Buco nero
Ebbe la sensazione che un varco si fosse aperto appena sopra l’ombelico.
Annaspò in cerca di aria, mentre quella fessura si allargava sempre di più, risucchiando gli organi e il sangue da ogni singola vena. James si lasciò cadere sul pavimento e, di colpo, i suoi polmoni si contrassero, svuotandosi di tutto l’ossigeno rimasto. Boccheggiando in cerca di aria, lentamente perse i sensi. In un ultimo tentativo di sopravvivere allungò una mano e si ritrovò a stringere della stoffa morbida tra le dita.
A fatica riuscì a sollevare lo sguardo. Le pupille roteavano senza alcun freno sotto le palpebre socchiuse.
« N-no… Non-na… »
« Non ci provare, James. Te l’ho già detto: mangerai insieme ai tuoi cugini solo quando avrò finito di portare tutto in tavola… E smettila di tirarmi la sottana, per Merlino!»