Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Chocolatewaffel    24/01/2012    1 recensioni
Karen riesce finalmente ad avverare un suo grande sogno,fare un viaggio da sola con la cugina nella mitica metropoli chiamata Barlino e come se non bastasse andava a vedere gli EMA (e saltare un paio di verifiche) Ma se a tutto questo si aggiungesse la conoscenza di un ragazzo che le rivoluzionerà la vita facendola cadere inconsapevolmente nella sua "trappola"?,e se anche il ragazzo,contro ogni aspettativa,cadesse nella trappola programmata dai sentimenti?
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
festa birra                                    
Premetto dicendo che mi dispiace per aver aspettato.. un anno? , per postare questo capitolo quindi non mi sorprende che molte delle vecchie lettrici non lo seguiranno più ma spero che ce ne saranno di nuove :D. In ogni caso ci tengo ad augurare a tutte buona lettura



 La festa della birra


Si stava guardando allo specchio da venti minuti buoni immersa nei suoi pensieri. Dopo circa due mesi ancora non riusciva a capcitarsi di come lei, la piccola e semplice Karen, potesse essere ancora lì, con Tom.
TOM: Kaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeen, sei pronta?
KAREN: eh?
Proprio in quel momento la testa del suo ragazzo, che bello poterlo anche solo pensare, si affacciò dalla porta guardandola leggermente scocciato.
TOM: Karen, ti prego, muoviti. E' da più di mezz'ora che sei qui, quanto ti manca?
KAREN: esagerato, saranno sì e no venti minutini
TOM: ok, come ti pare. Andiamo?
KAREN: amore, non so se lo hai notato ma..sono in pigiama! P-I-G-I-A-M-A
TOM: tanto saranno tutti così ubriachi che non se ne accorgeranno
KAREN: ecco, a proprosito di questo; PERCHé?
TOM: cosa?
KAREN: perchè dobbiamo andare? tanto è solo una stupida festa con la birra. Io non voglio venirci
TOM: Karen, punto primo smettila di lagnarti come una bambina. Punto secondo, questa non è solo "una stupida festa con la birra" questa è la festa della birra friedrichshain!
KAREN: ...
TOM:..
KAREN: eh?
TOM: muoviti

TOM: birra, canzoni degne dei migliori ubriachi e ragazze sexi ubriache che ti si strusciano addosso. Cosa potrebbe desiderare di più uun ragazzo dalla vita?
KAREN: essere in un posto orrendo, uccidere il proprio ragazzo, finire in prigione ed essere odiata da più della metà della popolazione femminile. Cosa potrebbe desiderare di più una ragazza dalla vita?
BILL: vecchi grassoni puzzolenti che ti vomitano ai piedi rovinandoti le scarpe nuove. Cosa potrebbe desiderare di più un ragazzo dalla vita? 
ANDREAS: un sacco di belle ragazze sbronze tutte per te perchè il tuo migliore amico è fuori gioco. Cosa potrebbe desiderare di più un ragazzo dalla vita?
BILL: no scusa, ed io?
ANDREAS: cosa?
BILL. non mi conti fra i tuoi migliori amici?
ANDREAS: sì, però non sei un pericolo..
Il primo biondino rimase a guardare l'amico per qualche secondo aspettando una qualche reazione poi, vedendo che questa non arrivava, con un'alzata di spalle, liquidò l'argometo e si buttò in mezzo alla folla.
Il secondo biondino rimuginò per qualche altro minuto su quello che era appena successo poi come una furia si diresse verso il punto in cui aveva visto scomparire quel platinato del cavolo.
Il ragazzo coi cornwors rimase a fissare gli amici sconcertato fino a quando non si rese conto di essere rimasto da solo con quella nanerottola che sarebbe dovuta essere la sua ragazza
TOM: Ehi voi!!! Dove andate!?!?!?!? Venite a riprendervi la nana!
KAREN: Tom..?
TOM: dimmi amore..
KAREN: scordati di fare sesso per i prossimi cinque anni!
TOM: .. cosa? KAREN! L'uomo sono io ed è l'uomo che decide cosa fare!
KAREN: assì?
Così dicendo la ragazza voltò le spalle al suo, a breve, defunto ragazzo e se ne andò. Il ragazzo dal canto suo la seguì con gli occhi per un po' ma poi, sentendosi un completo idiota, si diresse verso il bancone e iniziò a bere.

Perchè Andreas e Tom si ostinavano a non considerarlo come una minaccia? Dopotutto lui era uno dei ragazzi più sexi del paneta. Brutti scimpanzè senza cervello e, senza il minimo gusto. Cioè, prendo ad esempio Tom. Basta guardarlo come tracanna la sua bottiglia di birra strusciandosi, in modo poco casto, addosso a quella moretta.. Disgustoso..
La testa di Bill ragionava veloce, troppo veloce difatti quandò finalmente realizzò quello che aveva pensato si rese conto che Tom, il suo adorato quanto idiota Tomi, non si sarebbe dovuto trovare lì.
BILL: TOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM!!!! Brutto maiale pervertito!! Ma si può sapere cosa stai facendo?
RAGAZZA: ehi Tomi questa chi è? La tua ragazza?
BILL:.. come prego?
RAGAZZA: scusa, ma Tommino non ti ha detto che ha la ragazza? Beh ora te lo dico io quindi sparisci!
TOM: Uffi, fratellino devi senza rovinarmi la festa. Sei un rompiscatole.
BILL: Tom, se non fosse che sei ubriaco passerei sopra il fatto che sei sangue del mio sangue e ti prenderei a bottigliate fino a quando non ritorni in te
TOM: Billie, non sai fare le minacce.. Una vera minaccia sarebbe stata: " TOM, se.."
BILL: se non chiudi immediatamente quella fogna la bottiglia te la ficco su per il culo quindi taci
TOM: ecco! questa sì che era una vera minaccia
BILL: taci e dimmi dov'è Karen
Quella scimmia che stava gesticolando in un modo tutto fuorchè elegante non poteva essere veramente suo fratello. Insomma, come faceva ad avere lo stesso sangue di quel deficiente che stava dando manate a destra e manca a quei poveri malcapitati che passavano di lì, dei quali la maggior parte era così ubriaca da non essere capace a superare un simile ostacolato e cadeva a gambe all'aria.
BILL: Tom finiscila!! Sei solo un idiota! Hai lasciato la tua ragazza da sola solo per poterti strusciare contro quella... quella.. quella..
TOM:..puttana?
BILL: Taci! Contro quella lì
TOM: in realtà l'ho fatto anche per poter bere..
BILL: Sei incredibilmente stupido
TOM: perchè?
Davanti allo sguardo del fratello Bill non potè fare altro che tirargli una violenta borsettata per poi girare i tacchi alla ricerca dell'amica

Che palle che noia, che noia che palle. Che palle che noia, che noia che palle. Che palle che noia, che noia che palle.
La serata si era svolta più o meno in questo modo. Dopo essersene andata da quel tipo, sperando invano che la seguisse, Karen si era diretta verso un'altalena del parco osservando varie persone che si avvicinavano al cestino davanti a lei per vomitare.
Grazie Tom, una serata davvero eccezionale.
Osservando meglio la folla le veniva un dubbio. Quella pertica che stava avanzando verso di lei dando borsettate a tutti quelli che provavano a parlargli non era Bill?
BILL: KAREN! Finalmente ti ho trovata!
KAREN: Bill..
Il ragazzo probabilmente avendo intuito che ci fosse qualcosa che turbava l'amica le si era seduto di fianco cercando di indagare ma, dopo la terza persona che vomitava in quel bendetto cestino la pertica si decise ad andarsene portando con se l'amica depressa e che puzzava di birra.
BILL: di un po', hai bevuto?
KAREN? sono circondata da birra, avrei potuto evitarlo?
BILL: direi di no. E nonostante la birra sei triste?
KAREN: prova te a stare con tuo fratello!
BILL: no grazie. Sarebbe come se stessi con me stesso e sinceramente mi basto io
KAREN: eheheh, perchè non mi sono messa insieme a te al posto che con Tom?
BILL: immagino che sia perchè voi vi amate
KAREN: dici? E allora perchè lui ha passato la serata a strusciarsi contro una bionda, sicuramente tinta, una mora, un'altra mora e una rossa.. no aspetta, prima la rossa e poi l'altra mora.. sì. Bionda, mora, rossa, mora..
BILL: oook. adesso basta. Vieni da brava, andiamo a casa..
KAREN: ok.. Forse però la rossa era prima anche della prima mora.. boh..
Arrivati sulla strada principale fortunatamente trovarono molti taxi così salirono sul primo libero che trovarono e si fecero riaccompagnare a casa

Tom da lontano osservava la scena, suo fratello e la sua Karen abbracciati mentre salivano sul taxi e non potevano non sorgergli delle domande

Certo in quella settimana tra il lavoro e le serate fuori con gli amici l'aveva un po' trascurata però non era mai veramente sola perchè restava sempre con Bill..
Ora che ci pensava non riusciva proprio a capire come Bill riuscisse a sculettare in quel modo nonostante fosse su 10 cm di tacco, come minimo. Nonostante questo fosse un suo grande dilemma non era quello che lo turbava. Almeno non quanto il fatto che, anche se non lo avrebbe mai ammesso ne agli altri ne a se stesso, quei due stavano diventando troppo complici per i suoi gusti. Avrebbe dovuto provvedere..
ANDREAS: Ehi Tom! Lì fanno una gara a chi beve più birra, che ne dici?
..ma non quella sera.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Chocolatewaffel