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Autore: AmorePlatonico    26/01/2012    3 recensioni
Ehm, questa è la mia prima FF, è una Larry, spero vi piaccia!
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Era la mia prima notte con lui, forse la prima vera notte di tutta la mia vita.
Lo amavo? Sì
Lui mi amava? Sì
Era giusto tutto questo? Sì e no
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Louis

Mancavano ormai poche ore alla festa di compleanno di Liam e presto avrei rivisto Harry, era l’unica cosa a cui pensavo.
Niall aveva preparato un’ottima torta, che ovviamente doveva finire per almeno la metà nella sua pancia, Harry si era dato da fare con gli addobbi, Zayn era andato a comprare le bibite e io avevo il compito di portare il festeggiato al locale.
 

 
Quando arrivammo al locale e tutti sbucarono fuori gridando ‘Tanti auguri Liam’ quest’ultimo scoppiò a piangere di gioia, aveva sempre detto di amare le feste a sorpresa, ma non avrebbe mai pensato che noi, i suoi migliori amici, avremmo trovato il tempo per organizzare il tutto.
 
C’erano più di duecento invitati, più della metà erano ragazze, pensavo di poter cambiare, di poter tornare a essere etero, volevo provare a tornare con una ragazza per dimenticare Harry, volevo divertirmi quella sera, ma lui era lì, con quella camicia bianca mezza sbottonata che mi faceva pensare solo a come sarebbe stato bello averlo tutto per me, lui era l’unica cosa che volevo.
 
C’era una ragazza molto carina, mora, capelli lunghi, occhi azzurri, alta e molto carina, era un’amica di Liam, e lui se le sceglieva bene le amiche, volevo provarci, ormai ero ubriaco e poi chi se ne importava se mi facevo una bella ragazza, andai da lei, la salutai, anche lei era ubriaca e in meno di due minuti era avvinghiata a me, la cosa non mi piaceva, pensavo continuamente a Harry, ma dovevo togliermelo dalla testa, così mi misi a stare al gioco della ragazza, forse un po’ troppo arrapata.
 
Verso le tre del mattino, ancora ubriaco marcio, tornai a casa, per tutta la sera non avevo fatto altro che stare con quella ragazza e pensare a Harry, salutai tutti con il sorriso da ebete stampato in faccia che subito scomparì nel constatare che lui, l’amore della mia vita, non c’era più, pensai che era con qualche bella ragazza, così me ne andai a casa triste.
 

 

Harry

 
La serata era stata uno schifo, per tutta la sera Lou era stato con una tipa alquanto squallida, che non vedeva l’ora di togliergli i vestiti, e non aveva pensato minimamente a me.
Tranne il ‘ciao’ di inizio serata non mi aveva rivolto parola, non resistevo più.
Dovevo andarmene.
 
Verso l’una, andai da Liam scusandomi per non poter rimanere e subito me ne andai, uscii dal locale piangendo come un bambino che perde il giocattolo preferito, avevo perso l’amore della mia vita, cioè non l’avevo mai avuto, ma avevo sempre pensato, o meglio sperato, in qualcosa di più e ora tutto questo era scomparso vedendolo lì avvinghiato a quella ragazza.
 

 
Erano le undici del mattino quando il mio cellulare squillò, la mia suoneria era ‘Look after you’ cantata, ovviamente, da Lou, guardai il telefono, il mio cuore perse un battito, non riuscivo a premere il tasto verde, Lou mi stava chiamando, ero arrabbiato con lui per la sera prima, ma l’amavo, dopo un po’che ero lì a pensare se rispondere o no il telefono smise di suonare, scoppiai in un pianto liberatorio, ero solo uno stupido.
Decisi di uscire, dovevo prendere una boccata d’aria.
Mi misi un paio di jeans e una maglietta senza curarmi troppo dell’aspetto ed uscii.
Iniziai a girare per le strade affollate di Londra.
Pensavo, pensavo a Lou, pensavo a noi, pensavo a tutto quello che mi stava succedendo.
Arrivai a un parco, il nostro parco e lì iniziai a piangere, dovevo fare qualcosa, dovevo confessargli il mio amore, non mi importava più niente, volevo solo un noi.
Andai prima di tutto a casa di Caroline, non resistevo più, la trovai con un altro ragazzo e la mollai, ero contento, finalmente me n’ero liberato, ora toccava a Lou.
Presi il telefono, lo guardai, dieci messaggi, erano tutti di Lou, dovevo chiamarlo.
Digitai il suo numero e schiacciai il tasto verde.
Il telefono squillava e il mio cuore batteva fortissimo, non riuscivo più a controllarlo.
 
-Ehi Harry, finalmente, mi stavo preoccupando! Dobbiamo parlare vieni subito a casa mia, devo attaccare, ciao!-
 
Non mi aveva lasciato neanche il tempo di parlare, era preoccupato, preoccupato per me e voleva vedermi, mi doveva parlare a casa sua, avevo paura, troppa paura, ma dovevo andare, era l’occasione giusta per confessargli tutto.
 
M’incamminai verso casa sua, con le cuffie nelle orecchie ascoltando sempre la stessa canzone, la sua canzone.
 

 
 

Spazio autrice

Ho pubblicato anche il secondo capitolo sperando che vi piaccia,
i consigli sono ben’accetti!
Un bacio.
S.

  
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