[Hermione]
Suonava strano quel
ringraziamento da parte sua. Non avevo
mai notato quel tono prima. con lui non c’è mai
stato un allontanamento. Mai.
Neanche quando si era fissato con quel libro di pozioni di Piton. Anche
in quel
caso, per quanto fossimo in disaccordo su quel libro – non ci
siamo mai
allontanati. Lui non mi ha mai abbandonato. Come non l’ho
fatto io. Il nostro
legame è sempre stato saldo. Ma nell’ultimo
periodo .. da quel giorno in tenda,
lo sento più distante. Pensieroso. E poi quel bacio. Ci sono
tante domande che
vorticano attorno a quel gesto. Con
che
intenzioni è stato fatto? Quale significato aveva? Da quel
giorno sono sempre
rimasta in dubbio. Gli attimi per pensarci erano sempre pochi dati i
tempi, ma
quando riuscivo a ritagliarmi del tempo per me, i miei occhi si
soffermavano su
Harry. non su Ron. Ma su Harry. il mio migliore amico. La mia
è solo
preoccupazione. Non starei con Ron altrimenti. Ron è il mio
ragazzo. È l’uomo
che amo. E perché mi sono ridotta a ripetermelo se ne sono
così convinta?
«Su coraggio! manca
poco e potremo gustare un banchetto coi
fiocchi! Non ricordo neanche più come sono fatti, visto il
tempo che siamo
stati via.»
Perché sto cambiando
discorso? e perché la mia testa non la
smette di farsi domande sceme?
«giusto! dopo di che
si ricomincerà con le lezioni» si
aggiunse Ron alla conversazione «e di conseguenza le nottate
a studiare, le
esplosioni nei calderoni con pozioni inverosimili»
Ora fu Harry a inserirsi.
« E il Quidditch? Non
dimentichiamoci la stagione del Quidditch! Quest’anno
serpeverde non avranno
scampo.»
Lo scoppio delle loro risate mi
fece catapultare indietro
col tempo. a qualche anno prima. quando si pensava ancora a superare un
altro anno
a scuola. a come divertirci quando sarebbero state le vacanze, a
fantasticare
su ogni genere di cosa ci veniva in mente.
si. nell’aria posso sentirne l’odore.
L’odore di qualcosa che è tornato.
Forse più nuovo di prima. forse migliore. Mi lascio andare
allo schienale dal
trano, lasciando che i miei occhi si ubriachino di questa visione. I
loro
sorrisi sui volti. La sicurezza di una tranquillità che
aspetta solo di essere
sconvolta.
[Harry]
Il discorso della preside
McGranitt è stato esaustivo e
sintetico, ma racchiudeva tanti significati intrinsechi alle parole
stesse. È come
se avesse voluto darmi un messaggio. Quello di riprendermi
ciò che avevo perso.
Di ricostruire i cocci della mia vita. pezzo dopo pezzo. Senza
possibilità di
romperli nuovamente. Ha ragione lei. il fatto che la guerra per la
sopravvivenza sia terminata, non dobbiamo dimenticare quella
più importante di
tutte. Quella della nostra vita. ma che cosa voglio io della mia vita?
che il
mio destino sia diventare un Auror, è una certezza. E mi
impegnerò al massimo per
poter frequentare l’accademia. Ma … si.
c’è un ma. Non riesco a far tacere
dentro di me, quel ruggito possente che continua a dirmi “
vai e prenditela! Lotta
per lei”. e quando è il cuore a parlare, fa sempre
male.
«uhm?» dei
suoni. Che me li sia immaginati?. Tendo l’orecchio
mentre aspetto prima di proseguire per i gradini della scala. Ed eccolo
nuovamente. Indefiniti. Dietro una porta che conduce al sesto piano. Afferro la mappa del
malandrino, ghignando
appena. facile sapere chi si nasconde li dietro. È in arrivo
il primo
pettegolezzo della serata. Il primo con cui poterne parlare con Ron ed
Hermione. « giuro solennemente di non avere buone
intenzioni» lo sussurro
appena mentre quel pezzo di pergamena, lentamente, si trasforma in una
perfetta
piantina incantata del castello. « dunque … sesto
piano … sesto piano ..Lumus»
una luce fioca appare dalla punta della mia bacchetta. «
molto meglio.» scorro
sulla pergamena fino a trovare ciò che cercavo, ma ad un
prezzo caro. Sento lo
stomaco rivoltarsi e le fauci seccarsi. La nausea sale. Lo sento. sta
salendo. Proprio
mentre sto leggendo i due nomi sulla mappa. Ginny Weasley e Dean Thomas. Ok. non la amavo. Eppure
non riesco a
togliermi questa sensazione di malessere. No. non è
possibile. Devo tenere
stretta la bacchetta per evitare che casa mentre qualcosa dentro di me
si
rompe. Non mi fermo neanche a pensare che forse stanno solo parlando.
Non mi
fermo neanche a pensare che forse niente di quello che vedo
è vero. Non mi
fermo neanche a pensare che forse non stanno facendo niente di male.
no. ho subito
pensato che si stesse divertendo con L U I.
ed è con faccia schifata che mi trovo a
continuare la mia scalata fino
al ritratto della signora grassa. Biascico la parola d’ordine
e mi getto sul
primo divanetto che incontro. È deserta. O almeno
così credo. ma la persona che
è con me in quella stanza e che decide di non parlare
ancora, mi lascia il
tempo di guardare il fuoco che scoppietta nel camino. Le mani dietro la
nuca. Gli
occhi persi a quel calore. La mente, lontana chissà quanti
anni luce. Tengo a
Ginny. Era sempre molto dolce con me. Disponibile. Perché
allora? Perché non
sono riuscito ad innamorarmi di lei così come speravo? Sono
stato uno sciocco a
pensare che il classico detto “ chiodo scaccia
chiodo” potesse servire davvero.
e mi sento uno schifo se penso che ho usato Ginny per questo scopo.
Eppure quell’affetto
fraterno non si è mai trasformato. Forse perché
la piccola weasley non è mai
riuscita a capirmi. Non come L E I . Lei che adesso – e solo
adesso – si fa
avanti da una poltrona che dava le spalle alla mia figura. L E I, che
si
avvicina a me e si siede ai bordi del divano. L E I che quando mi
accarezza i
capelli – come fa sempre quando sa che qualcosa mi turba
– manda scosse
elettriche così piacevoli da far impazzire il più
sano dei pazzi. L E I, che
sembra un’eterna e dolce dannazione.
« Harry! tutto bene?
sei sconvolto» cerco i suoi occhi e vi
vedo aleggiare seria preoccupazione. Sospiro. Li richiudo per
strapparli a
questa tortura.
« No. cioè
.. sto bene credo … ma … c’è
qualcosa che devo
dire e se non la dico a qualcuno scoppierò me lo
sento» è una supplica la mia. Una
supplica subliminale. Una
supplica che
sembri intenzionata a cogliere.
« ti ascolto
harry!» la sua mano cade sulla mia. No. si
appoggia. Me la stringe. Lei c’è. lei
c’è sempre stata.
« Si .. Si tratta di
Ginny» prendo fiato. « stavo salendo le
scale per venire alla sala comune quando ho sentito dei rumori. Ho
preso la
mappa per vedere chi fosse. Ma io … non pensavo di leggere
il nome suo e quello
di Dean» sono sincero. Mi alzo lentamente, andando vicino al
caminetto. Appoggio
un braccio sullo stipite e vi appoggio la fronte. Gli occhi ancora
iniettati
del fuoco del camino. «e sai una cosa? Non sento niente
…» è la verità? si. ed
è una triste verità. « se non qualche
avvisaglia di malessere al principio, ma …»
sospiro. « adesso .. non sento niente. neanche una lacrima.
Niente. la verità e
che mi sono illuso di poter vedere altro in noi che semplici amici. ma
è
inutile. Non provo niente che vada al di là
dell’amore fraterno.» e si questo
mi fa soffrire. Il senso di colpa nell’averla usata.
Nell’averla
assecondata. Faccio
per continuare
quando sento le mani delicate di lei, avvolgermi il torace, mentre
davanti a
me, si para un cespuglio di capelli ricci, ed una stretta decisa. Un
abbraccio.
« Mi dispiace tanto
Harry …» il suo sussurro. La mia
reazione. La accolgo tra le mie braccia, mentre chino il capo, per
poterlo appoggiare
sulla sua spalla. «non devi …» la mia
risposta. Una mano accarezza i capelli,
afferrando dei riccioli e definendoli. « ci sei sempre stata
Hermione ..» il
suo profumo .. «sempre. Non mi hai mai lasciato.»
sussurri, custoditi all’interno
dell’orecchio a cui li sto sussurrando. « Non farlo
mai ti prego! Non lasciarmi!
Resta sempre con me!» no. devo fermarmi. Devo mettere fine a
questa cosa. Perché
non posso farmi del male. non ancora. lentamente e con una dolcezza che
non
credevo mi appartenesse, riuscì
a
distaccarla da me. Passai una mano sulla sua guancia accennando ad un
piccolo
sorriso . «non ti preoccupare Hermione. Domani
parlerò con Ginny. Basta vivere
nella menzogna. » ho deciso. Affronterò il destino
e la sorte di coloro
che cercano di
rubare la ragazza al
proprio migliore amico. Tutte. Ma lei sarà mia. Mi
apparterrà. E potrò davvero
dire di essere completo.
« Buona notte
Hermione! Dormi bene! non dire niente a Ginny.
Voglio essere io a parlare con lei»
Silenzi, sembrano immensi.
« va bene
Harry.» è scombussolata. Forse per
l’ora. O per le
frasi che le ho detto. Mi avvio verso la scalinata che porta ai
dormitori. Mi segue
anche lei. quando sto per aprire la porta sono costretto a fermarmi.
«Harry ..»
anche lei è sulla porta. lo vedo quando mi giro.
« per quello che vale … io non ti
lascerò mai, resterò sempre con te ..»
e
prima di vederla sparire dietro la porta, non potevo non vederlo il
rossore che
conoscevo fin troppo bene. un sorriso
quasi ebete si dipinge sul mio volto mentre entro nella
torre. Mi butto
sul letto e lascio che il sonno si impossessi di me, ripensando ancora
a quelle
parole. “ resterò sempre con te”.
È la mia prima FF
°-° ho sempre sognato che Harry e Hermione
avessero almeno una possibilità.
Sono apertissima alle critiche
costruttive e ai suggerimenti
:3
Spero non vi annoi
>.<
Buona lettura :3