- Andiamo a mangiare?
- Dai, fermiamoci qui!
Il giovane shinobi si lamentava oramai da parecchio, forse ore a giudicare dalla mole di frasi che venivano riversate sulla kunoichi che lo accompagnava.
- Piantala, stupido! sono appena dieci minuti che stiamo girando dal tuo ultimo ramen, e già ti lamenti?
La chioma rosa della ragazza circondava un viso che si era colorato dalla vergogna di portarsi appresso quel peso morto del suo biondo amico.
- Ma Sakura, a che serve farmi cercare indizi su qualcosa che neanche conosco. Ora potrei essere sul campo di addestramento con il maestro Kakashi per imparare qualche nuova e fortissima tecnica. Oppure essere seduto da Teuchi e mangiarmi un ramen che si rispetti. Anzi credo prop...AHIA!
Un forte pugno si era abbattuto sul giovane, mentre Sakura, con un viso oramai pandan con i capelli lo fissava al limite della sopportazione.
- Testa quadra di un Naruto, la maestra Tsunade ci ha incaricato di trovare indizi e li troveremo, che tu lo voglia o no.
- Uffa...
- E questo?
- No, Naruto.
- E quest'altro?
- NO, Naruto.
- Questo invece?
- Come credi che della muffa su un'arancia possa aiutarci nel nostro compito, Idiota! Preferivo quando ti lamentavi.
- E allora perché non andiamo da Teuchi? dai Sakura.
- No, anzi vai a controllare in quell'angolo.
Controvoglia, l'aspirante Hokage si diresse nella parte di un fatiscente edificio indicata dalla sua rosa amica. Iniziò a settacciare tra i rifiuti, poi esaurita la buona volontà, diede qualche calcio ad una lattina, fino a seguirla in un vicolo adiacente a dove stava cercando indizi.
La povera lattina assecondò più volte i calci del biondo, finché non decise di sbattere rumorosamente contro qualcosa. Naruto si avvicinò per tirarle l'ennesimo calcio.
- Ehilà, Naruto.
La lattina era già ferma ai piedi del nuovo arrivato, e Naruto la fissò dondolare qualche istante, poi alzò lentamente lo sguardo, risalendo le vesti dell'interlocutore, finché non lo guardò in volto.
- Shikamaru, sei tu.
- Certo, amico. Chi volevi che fosse?
- Beh, non lo so, potevi essere chiunque, magari qualcuno dell'Akatsuki venuto a prendermi, ma in quel caso non glielo avrei mai permesso e lo av...
- E chi ti dice che io non lo sia?
- Cosa?
Poche parole, ma che avevano turbato abbastanza il biondo da ammutolirlo. Continuava a fissarlo a metà tra l'incredulo e lo sbigottito.
Ma Shikamaru si grattò semplicemente la testa e disse sbruffando:
- L'ironia non é il mio forte, me ne dovrei ricordare. Specie con te, Naruto. È ovvio che io non faccia parte dell'Akatsuki, ma dovresti sempre chiederti chi hai di fronte senza dare nulla per scontato. Dovresti saperlo anche te.
Naruto era ancora confuso e continuava a fissare quello che sembrava essere il solito Shikamaru.
- Senti, devo parlare con l'hokage, ma ho bisogno di chiederti di radunare gli altri.
- Ecco, si credo di poterlo fare.
- Bene, io vado.
- Ciao Shikamaru.
Naruto quindi si girò su se stesso e uscì dal vicolo, intento a cercare Sakura che sicuramente era nei paraggi.
Shikamaru sbadigliò, e poi con molta calma si diresse nella direzione opposta.
Due occhi scarlatti si illuminarono nel buio del vicolo.
***
"L'ufficio di Tsunade, bello e pieno di vita, ricco di giovani ed indaffarate ragazze. Sempre sgombro dai documenti che vengono sempre e con cura visti dall'hokage e riconsegnati all'assistente, con numerosi gruppi di valorosi shinobi pronti a dare la vita per il proprio villaggio. Nessun problema c'è a Konoha e tutti adorano la Regina delle lumache, nessuna bionda chioma infastidisce mai il lavoro della reggente e obbediscono tutti ai suoi ordini..."
- Signorina Tsunade...
Un occhio si apre, scruta intorno a se, ma non vede nulla, quindi decide in autonomia di richiudersi.
- Signorina Tsunade, si svegli.
La palpebra viene costretta a riaprirsi, ma è ancora buio, forse è solo uno scherzo di cattivo gusto...
- Shizune, dai, cinque minuti, tranquilla, poi mi alzo.
- Signorina, si svegli, è importante!
La palpebra non vuole più saperne di chiudersi, ma è tutto buio. Poi ad un tratto una luce intensa, che costringe la palpebra la dove la mente aveva fallito. Quindi un fastidioso tremolio, e la riaccensione di tutte le funzioni celebrali necessarie per un corpo sveglio.
Da un mucchio di carte che si era rovesciato sulla scrivania riemerge quindi Tsunade, con ancora un occhio chiuso.
- Si, Shizune, che succede?
Lo sguardo è ancora assonnato, ma riesce, seppur con fatica, a seguire la mano della donna. Dopo qualche altro grado di inclinazione la vista si posa su un giubbetto verde da chuunin. Risalendo fino al volto una coda fatta con i capelli neri molto strana contorna un viso molto più assonnato di chi lo sta fissando.
La donna riprende il suo discorso:
- Signorina, c'é Shikamaru con delle novità.
- Novità... riguardo il caso del mostro avvistato fuori il villaggio?
- Si, credo che però non le farà piacere: ho incontrato Uchica Itachi dentro al villaggio.
- Come ha fatto ad eludere la sorveglianza, ti ha attaccato? Stai bene?
- Mi ha solo contattato per darmi notizie riguardo il mostro.
- Quali?
- Secondo quanto mi ha riferito, questo essere è apparso circa una settimana fa in uno dei covi segreti dell'akatsuki, ed ha facilmente sconfitto il loro capo, che dovrebbe essere il corpo ritrovato assieme al mostro.
- E quindi?
- Sempre secondo lui, l'Akatsuki non c'entrerebbe nulla ed anzi vorrebbero una mano per liberarsene.
- Perché dovremmo? sono criminali, si arrangino come possono.
- Se mi permette, Hokage, credo che se ha sconfitto cosi facilmente il capo dell'Akatsuki come dice l'Uchica, dubito che senza un'alleanza si possa sconfiggerlo.
- Se mi permetti, l'Hokage sarei io e non credo di volere un'altra guerra mondiale dei ninja per essermi alleata con dei criminali. Capisco che possa essere potente, ma trovare un'altra situazione è più indicato. E poi se si sbarazza della Akatsuki tanto meglio.
La tensione è palpabile, da un lato il freddo e calcolatore Nara, dall'altro la irrequieta ed appena svegliata Hokage. Non sembra esserci soluzione al diverbio, ma il giovane tira fuori un ultimo coniglio dal cilindro:
- L'uchica dice che l'essere è quasi pronto per distruggere il mondo.
Salve a tutti. In accordo con Telesette, che ringrazio per la fiducia concessami, prendo in consegna questa storia. Prometto di completarla, e mi impegnerò al massimo, ma abbiate pietà di un povero novellino. Quindi eventuali errori che troverete (sia grammaticale, sia di IC) perdonateli, e se potete fatemeli notare, in modo da correggerli ed evitare di ripeterli.
Grazie mille in anticipo per la lettura di questa storia.