potter e Sirius che quasi si stava soffocando per il troppo ridere, sibilò:

Severus Piton è il mio migliore amico!”

Piton?” intervenne una ragazza. “Quelli di Spinner's End? Mia zia conosce Eileen Prince. Dice che era la campionessa della squadra di Gobbiglie quando era qua ad Hogwarts!”

Lily la guardò poco convinta e rispose:

Questo non lo so... Ma so che Sev sa un sacco di cose su Hogwarts e sul mondo magico. Ne ha insegnato molte anche a me!”

Diane guardò James che parlava fitto con Sirius e la fissava. Ad un tratto si sentì nervosa. Non aveva pensato erano davvero pericolosi e che potevano e sicuramente volevano vendicarsi di quello che aveva fatto in treno, specialmente dal momento che stavano nello stesso dormitorio.

Deglutì e a testa china fissò il suo piatto. Non capiva il vero motivo, ma Diane sapeva dentro di sé che non avrebbe dovuto mettersi contro quel Black. Specialmente ora che sapeva di avere a che fare con un Black. Era persa nei suoi pensieri, quando sentì una risata. Si voltò nella direzione da cui proveniva e vide Remus, il ragazzino che non solo aveva atterrato sul binario 9e ¾ ma che l'aveva aiutata a spostare il suo baule. Sorrideva e parlava con lo stesso ragazzino con la faccia da topo che James Potter e il suo amico avevano spino poco prima di entrare nel castello.

Osservandolo con attenzione, Diane si rese conto che il ragazzo non aveva il solito sguardo spensierato e allegro di tutti i suoi coetanei. Il suo sorriso non si estendeva anche agli occhi che rimanevano tristi e quasi spenti nemmeno in quel momento in cui stava ridendo di cuore.

Diane lo osservò a lungo, ignorando i discorsi attorno a lei, le portate che apparivano e scomparivano per magia o per l'ingordigia dei ragazzi che si versano abbondanti porzioni. Almeno fino a quando non sentì una mano scuoterla e farla tornare al mondo reale.

Diane! Ti ho chiesto una vita fa se volevi il dolce e non hai risposto... Che succede!”

Diane si voltò e guardò gli occhi verdi di Lily che indugiarono sul suo viso per un attimo prima che aggiungesse curiosa e divertita:

Perché sei arrossita?”

Diane portò istintivamente una mano su di una guancia e balbettò:

Io... Ehm!”

Diane si voltò intorno cercando una risposta plausibile quando Silente si mise in piedi e schiarendo la voce attirò l'attenzione dei pochi studenti che non si erano voltati verso il tavolo degli insegnanti quando lo videro alzarsi.

Bene! Il Banchetto è ormai giunto a termine. È bello vedere tra di voi visi nuovi e incontrare di nuovo le care vecchie conoscenze. Un nuovo anno è cominciato. Qualcuno di voi quest'anno affronterà degli esami importanti, qualcuno entrerà finalmente nel mondo della magia, al quale appartiene di diritto dalla nascita. Come ogni anno, però, devo darvi degli annunci e ricordarvi delle piccole regole che vi aiuteranno a finire l'anno scolastico completamente illesi. Il primo annuncio che voglio fare riguarda il custode. Il caro Apollon Pringle è andato in pensione per riuscire a vivere in tranquillità gli ultimi anni della sua vita. Al suo posto ho il piacere di presentarvi il nuovo custode che, spero, amerete come avete amato il caro Pringle. Ho il piacere di presentarvi Argus Gazza”

Ci furono pochi applausi educati mentre un uomo con un lungo naso e i capelli unticci si chinò rigido, ricevendo con quello che sembrava più un conato che un vero e proprio sorriso.

Una volta finito di applaudire Silente continuò:

Voglio inoltre ricordarvi che a tutti gli alunni è vietato l'ingresso alla Foresta Proibita. Pena una punizione e la possibilità di fare una fine non proprio bella... Nell'ufficio di Argus Gazza troverete inoltre un elenco di tutte le cose che sono bandite dai corridoi di Hogwarts. Voglio inoltre ricordarvi che domani vi saranno consegnati i nuovi orari per il nuovo anno...” il Preside fece una lunga pausa e con uno sguardo abbracciò tutta la Sala e aggiunse: “Benvenuti e bentornati d nuovo. E ora andate a dormire. Vi aspetta una giornata difficile domani e dovete essere riposati per affrontarla!”

Ci fu un continuo muoversi di banchi e sedie. Un ragazzo con un viso tondo e bonario cominciò a chiamare a gran voce:

I ragazzi del primo anno mi seguano. Primo anno con me!”

Diane aggrottò la fronte e chiese a Lily:

Chi è quello?”

Lily scrollò le spalle facendo capire di non saperlo quando una terza voce si aggiunse alla loro e disse:

Si chiama Frank Paciock... E dovresti conoscerlo cugina. Non ho fatto che parlarti di lui per tutta l'estate!”

Diane si voltò e vide una ragazza alta sorridere. Aveva il viso a forma di cuore e gli occhi di un verde scuro che davano profondità al suo sguardo. Era Alice Prewett. Sua cugina.

Gli occhi grigi di Diane si allargarono per la sorpresa e saltando al collo della cugina, abbracciandola felice esclamò:

Alice! Ti stavo cercando ma non ti ho vista...”

Ero con i miei compagni di dormitorio dall'altra parte del tavolo. Ho visto lo Smistamento. Te lo avevo detto io che saresti stata una Grifondoro anche tu!” sorrise Alice raggiante.

Anche Alice era una Grifondoro. In effetti tutta la famiglia di Diane era Grifondoro. A quel pensiero si voltò verso Sirius che stava spingendo un ragazzino di Corvonero piccolo e intimorito.

Tutti i Prewett erano Grifondoro.

Tutti i Black erano Serpeverde. Tutti tranne Sirius.

'I Black sono Maghi Oscuri. Non lo ammettono apertamente, ma se potessero, se solo fossero più giovani o non fossero legati dai loro nomi altisonanti non mi stupirei di trovarli tra le fila dei Mangiamorte!'

Le parole di suo padre risuonarono cupe nella testa di Diane. Perché sapere che quel Sirius Black era un Grifondoro la faceva stare male? Perché sapere di esserselo fatto nemico le faceva tremare i polsi?

Alice? Posso farti una domanda?” chiese Diane senza staccare lo sguardo dalla piccola folla di coetanei che seguiva Frank Paciock. “Credi che sia possibile che il Cappello Parlante possa sbagliare Smistando qualcuno?”

Alice aggrottò la fronte e chiese:

Perché?”

Mi hai detto che i Grifondoro sono leali e coraggiosi e i Serpeverde sono tutti finiti tra le fila di Tu-Sai-Chi...” rispose Diane.

Ehi! Guarda che Sev non è cattivo. Ed è un Serpeverde!” si intromise Lily punta sul vivo.

Non è detto che tutti i Serpeverde siano cattivi. Alcuni dei sostenitori di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato sono stati tra le fila di Corvonero, Tassorosso e anche di Grifondoro!”specificò Alice cominciando a seguire la folla che lentamente abbandonava la Sala Grande.

Ma i Serpeverde sono i primi sostenitori di Tu-Sai-Chi!” esclamò Diane guardando Sirius che continuava a spingere il piccoletto di Corvonero.

Sì! In effetti i più grandi sostenitori di Tu-Sai-Chi sono stati Serpeverde quando erano ad Hogwarts...” replicò Alice seria aggiungendo poi: “Ma perché lo vuoi sapere?”

Lily guardò Diane e volse lo sguardo verso James e Sirius. Corrugò la fronte e poi sussurrò:

Quel Black... Lui fa parte di una famiglia di Serpeverde...”

Alice guardò il giovane e guardando preoccupata la cugina disse:

Ma quello non è il figlio di Walburga e Orion Black! Avevo sentito che il loro primo figlio sarebbe entrato a Hogwarts quest'anno... Ma mai avrei immaginato di vederlo diventare un Grifondoro...”

Diane stava per ribattere quando la voce di Frank Paciock risuonò di nuovo:

Ho detto tutti quelli del primo anno da questa parte...”

Dobbiamo andare, Diane!” disse Lily tirandola per un braccio.

Diane annuì e salutando la cugina con la mano disse:

Ci vediamo presto Alice!” e sparì inghiottita dalla folla di alunni del primo anno.

Le voci divertite ed eccitate dei ragazzini che indicavano scale in movimento e quadri che li salutavano, Diane pensò a lungo a quello che sua cugina aveva appena detto.

I Black erano tutti Serpeverde e i Serpeverde erano tutti sostenitori di Lord Voldemort, il più grande Mago Oscuro dopo Grindelwald. E Sirius era un Black.

E qualcosa diceva a Diane che, nonostante fosse diventato un Grifondoro, Sirius Black non era di certo tra le persone che avrebbe ammesso nella sua più stretta cerchia di amici.


Sirius si mise a sedere nel bellissimo letto a baldacchino e volse lo sguardo verso la finestra. Una leggera pioggerellina picchiettava fuori e il vento cominciava a spazzare le punte degli alberi.

'Il tempo sta cambiando...' pensò Sirius scostando le coperte e mettendosi a sedere: 'E non solo!'

Era un Grifondoro a quanto pareva. Il Cappello Parlante aveva deciso in pochi secondi e la sua vita era cambiata.

Sirius non aveva ancora avuto il coraggio di scrivere ai suoi genitori la lieta notizia. Sapeva che suo padre avrebbe fatto il diavolo a quattro una volta saputo.

Ehi! A che pensi?” disse James seduto nel letto di fronte al suo.

Sirius guardò gli occhi marroni del ragazzo e sorridendo rispose:

A quanto sono felice di aver lasciato quel buco che i miei continuano a chiamare casa!”

James rise di gusto e sistemandosi sotto le lenzuola disse, mettendo le braccia dietro la testa:

Io non vedo l'ora che arrivi domani” non vedo l'ora di imparare qualche bella fattura e scagliarla contro quella piccola impertinente...”

Intendi la Prewett?” chiese Sirius sdraiandosi a sua volta nel letto e guardando verso James.

Uhm!” rispose James guardando fisso il tetto del suo baldacchino. “Non mi piace che sia così insolente...” aggiunse poi passando un dito sotto il naso.

Sirius sorrise sarcastico, guardando un punto fisso del letto a baldacchino del suo nuovo amico.

Ricordava benissimo quanto potesse essere insolente quella ragazzina. E ricordava benissimo il calcio che aveva ricevuto solo qualche ora prima sul treno.

Diane è quella ragazza con i capelli che sembrano d0argento?” chiese una terza persona, intromettendosi nel discorso di James e di Sirius.

I due sollevarono la testa dai cuscini e guardarono nel letto di fronte al loro. Un ragazzo magro, che sembrava più grande di uno di undici anni, stava seduto nel letto, con ancora addosso la divisa e li guardava con tranquillità, a braccia conserte.

Sì! Lei. E se non sbaglio tu sei quello che l'ha aiutata a portare il suo baule sul treno, vero...?”

Remus!” rispose il giovane alzandosi dal letto, sempre sorridendo e ultimando la frase di James.

Remus...” ripeté con un sorriso di circostanza Sirius. “Immagino che tu non sia d'accordo su quello che ha detto il mio amico sulla piccola Prewett, vero?”

Remus sorrise, anche lui piuttosto tirato e serio rispose:

Non sono d'accordo su due cose. La prima è che il tuo amico...?” e come James attese che finisse la frase presentandosi. Infatti fu lo stesso James a dire, a denti stretti:

James. Mi chiamo James Potter!”

Remus annuì e continuò:

James... Credo che tu non sarai capace di fare nessuna fattura entro domani. E secondo... Non credo che, anche se tu i riuscissi, te lo lascerei fare...”

Mi stai per caso minacciando?” chiese James mettendosi in piedi, scostando le coperte da una parte.

Remus sorrise e guardò James avvicinarsi a lui tranquillo, senza mostrare il minimo turbamento nemmeno quando Sirius, per evitare una lite si mise in mezzo ai due.

Non ti mettere nei guai dalla prima sera, James!” disse Sirius tra i denti e guardando Remus, dritto, fisso negli occhi aggiunse: “E tu? Cerchi rogne?”

Remus sorrise e scosse la testa rispondendo:

A me non sembra! Anzi! Direi che il nostro caro James sta cercando rogne. Io non mi metterei contro una Prewett. Specialmente con i tempi che corrono. Sbaglio o i Prewett sono una delle famiglie in prima linea per la lotta contro Tu-Sai-Chi? Non mi sembra saggio da parte vostra mettervi contro un suo membro!”

Un silenzio carico di tensione cadde tra i tre. L'aria era talmente elettrica che quasi ci si poteva meravigliare del fatto che non si vedessero i lampi fendere l'aria.

Peter, il ragazzo con la faccia da topo, che era rimasto fermo in un angolo, portò le mani alla bocca e con un piccolo grido disse:

Ragazzi! Vi prego smettetela!”

I tre si voltarono verso il piccolo ragazzino che, quasi impaurito, cercò di nascondere la testa tra le spalle e pigolò:

Andiamo! È solo il primo giorno. E stiamo nello stesso dormitorio...”

Sirius sorrise e scosse la testa, rispondendo, non prima di essersi voltato e aver cominciato a spingere verso il letto James:

Il fatto che stiamo nello stesso dormitorio non fa di noi buoni amici. Anzi! Se tutti i miei compagni di Grifondoro sono come voi due, preferisco stringere amicizia con un Serpeverde...”

Beh! Per quello che ho sentito, non dovrebbe essere poi tanto difficile per te... Black!” sorrise sicuro Remus.

Sirius si voltò di scatto. Gli occhi scuri furono percorsi da un lampo e un sorriso per nulla amichevole piegò i lati della bocca del bel giovane che lentamente si avvicinò a Remus. E quando furono abbastanza vicini, gli sibilò:

Sì! Sono un Black. Ma non mi mischierei con le serpi nemmeno se mi trovassi immerso in un lago di letame di drago... Nonostante questo... Lascia che ti dica una cosa, Remus!” e calcò la voce sul nome aggiungendo subito: “Io so scegliermeli i nemici, cosa che, a quanto vedo, tu non sai fare!” e senza aggiungere altro accompagno James a letto e senza nemmeno salutare si mise a dormire. O almeno finse di farlo.

Perché quando tutto fu buio e il silenzio cominciò a far ronzare le orecchi del giovane Black, con una fitta al cuore Sirius pensò che prima di essere il giovane Sirius, prima di essere un ragazzo come tutti gli altri, che cercava di dare punti in più a Grifondoro, avrebbe sempre dovuto fare i conti con il suo nome che lo avrebbe sempre preceduto. E che, come poteva constatare, gli dava la possibilità di trovare più nemici che amici, proprio come quel giorno.


Lily si teneva il fianco ansimando.

Aveva corso come una matta, assieme a Diane.

Infatti, nonostante si fossero svegliate puntuali e avessero fatto colazione in fretta, si erano perse cercando l'aula di pozioni.

Quando la trovarono, anche se erano uscite dalla Sala Grande con venti minuti di anticipo, ora si trovavano ad aver ben quindici minuti di ritardo.

Lily guardò la porta di legno dell'aula e voltando gli occhi verdi verso quelli grigi di Diane disse:

Bussa tu!”

Perché devo bussare io! Che vergogna!” si lamentò Diane.

Cosa ti cambia se busso io o tu, scusa? Mica ti mangia la mano la maniglia!” sibilò Lily.

E allora perché non bussi tu?” sorrise sarcastica Diane.

Magari non c'è bisogno che nessuna di voi due bussi alla porta ma entriate immediatamente, visto che siete in ritardo!”

La porta si era aperta proprio mentre loro stavano discutendo su chi doveva bussare o no e davanti a loro videro ergersi un uomo molto grasso, con una pelata brillante e degli enormi baffi argentei da tricheco. Non sembrava arrabbiato, anzi, le guardava bonario, passando lo sguardo da una all'altra, sorridendo.

Immagino che voi due dobbiate entrare, vero?” chiese divertito il professore.

Da dietro le spalle dell'uomo arrivarono risatine divertite e Diane e Lily chinarono lo sguardo imbarazzate. Come prima ora, del primo giorno, del primo anno ad Hogwarts arrivare in ritardo alla prima lezione di Pozioni e farsi prendere in giro dal professore non era proprio quello che potevano considerare un inizio perfetto.

Su! Non indugiate oltre? Entrate? O preferite seguire la lezione dalla porta!”

Le due arrossirono fino alla punta dei capelli ed entrarono velocemente nell'aula, sentendo gli occhi di tutti puntati addosso. Si misero a sedere negli ultimi banchi e Lily preparò subito tutto l'essenziale disponendolo nei banchi ordinatamente.

Subito si rese conto che qualche fila più avanti stava Severus, dritto, impettito, che guardava serio la cattedra dove il professore stava prendendo posto. Pregò fino all'ultimo che il suo migliore amico si voltasse, la salutasse. E solo in quel momento si rese conto di quanto realmente gli mancava. Gli mancava stare nel parco vicino alla loro casa a parlare e sognare Hogwarts.

Ma perché il Cappello Parlante li aveva divisi? Perché non aveva messo Severus con lei a Grifondoro?

-Lui voleva essere un Serpeverde?- disse una vocina cattiva dentro la giovane Evans.

E allora perché non era diventata anche lei una Serpeverde?

-E diventare una Strega Oscura?- la schernì ancora la voce.

Stava per cercare di attirare l'attenzione del suo amico d'infanzia quando il professore schiarendosi la voce disse:

Salve a tutti. Lasciate che mi presenti... Sono il professor Horace Lumacorno. E sono il vostro insegnante di Pozioni!” volse lo sguardo su tutta l'aula e aggiunse con un sorriso bonario:“Prima di parlarvi della Pozione che cercheremo di preparare oggi, penso che sia giusto fare una piccola premessa. Partiamo dal fatto che per essere dei veri e propri pozionisti bisogna avere un talento innato. E questo, ahimè, lo hanno davvero in pochi. Spesso, in quest'aula, vi troverete in difficoltà, nonostante questo io sarò qui ad aiutarvi... Cercherò di insegnarvi tutto quello che so sull'arte delle Pozioni e rendervi così discreti pozionisti. Non i migliori, badate. Discreti...” e sorridendo si guardò intorno.

Nella classe calò il silenzio e tutti si guardarono intorno quasi terrorizzati: a che pro studiare una materia in cui non avrebbero mai eccelso.

Bene... Per cominciare... Chi di voi conosce la Terza Legge di Golpalott?”

Nessuno rispose, anzi tutti tornarono a guardarsi attorno chiedendosi se ci fosse qualcuno così bravo da poter rispondere. Anche il professor Lumacorno guardò gli alunni uno ad uno dando una certa enfasi al suo silenzio. Si schiarì di nuovo la voce e si rispose da solo:

La Terza Legge di Golpalott dice che l'antidoto di un veleno miscelato sarà uguale alla somma degli antidoti dei diversi componenti! Semplice no?”

Tutti guardarono il professore con tanto d''occhi, quasi chiedendo al professore con quello solo sguardo cosa trovasse di così semplice in quello che aveva appena detto. Lumacorno li guardò tutti, per niente turbato dall'assenza di entusiasmo dei ragazzi e li incoraggiò dicendo: “So che può sembrare difficile, ma penso che lo sarà meno se prendete tutti le piume e cominciate a prendere appunti!”

Subito tutti gli alunni presero le piume e con un leggero grattare sulla pergamena cominciarono a prendere appunti, intingendo di tanto in tanto il pennino dentro il calamaio.

Lumacorno attese ancora qualche secondo poi chiede di nuovo:

Cosa è un Bezoar?”

Di nuovo tutti si guardarono spauriti e Lily avrebbe anche riso se non avesse visto, lenta, la mano di Diane sollevarsi in aria. Lumacorno sorrise e indicandola domandò:

Sì?”

Il Bezoar è una pietra che si trova nella pancia delle capre. Dicono che sia rarissima e che sia il miglior antidoto che esista...” rispose Diane con voce tremante.

Brava!” si congratulò Lumacorno. “Non avrei mai saputo dirlo meglio...” e sorrise bonario domandandole subito: “Può dirmi il suo nome?”

Mi chiamo Diane Prewett!”

Lumacorno la guardò con interesse e domandò ancora:

Prewett? Sei per caso parente di Demetra Prewett?”

Sì! È mia nonna!” rispose con la voce che le tremava Diane.

Ma allora abbiamo una piccola promessa in aula. Tua nonna è una delle streghe più abili che conosca per quanto riguarda le pozioni!” e facendosi serio aggiunse: “Conoscevo anche tua madre... Aredhel era una ragazza bellissima e molto intelligente. Con tuo padre Cosmo era una continua lotta... Due alunni davvero brillanti... In tutte le materie, non solo le mie...”e guardando gli occhi grigi di Aredhel sorrise e terminò: “Mi aspetto grandi cose da te, Diane. Davvero grandi!”e si allontanò continuando a parlare degli antidoti.

Lily si voltò verso Diane e le sorrise facendole l'occhiolino. Diane chinò la testa invece. Lily pensò che fosse imbarazzata, ma dovette ricredersi quando come perle argentate lacrime calde bagnarono la pelle bianca della piccola Prewett. Lily non lo sapeva, infondo non aveva avuto la possibilità di parlarne con Diane, ma la sua vicina in quel momento non era felice per i complimenti appena ricevuti. Era troppo impegnata a piangere per un tassello che si andava ad aggiungere al quadro di sua madre. Un quadro indefinito e ancora senza un'immagine nitida disegnata sopra.


Severus uscì dall'aula di Pozioni e si mise da parte, lasciando passare la folla di studenti Serpeverde e Grifondoro che sciamavano fuori dirigendosi verso le altre lezioni.

La prima lezione di Pozioni era stata un po' per tutti un disastro quasi per tutti. Infatti, con suo grande disappunto, non era stato l'unico a riuscire a fare per bene la sua Pozione Renovante. Con lui c'erano riusciti quasi alla perfezione quel perfetto idiota di James Potter e quell'arrogante del suo amico. Severus sapeva che uno aveva copiato dall'altro, ma questo gli dava davvero fastidio perché significava che uno di quei due insulsi ragazzini aveva davvero talento. Quello che aveva stupito Severus però era che Lily si era dimostrata davvero brava, nonostante fosse la sua prima lezione. Il professor Lumacorno aveva cominciato a lodarla da subito già da quando, nei primi passaggi, la pozione di Lily aveva assunto la giusta sfumatura di celestino.

Stava aspettando appunto l'amica quando la vide uscire assieme all'amica. Aveva la faccia seria nonostante fosse riuscita ad essere la migliore. Guardava invece preoccupata la sua amica e le stringeva la mano, bisbigliandole qualche cosa. Severus sorrise guardandola avvicinarsi, ma il sorriso gli morì sulle labbra quando Lily lo superò e senza nemmeno guardarlo si allontanò.

In un attimo quello il cuore di Severus perse un battito. Da quando erano entrati ad Hogwarts le cose tra lui e Lily aveva cominciato a cambiare. Lei una Grifondoro, lui un Serpeverde. Lei che stringeva amicizia con altre streghe e maghi. Lui che a malapena aveva cominciato a parlare con qualcuno del suo dormitorio.

Possibile che proprio nel mondo a cui appartenevano dalla nascita stesse creando una lunga ferita che stava distruggendo la loro amicizia?

Non poteva essere vero. Forse era successo qualche cosa di grave e Lily aveva deciso di aiutare la giovane Prewett. In effetti Lumacorno aveva accennato qualcosa sulla madre di quella ragazzina e ne aveva parlato al passato. Sicuramente la madre di quella ragazzina era morta e Lumacorno gliel'aveva fatta ricordare e Lily, che Severus sapeva essere davvero un ragazza dal cuore troppo grande -specialmente dopo la sua reazione per quello che le aveva detto la sorella nella banchina del Binario 9 e ¾-, aveva deciso di aiutarla.

Sospirò e subito un sorriso gli si stampò sulla faccia. Trattenendosi dal saltellare, Severus si allontanò verso l'aula di Difesa Contro le Arti Oscure con i Tassorosso.

Infondo non si doveva preoccupare. Lily era la sua migliore amica. E quello era solo il primo giorno di lezione.


Sirius si lasciò cadere in una poltrona vicino al camino e sbadigliando disse:

Come primo giorno di scuola siamo andati davvero bene. Doppia di Incantesimi, Pozioni, Storia della Magia ed Erbologia. Sono distrutto!”

E ancora non hai cominciato i compiti!” sorrise James mettendosi a sedere vicino a lui.

Sirius sorrise e poggiò la testa sullo schienale guardando la Sala Comune gremita di gente.

Tutti ridevano, gridavano, si facevano dispetti l'un l'altro. Sirius odiava tutto quel fracasso, visto il silenzio quasi tombale in cui era cresciuto. Non riusciva infatti a ricordarsi una sola volta in cui lui e suo fratello Regulus avevano riso di cuore, riempendo con le loro voci anche gli angoli più oscuri della casa. Non ricordava un Natale con carole cantate a squarciagola. Solo silenzio, solo uno strano odore di muffa e di stantio che riempiva la casa e che, Sirius sospettava, arrivava direttamente dalle teste impagliate degli elfi.

Stava cercando di estraniarsi dal resto della Sala quando dal buco dietro il Ritratto della Signora Grassa entrarono due ragazzine. Una era Diane Prewett, la ragazzina insolente che aveva osato darle un calcio sul treno il giorno prima; l'altra era la sua amica. Avevano delle facce tirate e la Prewett sembrava avesse pianto. E sodo.

Passarono accanto a loro e James, prendendo la palla al balzo disse:

Ehi, D! Non dirmi che il primo giorno di scuola non ti è piaciuto? Vuoi già tornare a casa? Ti manca la mammina?” e rise di cuore.

Diane lo superò con la testa china. Sirius non riusci a vederlo, ma da come Diane curvò la schiena, Sirius capì che la giovane stava piangendo.

Lily si voltò e puntando gli occhi verdi contro James sibilò:

Vedi bene di lasciarla in pace Potter. E di non nominare più sua madre, almeno in mia presenza, se non vuoi passare dei brutti quarti d'ora!”

James non disse una sola parola, ma guardò in silenzio Lily andare dietro a Diane, sparendo nella scala che conduceva ai loro dormitori.

Il giovane Potter sospirò e si lasciò cadere di nuovo nella poltrona dal quale si era alzato quando erano entrate le due ragazze e guardando il punto in cui erano sparite disse:

Quelle due hanno davvero bisogno di una bella drizzata. Dovrebbero capire che non bisogna essere così impertinenti...”

Perché la Prewett sta piangendo?” lo interruppe Sirius con fare annoiato.

James sbuffò e passando una mano sui capelli, spettinandoli ancora di più, rispose:

Credo che sia perché Lumacorno ha nominato sua madre!”

E allora?” domandò ancora Sirius.

Non sai la storia di Diane Prewett?” chiese a sua volta divertito James.

Sirius scosse la testa e il giovane Potter, facendogli cenno di avvicinarsi disse:

La mamma e il padre di Diane Prewett si sono conosciuti quando erano qua ad Hogwarts. Dicono che fossero davvero bravi. I migliori di tutta la scuola. Si innamorarono e quando si diplomarono decisero di dire tutto ai loro genitori!”

James non mi interessa nulla della storia d'amore dei genitori di Diane Prewett!” lo interruppe di nuovo Sirius.

James sorrise e rispose facendo cenno di aspettare al giovane Black:

Invece è qua che arriva il bello. Sì! Come molti ragazzi si sono conosciuti qua ad Hogwarts, hanno frequentato entrambi Grifondoro... Ma la giovane Aredhel Volkov aveva un piccolo problema che alla famiglia di Cosmo Prewett non andò proprio giù... Aredhel era la figlia del braccio destro di Grindelwald!”

Sirius sbarrò gli occhi per la sorpresa. Quella sì che era una notizia.

James parve non accorgersene e continuò:

Quando Aredhel finì la scuola assieme a Cosmo Prewett, suo padre era ancora imprigionato a Nurmengard e quando sua madre, una Veela bellissima, venne a sapere del suo amore per il giovane Prewett, quasi le prese un colpo. Dicono che cercò di farle cambiare idea in tutti i modi. Si dice anche che la torturò con la Maledizione Cruciatus. Tutto inutile. Cosmo salvò la giovane e nonostante anche la famiglia non appoggiasse che il loro unico figlio avesse deciso di sposare la figlia del braccio destro di uno dei più grandi Maghi Oscuri, almeno fino all'arrivo di Tu-Sai-Chi, i due convolarono a giuste nozze e vissero felici a Tinworth per un po'. Almeno fino alla nascita di Diane!”

Perché?” chiese Sirius interessato.

Aredhel morì mettendola al mondo. La sua tomba è a Godric's Hollow. Per quello che ne so la vecchia Demetra non parla molto della nuora defunta. Forse è per quello che Diane ha pianto. Tutto qui!” concluse James.

Sirius guardò le scale con un sorriso malvagio.

Alla fine non era l'unico ad avere una famiglia troppo ingombrante per il dormitorio dei Grifondoro.


Diane asciugò gli occhi lucidi e guardò fuori dalla finestra.

Lily le strinse un polso e disse dolcemente:

Tutti abbiamo un pezzo dei nostri genitori dentro di noi. E quello rimane anche quando loro se ne vanno via per sempre...”

Diane scosse la testa e rispose:

Dicono che mi somigli a lei. Ma come fai a trovare dei tratti di tua madre in te quando non hai mai nemmeno visto una sua foto?”

Lily sospirò e carezzò la mano della sua nuova amica.

Quello era uno di quei casi in cui un silenzio valeva più di mille parole. In cui il dolore doveva essere messo a tacere con una piccola stretta di mano che avrebbe cementificato la loro amicizia. Per sempre.




Colgo l'occasione per ringraziare Vale e Lisa che ancora mi recensiscono e mi chiedono di continuare a scrivere questa ff. Sappiate che è solo grazie a voi che l'ho ripresa in mano. A voi e al bellissimo disegno che mi avete spedito...

Grazie infinite. Vi dedico questo capitolo.


   
 
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