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Autore: SimonaArrivo    26/01/2012    1 recensioni
Questa è la storia di una ragazza che, dopo essere stata scaraventata al fondo della piramide sociale, decise di avere la sua rivincita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Quale brano vuole cantare? Mi chiede sorridendo.
-The the scientist dei Coldplay! Lui strabuzza gli occhi e mi sorride.
-E’ una canzone proprio da te! Esclama Harry.–Da bambina! Continua scoppiando a ridere. –Faceva ridere! Prosegue.
-Lascialo stare! Vai! Mi dice Richard infondendomi sicurezza.
Inizio.
 

Come up to meet you,
Tell you I'm sorry, 

You don't know how lovely you are.


I had to find you, 
Tell you I need you, 

Tell you I set you apart.

Tell me your secrets, 

And ask me your questions, 

Oh let's go back to the start.


Runnin' in circles, 

Comin' in tails, 

Heads on a science apart.


Nobody said it was easy,

It's such a shame for us to part.

Nobody said it was easy, 

No one ever said it would be this hard.

Oh take me back to the start.
 

-Poi… non ne so più! Dico facendo un sorrisetto.
-No, no! Sei stata bravissima! Si complimenta Richard.
In quel momento ho capito che non è solo una cotta! Io lo amo! Amo i suoi occhi, i suoi capelli biondi, la sua pelle abbronzata! Amo tutto di lui!
Il cuore inizia a battermi forte e mi sento arrossire. Lui mi sorride. Ha dei denti stupendi! Bianchi e dritti! E’ sembra il David di Michelangelo.
-Solo che…Esita.
Abbiamo già una cantante! Dice abbassando lo sguardo.
-Ma potresti fare la corista! Dice cercando di salvarsi in corner.
C-cosa? Io non sono la seconda scelta di nessuno! Tantomeno di Veronika!
Lui mi sorride teneramente.
-Va bene! Esclamo.
Cosa? Perché l’ho detto? Ma i suoi occhi, il suo sorriso! Non ce l’ho fatta a dirgli di no! E se proprio devo fare la corista, sarò la migliore del mondo!
La serata passa velocemente, mio padre si addormenta sul divano dopo 10 minuti, mia madre entra in cucina e non ne esce più dicendo che “doveva lavare i piatti”, ma in realtà stava vedendo la sua sitcom preferita che papà odia.
Io e gli altri due ci rifugiamo in camera di Harry a giocare ai videogames, Harry aveva protestato, ma Rich mi aveva difesa dicendo che tanto non li avrei mai battuti. Non sapeva che non poteva dire cosa più sbagliata. Io ero un mito agli spara-tutto dei maschi!
Io mi sono messa sopra al letto a castello di Harry mentre i due stavano sotto.
-Scusate ma mi devo togliere i tacchi che mi stanno uccidendo! Dico.
Non ho sentito protestare! Me li tolgo e li butto giù dal letto.
-Non vale! Ci hai tolto la visuale per 1 millesimo di secondo! Ora ricominciamo! Protesta Harry urlando.
-Fate come volete, io intanto vado in bagno! Dico scendendo velocemente dal letto e uscendo dalla stanza seguita dagli sguardi dei due.
Quando torno mi fermo sulla porta per non interrompere la partita.
Mi soffermo con lo sguardo sul profilo di Richard. Lo scruto bene. Una fronte normale coperta da un piccolo ciuffo di capelli, un naso dritto dalla radice alla punta se non per una piccola gobba all’inizio. Quello si che è un bel naso in confronto al mio che è alla francese. Poi aveva una bocca carnosa e lineare. Un telefono inizia a squillare. E’ il suo. Stoppa la partita con il joystick facendo si che mio fratello esclamasse –No! E DAI! Ma lui lo ignora e risponde.
-Sì? … Si arrivo subito! Ciao! Esclama con dolcezza.
-Era mia madre, devo andare! Si tira su la manica e guarda l’ora sull’orologio sportivo che ha al polso.
-Sono già le 11! Devo scappare! Continua.
Lui ed Harry si salutano battendo il cinque e tirandosi una spallata. Io mi limito a sorridergli, vengo ricambiata.
-Mi accompagni alla porta? Mi sussurra all’orecchio.
Arrossisco lievemente ed annuisco.
Arriviamo all’ingresso, Harry è rimasto in camera sua.
Afferra la giacca di pelle dall’appendiabiti e se la infila.
-E’ stata una serata bellissima! Esclama guardando in basso mentre si sistema la giacca.
-Grazie! Continua alzando lo sguardo.
Guardo a terra e striscio il piede sul pavimento formando dei piccoli cerchi.
-Prego! Mormorai. Non riesco a guardarlo negli occhi.
Mi prende delicatamente il mento con le dita per alzarmi la testa. Mi sorride. Sorrido a mia volta. Toglie la mano e abbassa lo sguardo. Poi d’un colpo mi afferra la spalla e mi porta a se facendo toccare le nostre labbra.
Mi sta’ baciando? Se è un sogno svegliatemi ora!
Mi allontana delicatamente. Apre la porta ed esce.
-Wow! Esclamo.

 
Richard

 
-Wow! Esclamo appoggiandomi alla porta.
   
 
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