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Autore: LauraPia29    25/01/2012    0 recensioni
Questa è la storia di Laura.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati 2 mesi da quando Laura vide quella foto che aveva fatto con Daniele, ormai non ci pensava più, l’unico rammarico era che non sapeva niente di lui, ma questo non le permise di abbattersi.
Poverina cercava ancora lavoro, ma nessuno la prendeva; proprio sfortunata!
Ma i suoi amici non l’abbandonavano mai, le davano coraggio, prima o poi l’avrebbe trovato.
E quel giorno non tardò ad arrivare, perché?
Le arrivò una telefonata:
“Sto cercando Laura!”, “Sono io, lei chi è?”, “Oh bene proprio te cercavo…sono tuo zio, tua madre mi ha parlato che cercavi lavoro, siccome c’è un posto libero nel mio bar, pub, discoteca, ho deciso che ti prendo come mia dipendente! Allora ti pare buono!”, “Oh zio…è una bella notizia!”, “Però, cara la mia ragazza…dovrai lasciare tutto e tutti, perché lo gestisco a Milano, e tu stai in quel paesino della Sicilia! Sei pronta a tutto questo?!”, “SI!”, “Sei sicura?”, “Sicurissima al cento per cento!”, “Bene, tra una settimana piglierai l’aereo…ti verranno a prendere due dipendenti, che saranno tuoi colleghi, ci vediamo!”, “Ok, ciao e grazie!”.

Dopo 5 minuti che la telefonata era finita, Laura si mise a gridare, Maria che era nell’altra stanza insieme a Carlo, Alessio e Noemi, corse verso di lei preoccupatissima: “Laura che è successo!” le chiese, “PARTO!”, le rispose, “Parti? Se va bè…si si ok ti comprendo! Perché dovresti partire…ma fammi il piacere…!” le ribattè, “Mary tu non capisci…mi dispiace, dovrò lasciarvi tutti…!”, “Come, perché!?” volle sapere Noemi, e così raccontò della telefonata e del nuovo lavoro che l’attendeva tra una settimana.

La settimana passò così in fretta, che già era arrivato il momento di partire, non volevano che se ne andasse, ma se era per guadagnarsi da vivere, la lasciarono fare, Laura e Noemi di abbracciarono forte e qualche lacrima scese loro dagli occhi, poi salutò Carlo:
“Prenditi cura della sorellona, conto su di te cognatuccio!”, “Ci puoi, scommettere cognatuccia!”, “E tu Ale, prenditi cura di Noemi…il mio non è un addio, ma un arrivederci…amici vi vorrò sempre bene! Ciao!”, e salutandoli si girò per mettersi in fila, per entrare in quello che ben presto l’avrebbe portata a vivere nuove esperienze e chissà l’incontro di qualcuno inaspettatamente…
Era la prima volta che prendeva un aereo, c’era un po’ di paura, ma con il pensiero fisso al lavoro che l’attendeva non ci fece più caso, e quando finalmente arrivò all’aeroporto di Milano, vide che c’erano due ragazzi ad aspettarla, avevano un cartellone con scritto “Laura”.
Presa di coraggio, sia avvicinò di più a loro, sapendo anche che… se fosse arrivata a destinazione la sua vita sarebbe cambiata: “Forza e coraggio, finalmente si comincia!” pensò
  
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