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Autore: vocalista91    06/09/2006    4 recensioni
E' 1 omaggio al triangolo Akazuki-Doremì-Tetzuia ke io apprezzo moltissimo!! ^__^ Una storia ke m è venuta in mente quando andavo alle elementari: Un ragazzo sembra motlo interessato a Doremì, ma tutti quanti pregano la ragazza di stare attenta xkè può rivelarsi pericoloso, ma lei nn sembra vedere nulla di particolare in lui, ma ci penseranno Akazuki e Tetzuia a proteggerla!!
Genere: Romantico, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Doremi Harukaze
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Scusate se questo cap è arrivato molto tardi, ma ho avuto 1 pro

Sono stata mooolto pigra....Troppo...Per farmi perdonare vi regalo un capitolo bello lungo! (sperando che lo sia...)

PS La parte iniziale di questo cap può essere molto.... *Descrittiva*.

<< A chi più amiamo, meno dire sappiamo >> (Proverbio inglese)

OooO

Il tempo era passato in fretta in quegli ultimi giorni: tra scherzi, magie, compiti e cavolate varie il giorno dell’appuntamento era arrivato, ma vediamo cosa stanno facendo le ragazze mezzora prima di andare...

“Sigh! Con questa gonna sembro troppo una bambinetta dell’asilo parata a festa!” Piagnucolò Melody, buttando sul letto una gonna fino al ginocchio colo cremisi ornata di pizzo e frivolezze varie.

Ormai l’apprendista strega aveva svuotato metà del suo rifornitissimo guardaroba alla ricerca della combinazione perfetta fra tutti gli abiti che sua madre le acquistava, ma la sorte pareva essersi messa contro di lei: ogni cosa che indossava era troppo all’antica e signorile e la faceva apparire come una bambolina di porcellana da collezionare!

Era disperata! Un po’ le dispiaceva di essere così capricciosa, invece di adattarsi semplicemente ad un classico, ma era anche un’occasione speciale: veniva Masaru e lei voleva mostrarsi nel modo migliore, almeno per lasciarlo un po’ inebetito davanti a lei...Ma sapeva che questo non sarebbe mai successo...

Si lasciò sfuggire qualche lacrima prima di riprendere la ricerca.

“Mamma mia signorina Melody! Che confusione che c’è in camera sua!” Esclamò l’anziana governante.

La castana si stropicciò gli occhi, sperando di non farsi vedere in quel aspetto piagnucoloso.

“E per stasera! Sto cercando un abito adatto all’occasione, ma non trovo niente di adeguato!” La donna osservò tutti vestiti ammucchiati sul letto.

“Ma tutti questi vestiti sono bellissimi! Cosa le fa credere che non siano adeguati?” L’apprendista strega avvampò di colpo: si era sempre confidata con la sua tata, ma quella cosa la imbarazzava non poco.

“Non ci sarà per caso di mezzo qualcuno!?” Beccata! La streghetta arancione si girò con il viso rosso- pomodoro.

“Cosa te lo fa pensare?!” L’anziana sorrise alla sua espressione scarlatta.

“Anche vostra madre da giovane ha avuto una cotta per un ragazzo ed un giorno si è svegliata ed ha fatto un’ammucchiata di panni, simile alla vostra!” La ragazzina capì di potersi fidare della sua cara vecchia governante e lacrimò un po’.

“Sono una sciocca! Non riesco neanche a confidargli i miei sentimenti!” La governante la strinse in un abbraccio pieno di affetto.

“Oh su signorina! Non sia così severa con se stessa! Se non riesce a comunicare i propri sentimenti al suo compagno non vuol dire per forza che sia una sciocca!” La bambina cercò di ritornare la più calma possibile, consolata dalle parole della tata.

“Su! Non bisogna demoralizzarsi! Vedrà che in mezzo a tutti questi abiti c’è ne sarà senz’altro uno che possa fare al caso suo!” La ragazzina stavolta sorrise. sinceramente per come quella donna riuscisse sempre a quietare anche l’animo più agitato e l’unica cosa che riuscì a replicare fu una semplice parola gentile.

“Grazie...”

*

A casa di Simphony era il putiferio!

La streghetta azzurra se l’era presa comoda per la scelta dell’abito ed addirittura se ne era dimenticata!

Soltanto quando suo babbo le ricordò che doveva vestirsi bene per quella serata...Insomma! Per dirla tutta era nei guai perché non aveva neanche una traccia...

I classici pantaloni e il giubbotto alla maschiaccio erano troppo banali e lei voleva qualcosa che, nonostante riprendesse il suo stile, fosse un poco più da festa...

Afferrava, osservava critica la maglietta o il pantalone che aveva in mano, per poi gettarlo sulla cima della mucchia in mezzo a tanti altri panni stropicciati...

Era in quei momenti che odiava la sua vanità femminile: per un ragazzo era tutta un’altra storia...Un colpo di gel, i soliti jeans rovinati ed una maglietta ultra larga per concludere in bellezza...

Chissà cosa avrebbe indossato Leon?

Scommetteva tutta la sua paghetta settimanale che si sarebbe vestito come lei aveva predetto!

Ci metteva la mano sul fuoco!

Continuò per un bel po’ la sua ricerca fino a quando, ormai al limite della pazienza e della disperazione, chiuse gli occhi e puntò il dito su un capo d’abbigliamento a caso: la sorte scelse per qualcosa che alla ragazzina doveva esser sfuggito quando stava cercando!

Era veramente una bella accoppiata che sicuramente non pareva ne troppo vistoso e neanche troppo *classico*...

Sorrise e cominciò a prepararsi...

*

“Mindy! Ma sei ancora a fare il bagno?! Fra poco devi andare: il circo è molto lontano da qui!” La biondina parve cadere dalle nuvole alla chiamata della mamma

E poi con voce soave esclamò...

“CHE COSA!? E’ GIÁ ORA!? O__O” Per l’appunto...

Volò fuori dalla vasca stile donna gatto e corse ad afferrare il phon e gli asciugamani cercando di asciugarsi il più in fretta possibile e nel frattempo, visto che aveva entrambe le mani occupate, con un piede alzò il tappo della vasca, mentre l’altro cercava con scarsi risultati di infilarsi nella ciabatta che, a contatto del piede umido della streghetta, si rendeva molto più scivolosa del normale...

Dopo molte peripezie (scivoloni vari, attentati alla vita da parte del phon che sembrava attratto dalla vasca semipiena, difficoltà ad acconciarsi i capelli, la sua fatina che si era quasi fatta scoprire da sua madre e da suo padre...), riuscì finalmente a sistemare il bagno ed a tirar fuori dal guardaroba il vestito che aveva scelto per quella sera... (lei è molto più furba delle altre, ma molto più maldestra...)

Rise di gusto: lo aveva comprato qualche giorno fa perché le sembrava perfetto per lei!

Sua madre era stata poco d’accordo con: era carino, certo, ma poco adatto per occasioni più eleganti...

Ma non le erano mai piaciute le tradizioni!

Un tocco di diversità donava sempre!

Finì di acconciarsi l’ultima ciocca di capelli e cominciò ad infilarsi i panni...

*

Il cielo era magnificamente terso quella sera ed in quel momento aveva solo due pensieri in testa: comporre dei versi su quella magnifica notte e trovare il modo di essere completamente indifferente alle attenzioni di Toru che, ogni qual volta la vedesse, le riservava abbondantemente...

Le sembrava un tipo a posto, certo, ma aveva paura che una storia con lui non avrebbe fatto altro che farla soffrire...

Gli era già capitata un’esperienza simile: andava in terza elementare e lui era il re di quella classe!

Affascinante, voce precocemente roca e profonda, occhi color crepuscolo, capelli arancio- castano con sfumature rosse...

Tutte le sue compagne di classe ne avevano una cotta pazzesca che lui continuava ad alimentare con i suoi sorrisi enigmatici ed i suoi modi di fare di menefreghismo...

Ovviamente lui non si curava proprio di lei: in quel periodo era sempre stata un po’ paffuta, la boccuccia tremolante gli occhi da cucciolo spaventato...

Ma quando cominciò ad avere più sicurezza, lui iniziò anche a puntare qualche volta di più i suoi due bellissimi cieli sul far della sera, nella sua direzione...

Era come sognare!

Lei sosteneva il suo sguardo tranquilla, con una nuova sicurezza che qualche giorno fa, stentava a credere di possedere: poi, esattamente una settimana dopo, arrivò la stoccata finale che la fece invaghire completamente.

Arrivò davanti a lei con passo sicuro e la abbracciò davanti a tutti quanti sussurrandogli nell’orecchio che gli voleva un mondo di bene e voleva essere il suo ragazzo!

Come rifiutare?

Che sciocca che era stata!

Se avesse potuto prevedere il futuro, avrebbe ricacciato indietro la sua domanda con tanto di sbeffeggiamento!

Ma la sua completa adorazione nei suoi confronti l’aveva resa cieca: era il vero amore! Non poteva essere altrimenti!

Una piccola ed innocente lacrima, le solcò la guancia al ricordo di quando, qualche giorno più tardi lo aveva trovato a chiacchierare con un’altra ragazza ed a quanto pareva, doveva essere piuttosto famosa: aveva visto una sua foto su una rivista delle piccole Idol che sarebbero diventate le future V.I.P...

Soltanto finzione...Per accaparrarsi la fama e la gloria...

Quel episodio la aveva lasciata completamente a bocca aperta e si era ripromessa di pensarci molto bene, prima di ritornare ad essere la ragazza di qualcuno

Toru era ancora sotto esame...

E sinceramente pendeva di più sul positivo, anche se bastava un minimo passo falso per farlo regredire!

Aveva imparato che in certi casi era meglio essere prudenti.

Sospirò pesantemente e cominciò a discendere le scale per arrivare in tempo all’appuntamento...

*

“Doremì! Fra poco devi andare!” Trillò la madre della piccola streghetta.

“Sì! Adesso arrivo!” Replicò la bambina che era ancora di sopra e si stava preparando in maniera molto lenta...

*Uffa! Mi tocca andare al circo e per di più vengono anche Akazuki e Tetzuia! Potrebbe andare peggio di così?” Pensò la ragazzina lagnandosi nel pensiero .

Ma non c’era stato verso: lei voleva bene a Melody e quindi per lei avrebbe fatto anche questo piccolo sacrificio...

“Mi metto il vestito e vengo subito!” Aggiunse frugando nell’armadio alla sua ricerca

*Eppure l’avevo messo qui!* Buttò all’aria mezzo mondo prima di ricordarsi che l’aveva messo sull’attaccapanni.

“La mia memoria sta perdendo colpi, anche se ho solo 12 anni! Incredibile!” Esclamò afferrandolo e scrutandolo con occhio clinico.

“Troppo da Mrs- me – la – tiro – alla - grande!” Sbottò gettandolo sul letto ed andando alla ricerca di qualcos’altro di più utile.

“Ma va la! E’ bellissimo ed indossato da te non farà di certo quella figura!” Doremì fu particolarmente sorpresa dal fatto che non fosse stata sua mamma a dire questo, ma la sua sorellina Bibi.

“Sei troppo imbranata per apparire una che si gasa!” *Sentivo qualcosa sotto.*

Bibi afferrò il vestito e lo ricacciò in mano alla sorella.

“E muoviti che sei in ritardo: non vorrai fare la figura della non- puntuale!” *E’ sempre la solita!* Pensò la sorella che con una smorfia tra il riso ed il rassegnato cominciò a vestirsi…

*

“Lujuria…” Il ragazzo si avvicinò al suo signore inginocchiandosi al suo cospetto

“Lo so maestà: è giunto il momento…”

“Va e non ritornare se non l’hai presa: ho molta fiducia nelle tue capacità e so che non mi deluderai…”

“Senz’altro mio signore…” Sussurrò fieramente Lujuria togliendosi il mantello che lasciò il posto a degli abiti comuni.

“Non avrà di che preoccuparsi…”

*

Al circo la fila era lunga quanto quella delle poste!

Sembrava che ogni abitante della città fosse accorso a vedere lo spettacolo. Melody si guardò intorno un po’ confusa da tutte quelle musiche e luci, ma appena vide Lullaby che chiacchierava- bisticciava con Toru si rasserenò e si avvicinò salutandoli con un cenno della mano.

La viola era sorridente e salutò a sua volta e Melody non poté fare a meno di pensare che la ragazzina aveva sempre avuto un modo da urlo nel vestirsi: abiti alla moda, accessori coloratissimi e quei vestiti che indossava con disinvoltura non facevano che alimentare tutto ciò!

Un paio di jeans tagliati sulle ginocchia, una maglietta sbracciata a girocollo indaco con disegnata una bella margherita accompagnato tutto quanto degli stivaletti dello stesso colore della maglietta, due orecchini a spillo, una collana di perline ed un sacco di braccialetti di plastica di vari colori.

“Come sei elegante Milly!” Celiò Toru piegando la schiena scherzosamente.

La bambina arrossì leggermente mentre si sistemava la larga gonna arancione che gli arrivava un pelo sopra il ginocchio che era intonata con una camicetta bianca senza troppi fronzoli a cui aveva aggiunto un paio di scarpe con un tacco ne troppo alto ne troppo basso.

“Ehi! Ci siamo anche noi!” Dalla calca di persone spuntarono i visi sorridenti di Simphony e Mindy che sembravano appena uscite da una gang.

La streghetta bionda indossava una minigonna di jeans, una maglietta gialla a monospalla con sopra disegnato un isolotto con una palma troneggiante, il tutto accoppiato con un paio di manicotti neri a righe gialle e da dei sandali bianchi.

La blu invece indossava un paio di jeans stracciati dal ginocchio fino in basso, una maglietta nera, una giacca anch'essa nera con le maniche arrotolate fino ai gomiti con un centinaio di tasche, dei piccoli anfibi blu, una cintura borchiata e un paio di collanine fatte di fili dal bianco al nero.

“Avete mai pensato di creare una banda di teppisti voi due? Sembrate proprio ottime nei ruoli di leader!” Sorrise Lullaby aggiustandosi un braccialetto che stava scivolando troppo.

Loro sorrisero di rimando e con facce fintamente pensierose affermarono.

“In effetti...Stavamo già cercando di reclutare un po' di gente, ma loro preferiscono di gran lunga altre gang...”

“Si intendevano veramente poco di cultura moderna perché altrimenti avrebbero scelto i migliori!”

“Sì, sì, come no...” Celiò Toru, mentre le due continuavano a replicare scemenze solo per il gusto di ridere un po' in compagnia.

Finalmente giunsero anche Hanna, Fuji, Masaru (che salutò Melody che era arrossita come un pomodoro), Akasuki, Leon e Tetzuia. Mancava solo Doremì.

“Dove sarà andata a finire quella svitata?” Domandò Tetzuia un po' seccato.

“Svitata a chi?!” Finalmente era arrivata anche la rossa. E non assomigliava per niente alla solita streghetta rosa pasticciona ed un po' maldestra. No, era tutt'altro.

Niente abiti diversi uniti in combinazioni, no: un vestito intero tutto nero con la gonna lunga ad un po' sopra il ginocchio, ai piedi un paio di mocassini dello stesso colore. Nessun accessorio, se non una collana con una pietra argentea. I capelli erano sciolti ed era ciò che faceva più scalpore.

“Doremì sei bellissima!” Esclamò Melody, mentre la ragazza si avvicinava.

“Già, un vero schianto!” Sorrise Akasuki andandole incontro.

Tetzuia era con la bocca spalancata.

E così iniziò la festa non solo per loro, ma anche per qualche altra persona...

Dopo una fila bestiale per prendere i biglietti, i ragazzi entrarono finalmente per assistere a dei numeri veramente strabilianti.

Soprattutto un numero di alcuni acrobati colpì moltissimo Leon e Simphony.

“Io saprei fare di meglio!” Si vantò il biondo ricevendo un piccolo pugno da parte dell'azzurra.

“Certo! Se dici dopo un milione di anni, allora ti credo!” E cominciarono a pungolarsi come era loro solito, ma smisero subito quando il numero finì ed iniziò quello dei trapezisti.

Dopo un'ora e mezza circa, il direttore si presentò al pubblicò con un gran inchino ed iniziò a spiegare.

“Per chi volesse rimanere anche dopo, ricordo che ci sarà una fiera e l'incasso ricevuto dalle varie attività, verrà devoluta in beneficenza!” Il pubblico applaudì ed il circo riprese.

I ragazzi si misero d'accordo per rimanere anche dopo, tanto i loro genitori gli avevano lasciato una serata di libertà, giusto per quella giornata speciale.

L'evento si concluse con qualcosa di strabiliante: un paio di acrobate e di acrobati, legati a delle lenzuola di seta che sembravano molto delicati, eseguirono delle acrobazie in aria, volando e ballando.

E così finì. Ma per alcuni la festa iniziava in quel preciso istante...

Arrivati ormai alle ultime orette di divertimento, i ragazzi cominciarono a girare per le bancarelle ed i vari intrattenimenti con curiosità ed una strana allegria.

Dopo poco tempo, un po' per i gusti differenti, un po' per le imminenti rivelazioni che dovevano essere fatte scoprire di lì a poco, il gruppo si divise.

Masaru seguì Melody che era rimasta attratta da alcuni peluche.

Leon, Simphony, Hanna, Mindy e Fuji andarono a fare un piccolo giro per vedere se c'era qualcosa di interessante e Doremì, Lullaby, Toru, Akasuki e Tetzuia preferirono mettersi a curiosare in una bancarella che vendeva ogni sorta di sciocchezza.

Melody non credeva di avere il coraggio di stare da sola insieme a Masaru senza arrossire dopo essersi accorta dei suoi sentimenti per lui: da un momento all'altro sarebbe andata nel pallone, se lo sentiva...

“Che carino questo orsacchiotto, non trovi?” Cercò di rompere il ghiaccio, altrimenti sapeva che l'aria si sarebbe fatta molto tesa.

“Sì, in effetti ha l'aria simpatica...” Poi raccolse tutto quel briciolo di coraggio che di solito un ragazzo aveva con una ragazza.

“Se vuoi lo vinco.” Infatti quel peluche si poteva prendere solo una volta che si fossero messi a segno almeno due cerchietti.

Lei sorrise in imbarazzo.

“Se vuoi, puoi anche lasciar stare...Tanto io vivo anche senza...” Ma ormai Masaru aveva già pagato 5 tentativi e si era messo in posizione per tirare.

Doveva prendere il centro soltanto due volte, altrimenti avrebbe ricevuto altri premi.

Il primo lo mancò. Poco male, ne aveva altri quattro.

Il secondo lo prese per un soffio, ma non ebbe il tempo di gioire perché aveva fallito sia il terzo, sia il quarto lancio: gli rimaneva solo un quinto tentativo.

Inspirò a fondo e prese la mira con cura per quella che era l'ultima possibilità e con un gesto veloce, gettò il cerchietto che andò proprio a colpire il bersaglio. Con una strana allegria (e con uno strano rossore) consegnò il premio alla castana che lo ringraziò con un gran sorriso.

Dopo aver sciolto il ghiaccio iniziale, come colti da un grande scatto eroico per abbandonare la timidezza, avevano cominciato a parlare, scherzare e ridere insieme come una coppia normale, anche se loro non credevano affatto di sembrarlo: per loro la situazione si stava rivelando rosea.

Adesso non restava che scoprire se anche per gli altri era uguale.

Leon e Simphony erano presi da un dibattito su una partita di basket che si era giocata qualche giornata fa al palazzo dello sport, mentre Mindy, Hanna e Fuji cercavano di conoscersi un po' meglio, visto che non avevano nessuna intenzione di disturbare quei due che sembravano dei perfetti piccioncini che però non tubavano affatto!

E...Doremì, Lullaby, Toru, Akasuki e Tetzuia?

Erano ancora fermi alla solita postazione e cercavano qualcosa di utile.

Ad un certo punto, Toru e Lullaby si allontanarono perché avevano visto un banco che vendeva un karaoke in buono stato, con molte canzoni e video a poco prezzo e ci si erano subito fiondati sopra.

“Ehi! L'ho visto prima io!” Esclamò la streghetta prendendolo in mano subito, prima che lo facesse il rivale.

“Eh, no! Mi ricordo benissimo di essermi voltato per primo!”

“Si fa di tutto per aver ragione, vero Toru?”

“E' una cosa che dovresti sapere bene Lullaby!” I due cominciarono a litigare, anche se in maniera molto leggera: non era loro solito alzare la voce.

“E va bene...Se proprio ci tieni...Eccotelo!” Concluse la ragazza dai capelli viola, offrendoglielo.

“No, dai...Tienilo tu!”

“No, tu!”

E la tiritera iniziò nuovamente, sotto lo sguardo un po' preoccupato del venditore che non sapeva se quel karaoke sarebbe riuscito a venderlo oppure no.

E gira e rigira finì che arrivò un terzo che lo vide lì, bello ed imbambolato (Lullaby lo aveva deposto al suo posto dopo che aveva iniziato a battibeccare con l'azzurro) e se l'era comprato e portato via, lasciando i due contendenti (in generosità) a bocca asciutta.

“Sei uno stupido: potevi prenderlo tu e così l'avremo fatta finita!”

“Io sarei uno stupido?! Potevi acquistarlo te quel karaoke ed a questa ora almeno uno di noi due l'avrebbe avuto!”

“Ma non capisci che a me piaceva vederti felice ed allora te lo volevo lasciare!?” La idol si accorse di aver detto troppo.

Con le guance che si erano imporporate, decise di tapparsi la bocca e di allontanarsi, mentre Toru la seguiva allibito.

“Ehi, ehi! Perché te ne vai?! Ho forse detto qualcosa di male?”

La viola si voltò di scatto e con un tono di voce stranamente gentile rispose.

“No, al contrario: sono io che ho detto troppo...” L'azzurro sembrava ancora non capire, ma alla fine ci arrivò.

“Dai...Stavi sicuramente scherzando...” Lei sospirò.

“Ed invece no...” La ragazza stava per sputare tutta la verità.

“Mi piace vederti felice perché in fin dei conti...Mi piaci.” Il silenzio ed il fruscio di una leggera brezza, furono gli unici spettatori della scena.

Toru era perplesso: mesi e mesi a prendersi in giro ed alla fine...Uno si era innamorato dell'altro. Anzi: due se si contava anche lui!

Cercò di trovare le parole per rispondere ed alla fine replicò.

“Lullaby io...”

Ma il loro discorso dovette essere rimandato, perché una voce a loro conosciuta li richiamò.

“Aiuto!” Era quella di Hanna.

*

Doremì, Tetzuia ed Akasuki si erano ritrovati da soli, con sentimenti contrastanti a cui far fronte, ma per fortuna vennero salvati da un provvidenziale intervento...

“Ma guarda un po' chi si vede!” Una voce familiare fece voltare Doremì di scatto.

“Kenta! Il mondo è proprio piccolo!”

-Troppo piccolo per i miei gusti...Come fa ad essere sempre dove c'è lei?- Pensarono all'unisono il mago ed il compagno di classe della rossa.

Per fortuna dei due, il suo incontro durò poco perché se ne andò via quasi subito con la scusa che quel giorno non era solo e non voleva far aspettare i suoi amici.

Ma quello era bastato per permettere a qualcosa di accadere...

“Aiuto!” E quella era proprio Hanna. Anche se i tre no sapevano cosa fosse successo, il grido che aveva lanciato era stato talmente orribile da non farli neppure indugiare...

Corsero subito senza neanche consultarsi ed a metà strada incontrarono Melody che era corsa anche lei in direzione dell'urlo.

“Cosa potrà essere successo?” Chiese preoccupata accodandosi ai tre.

“Non lo so, ma non voglio pensarci!” Esclamò Doremì accelerando il passo.

Finalmente arrivarono al posto dove avevano sentito l'urlo, ma intanto questo si stava spostando e sul luogo incontrarono anche Lullaby, Toru, Fuji, Simphony, Leon e Mindy.

“Anche voi allora l'avete sentito?!” Domandò retoricamente l'azzurra.

“Hanna era con noi e non la vedevamo da un po'...” Spiegò Mindy

“...Non pensavamo che fosse in pericolo!” Continuò Fuji, concludendo.

Non ebbero il tempo di discutere a lungo perché la richiesta di soccorso, stava affievolendosi perché si stava allontanando sempre più, verso la foresta che confinava con la fiera e se non si fossero sbrigati non avrebbero mai raggiunto nessuno.

Continuando di questo passo, però, non fecero neanche caso al fatto che nessuno, a parte loro, aveva udito questo richiamo...Ed al di sopra di tutti, qualcuno ghignava.

*

“Hanna! Hanna! Hanna!” Urlava la rossa disperata perché la voce della bambina- ragazza era vicinissima, ma non riusciva comunque a vederla, neanche spostando il folto dei rami.

Doremì era disperata: aveva paura che le alla sua “bambina” le fosse successo qualcosa di molto grave.

Erano arrivati all'ingresso del bosco e si erano divisi per cercare di trovarla meglio, ma gli sforzi non erano serviti a niente: la paura cominciò a farsi strada in lei con velocità impressionante, creandole nella testa pensieri orribili sulla sorte della bambina.

Aumentò il passo della ricerca, ma prima di giungere troppo in là, una voce la richiamò: Kenta si avvicinò a lei correndo con la preoccupazione nel volto.

“Ho sentito i tuoi urli e mi è salita l'ansia: è successo qualcosa?” La ragazza si girò con il viso sconvolto dalla disperazione della sua impotenza: senza neanche rendersene conto, si accasciò sul fianco di Kenta singhiozzando, mentre lui la stringeva spiazzato.

“Ho paura Kenta! Hanna è scomparsa ed io ed i miei amici siamo andati a cercarla, ma più ci sembra di sentirla gridare aiuto, più la sua voce si allontana: farei di tutto per impedire che le accada qualcosa.” Il ragazzo ascoltò il suo sfogo pazientemente, poi dopo le sussurrò.

“Tranquillizzati Doremì: quando sono venuto a vedere dov'eri, nel frattempo ho potuto intravedere tra la vegetazione la figura di qualcuno che stava trascinando Hanna! Seguimi, prima che si allontanino troppo: lo fermeremo insieme prima che faccia qualcosa ad Hanna!” La ragazza lo guardò come se lui fosse stato il suo cantante preferito: al posto della preoccupazione, un sorriso sincero si allargò sulle labbra.

“Ti ringrazio tantissimo Kenta!” Il ragazzo non rispose, ma le prese una mano ed insieme corsero alla ricerca della bionda.

Arrivarono in una piccola radura, dove la rossa cominciò a cercare freneticamente con lo sguardo, il luccichio di una testa bionda, ma fu per poco che riuscì a tenere gli occhi aperti: un improvviso torpore la invase e senza neanche il tempo di reagire, si ritrovò fra le braccia di Morfeo e tra quelle di Kenta che, ghignando malignamente, si coprì il corpo con un ampio mantello nero...

Mentre prendeva in braccio Doremì, levitò in aria con la sola forza del pensiero e stava ormai per scomparire con la rossa, quando un bagliore di luce accecante lo investì in pieno e ciò attrasse anche il resto del gruppo che rimase a fissare sbalordito, sia la figura incappucciata che sorreggeva Doremì, sia colei che aveva lanciato quel fascio di luce: era stata Kalì, la loro nuova compagna di classe...

TBC

Mi dispiace di non aver fatto il capitolo più lungo, ma altrimenti non sarebbe arrivato mai più!

Il prossimo cercherò di allungarlo un pochettino di più! ^^

E perdonatemi di nuovo per la mia lunga ed ingiustificabile assenza: sono stata la solita pigra e disfattista come mio solito, ma prometto che migliorerò! Avete tutto il diritto di criticarmi ed insultarmi, quindi sappiate che non mi difenderò se qualcuno volesse farlo perché avete pienamente ragione.

Scusatemi di nuovo...

LightAngel : Aggiorna presto...Ci ho messo un anno...Mi dispiace enormemente...Appena posso vengo a commentare la tua fanfiction...Ti chiedo scusa ancora...T__T

Sita: MI DISPIACEEEEEEEE! ;___; Ho combinato uno dei pasticci più grandi che potessi fare...Mi dispiace soprattutto per voi lettori, cercherò di farmi perdonare rendendomi più presente!

Giuly: Scusa...Non ho aggiornato presto...Mi dispiace tantissimo...La colpa è solo mia e non ho scusanti...Comunque ti ringrazio molto per i complimenti...^^”

Samychan: Mi sto sentendo tremendamente in colpa...Mannaggia! Mi dispiace ancora di più! Spero che gradirai questo capitolo. (sperando che legga ancora la mia fanfiction)

Solare: Dici che dire un'altra volta mi dispiace anche a te, riuscirà a farmi perdonare? Io penso di no, però forse se mi sento veramente in colpa, qualcosa dovrà pur succedere. Ti ringrazio per aver letto la mia fanfiction e spero che leggerai questo commento.

Jenna3: Dovrei farti io le mie scuse...Sono stata un'impiastro e me ne pento molto, spero che mi perdonerai e continuerai a leggere la mia storia.

Chiaralaura: Non sai quanto ho voglia di scusarmi personalmente con ognuna di voi...Forse riusciresti a perdonarmi questo incredibile ritardo...

Strawberry24: Mi dispiace...E sinceramente: avrei dovuto essere più organizzata e molto meno pigra...Avrei dovuto cercare di fare le cose con calma, magari scrivermi i capitoli con un po' più d'anticipo, ma essendo io una persona troppo impulsiva per riflettere, mi sono cacciata nel guaio di perdere tutto di mano ed ora proverò a rimediare per quanto possa essere possibile...

Chiedo ancora scusa...

  
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