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Autore: Shari Deschain    26/01/2012    3 recensioni
[Emily Thorne/Daniel Grayson]
Nolan può cianciare quanto gli pare, ma se si è trovata innumerevoli notti distesa accanto a Daniel, nel proprio letto, incapace di dormire e di pensare, non è stato certo a causa della sua coscienza. Anche perché Emily dubita seriamente di averne ancora una.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Pairing/Characters: Emily Thorne/Daniel Grayson
Rating: PG
Warnings: Angst, Spoiler 1x13
Word Count: 636 (FDP)
N/A: Scritta per la maritombola @ [info]maridichallenge, prompt 21. “Who kicked a hole in the sky so the heavens would cry over me” (Oasis - Let there be love), e per la missione #2 “pioggia” del COWT, CITY ANGLES RULEZ /O/






Let there be love






Il temporale si abbatte su di loro all'improvviso, e con una furia così violenta che Emily ha quasi l'impressione che sia personalmente arrabbiato con loro. O meglio, con lei.
Scuote appena le spalle e continua a sorridere, fissando Daniel negli occhi, mentre lui le prende le mani tra le sue.
Sa cosa sta per dirle. Lo sa da giorni.
È stata lei stessa a suggerigli l'idea, e l'accordo preso da Conrad con i suoi avvocati non ha fatto altro che aiutarla. Non solo perché ha accelerato il matrimonio, che ad un certo punto sarebbe comunque stato inevitabile ─ fa parte del suo piano, e i suoi piani finiscono sempre come lei vuole che finiscano ─, ma sopratutto perché il non rivelarle dell'esistenza di quella clausola fa di Daniel un Grayson a tutti gli effetti: figlio dei suoi genitori, colpevole non quanto loro ma abbastanza da poter essere sacrificato senza rimorsi di coscienza.
Non che lei ne abbia, poi.
Nolan può cianciare quanto gli pare, ma se si è trovata innumerevoli notti distesa accanto a Daniel, nel proprio letto, incapace di dormire e di pensare, non è stato certo a causa della sua coscienza. Anche perché Emily dubita seriamente di averne ancora una.
Un tuono rimbomba forte sopra le loro teste, e lei finge di tremare. Le gocce di pioggia iniziano a ticchettare sempre più rapidamente contro l'ombrello, producendo un rumore sordo e costante.
Emily cerca di non ascoltare quello che lui le sta dicendo, concentrandosi invece sul rumore della pioggia, ma non ci riesce. Le sue parole la raggiungono con una violenza che non ha nulla da invidiare a quella dell'acquazzone.
Stringe più forte il manico con entrambe le mani e osserva Daniel inginocchiarsi ai suoi piedi.
Bugie, tutte bugie, si ripete intanto. Ma sa che è lei quella che sta mentendo.
Le piacerebbe pensare che lui lo stia facendo solo per ottenere la quota della società di suo padre ed aiutare Victoria. Le piacerebbe pensare che Daniel sia un po' più come loro, un po' più come lei. Ma sa che non è così. Può leggerglielo negli occhi.
Lo sta facendo perché la ama davvero, e sì, anche questo era nei suoi piani, ma sembrava molto più facile da gestire, all'inizio.
Un altro tuono, e questa volta il tremito che scuote le spalle della ragazza non ha niente di simulato. Comincia davvero ad avere freddo.
Quando lui le pone la domanda finale, Emily non riesce a rispondere. Non subito.
Potrebbe arrivare a Victoria in altri modi. Sarebbe più difficile, certo, e dovrebbe elaborare nuovi piani che richiederebbero altro tempo e quindi altri rischi, ma Emily è sicura di potercela fare. Non ha mai dubitato che un giorno avrebbe portato a termine la sua vendetta, né ha mai dubitato nel fine che giustifica i mezzi. Almeno fino a quel momento.
Daniel la guarda dal basso, con occhi adoranti e l'anello teso verso di lei.
Per un attimo, per un solo attimo, il dubbio di essersi spinta troppo oltre fa capolino nella sua mente, e una vocina fastidiosa, che suona vagamente simile a quella di Nolan, le chiede: ne vale la pena?
A quella domanda, fortunatamente, è molto più facile dare una risposta.
«Sì», risponde quindi, con voce chiara e ─ spera ─ abbastanza commossa.
Daniel si rialza, ridendo, e lei gli butta le braccia al collo. L'ombrello cade a terra con un piccolo tonfo; le loro labbra si sfiorano delicatamente per un attimo, quasi con esitazione, prima di unirsi in un vero bacio, ed intanto la pioggia fredda si riversa su entrambi, ancora più violentemente di prima, come se ci fosse un buco lì in cielo e qualcuno stesse piangendo su di loro, ma adesso Emily ne è grata perché è abbastanza sicura che una di quelle gocce che le solcano il viso non abbia niente a che fare con il temporale.

   
 
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