Anime & Manga > Mahō shōjo Lyrical Nanoha
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Autore: Peorth    26/01/2012    4 recensioni
20 anni dalla loro ultima battaglia.
La gente ha perso la fiducia nella magia?
Ciò che Sakura non sapeva è che l'era della magia non era ancora realmente iniziata. Ma ora ha una famiglia da accudire, un figlio. Chissà se è pronta per tutto questo. Ma non sarà sola. Non è mai sola.
...
...
- Perchè sono qui? Perchè sono nato e a quale scopo? -
La guerriera bionda dagli occhi bicromatici si alzò in volo: - Non posso rispondere a tutte le tue domande, ma una cosa di sicuro che so è che tu servi a me!-
Introduzione e titolo modificati. Inseriti alla fine di alcuni capitoli immagini del personaggi di Mahō shōjo Lyrical Nanoha in quanto anime meno conosciuto. [Crossover Card Captor Sakura - Mahō shōjo Lyrical Nanoha(in particolare alla fine della serie Stricker's)]
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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cap4

Cap. 4: Sentirsi finalmente qualcuno

Il bollitore iniziò a fischiare, rompendo il silenzio del piccolo appartamento.
Vivio si precipitò in cucina e, facendo attenzione a non scottarsi, lo tolse dal fuoco, versandolo in una teiera li a fianco in cui aveva già posto le foglie di the.
Appoggiò il contenitore su di un piccolo vassoio e lo portò nella stanza accanto, dove vi era un piccolo tavolino basso.
Fece attenzione a non rovesciare nulla; appoggiò il vassoio; s'inginocchiò su uno dei cuscini che erano posti intorno al tavolino e si versò un po' di the nella tazza già pronta, davanti a lei.
Vivio chiuse gli occhi portandosi la tazza alla bocca e, quando li riaprì, davanti alla finestra aperta del balcone si erano materializzate tre donne.
La ragazza si alzò in piedi e fece il saluto militare.
Caro e Arf, che ora si era trasformata nella sua forma umana, la ricambiarono.
Fate la osservò sorridendo.
- Capitano Fate-senpai! Caro-san, Arf! E' un piacere rivedervi. Vi ringrazio per aver risposto con così poco preavviso alla mia richiesta di rinforzi. - disse sciogliendo il saluto militare e prostrandosi con un leggero inchino.
Fate, che aveva ancora addosso il vestiario da combattimento, fece qualche passo avanti: una luce gialla a rivestì e si trovò ad indossare semplici abiti di casa.
Quando arrivò davanti a Vivio, il sorriso divenne ancora più ampio e  un leggero luccichio si formò nei suoi occhi.
Vivio rimase di sasso quando la donna l'abbracciò forte, accarezzandole i capelli.
- Mi sei mancata, mia piccola Vivio...- sussurrò.
La giovane ricambiò l'abbraccio: - Anche tu cara obasan*! -
Era da qualche anno che Vivio non rivedeva più sua zia.
Tra gli allenamenti, gli esami per l'avanzamento di grado, le missioni, non aveva mai tempo di dedicarsi alla famiglia, purtroppo.
Per quanto riguardava Fate...beh, essendo capitano aveva una vita assai movimentata.
La donna dalla criniera marrone, le orecchie a punta, pelose e arancioni, dai canini sporgenti, iniziò a piangere.
Fate lasciò la nipote e si voltò: - Dai, Arf! Non fare così! -
- Per..perdonami Fate-chan! Ma...- dirò su dal naso e si sfregò gli occhi - ...essendo il tuo famiglio sono legata a te empaticamente! E poi è mancata anche a me Vivio-chan! -
Tutte le presenti sorrisero vedendo la donna-cane pulirsi il viso dalle lacrime.
Vivio invitò tutti ad accomodarsi e offrì loro il the appena fatto.
Parlarono un po' di loro, di cosa era successo in quegl'anni che non si erano viste.
Fate guardava la nipote con gli occhi di una madre ed era così orgogliosa che alla sua piccola fosse stato riconosciuto il grado di "Investigatore dei Servizi Speciali".
Ne aveva fatta di strada ed era sicura che ne avrebbe fatta ancora, soprattutto dopo questa missione.
La donna posò la tazza di ceramica sul tavolino e il tonfò richiamò l'attenzione di tutti.
- Ciò che abbiamo visto stasera ha dell'incredibile - disse portando lo sguardo verso gli occhi della nipote.
Vivio annuì: - E ciò che stavamo cercando? - chiese quasi con timidezza.
Fate annuì: - Non c'è dubbio! Siamo davanti alla "Relique" che stavamo cercando -
La ragazza bionda alla sua destra sospirò: - Finalmente, dopo tutti questi anni...-
- Però non è come ce lo aspettavamo! - disse Caro osservando la pioggia fuori della finestra.
- Già! E' forte! Molto forte! A quanto abbiamo potuto constatare si è creata un dispositivo magico, un famiglio e un guardiano -
Sul viso di Vivio comparse lo stupore e la preoccupazione.
- E non è tutto! - Arf continuò il discorso della sua padrona - Il suo dispositivo è diverso da qualsiasi altro mai visto prima: e' come se avesse dei programmi caricati su oggetti più piccoli, simili a carte, e con la sua asta li metta in funzione. Dal suo simbolo magico possiede, senza alcun dubbio, la magia Mid-Childa. Deve aver attinto più forza qui su questo pianeta, assorbendone l'essenza.  E' veloce e molto, molto scaltra. -
Vivio sbiancò: - Se è così potente da fare questo...come faremo a sigillarla? Come farò a catturarla? -
Fate mise una mano sulla spalla della nipote, rassenerandola: - Ti prego, calmati. Sei stata scelta per un motivo e io so...noi tutti sappiamo che puoi farcela, e poi... - Fate spostò la sua mano dalla spalla al collo della ragazza, toccando il suo gioiello: -...al tuo fianco hai Holy Grail! Non è vero? -
FOREVER - rispose il piccolo ciondolo.
La donna degl'occhi castani sorrise: - Io e Arf rimarremo al tuo fianco, anche perchè con anche i suoi supporti animali e umani sono forti -
Le due si osservarono per un istante e Vivio sorrise: - Arigatou**, obasan! -


Yuki  camminava verso l'università, guardandosi i piedi.
Il sole gli batteva sugl'occhi, impedendogli quasi di vedere dove stava andando.
Poco gli importava.
La sua mente era ancora proiettata a quello che era successo  la sera prima.
...
...
"Yuki era inginocchiato a terra, sotto la pioggia battente, incredulo di ciò che era successo.
Battè il pugno nel fango del giardino:  no era tutto un sogno! Ora apre gli occhi e si ritrova a cena con  la sua famiglia. Si  esatto.
- Yuki...-sentì pronunciare il suo nome ed alzò lo sguardo.
Sua madre e suo padre, a cavalcioni su Cerberus, erano appena atterrati nel giardino.
Shaoran scese per primo dalla tigre alata e porse una mano a sua moglie, aiutandola a scendere.
Sakura si lanciò verso il figlio zuppo di acqua e lo abbracciò, aiutandolo ad alzarsi.
Il ragazzo si strinse alla madre e trattenne le lacrime: - Pensavo...pensavo...- singhiozzò.
- Shhh...torniamo tutti in casa - disse la donna, aiutando il figlio a rientrare e facendolo sedere su una sedia.
La tavola era ancora come l'avevano lasciata.
Sakura prese, da uno stanzino, alcuni asciugamani e li porse al figlio e al marito.
Cerberus, prima di rientrare in casa, si scrollò un po' di pioggia dal pelo e poi tornò un piccolo pupazzo. Chiuse la porta a vetri dietro a se.
L'aria nella casa era un misto di tensione e paura. I tre guerrieri erano immersi nella sue preoccupazioni, mentre il giovane stava tremando.
Shaoran si avvicinò al figlio visibilmente scosso e gli mise una mano sulla spalla.
Yuki si accorse che il padre aveva la tuta lacerata sul petto, ad altezza gomito. Lo fissò negl'occhi preoccupato, ma Shaoran lo anticipò: - Tranquillo! Non sembra, ma abbiamo ancora la pelle dura, vero tesoro? -
Sakura annuì e, dopo essersi accertata che il figlio non avesse riportato ferite, chiese a Shaoran di rimanere a petto nudo per medicare la ferita.
- Chi sono quelle persone? Da dove vengono!- chiede il ragazzo non sapendo chi guardare dei tre.
- Non lo so, ma di sicuro sono molto potenti e hanno un obiettivo ben preciso in mente- Kero si portò una zampina al mento: - Nel venire verso casa ho notato che avevano alzato una barriera protettiva e che ne cose, persone o animali hanno subito danni o si sono accorti della lotta -
Yuki volse lo sguardo verso la madre: - Quindi cercavano proprio voi? -
Sakura finì di mettere il cerotto al marito: - Molto probabilmente si...- si alzò e posò sulla cucina le garze e l'acqua ossigenata.
- Quindi esistono altri esseri con poteri come i vostri...Se solo avessi avuto la forza di aiutarvi...- il ragazzo era davvero dispiaciuto di esser stato uno spettatore passivo.
I due genitori si scambiarono uno sguardo di preoccupazione.
- Non dire sciocchezze figliolo! Guardaci siamo tutti sani e salvi! Dai forza su! Perchè tu e Kero-chan non andate di sopra e cercate di rilassarvi con un videogioco? - nel dire quelle parole, Shaoran fece un cenno a Kero.
Il pupazzo annuì ed accompagnò il giovane verso le scale.
Yuki però si fermò a metà e si voltò ad osservare i suoi genitori: Sakura guardava fuori dalla finestra, preoccupata, e Shaoran le stringeva le spalle con le mani.
Una lacrima scese sul viso della donna: - Ho temuto di non riuscire arrivare in tempo...- disse, ripensando al suo folle volo verso il marito in pericolo.
- Shhh - Shaoran le prese il mento con una mano e la baciò dolcemente, poi staccandosi la strinse a se: - Ora siamo qui e questo è importante -
La donna annuì: - Torneranno, lo so -
- E noi saremo pronti a contrastarli...-"
...
...
Noi.
Yuki non riusciva a scrollarsi di dosso quella parola e quella sensazione di impotenza, di nullità.
Anche lui avrebbe voluto proteggere suo padre come aveva fatto sua madre.
Anche lui voleva far parte di quel 'Noi'.
Non si rese conto di esser arrivato alle porte dell'università, dove una ragazza bionda, vedendolo, lo stava salutando con una mano.
Yuki si arrestò e porse lo sguardo verso la coetanea.
Vivio si avvicinò con il sorriso più grande che aveva: - Buongiorno, Yuki-kun!!! Hai visto che bellissimo sole splende oggi? -
D'improvviso una soluzione balenò nella mente del ragazzo e fece uno scatto: lasciò cadere la cartellina di pelle dalle mani.
Fece un passo in avanti e prese entrambe le mani della bionda, congiungendole alle sue e stringendole forte.
Vivio rimase sorpresa del gesto e negl'occhi di lui vide uno sguardo diverso, pieno di speranza.
Arrossì perchè mai nessun ragazzo le aveva mai messo il viso così vicino.
Anche le gote di lui cambiarono colore: era la prima volta che dimostrava tanto coraggio con una ragazza, ma doveva...doveva chiederglielo.
Solo così, forse, non sarebbe più stato inutile.
- Ti prego...- sussurrò Yuki, ma poi trovò più coraggio vedendo in lei la sua salvezza: - Ti prego, Vivio-chan! Insegnami la magia! -


Vivio non poté credere a ciò che aveva appena udito.
- Di cosa stai parlando...Yuki-kun? - chiese guardandosi intorno per controllare che nessuno li stesse ascoltando.
Il ragazzo le strinse di più le mani: - So che ne sei capace! Ieri ti ho visto! Ti prego è davvero importante per me! -
I suoi occhi celesti erano pieni di speranza verso di lei.
La ragazza sospirò: stacco le sue mani da quelle di lui; si guardò di nuovo intorno e poi gli prese un braccio.
- Seguimi - disse trascinando con se Yuki.
Camminarono fino a raggiungere il ponte che oltrepassava un piccolo fiume a pochi isolati dall'università.
Scesero l'argine che conteneva l'acqua nei mesi di piena e si rifugiarono all'ombra della struttura.
Una volta arrivati, Vivio poggiò a terra la sua borsa e vi voltò verso il compare.
Aveva un espressione molto seria: - Ti rendi conto di ciò che mi stai chiedendo? -
Yuki sospirò e abbassò lo sguardo: - Lo so, hai ragione -
Vivio si avvicinò più e lo prese per le spalle: - Per quale motivo vuoi apprendere la magia? - chiese con un tono quasi autoritario.
Il ragazzo non riuscì a sostenere lo sguardo di lei: - Ecco...io...-
- Yuki Li Kinomoto! Qui non stiamo scherzando! Per quale motivo? Dimmelo! -
Il moro ritornò a fissarle gli occhi e stavolta ebbe più coraggio: - Perchè voglio proteggere i miei cari! - disse in un sol fiato.
La ragazza mollò la presa e la sua espressione cambiò: non sapeva se stava per fare uno sbaglio o no, ma non riusciva a resistergli e poi si gli sembrò sincero.
- Bene! Allora non vedo motivo perchè tu non debba avere una possibilità! - sorrise facendo qualche passo indietro.
- Ma pensi che io ne sia capace? -
Vivio staccò il suo ciondolo dal collo: - Certo che ne sei capace! Tutti ne sono capaci! Ogni essere vivente nell'universo racchiude dentro di se un potere, grande e piccolo che sia. - la ragazza si toccò il petto, all'altezza del cuore: - Basta solo sapere come tirarlo fuori! -
Yuki non capiva bene, ma lei gli fece segno di sedersi a terra.
- Dunque intanto questo è il dispositivo intelligente Holy Grail! - disse lanciando in aria il ciondolo.
- GOOD MORNING - rispose il dispositivo avvicinandosi al ragazzo.
- Dal..."luogo" dove provengo io è stata sviluppata una tecnologia molto avanzata sotto forma di dispositivi, i quali fanno da supporto all'energia magica che risiede in ognuno di noi. Vengono caricati programmi all'interno, di difesa e di offensiva e automaticamente registrano tutti gli attacchi di chi li possiede. Ci sono vari modelli e  versioni che si differenziano a seconda del tipo di magia che uno possiede -
- Tipo di magia? - chiese Yuki, sempre più interessato.
- Si, tipologia d'origine genetica. Ad esempio, chi possiede simbolo magico a forma di cerchio, viene chiamata magia di Mid-Childa; chi possiede un triangolo proviene dall'antica magia Belka; chi possiede un quadrato è un evocatore e controllore di altre anime -
Vivio si concentrò ed ai suoi piedi comparve un triangolo azzurro che continuava a ruotare in senso orario: - Come puoi vedere io appartengo all'ordine Belka, ma non voglio allungarmi troppo su questo discorso, altrimenti non arriviamo mai più al punto! -
La ragazza porse il palmo della mano e il dispositivo si appoggiò su di essa.
- Holy Grail divice mode! -
- STANDBY READY. SET UP -
Immediatamente al suo posto comparve una lunga asta grigia dove in cima vi risedeva un Holy Grail più grande, contornato da un semicerchio oro.
Al ragazzo ricordava molto la magia di sua madre, solamente con alcune differenze.
Vivio continuò: - Diciamo che Holy Grail è la mia bacchetta magica! - disse sorridendo: - Per chi volesse, come te, iniziare a praticare la magia, sono stati inventati dispositivi base, chiamati Standard -
La ragazza puntò il suo scettro verso il ragazzo e nelle mani di lui comparve una targhetta militare con, al centro, un piccolo tondo verde.
- Tutto ciò che devi fare è concentrarti, pensare alla forma della tua arma e armatura e il dispositivo creerà per te ciò che desideri -
Yuki si alzò in piedi e guardò l'oggetto che aveva in mano. Buttò un occhi anche a Vivio la quale annuì.
Il ragazzo chiuse gli occhi e nella sua mente si configurò una spada, simile a quella di suo padre, ma con inciso sulla lama simboli che in qualche modo gli ricordavano la madre.
- SET UP - disse il suo dispositivo e in men che non si dica fra le mani si trovò ciò che aveva desiderato.
Vivio sorrise: - Bene! Ci sei riuscito! -
Yuki fu impressionato dalla facilità di utilizzo di quel dispositivo e il suo cuore era impazzito dalla gioia.
La ragazza si avvicinò e tocco la punta della spada: - Dentro sono già caricati dei programmi di diversa ed offensiva elementare -
Il ragazzo si guardò i piedi: - E per quando riguarda il mio simbolo magico? - chiese.
- Con il tempo tutto avverrà! Sappi ora che sei solamente al livello F di magia e che ci sono ben 12 gradi: F,E,D,C,B,A,AA,AAA,S,SS,SSS e il livello Strickers. -
Yuki fu sorpreso di sapere quante cose riserbava il mondo della magia, ma era felice perchè aveva coronato il suo sogno! Finalmente!
Rimasero li tutta la mattinata fino al primo pomeriggio.
Vivio insegnò a Yuki alcune tecniche, come impugnare bene il suo dispositivo e alcune formule magiche.
Alcune volte provarono scontri corpo a corpo. Altre volte lei le insegnò la magia di lunga distanza.
Quando ebbero finito la ragazza si raccomandò vivamente di stare attento a ciò che ora possedeva perchè una mossa falsa e avrebbe compromesso la vita di tante persone.
Il morettino la rassicurò che non vi sarebbe stato pericolo, ma, prima che se ne andò, fu fermato da lei.
- Yuki-kun sappi che ti terrò d'occhio. Sento che sei un ragazzo sincero e con sani principi, ma con la magia non si scherza. Quando poi avrai trovato finalmente la magia che risiede dentro di te, allora sarai un mago a tutti gli effetti e starà te decidere da che parte stare. -
Il ragazzo non capì e Vivio sospirò, continuando il suo discorso mentalmente: " La magia è tanto bella quanto dannata! Scegli sempre ciò che ritieni giusto, ma non abbandonare mai ciò che ti dice il cuore"
Yuki era riuscito a sentire i suoi pensieri e si rammentò di quando lei gli aveva spiegato che, grazie ai loro dispositivi, potevano comunicare via telepatica.
Lui le sorrise, mostrandole il pollice all'insù.
"Tranquilla! Starò attento! Penso proprio che stasera, col buio, andrò ad allenarmi un pochino. A domani Vivio-chan e...grazie di cuore"
La ragazza arrossì leggermente: "A..a domani Yuki-kun"
Con quelle parole si salutarono e Yuki ripercorse l'argine per raggiungere casa.
Holy Grail tornò in forma di ciondolo e si avvicinò al viso della ragazza.
- Sai, mio caro Holy Grail? Non so se sono stata un incosciente o no, ma quel ragazzo mi ha rapito...-
- RAPT?(Rapito?) -
- Si..- Vivio sospirò: - Penso di essermi presa una bella cotta per quegl'occhi così dolci ed indifesi...-


Quella stessa sera, alle prime ombre della notte.
- Tesoro! Dove stai andando? - chiese Sakura vedendo il figlio davanti alla soglia di casa, mentre era intento ad indossare le scarpe da ginnastica.
- Vado in palestra! Mi sono iscritto oggi! - disse balzando in piedi e correndo un po' sul posto.
- In palestra? - chiese la donna.
Il suo ragazzo era tutto tranne che un tipo da palestra, ma soprattutto era uno a cui non piaceva uscire molto alla sera.
- Sei sicuro di stare bene? -chiese avvicinandosi e mettendo una mano sulla fronte del figlio.
- Mamma! - sorrise Yuki abbassandosi per baciarle la fronte - Ora vado! Non aspettatemi per cena, penso mangerò qualcosa fuori! - disse raccogliendo un borsone e volando fuori dalla porta.
- O..ok! -
Sakura rimase stranita dal comportamento del figlio, ma fra se e se si disse che era davvero troppo apprensiva. Anzi, era contenta di vederlo così...felice!
Yuki si accorse di correre e rallentò il passo per non dare nell'occhio.
Prese in mano il suo dispositivo e lo guardò: non gli sembrava ancora vero. Ora anche lui poteva far parte di quel 'noi'. Ora anche lui aveva i mezzi per poter proteggere la sua famiglia.
Anche lui sapeva di poter avere la magia che gli scorreva nelle vene.
Un fitta lo costrinse a fermarsi.
- No, non ora...non ho tempo! Devo allenarmi! -
Lentamente ricominciò a camminare, cercando di sopportare il dolore e sentì come crescere dentro di se un vulcano.
Il suo dispositivo s'illuminò e lui lo strinse di più nella mano: - Esatto, Standard! Vedo che hai capito tutto! Sai, mi sembra strano dirlo, ma sento che tu riesci a tirare fuori la mia vera natura! -
- IT IS AN HONOR - ripose l'oggetto.
" Vivio-chan? Riesci a sentirmi?"
Gli occhi rossi e verdi della ragazza sussultarono alla chiamata: "Yuki-kun! Scusa ma non è proprio il momento!" rispose tornando a concentrarsi sullo sforzo che stava compiendo.
"Volevo solo dirti che sto andando ad allenarmi!"
" Bene, ma sta..attento!"
La ragazza fece un balzo all'indietro, urlando: - HOLY GRAIL ACCEL MODE! -
Il suo dispositivo mutò la fine dell'asta e ora compariva più simile ad una lancia.
- SONIC MOVE - pronunciò il dispositivo di Fate, poco lontana da lei.
Vivio vide la zia schivare all'ultimo un colpo fendente di un uomo dai capelli castani e, nel distrarsi, sentì che qualcosa le lacerò la divisa da combattimento, sul braccio.
Si voltò e vide una donna arciere, pronta a scoccare un altra freccia.
Stavano attaccando la "Relique", lei sua zia e Arf. E quest'ultima le stava dando filo da torcere.
- Aaaah! - l'urlo dalla sua avversaria che si sferrava contro di lei la fece ritornare concentrata.
Sakura si era lanciata all'assalto con il suo scettro trasformato in spada, ma la ragazza la fermò con uno scudo formato da un piccolo triangolo azzurro, che fuoriusciva dalla sua mano destra.
Arrow in quel momento scoccò altre frecce, ma la maga gli puntò il suo bastone contro con la mano sinistra : - SHOOT! - disse Holy Grail.
Un raggio azzurro distrusse tutte le frecce ed andò a colpire la carta, al quale cadde a terra.
- No! - urlò Sakura staccandosi dall'attacco.
" Vivio-chan!"
Il collegamento con Yuki ritornò.
" Che c'è?" chiese scocciata visto che non aveva proprio tempo in quel momento.
"Grazie ancora"
Vivio ignorò l'ultima frase e stavolta fu lei a lanciarsi contro la donna dagli occhi smeraldo.
I tue scettri si scontrarono ed un onda di energia si propagò per kilometri.
Tutti gli altri combattenti si fermano ad osservare la scena.
Sakura e Vivio erano sospese in aria: ognuna ai piedi aveva il proprio simbolo magico ed entrambi si osservarono negl'occhi.
- Arrenditi! - disse Vivio.
- Mai! - urlò Sakura.
Scintille uscirono dal contatto fra le due armi, mentre una crepa si fece largo fra i bastoni di entrambe.
- Vivio! - urlò Fate capendo la gravità dalle situazione e volando verso le due.
- Sakura! - sbraitò Cerberus, cercando di raggiungere la padrona.
Le due maghe non mollarono la presa, anzi! Aumentarono la potenza dell'attacco.
La forza sprigionata era tale che ne la tigre, ne la donna bionda riuscirono subito ad avvicinarsi.
Poi un esplosione: entrambe caddero nel vuoto, ma furono prese al volo dai loro rispettivi compagni.
Lo scettro della Stella e Holy Grail scesero velocemente verso il suolo. Entrambi senza più forze. Entrambi spezzati.

_______________________________
*obasan = zia; madrina
**Arigatou= grazie

Immagini in riferimento alla divisa di Vivio e la forma Accel Mode di Holy Grail.
vivio

 Grazie a tutti per aver letto il mio capitolo. Spero di non deludervi,
Peorth
  
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