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Autore: Danilotta    25/01/2012    1 recensioni
Il settimo anno di un ragazzo che desidera essere normale. che desidera avere qualcosa che, ne è cosciente, non potrà avere. ma che capirà presto che, con tutto quello che ha perso, lei non può lasciarsela sfuggire.
Ammetto che sono sempre stata una fan di Harry ed Hermione :) questo è come mi sarebbe piaciuto che loro trascorressero l'ultimo anno ad Hogworts
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry, Potter, Hermione, Granger, Ron, Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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[Hermione]

Suonava strano quel ringraziamento da parte sua. Non avevo mai notato quel tono prima. con lui non c’è mai stato un allontanamento. Mai. Neanche quando si era fissato con quel libro di pozioni di Piton. Anche in quel caso, per quanto fossimo in disaccordo su quel libro – non ci siamo mai allontanati. Lui non mi ha mai abbandonato. Come non l’ho fatto io. Il nostro legame è sempre stato saldo. Ma nell’ultimo periodo .. da quel giorno in tenda, lo sento più distante. Pensieroso. E poi quel bacio. Ci sono tante domande che vorticano attorno a quel gesto.  Con che intenzioni è stato fatto? Quale significato aveva? Da quel giorno sono sempre rimasta in dubbio. Gli attimi per pensarci erano sempre pochi dati i tempi, ma quando riuscivo a ritagliarmi del tempo per me, i miei occhi si soffermavano su Harry. non su Ron. Ma su Harry. il mio migliore amico. La mia è solo preoccupazione. Non starei con Ron altrimenti. Ron è il mio ragazzo. È l’uomo che amo. E perché mi sono ridotta a ripetermelo se ne sono così convinta?

«Su coraggio! manca poco e potremo gustare un banchetto coi fiocchi! Non ricordo neanche più come sono fatti, visto il tempo che siamo stati via.»

Perché sto cambiando discorso? e perché la mia testa non la smette di farsi domande sceme?

«giusto! dopo di che si ricomincerà con le lezioni» si aggiunse Ron alla conversazione «e di conseguenza le nottate a studiare, le esplosioni nei calderoni con pozioni inverosimili»

Ora fu Harry a inserirsi. « E il Quidditch? Non dimentichiamoci la stagione del Quidditch! Quest’anno serpeverde non avranno scampo.»

Lo scoppio delle loro risate mi fece catapultare indietro col tempo. a qualche anno prima. quando si pensava ancora a superare un altro anno a scuola. a come divertirci quando sarebbero state le vacanze, a fantasticare su ogni genere di cosa ci veniva in mente.  si. nell’aria posso sentirne l’odore. L’odore di qualcosa che è tornato. Forse più nuovo di prima. forse migliore. Mi lascio andare allo schienale dal trano, lasciando che i miei occhi si ubriachino di questa visione. I loro sorrisi sui volti. La sicurezza di una tranquillità che aspetta solo di essere sconvolta.

[Harry]

Il discorso della preside McGranitt è stato esaustivo e sintetico, ma racchiudeva tanti significati intrinsechi alle parole stesse. È come se avesse voluto darmi un messaggio. Quello di riprendermi ciò che avevo perso. Di ricostruire i cocci della mia vita. pezzo dopo pezzo. Senza possibilità di romperli nuovamente. Ha ragione lei. il fatto che la guerra per la sopravvivenza sia terminata, non dobbiamo dimenticare quella più importante di tutte. Quella della nostra vita. ma che cosa voglio io della mia vita? che il mio destino sia diventare un Auror, è una certezza. E mi impegnerò al massimo per poter frequentare l’accademia. Ma … si. c’è un ma. Non riesco a far tacere dentro di me, quel ruggito possente che continua a dirmi “ vai e prenditela! Lotta per lei”. e quando è il cuore a parlare, fa sempre male.

«uhm?» dei suoni. Che me li sia immaginati?. Tendo l’orecchio mentre aspetto prima di proseguire per i gradini della scala. Ed eccolo nuovamente. Indefiniti. Dietro una porta che conduce al sesto piano.  Afferro la mappa del malandrino, ghignando appena. facile sapere chi si nasconde li dietro. È in arrivo il primo pettegolezzo della serata. Il primo con cui poterne parlare con Ron ed Hermione. « giuro solennemente di non avere buone intenzioni» lo sussurro appena mentre quel pezzo di pergamena, lentamente, si trasforma in una perfetta piantina incantata del castello. « dunque … sesto piano … sesto piano ..Lumus» una luce fioca appare dalla punta della mia bacchetta. « molto meglio.» scorro sulla pergamena fino a trovare ciò che cercavo, ma ad un prezzo caro. Sento lo stomaco rivoltarsi e le fauci seccarsi. La nausea sale. Lo sento. sta salendo. Proprio mentre sto leggendo i due nomi sulla mappa. Ginny Weasley e Dean Thomas.  Ok. non la amavo. Eppure non riesco a togliermi questa sensazione di malessere. No. non è possibile. Devo tenere stretta la bacchetta per evitare che casa mentre qualcosa dentro di me si rompe. Non mi fermo neanche a pensare che forse stanno solo parlando. Non mi fermo neanche a pensare che forse niente di quello che vedo è vero. Non mi fermo neanche a pensare che forse non stanno facendo niente di male. no. ho subito pensato che si stesse divertendo con L U I.  ed è con faccia schifata che mi trovo a continuare la mia scalata fino al ritratto della signora grassa. Biascico la parola d’ordine e mi getto sul primo divanetto che incontro. È deserta. O almeno così credo. ma la persona che è con me in quella stanza e che decide di non parlare ancora, mi lascia il tempo di guardare il fuoco che scoppietta nel camino. Le mani dietro la nuca. Gli occhi persi a quel calore. La mente, lontana chissà quanti anni luce. Tengo a Ginny. Era sempre molto dolce con me. Disponibile. Perché allora? Perché non sono riuscito ad innamorarmi di lei così come speravo? Sono stato uno sciocco a pensare che il classico detto “ chiodo scaccia chiodo” potesse servire davvero. e mi sento uno schifo se penso che ho usato Ginny per questo scopo. Eppure quell’affetto fraterno non si è mai trasformato. Forse perché la piccola weasley non è mai riuscita a capirmi. Non come L E I . Lei che adesso – e solo adesso – si fa avanti da una poltrona che dava le spalle alla mia figura. L E I, che si avvicina a me e si siede ai bordi del divano. L E I che quando mi accarezza i capelli – come fa sempre quando sa che qualcosa mi turba – manda scosse elettriche così piacevoli da far impazzire il più sano dei pazzi. L E I, che sembra un’eterna e dolce dannazione.

« Harry! tutto bene? sei sconvolto» cerco i suoi occhi e vi vedo aleggiare seria preoccupazione. Sospiro. Li richiudo per strapparli a questa tortura.

« No. cioè .. sto bene credo … ma … c’è qualcosa che devo dire e se non la dico a qualcuno scoppierò me lo sento» è una supplica la mia. Una supplica subliminale.  Una supplica che sembri intenzionata a cogliere.

« ti ascolto harry!» la sua mano cade sulla mia. No. si appoggia. Me la stringe. Lei c’è. lei c’è sempre stata.

« Si .. Si tratta di Ginny» prendo fiato. « stavo salendo le scale per venire alla sala comune quando ho sentito dei rumori. Ho preso la mappa per vedere chi fosse. Ma io … non pensavo di leggere il nome suo e quello di Dean» sono sincero. Mi alzo lentamente, andando vicino al caminetto. Appoggio un braccio sullo stipite e vi appoggio la fronte. Gli occhi ancora iniettati del fuoco del camino. «e sai una cosa? Non sento niente …» è la verità? si. ed è una triste verità. « se non qualche avvisaglia di malessere al principio, ma …» sospiro. « adesso .. non sento niente. neanche una lacrima. Niente. la verità e che mi sono illuso di poter vedere altro in noi che semplici amici. ma è inutile. Non provo niente che vada al di là dell’amore fraterno.» e si questo mi fa soffrire. Il senso di colpa nell’averla usata. Nell’averla assecondata.  Faccio per continuare quando sento le mani delicate di lei, avvolgermi il torace, mentre davanti a me, si para un cespuglio di capelli ricci, ed una stretta decisa. Un abbraccio.

« Mi dispiace tanto Harry …» il suo sussurro. La mia reazione. La accolgo tra le mie braccia, mentre chino il capo, per poterlo appoggiare sulla sua spalla. «non devi …» la mia risposta. Una mano accarezza i capelli, afferrando dei riccioli e definendoli. « ci sei sempre stata Hermione ..» il suo profumo .. «sempre. Non mi hai mai lasciato.» sussurri, custoditi all’interno dell’orecchio a cui li sto sussurrando. « Non farlo mai ti prego! Non lasciarmi! Resta sempre con me!» no. devo fermarmi. Devo mettere fine a questa cosa. Perché non posso farmi del male. non ancora. lentamente e con una dolcezza che non credevo mi appartenesse,  riuscì a distaccarla da me. Passai una mano sulla sua guancia accennando ad un piccolo sorriso . «non ti preoccupare Hermione. Domani parlerò con Ginny. Basta vivere nella menzogna. » ho deciso. Affronterò il destino e la sorte di coloro che  cercano di rubare la ragazza al proprio migliore amico. Tutte. Ma lei sarà mia. Mi apparterrà. E potrò davvero dire di essere completo.

« Buona notte Hermione! Dormi bene! non dire niente a Ginny. Voglio essere io a parlare con lei»

Silenzi, sembrano immensi.

« va bene Harry.» è scombussolata. Forse per l’ora. O per le frasi che le ho detto. Mi avvio verso la scalinata che porta ai dormitori. Mi segue anche lei. quando sto per aprire la porta sono costretto a fermarmi.

«Harry ..» anche lei è sulla porta. lo vedo quando mi giro. « per quello che vale … io non ti lascerò mai, resterò sempre con te ..» e prima di vederla sparire dietro la porta, non potevo non vederlo il rossore che conoscevo fin troppo bene. un sorriso  quasi ebete si dipinge sul mio volto mentre entro nella torre. Mi butto sul letto e lascio che il sonno si impossessi di me, ripensando ancora a quelle parole. “ resterò sempre con te”.

 

È la mia prima FF °-° ho sempre sognato che Harry e Hermione avessero almeno una possibilità.

Sono apertissima alle critiche costruttive e ai suggerimenti :3

Spero non vi annoi >.<

Buona lettura :3

  
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