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Autore: MJBlack    25/01/2012    0 recensioni
I signori Felpanu, Perverçia, Cioccofede e Drarry Potter, Consiglieri e Alleati dei Magici Malfattori, sono lieti di presentarvi: GITA AL CINEMA!
-Quest'anno avrete, infatti, la possibilità di, come dicono i Babbani, andare tutti al CINEMA!-
-Cine...che cosa?- dissero i gemelli Weasley in coro.
Fanfiction demenziale che parla della visione di film da parte di maghi e di come Harry e Draco dividono i popcorn. Speriamo che vi possa divertire, come ha divertito noi scrivendola.
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Grifondoro, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
Capitoli:
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Nei bagni del sotterraneo

 

'Allora, in squadra rimarranno Fred e George, quei due sono ottimi battitori… Poi Angelina, Katie credo che le farò giocare anche quest’anno… Oliver e Alicia si sono diplomati l’anno scorso, quindi in pratica dovrò trovare solo un portiere e un cacciatore!’ 
Harry stava pensando a questo da quando la McGranitt gli aveva assegnato il ruolo di capitano della squadra appena la sera prima, finché non si decise ad appendere in bacheca l’orario della selezione.

“Provini per far parte della squadra di Quidditch
Ore 16:00 campo di Quidditch Ruoli disponibili:
Cacciatore
Portiere
Battitori di riserva”

 

 

-Harry, bel manifesto!- Fred e George sbucarono da dietro le spalle del nuovo capitano facendogli venire un bel colpo.
-Sinceramente ci siamo offesi che la McGranitt non abbia pensato a noi come capitani…-
-…Già, in fondo siamo più belli di te….-
-…E più simpatici…-
-…E più…-
-Ok, basta ragazzi. Lasciatelo in pace!- Ginny stava rimproverando i due fratelli, mentre guardava Harry negli occhi.
-Ok piccioncini! – disse Fred ammiccando
-Vi lasciamo soli…- continuò George
-…Fate i bravi mentre non ci siamo!- dissero alla fine in coro allontanandosi Harry e Ginny erano infastiditi da quelle battute, ma nessuno dei due si decideva ad aprir bocca.
-Ciao Harry….- Disse infine la rossa un po’ imbarazzata con tono velato, e si avvicinò al manifesto leggendo con serio interesse. Harry sentì il dolce profumo dei capelli di Ginny che si era avvicinata a lui per leggere più attentamente il manifesto e per un attimo, fu sommerso dal ricordo di lei, da quelle sere d'estate alla tana quando lei entrava nella sua stanza cercando di fare il minimo rumore e si spogliava piano, stendendosi poi leggera di fianco a lui. Come si sentiva lui in quei momenti? Felice..? Eccitato..? Certo, Ginny era stupenda e perfetta ed anche una ragazza davvero spigliata, e si sentiva in colpa perché nonostante le volesse un bene dell'anima non riusciva, proprio non ce la faceva ad innamorarsi di lei. I chiarimenti sono tutti arrivati come fulmini a ciel sereno da quando aveva diciamo “conosciuto” meglio Baston: lo aveva capito, finalmente, perché non si innamorava di Ginny: era solo fottutamente gay.
-Ah, il ruolo di Cacciatrice è disponibile… Credo che farò un tentativo!- disse la ragazza dolcemente. Harry si limitò a sorriderle. -Come stai? Hanno detto che Piton continua a torturarti…- -Già, ma ormai lo fa da quattro anni… Ci ho fatto l’abitudine!- Il giovane era freddo mentre le parlava, ormai era diventato un abitudine parlarle, come se fosse la sorellina non solo di Ron, ma anche sua. -Harry, forse è meglio che vada. Ti vedo molto pensieroso oggi. Ci vediamo a pranzo, ok?- Harry annuii. La piccola Weasley uscì dal ritratto della Signora Grassa diretta verso la sua prossima lezione, seguita dopo poco da Harry, che si recava alla lezione di Cura delle Creature Magiche.


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-Buon giorno cari ragazzi- Cominciò la Caporal. -Buongiorno!- Ripeté Hagrid
-Seguiteci!- I ragazzi si avviarono nella Foresta Proibita dietro gli insegnanti, ma non vi si addentrarono. In quel punto i raggi solari penetravano bene tra i rami degli alberi e si potevano anche udire i rumori degli altri animaletti nella selva. La Caporal fece cenno agli studenti di guardare in alto e lì videro una moltitudine di uccellini azzurri che svolazzavano e che nidificavano.
-Si chiamano Jobberknoll, non sono adorabili?- Disse il mezzo gigante, che messo vicino alla professoressa Caporal sembrava ancora più alto. La classe si sorprese nel non vedere un qualunque tipo di animale pericoloso.
-Harry, io avevo paura che la lezione parlasse si Acromantule!-
Harry si ricordò della loro avventura al secondo anno, quando incontrarono Aragog… Fortuna che Ron si era sbagliato! La lezione passo in modo tranquillo. Per compito ad ogni studente era stato assegnato un uovo, che dovevano far schiudere o al massimo, cercare di non rompere.


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Harry saltò il pranzo. Si era rintanato in Sala Comune a studiare per il giorno seguente, e cercando nel frattempo di escogitare un buon piano di gioco per la partita contro i Serpeverde che si sarebbe tenuta da lì a pochi giorni.  Ron lo raggiunse dopo, lui non avrebbe MAI saltato il pranzo!
-Ehi amico, che ti prende?-
-Niente Ron, sono solo preoccupato per la partita di Venerdì, sono il capitano quindi tutti si aspettano che faccia del mio meglio per portare la squadra alla vittoria!- “E poi” pensò involontariamente Harry “Devo trovare il modo per non farmi distrarre dallo sguardo magnetico di quella serpe di Malfoy!”
-Cosa vuoi che sia Harry.. se perdiamo.. saremo solo presi in giro a vita da quelle miserabili serpi che non vedono l’ora di sbatterci a terra!- lo ammonì Ron con la solita sua delicatezza. Harry lo fulminò con uno sguardo e sprofondò nella poltrona coprendosi il volto con il braccio per la disperazione.
-Come ti ho già detto ,Ron… Ti ringrazio sempre per il tuo insostituibile supporto morale!-


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Al susseguirsi delle ore il Grifondoro riuscì a terminare il tema di Pozioni, a malavoglia, e il quiz di Erbologia… Divinazione l’avrebbe fatta al suo ritorno dalle selezioni.
Poi, finalmente, per Harry arrivò la tanto attesa ora X (16:00).  Harry si recò al campo da Quidditch con il resto della sua squadra. Si erano presentati in molti e tra questi vi erano anche Ginny e Ron, che sapeva avrebbero provato ad unirsi alla squadra. Decisero di dividere il campo in due parti. Da una parte Angelina lanciava le pluffe ai portieri, vedendo il migliore tra loro.  Ron ne prese un bel po’, ma l’emozione gli fece sbagliare alcuni tiri molto facili da prendere.  Dall’altro lato Katie e Harry stavano scegliendo il miglior cacciatore. Ginny si era presentata come cacciatrice ed era molto brava a vedersi. Infine i gemelli stavano scegliendo i migliori battitori, ma visto che li stavano scegliendo in base alla loro bellezza furono sollevati da quel compito e rimpiazzati da Potter. Alla fine dell’allenamento Ginny fu scelta come cacciatrice per la sua innata bravura. Ron era un po’ agitato, ma non era male, quindi fu scelto come portiere e con un po’ di esercizio sarebbe riuscito a parare qualunque pluffa!  Poi furono scelti i battitori di riserva, Jimmy Peakes e Ritchie Coote, non bravi quanto i gemelli ma se la cavavano piuttosto dignitosamente.
-Ok, ragazzi, ottimo lavoro!- parlò Harry rivoltosi a tutti i presenti - Troverete appesi i nomi dei nuovi giocatori della squadra già da domani mattina. Grazie a tutti per aver partecipato!-


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Distrutto dalla giornata pesante, Harry, fece una doccia veloce per poi andare a mangiare qualcosa in Sala Grande. Il nuovo capitano non aveva molto appetito, quindi mangiò il minimo indispensabile per non svenire all’improvviso, fece due chiacchiere con il suo migliore amico chiedendosi che fine avesse fatto Hermione, (era da un po’ che i ragazzi non la vedevano in giro) e poi si ritirò nella Sala Comune dei Grifondoro. Aveva una brutta cera, quindi decise di andare direttamente a dormire. Per il compito di Divinazione di domani avrebbe trovato una scusa plausibile. Prima di addormentarsi però, il pensiero di Harry ritornò al biondino Serpeverde e alla sua dannata lingua. “Perché era così dannatamente.. Bello?” Un momento.. Aveva appena pensato che Malfoy fosse.. BELLO?? Ahah, qui il mondo stava girando al contrario, Harry riprenditi! Ma non vedi che faccia da schiaffi che si ritrova quella lurida serpe con quel naso storto e quel viso tutto spigoli?! DEVO SMETTERLA DI PENSARE A QUESTE COSEEE!’ Ma non riuscì ad evitare di addormentarsi cullato dall’immagine di Malfoy, che ghignava strafottente nei suoi sogni.


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Il giorno seguente Harry fu svegliato da Ron.
-HARRY, HARRY, SONO STATO SCELTO! SONO STATO SCELTO!-
-Si lo so Ron… Ricordi che io sono il capitano?- Gli disse il compagno di stanza con voce assonnata.
-Ah, giusto…- ribatté Ron con costante euforia Harry aveva fatto tardi per la colazione e Ron, dopo averlo svegliato bruscamente, non gli aveva portato neanche un biscotto. Di Hermione nemmeno l’ombra neanche oggi. Era dalla lezione di Cura delle Creature Magiche che non si vedeva in giro. Sicuramente l’avrebbero vista dopo, a Trasfigurazione, pensarono.  Così Ron ed Harry si incamminarono verso l’aula di Divinazione, uno assonnato e con la pancia vuota, e l’altro euforico con la pancia troppo piena. Quel luogo fece ritornare il sonno a Harry. Era sempre così dannatamente pieno d’incenso da far venire il voltastomaco.. Chissà come faceva a non svenire la Cooman!
-Buongiorno ragazzi… Mettete i vostri compiti sui tavolini… Ho previsto che qualcuno di voi prenderà un ottimo voto oggi!-
Harry e Ron si fissarono con uno sguardo alla “Oh cazzo!”.
- Miseriaccia Harry!- sussurrò Ron agitato Quando la Cooman arrivò al loro tavolino.
-Ragazzi, dove sono i vostri compiti?-
-I nostri compiti professoressa?... Ehm… diglielo tu Harry!- Harry rimase un attimo fermo per la sorpresa di essere stato tradito dal proprio migliore amico, mentre gli occhi della loro professoressa si fecero ancora più grandi per la curiosità.

D’improvviso gli venne un lampo di genio…
-Si professoressa, LE STELLE! IERI DICEVANO CHE NON ERA UN BUON MOMENTO PER FAR I COMPITI, QUINDI NON LI ABBIAMO FATTI!- disse tutto d’un fiato indicando il cielo.
-Già professoressa… LE STELLE!- Confermò Ron imitando il compagno e alzando le mani al cielo. (Stile Goku)
-Oh!- espresse la Cooman voltandosi. I ragazzi si fissarono per qualche secondo preoccupati.
- Molto bene ragazzi! Credo che il voto da me previsto fosse proprio il vostro! In oltre assegno 10 punti a testa per aver avuto la prontezza di guardare le stelle ieri sera! Bene, bene, continuate così ragazzi!-
I due amici si rilassarono sfoderando un sorriso in segno di vittoria
-Hey Harry.. –
-Cosa c’è traditore?- sussurrò a sua volta 
- Stasera ti a cena ti farò assaggiare un po’ del MIO TESSSSOORO!
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I Grifondoro se la passavano certo bene ad Hogwarts, fra novità, banchetti succulenti e scorribande. Ma i Serpeverde, invece? Anche per loro la vita a scuola non era male, le giornate scorrevano fra qualche fattura per i corridoi a studenti ignari e un po' di “minimi” dispettucci (proprio quella mattina Blaise si era divertito penetrando in anticipo nell'aula di Pozioni e spalmando con cura sulla sedia di un Ian McKenzie, un placido Tassorosso del V anno, della cacca di Knarl per poi camuffarla con un piccolo incantesimo di invisibilità. Al momento della lezione, la reazione della vittima alla scoperta del “regalino” era stata talmente disperata e la riuscita dello scherzo aveva richiesto talmente tanto impegno che quando Piton aveva chiesto con tono minaccioso chi fosse stato e Blaise aveva alzato timidamente ma coraggiosamente la mano, gli aveva assegnato 20 punti.) e la sera ci si ritirava tutti a fare baldoria nella loro Sala Comuna degna di veri aristocratici, con vista diretta sul lago Nero e piovra gigante annessa. Visti in gruppo nella Sala Comune, i Serpeverde perdevano quell'aura oscura e di poca fiducia cucitagli addosso dalla storia che durante il giorno aleggiava come uno scudo intorno a loro, ma erano semplicemente dei ragazzi che si divertivano ridendo, giocando a gobbiglie o scacchi magici, leggendo o.. Parlando delle loro conquiste. In fondo erano pur sempre Serpeverde.

 

Quella prima sera nella loro sala comune, verso le 23, Blaise, Pansy, Draco, Nott ed Eloise Midgen erano seduti per terra in torno al camino in stile classico di mattoni verde smeraldo a conversare euforicamente (grazie alle bottiglie di Whisky incendiaro introdotte illegalmente da Blaise) delle loro avventure sentimentali.

 

-Allora allooora..- iniziò Pansy, il tono già leggermente alterato dall'alcol. -Dove eravamo rimasti..??- Si guardò intorno, cercando di selezionare la prossima vittima.
-Ah, si! Tu, Theo!-
E, nel fissarlo, gli occhi lucidi per il whisky le si illuminarono di una luce maligna -Un uccellino mi ha detto che al terzo anno hai avuto una relazione con Hannah Abbott- A questa dichiarazione, il gruppetto intero rise di scherno. -Ed ovviamente io non ci ho creduto subito, insomma.. è Hannah Abbott!! La ragazza con meno sex appeal e stile nella scuola!-
-Pansy, stiamo parlando della Abbott, non della Granger!- Asserì Eloise Midgen con sarcasmo.
Il gruppetto rise con cenni di assenso e Pansy seppellì le loro risate con tono insolitamente alto
-Ahahahahahah! La Granger è talmente cessa che la consideravo parte della tappezzeria!- Poi, versandosi un altro bicchiere di Incendiario, puntò di nuovo lo sguardo gelido su Nott. -Ma torniamo al nostro piccolo Notty.. Allora? È vera questa storia della Abbott? Lo sai che a noi puoi dirlo.. Siamo i tuoi migliori amici!-
Tutti pendevano dalle labbra di Theo, che arrossì con violenza e alla fine cedette al peso di tutti quegli occhi puntati addosso a lui e al whisky che gli annebbiava la mente.
-E va bene, lo confesso! È vero, mi sono scopato Hannah Abbott! E allora? Vi dico che non era così male al buio, nella serra!! E dovevate sentire come urlava...-
-Nott, sicuro che non fosse una mandragola quella?- Chiese Malfoy, dopo aver riso fino alle lacrime, con la voce resa ancora più strascicata dall'alcol.
-Draco ma lo sai che quando bevi sembri quasi simpatico?- Disse Blaise, dando una pacca sulla spalla all'amico per complimentarsi della battuta.
Va bene che fossero quasi completamente ubriachi, ma Blaise era l'unico, insieme a Pansy, a potersi permettere quel tono confidenziale con lui. Malfoy gli concesse un sorrisino, per poi tornare a concentrarsi sul discorso, chiedendosi chi fosse la prossima vittima di Pansy.
-Ma bene bene bene.. Dopo aver scoperto che sarei stata meno schifata se Theo al posto della Abbott si fosse fatto una manadragola, passiamo a..- I suoi occhi si socchiusero pericolosamente -Ma a te, Blaisuccio!- Blaise trasalì. -Bene, Blaise, cosa potremmo mai dire su di te..? Certo, lo sappiamo che sei un gran conquistatore e vanti una lista di prede invidiabile in cui devo per forza citare almeno la ho-una-scopa-nel-sedere Chang e quella puzzolente della Weasley. Ma di segreto..? Di sconveniente..? Ci sarà qualcosa?- Chiese Pansy in tono accusatorio.
Blaise sudava freddo. Tutti lo osservavano stando in silenzio, fino a che Eloise parlò. -Vi siete chiesti perché ogni volta che organizziamo queste proficue riunioni è sempre Blaise a procurarsi illegalmente l'alcol? Ma è ovvio! Perchè si è scopato Madama Rosmerta!!- Pansy sgranò gli occhi, mentre Theo e Draco mandavano fischi di approvazione e applaudivano estasiati.
-Grazie, grazie.- Disse Blaise alzando leggermente le mani in segno di ammissione, come se fosse stato un importante personaggio famoso. -Lo ammetto, ho fatto colpo su di lei. L'anno scorso, in una delle gite invernali ad Hogsmade, mi ero dimenticato la cuffia sul tavolo dove avevo sostato ai Tre Manici di Scopa. Così, appena me ne sono accorto, sono tornato nel locale per cercarla, ma la cuffia non era più sul tavolo. Sono andato quindi alla ricerca di Madama Rosmerta per chiederle informazioni e.. L'ho trovata nei bagni, con la mia cuffia dove non dovrebbe mai essere una cuffia.- Tutti pendevano dalle sue labbra. -Ah, volete sapere com'è stato? Bello, delle tette incredibili!-
-Ma invece ragazze- Ora era il turno di Blaise di indagare e fissò Eloise e Pansy con occhi sospetti e decisi, facendo roteare con finta abilità navigata il bicchiere di whisky nella mano -Suvvia, non fate le misteriose. Parlateci un po' di voi, credo sia arrivato il nostro turno di ridere.-
-Mpf. E credo ci sarà MOLTO da ridere, considerati i soggetti.- intervenì Draco guidato soltanto dall'alcol, puntando gli occhi in quelli di Pansy. Pansy lo fissò di rimando con agitazione, avvicinando il dito affusolato alla gola con un gesto che voleva soltanto dire “Malfoy, se provi a sputtanarmi su qualsiasi cosa arrostisco il tuo aristocratico culo nelle fiamme di quell'aristocratico camino!!”
-Bè, io su Pansy una cosa la so!- Intervenne gongolante Eloise. -Maledetta traditrice! Cos'è, stai dalla parte del nemico adesso??- sbottò Pansy, colpita in negativo dal voltafaccia dall'amica.
-Sentiamo.- asserì calmo Blaise. -Cosa sapresti di così interessante su Pansy?- Dopo un attimo di pausa, Eloise disse tutto d'un fiato
-PansyhaunacottaperMalfoy.- Ci fu un silenzio imbarazzato, in cui tutti si guardarono sorpresi. Poi Pansy scoppiò sguaiatamente a ridere.
-Ahahah, razza di stupida! La cotta per Draco è storia vecchia, vecchia! E poi lui ora è interessato a..- Ma improvvisamente si bloccò. L'alcol l'aveva fatta parlare troppo, ma non abbastanza da tradire il suo migliore amico. La notizia che aveva lanciato era comunque una bomba ad orologeria. Fece solo in tempo a vedere lo sguardo stordito e spaventato di Malfoy, prima che venisse sommerso dalle domande dei suoi amici.
-Cosa? Malfoy è interessato a qualcuno?- domandò speranzosa Eloise -Draco, come hai osato non dirmelo?- gli chiese di petto Blaise, indignato -Accidenti Draco, potevi chiedere consiglio a me che sono il Dio magico dell'Amore!- gli disse offeso Nott.

 

“Maledetta Pansy. Maledetta lei e la sua maledette linguaccia. Se la usasse per scopi più specifici e non stesse sempre a parlare sarebbe certamente più apprezzata. Oh Merlino: sono ubriaco. Ed ora come me la cavo? Ma poi, certo che sono interessato a qualcuno! A quel.. Come accidenti di chiama.. Ma certo! A quell'Alex, quell'americano che ho conosciuto quest'estate a sciare sulle Alpi Svizzere e con cui ho avuto una storia! E devo anche farla pagare a quell'imbecille di Pansy.”

Malfoy lottò con tutto sé stesso contro il whisky che gli annebbiava il cervello e gli occhi e rispose con massima calma, soppesando il bicchiere nella mano sinistra -Certo, sono interessato a qualcuno. Lui si chiama Alex, l'ho conosciuto quest'estate a sciare in Svizzera. Abbiamo avuto una storia, ma sono ancora preso da lui.- proruppe con assoluta freddezza. Nessuno fiatava. Solo Nott sospirò piano.
-Un amore ad alta quota? Cheffigataaa ♥- Poi con glaciale tranquillità, fissò Pansy negli occhi e disse con sarcasmo per nulla velato
-Per ciò che riguarda Pansy, comunque, devo dirvi che il fidanzato Corvonero è tutta una copertura. Lei sta con quel secchione imbecille di Percy Weasley.-

Fu il panico.  Tutti ora si avventavano su Pansy.
-Pansy, tu, sporca traditrice!!- inveì Blaise.
-Noi eravamo amici! Eravamo i tuoi amici, cazzo!!- disse Eloise piangendo -Pansy sarà difficile perché sei la mia migliore amica, ma ti crucerò per esserti messa con un grifondoro, se questo ti farà rinsavire!- ragionò Nott Pansy, dal canto suo, urlò qualcosa che assomigliava molto ad un -Malfoy, io e te abbiamo chiusooo!!- e si ritirò di corsa nel dormitorio, inseguita a ruota da Blaise, Eloise e Nott assatanati che la riempivano di minacce e maledizioni poco carine.

 

Malfoy si alzò con calma, sedendosi sulla poltrona in pelle di drago verde più vicina al fuoco. Era rimasto solo. Rise piano, rendendosi conto che era riuscito a sviare l'argomento, anche se per farlo aveva dovuto sacrificare Pansy. Bè, renderlo pubblico ai suoi amici le avrebbe fatto bene, lei era troppo presa da quella storia con Weasley per tenerla celata. Si rilassò e bevve un lungo sorso di whisky dal bicchiere ancora mezzo pieno, ascoltando il suo cuore che diminuiva i battiti. Cosa? Quando il suo cuore aveva iniziato a battere così forte? Forse quando Pansy stava per dire a chi lui fosse interessato. Già, forse. Ma non si sapeva spiegare il perché. D'altronde, Malfoy aveva avuto solo il flirt con Alex nelle vacanze estive e Pansy lo sapeva perfettamente. Certo, gli altri non lo sapevano, ma allora.. Perché Pansy gli aveva dato l'impressione che stesse per dire qualcos'altro? Che stesse parlando di qualcun'altro? E perché il suo cuore aveva preso a battere così forte? Perché si era sentito così.. Così agitato, come se qualcosa molto importante di lui stesse per essere rivelato?  “Basta pensare. La tachicardia e l'agitazione saranno l'effetto del troppo alcol che ho ingerito, e poi era molto tempo che non nominavo più Alex e mi sono agitato nel ricordarmelo. Dev'essere per forza così... Il sonno lo colse all'improvviso, ed in quel primo attimo di dormiveglia Draco fissò le fiamme nel camino di fronte a lui: erano calde e mandavano guizzi rossi ed oro. “Potter..” Pensò indistintamente. E crollò.

 

La mattina seguente, una buona parte dei Serpeverde del V anno si svegliò dolorante e con un gran mal di testa. Tutti, per lo meno, si risvegliarono nei loro letti, tranne Malfoy, che aprì gli occhi direttamente sulla piovra gigante che sembrava fissarlo con amore al di là degli spessi vetri rinforzati della Sala Comune. Draco trasalì, sgranando di colpo gli occhi grigi un po' appannati dai bagordi della sera prima, imprecando

-Maledetta piovra, un giorno o l'altro il Signore Oscuro ti trasferirà in una bacinella per fare il bastardo!- -Draco. Sei sveglio?- la voce ancora impastata di Pansy lo avvolse come una carezza. Si alzò agilmente dalla poltrona, ignorando i dolori per aver dormito tutta la notte rannicchiato, e la raggiunse. -Pansy, tesoro. Buongiorno. Ecco, mi ricordo tutto. Volevo dirti che..-
-No, Draco.- Lo interruppe Pansy -Se ti senti in colpa per aver detto di Percy, bè.. Non ci pensare.- Alzò lo sguardo e arrossì, poi continuò. -Vedi, ieri i nostri amici sono rimasti un po' sconvolti.  Accidenti, è un Grifondoro, e per giunta un Weasley. La sarei anch'io!- fece un debole sorriso -Ma dopo un attimo di sgomento mi hanno raggiunto in camera e mi hanno detto che lo accettavano perché erano miei amici, ma se mi avesse fatta soffrire avrebbero avuto due validi motivi in più per fargli passare le pene dell'inferno.- storse la bocca al ricordo.
-Be', tesoro,- la guardò Draco raggiante -Se ti farà soffrire allora sarà peggio per lui, no?- Le disse con un sorriso, facendola ridere.
-Già! Mai mettersi contro i Serpeverde migliori di Hogwarts! Ah, Draco..-
-Dimmi-
-Vatti a cambiare e pettinare quei capelli per favore. Non sembri neanche tu.-
Draco sgranò gli occhi e disperato corse a specchiarsi nelle vetrate della Sala comune, prima di squittire un desolante –Oh ,Merlino!! Cosa direbbe Hugo Boss se fosse qui?-
-Si, si. Faresti fuggire anche la piovra gigante-
Draco si girò fissandola con cattiveria. -Oh, scusa.. è già fuggita appena ti ha visto, vero??- Malfoy rassegnato si avviò verso il dormitorio a sistemarsi in modo impeccabile,
Ma all'improvviso si bloccò sulla soglia, il piede già sul prima scalino -Ehi, Pansy. Senti. Riguardo a ieri sera, sai.. Quando hai detto che mi interessava qualcun'altro. Ecco, ho avuto l'impressione che tu in qualche modo non ti riferissi ad Alex.-
Il cuore di Pansy iniziò a battere forte. Doveva mentirgli, fino a che Draco non avesse avuto neanche un minimo sentore della sua attrazione per Potter, doveva mentirgli. Cercando di assumere un tono convincente e di essere il più possibile calma, disse
-Draco, tesoro. Eri ubriaco. Eravamo tutti ubriachi e capita di fraintendere molte cose, quando si è ubriachi. Lascia che te lo dica da sobria: mi riferivo ad Alex, nessuno dei nostri amici lo sapeva.- Malfoy alle parole dell'amica si convinse, rivolgendole un gran sorriso.
-Grazie Pansy, ne ero sicuro- e corse a vestirsi.
Pansy dentro di sé sprofondava. Doveva assolutamente parlare con qualcuno, ma.. Chi? Qualcuno di fidato, intelligente, difficilmente impressionabile, che conoscesse San Potter quanto lei conosceva Malfoy.. E si illuminò improvvisamente: Hermione Granger.


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Quando il gruppo di Serpeverde scese nella Sala Grande per la colazione, il tavolo di Grifondoro era nel caos: sembrava che i grifondoro si fossero ammassati in un solo punto del tavolo ed avessero preso d'assalto una persona che subiva di malavoglia tutte quelle attenzioni. Malfoy, perfettamente pettinato e vestito di tutto punto con una camicia verde chiaro lasciata libera su pantaloni neri fascianti dal taglio classico, non diede molto peso a quei rozzi casinisti, fino a che dalla folla ammassata al tavolo dei Grifondoro sbucò una testa inconfondibile, perennemente spettinata di ricci indomabili: Potter. Malfoy non sembrava l'unico ad averlo notato
-Guardate Potty! Fin di prima mattina ha il suo momento di celebrità!- asserì Blaise con sarcasmo. 
-Mpf. Quello stupido grifondoro avrà di certo infranto qualche regola notturna per salvare qualche fanciulla o il lurido gatto di Gazza ed ora si starà godendo l'esultanza dei suoi amici puzzolenti e mezzosangue.- rispose Malfoy con disprezzo.
-Non esattamente- Una voce velata alle loro spalle li fece voltare. Davanti a loro stava una ragazza di Corvonero, minuta, con lunghi capelli biondi raccolti in una strana acconciatura legata da un porro e le scarpe al contrario.
-Cosa vuoi, Lunatica Lovegood?!- Pansy si spazientì alla sua sola vista. Gli occhi della ragazza erano assenti e lontani, ma lei riuscì lo stesso a rispondere
-Rispondere alle vostre domande: Harry è diventato capitano della squadra di Quidditch della sua casa. La prima partita è contro Serpeverde.- E con questo si voltò, andandosene saltellando prima su un piede, poi sull'altro, cantando una strana canzone di cui nessuno riuscì a scorgere le parole.

 

Il gruppetto di Serpeverde si guardò a bocca aperta, ma dopo il primo attimo di smarrimento tutti fissavano Draco.
-Ch.. Che avete da guardare tutti? Su, andiamo a mangiare, forza!-
I Serpeverde raggiunsero in fretta e furia il loro tavolo.

 

“Capitano. Capitano. Quella piattola di Potter è diventato CAPITANO!! Sarà stato per la sua amicizia estiva con Baston?? Frequentando Baston avrà finalmente imparato come “si vola”? Oh, ma che cavolo vado a pensare.. San Potter è un ottimo giocatore, spericolato quanto basta. Quasi al mio livello. Anzi no: più che essere un ottimo giocatore, ha un'ottima scopa. Lui e quella maledetta Firebolt regalatagli da.. da un donatore ignoto. Sempre la solita sfortuna sfacciata.  Ma perché Piton ha preferito tenere il cugino di quel tonto di Flitt come Capitano, che se possibile è ANCORA più rintronato? Devo fargli un discorsetto, a Piton. Ma prima, devo pensare ad allenarmi. Quella lunatica ha detto che la prima partita sarà Serpeverde-Grifondoro. Mpf. Che umiliazione sarebbe per Potter perdere la sua prima partita da capitano? Un'umiliazione ciclopica!!”  Draco assunse un'espressione strana, quasi pazza. Pansy e Blaise lo guardavano preoccupati ed allibiti.  “Devo fare in modo che Potter PERDA quella partita. Devo soffiargli il boccino sotto il naso con una finta Wronsky ed umiliarlo. Serpeverde avrà una vittoria così grandiosa che resterà nella storia, tutti la racconteranno ai loro nipoti. E Piton, dopo la mia partita eccelsa, non ci metterà nulla a scaricare rintro Flitt e ad eleggermi.. Capitano di Serpeverde.” Draco stringeva le dite raccolte a pugno convulsamente, gli ardevano gli occhi come quando un bambino vuole proprio quel giocattolo visto da Zonko.

 

“Per prima cosa andrò a prenotare il campo per gli allenamenti. Ci andrò appena prima di pranzo. Da oggi fino alla partita, allenamento! San Potter, ti umilierò!.” Nel pensare questo, Malfoy cercò Potter con gli occhi, in mezzo al marasma dei grifondoro assatanati. Finalmente lo vide: Potter lo stava fissando, sudato per la compressione fra la gente, immerso nella folla, circondato da ammiratori, ma Potter guardava LUI. Malfoy provò un lampo di orgoglio, pensando che se Potter lo fissava aveva paura, e gli piaceva quando Potter aveva paura di lui, lo faceva sentire il più forte. Decise di divertirsi un po' e giocare a suo favore quell'attimo di debolezza della sua nemesi: si leccò lentamente le labbra lisce e sottili e, controllando che Potter lo stesse ancora guardando, prese con grazie innata un cucchiaino di zucchero, versandosene un po' con finta disattenzione sulle labbra umide di saliva. Inchiodando quegli indefinibili occhi grigi in quelli verde prato di Harry, Malfoy fece bene attenzione a leccare con lentezza esasperante ogni singolo granello, fino a che Potter non abbassò la testa. “Mpf, ben ti sta San Potter! E questo è nulla in confronto a ciò che ti toccherà subire alla partita!” Pensò Malfoy raggiante. Aveva vinto. Per quella mattina. Nel frattempo Pansy lo fissava a bocca aperta, con del the che le colava lento dall'angolo destro della bocca, sempre più convinta che il suo amico aveva qualcosa di serio, e che parlare con la Granger era più che urgente.


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Dopo l’ora di colazione abbastanza movimentata e rumorosa, Harry aveva deciso di terminare il tema sulla Difesa assegnato da Lupin, ma nel dormitorio non c’era mai un attimo di silenzio e nella Sala Comune ancora peggio, quindi andò in biblioteca. Una volta entrato aveva visto che Hermione stava seduta ad un tavolino a studiare, così decise di sedersi vicino a lei. In fondo non avevano litigato, loro due!
-Ciao Hermione!-

La ragazza alzò lo sguardo verso l’amico -Se ti ha mandato Ron io ti giuro che…-
-Ehi Hermione, calmati! Ero venuto solo a terminare il tema di Difesa contro le Arti Oscure in tranquillità!-
-Ah… scusa…- I due chiacchierarono un po’ e Harry si arrese a leggere quel benedetto capitolo.
-Comunque…- Cambiò discorso Hermione –Hai già chiesto al professor Lupin di essere il nostro accompagnatore per il cinema?-
-…Hermione, perché glielo dovrei chiedere?-
-Harry te l’ho detto ieri sera! A cena! Ogni anno deve avere qualcuno che lo accompagni e noi avevamo pensato a Lupin e ti avevo chiesto di domandarglielo!- Harry rimase un po’ interdetto alla notizia. In effetti, non ricordava che Hermione glielo avesse detto, e in effetti.. non ricordava nemmeno che ci fosse.. Hermione a cena!
-Hermione, ma.. Sei sicura di avermelo detto?-
-Si, come che a Hogwarts non ci si può smaterializzare!-
-Allora forse è meglio che vada a chiederglielo ora… Forse è ancora disposto ad accompagnare il nostro anno e…-
-Devi chiederlo anche a Piton-
Harry sgranò gli occhi verdissimi che si offuscarono da un velo di terrore.
-COOOOOSA? Lui non ci accompagnerà, ne sono sicuro!-
-Ma Harry, dobbiamo farlo! Ogni anno deve avere due professori!-
-E la McGranitt?!-
-Accompagna il 7° anno… Sai ci sono Fred e George e…-
-Hermione, tu mi stai chiedendo la Luna!-
-Dai Harry, TI PREGO, TI PREGO, TI PREGO! Se vuoi vengo anche io con te!-
-Capirai la differenza!-
-Allora la prossima volta che avrai bisogno dei miei appunti non contare su di me!- concluse Hermione.
Nello sguardo di Harry era possibile vedere il panico, che probabilmente lo portò alla sua decisione.
-Andiamo prima da Lupin o da Piton?- Le chiese, rassegnato ed in preda allo sconforto.
Decisero di andare prima da Lupin, che accettò volentieri con un gran sorriso e un -Certamente ragazzi, vi accompagnerò volentieri, e poi mi incuriosisce questo cinema!-
Il professore aveva uno strano morso sulla spalla,  “sicuramente è dovuto al fatto che qualche giorno fa c’era stata la luna piena!” rifletté Harry. Poi andarono da Piton, ma trovarono il suo ufficio vuoto.
-Bene Hermione, io direi che possiamo andare!-
Hermione lo tirò per il colletto della camicia.
-Noi non ci muoviamo da qui finché non arriva il professor Piton!- Harry si rassegnò a scappare. Decisero di andare a prendere la Mappa del Malandrino, ma ancor prima di uscire dal sotterraneo udirono una voce…

 

L'indirizzo ce l'ho, rintracciarti non è un probleeeeema!

 

Harry ed Hermione seguirono la voce, che li portò nel bagno del sotterraneo. Appena entrarono videro Mirtilla Malcontenta seduta nella vasca e cantare anche lei. Ma la voce non era la sua, ma di qualcuno che stava sotto la doccia.

 

Ti teleeeeefoneró, ti offrirò una serata stranaaaaaa

 

Mirtilla vide Harry e smise di cantare.
-Oh, ciao Harry. Lei cosa ci fa qui?- Disse guardando Hermione con astio.
-LEI stava solo seguendo la voce!- Sbottò la Grifondoro.
-Oh dovreste sentirlo. Ha una voce eccezionale! Ogni volta che canta vengo qui a sentirlo…-

  

Mentre lui, lui chi è, lui chi èèèèè?!  

 

Asserì sognante mentre si tuffava nel gabinetto, per poi uscire dal lavandino.
-…Lasciando il mio bagno incustodito-
-Chi è che canta, Mirtilla?-
-Non lo so, non l’ho visto! Rispetto la privacy, io!- proruppe indignata.

 

Il triangolo nooooo! Non l'avevo consideratooooo!

 

-Dai Mirtilla! Confessa!- Ma non fecero in tempo a sentire nessuna confessione di Mirtilla.

Proprio in quel momento, infatti, la doccia si aprì e, dietro una teatrale vampata di vapore comparve niente poco di meno che.. il PROFESSOR PITON... con un asciugamano rosa legato sui fianchi, e una cuffietta con su disegnate alcune piccole paperelle che nascondevano i suoi capelli bagnati. Gli occhi dell’ex Serpeverde passarono da Harry ad Hermione, per poi posarsi su Mirtilla che si tuffava di nuovo nel gabinetto.
-POTTER! GRANGER! 10 PUNTI IN MENO A GRIFONDORO!-
-Ma professore… noi… -
-20 PUNTI IN MENO!-
-Ma noi stavamo solo…-
-VUOI PER CASO ARRIVARE A 50, POTTER?! FUORI!-
Harry ed Hermione uscirono dal sotterrano in silenzio. Arrivati davanti al quadro della Signora Grassa, Harry ed Hermione si guardarono. Avevano la stessa espressione (D:)
-Non ne parleremo mai con nessuno, vero?-
Hermione aveva ancora lo sguardo perso, ma annui. Poi si diressero di corsa verso la Sala Comune. Appena arrivati, si buttarono sui divanetti, col fiatone e ancora scioccati. D'un tratto Harry si alzò e si rivolse ad Hermione
-Hermione...-
-Si, ok Harry non lo diremo a nessuno, ma ora ti prego lasciami tempo per metabolizzare la visione!-
-Vorrei tanto, ma proprio in questo momento sta iniziando la lezione di Trasfigurazione-
Hermione scattò in piedi, sconvolta. Si caricò di tutti i suoi libri poi, rivolta verso Harry, disse: -Cosa stai facendo li imbambolato? -La McGranitt si arrabbierà moltissimo. Forza, sbrigati!-
Cercarono di correre più velocemente possibile e, una volta spalancata la porta, entrarono di volata nell'aula.
-Bene Potter posso notare che, come al solito, è molto puntuale. Ovviamente, poi, se non è Weasley a seguirla, è la signorina Granger- disse la McGrannitt squadrandoli da capo a piedi con i suoi occhi gelidi.
Hermione imprecò sottovoce per il rimprovero.
-Forza, prendete posto e aprite il libro al primo capitolo. Si, Signor Finnigan, oggi proveremo a trasformare una matita in una rana e, no signor Paciock, non potrà utilizzare quella che possiede già per facilitarsi il compito-. Harry prese posto alla sinistra di Ron, con Hermione che si era posizionata all'altro lato, ancora arrabbiata con l'amico.
-Harry- bisbigliò Ron -non me l'aspettavo da te. Perché non mi hai chiamato? Avrei fatto ritardo volentieri, lo sai. Ma cosa è successo? Avete certe facce te ed Hermione!-
Harry stava per lanciarsi nel racconto inverosimile di... Piton, ma Hermione sbottò, con fare un po' snob.
-Harry, puoi dire a Ronald che vorrei ascoltare la lezione e non il suo tedioso brusio? E dirgli anche che potrebbe anche impicciarsi meno degli affari altrui!-
Ron stava per ribattere indignato ma la professoressa lo bloccò subito invitandolo poco gentilmente ad iniziare a leggere il capitolo assegnato. Ron abbassò la testa ed iniziò a leggere e Hermione ne trasse l'occasione per dire qualcosa ad Harry.
-Senti non ti pare un po’ sospettoso il morso di Lupin?-
-No, penso sia naturale quando sei un lupo mannaro- disse Harry
-Mmmh, dici? Io non lo trovo così NATURALE. Anzi penso che ci sia qualcosa sotto e, forse, ho capito che cosa..- e, così dicendo, si buttò sul libro con uno sguardo illuminato.
-Che cosa hai capito Hermione?- chiese incuriosito Harry, ma l'amica ormai non lo considerava ma continuava a ripetere.
-Ora è tutto chiaro..-
La lezione fu interminabile per Harry: forse perché la sua matita era diventata solo un girino, meglio di quella di Neville a cui erano spuntate le zampe e che era saltellata per l'aula fino a ficcarsi nel naso di Dean, sotto gli occhi disgustati di Lavanda Brown e dei compagni Tassorosso, o forse per Ron ed Hermione che si erano continuati a punzecchiare, rompendo i timpani di Harry che si trovava nel mezzo o, forse, perché non riusciva a concentrarsi sulla lezione con i suoi continui sogni ad occhi aperti su un campo di Quidditch e, ora, i suoi pensieri su Lupin. "Grazie Hermione!" pensò .

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-Malfoy!! E tu cosa ci fai qui?- Harry Potter, fuori di sé, con addosso uno sformato maglione giallo vomito, inveiva come un pazzo contro un impassibile Draco Malfoy.
-Potter, la tua stupidità insieme al tuo maglione sono un'accoppiata che non posso sopportare senza vomitare istantaneamente, quindi lascia che parli io, vuoi? Mi chiedi cosa ci faccio qui, bè. Questa se non te ne fossi accorto è Hogwarts, ed io frequento Hogwarts-
Harry mantenne la calma.
-Oh, il tuo sarcasmo migliora di anno in anno! 10 punti a Serpeverde! Mpf, intendevo qui, in loco, al campo da Quidditch, lurido furetto!-
-Oh, bene bene- Malfoy estrasse il suo miglior tono strascicato -Il piccolo San Potter conosce il latino.. Che sapienza. Qualcosa mi dice che non te l'hanno insegnato i tuoi genitori, però..-
Non fece in tempo a finire la frase che un pugno lo colpì in pieno viso. Harry era fuori di sé dalla rabbia, tremava.
-Non nominare mai più i miei genitori lurida serpe! Non voglio che esca nulla su di loro da una bocca di merda come la tua, potresti sporcare il loro cazzo di ricordo!-
Malfoy alzò la bacchetta. Voleva fargli male. MOLTO male.
-Stupefi..-
-EXPELLIARMUS!!- Harry era stato più veloce e ansimava forte. La bacchetta di Malfoy volò poco più lontano.

-Bene, Potter. Ero soltanto venuto per chiedere la disponibilità del campo per domani pomeriggio, ma se la metti così vai prima tu- Disse pallido, passandosi inconsciamente una mano sul naso. Sanguinava. Harry lo guardò per attimi che sembravano interminabili, poi gli tese la mano
-Dai, alzati. Andiamoci insieme- Malfoy la scansò con un colpo secco -So scegliermi gli amici da solo, Potter-

Alla fine andarono assieme, ma guardandosi bene di essere a debita distanza, a prenotare il campo da Madama Bumb, che, conoscendo bene l'astio fra i due ragazzi, aveva deciso di accontentarli entrambi, pianificando i due allenamenti nell'arco della stessa giornata: prima quelli di grifondoro, seguiti subito dopo da quelli di Serpeverde.

-La professoressa McGranitt aveva previsto che entrambi vi sareste fatti avanti per la prenotazione del campo, e in concordanza con lei abbiamo deciso di concedere ad entrambi di usufruire del campo di allenamento – La professoressa guardò entrambi i ragazzi -Ed ha pensato bene di farvi avere questi permessi che vi esonerano dalle lezioni del pomeriggio di domani, così da poter permettere ad entrambi un’ora in più di allenamento per prepararvi al meglio alla sfida di Venerdì, naturalmente già firmati dal Preside, che nn vede l’ora di godersi questa sfida PULITA!- sottolineò severa Madame Bumb.  I ragazzi si degnarono solo di un accenno di consenso, era chiara la tensione che circolava tra i due.

-Bene ragazzi!- Si affrettò nel dire -Sono sicura che situazioni degenerate come quelle a cui ho assistito poco fa nn si ripeteranno più per tutto il resto dell’anno che vi si presenta davanti! E certa di questo.. mi aspetto di vedere Venerdì una partita degna delle due case più rispettate della scuola di Hogwarts!- La professoressa inchiodò con lo sguardo i due ragazzi che in coro, quasi del tutto assenti,  esclamarono un semplice:

-Si professoressa!-

Appena avutala conferma del campo prenotato, e dopo il discorso annoiante di Madame Bumb, Malfoy si girò con un gesto secco e si dileguò senza salutare, lasciando Harry dopo tutto lo zucchero della mattina con un grande amaro in bocca.


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Il capitolo è stato tagliato in due parti, quindi facendo un breve calcolo... -2 e si va al CINEMA!
SIANO MALEDETTE LE NOSTRE DEMENZIALI E PERVERSE IDEE!
Nel prossimo capitolo:
 Fred e George cercavano di spedire bolidi sempre più vicini agli spalti occupati dai ragazzi vede-argento, quindi Harry fu costretto a metterli in panchina. Ogni volta che si voltava verso di loro avevano, però, uno sguardo poco rassicurante. I gemelli non avevano combinato più disastri da quando avevano riempito la sala comune dei Serpeverde di caccabombe, e questa malvagità repressa preoccupava tutti. L'ora a loro disposizione era ormai terminata, quindi i Grifondoro atterrarono sul campo e si apprestarono a ritornare sugli spogliatoi.
   
 
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