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Autore: Smurfette    27/01/2012    3 recensioni
Il tenore di vita che conduce la madre di Heather da ben sedici anni non le permette di mantenere entrambe ed è costretta ad affidare sua figlia al marito che, nel frattempo, si è arricchito ed è entrato a far parte dell'alta società.
Heather si ritrova così ad essere la figlia di un uomo famosissimo e ricchissimo; si prospettano molti cambiamenti e novità: un iniziale forzata convivenza che si rivelerà estremamente piacevole e fruttuosa, nuovi amici fuori dalle righe e altrettanti nemici, tutto mescolato con un pizzico di intrighi e amore...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Heather, Nuovo Personaggio, Sorpresa
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-E' questa?-
Heather aveva un tono di voce veramente disgustato.
Lei e Dakota, sempre a bordo di un'immancabile limousine, erano appena arrivate fuori i cancelli della scuola.
Un edificio enorme, nulla da dire.
Era normale, alla fine.
Il problema era...insomma.
Tutti con la stessa espressione altezzosa dipinta in volto.
Tutti con la faccia...da ricconi, ecco.
Si voltò verso Dakota.
Tranne lei in quel momento.
Vide gli occhi della sorellastra ridotti a due fessure che guizzavano a destra e a sinistra.
-Cerchi qualcuno?- chiese Heather.
-Sì- sospirò Dakota -I miei amici, vorrei presentarteli. Ma non li vedo da nessuna parte...possibile che siano già entrati?-
-Entrano prima del normale orario scolastico?- domandò con una nota di sorpresa la giovane. Lei entrava prima solo quando c'era un compito, per guadagnarsi il posto migliore: doveva pur dare un'occhiata ai libri in un momento di "eccessiva incertezza".
-Ma insomma, Heather! Non mi sei di nessun aiuto!- si crucciò la biondina. -Ma Dakota, io non conosco i tuoi amici!- spiegò Heather che aveva già notato l'estrema distrazione della sorellastra.
-Ops, che sbadata!- esclamò quest'ultima dandosi un pugnetto sulla testa -Vuol dire che li andrò a cercare un attimo! Appena li trovo veniamo a prenderti. Sennò...beh, tornerò comunque indietro. La prima ora la trascorreremo insieme nella stessa sezione...vado e torno, eh!-
-...-
Heather osservò la figura di Dakota allontanarsi da lei e poi scomparire completamente tra la folla di alunni.
La ragazza rimase impalata dov'era, all'entrata della scuola.
Roteò gli occhi al cielo, irritata. Adesso che ci pensava, avrebbe anche potuto seguire Dakota.
Guardò l'orologio e notò che al suono della campana mancavano ancora venti minuti.
Si guardò intorno e decise di recarsi dietro la scuola, lì sarebbe stata decisamente meglio.
Quando lo raggiunse non vide altro che gruppetti seduti sull'erba a chiacchierare, coppiette che si sbaciucchiavano, ragazzi e ragazze che fumavano e altro ancora.
Era passata dalla padella alla brace.
Incurante degli sguardi di disappunto che le lanciavano i coetanei decise allora di isolarsi completamente: entrò in un'aerea posta tra l'edificio sportivo e quello dove probabilmente si tenevano i normali corsi scolastici.
Era un posto perfetto per lei: non c'era assolutamente nessuno.
Si guardò intorno e vide delle scale, quelle d'emergenza.
Salì fino alla cima e si sedette dietro l'angolo, in modo che nessun alunno e nessun professore avrebbe potuto scoprirla.
Chiuse gli occhi e respirò: non sentiva più alcun vociare, solo il leggero vento che le scompigliava i capelli e dei passi.
Passi?
Aprì gli occhi di scatto, allarmata.
Possibile che l'avessero vista?
Si alzò in piedi e sporgendosi dalla ringhiera notò un gruppetto di ragazzi proprio ai piedi delle scale.
Sembrava volessero salire...ma forse non l'avevano vista.
Velocemente tentò di aprire la porta di emergenza per entrare nell'edificio: nulla, era completamente chiusa.
-Avete già addocchiato qualche primina?- domandò un ragazzo dai capelli castani tirati all'insù.
-Mh...come dire, Brady*, sono meno interessanti di quanto mi aspettassi. Alla fine incontriamo sempre le stesse tipe- sbuffò un ragazzo dalla carnagione abbronzata, gli occhi scuri ed i capelli cortissimi.
-Cosa ti aspettavi, Josè**?- scherzò quello che assomigliava moltissimo al secondo, se non fosse stato per i capelli più folti e il ciuffo tremendamente curato che gli copriva metà fronte.
-Questa scuola sta cadendo sempre più in basso- sbuffò Brady.
-Non lamentarti, Brady, pensa che tra le tue fan c'è anche la ragazza più bella dell'istituto...- ridacchiò Carlos.
-E chi sarebbe?- inarcò un sopracciglio il ragazzo, scettico.
-Beth!- esclamarono in coro i due fratelli, scoppiando in una grassa risata.
-Molto, moltooo divertente-
-Dai, non te la prendere- Josè gli diede una pacca sulla spalla, con fare scherzoso.
-Piuttosto, a parte te, sappiamo che la ragazzina in questione ha un debole anche per Justin...a proposito, sapete dove si è cacciato?- domandò Carlos.
-Non ne ho idea- scosse la testa il ragazzo dalla carnagione chiara -Sarà in ritardo come al solito. Oggi aveva il suo primo servizio fotografico dell'anno...-.
-Che fortuna- commentò Josè -Ogni volta ha una buona scusa per assentarsi-
Heather aveva ascoltato tutta la conversazione e li aveva osservati uno ad uno. Erano veramente carini. Carini, ma assolutamente presuntuosi.
Sentì le scale tremare un po'.
Stavano salendo.
Era nei guai. Pensava di essersela scansata e invece...
-Hai le chiavi?- domandò Josè.
-Uhuh- annuì Brady -Le ho preparate da ieri-
-E tu chi saresti?-
L'avevano scoperta. Anzi, l'aveva scoperta.
L'aveva scoperta quello che sembrava il più bello...e aveva ragione.
Doveva essere Carlos.
-Hai ascoltato la nostra conversazione?- insistè il ragazzo, vedendo che la ragazza taceva.
-Non vi ho neanche sentito arrivare- mentì Heather.
-Allora parli!- ridacchiò Josè.
-Che ci facevi qui?- domandò incuriosito Brady.
-Non sono affari che vi riguardano- si inasprì lei, alzando il capo fieramente e incrociando le braccia.
Josè la squadrò da capo a piedi assumendo una posa pensante, poi battè le mani, entusiasta.
-Ragazzi, questa è perfetta!-
-Cosa stai farneticando?!?- si intromise la ragazza -Stai certo che non sono una primina, e di sicuro non ci tengo a essere "addocchiata" da voi!-
Ops. Si era sgamata.
I tre ragazzi si guardarono contemporaneamente, seri.
Scoppiarono a ridere, sorprendendo la ragazza che era arrossita visibilmente.
-Non sei una primina?- domandò Carlos, cercando di sembrare il più gentile possibile.
-No. Mi sono trasferita quest'anno a Milton, è il mio primo anno qui. Per questo non mi conoscete- spiegò lei, sospirando.
-Ah- commentò Brady -Possiamo sapere chi sono i tuoi genitori?-
-Mio padre è...Harry Wilson- ancora faticava a crederci.
-Cosa, cosa?!?- esclamò Josè spalancando la bocca -E così saresti tu la "nuova" figlia di quel riccone?-
-Ehi, non ti rivolgere a mio padre così!- ringhiò Heather. I notiziari erano più informati del previsto, dannazione. Sperava non conoscessero i particolare...sarebbe stato meglio tacere per lei.
-Perchè, cosa vuoi fare? Vuoi picchiarmi?- la prese in giro Josè provocando le risate dei compagni.
-Fatti sotto!- esclamò la giovane assumendo una posizione da lottatore, serrando i pugni e portandoli davanti al viso.
Brady si avvicinò, facendole cenno di rilassarsi.
Era sicuramente il più intelligente dei tre, pensò Heather distendo le braccia ed i muscoli contratti.
-Chiedo scusa io al suo posto. Piacere comunque, il mio nome è Brady-
-Josè e Carlos Burromuerto. Siamo fratelli-
-Heather...Wilson- concluse la ragazza.
Era quello il suo cognome, ormai.
Seguì un minuto di silenzio, poi un suono squillante e irritante.
-La campana!- esclamò Heather -Scusate, ma debbo andare: non posso fare tardi il primo giorno di scuola!-
Si fece largo tra i tre e scese le scale, velocemente.
-Allora?- domandò Josè ai due, con un'espressione soddisfatta.


Heather aveva seguito la lezione attentamente, per la prima volta.
Un momento, ma non era una lezione. I professori non avevano fatto altro che presentare il nuovo programma scolastico che avrebbero dovuto affrontare e i vari club scolastici che si sarebbe tenuti come ogni anno.
Le cinque ore erano volate in fretta.
Heather dopo aver camminato tutta la mattina per la scuola si ricordò che non sapeva dove si trovasse la mensa scolastica. E pensare che durante la prima ora non aveva fatto altro che ascoltare Dakota che si lamentava perchè aveva trovato i suoi compagni in aula, con il materiale scolastico già sul banco.
Aveva ascoltato tutto, ma si era completamente dimenticata di chiederle dove si trovasse quella maledetta mensa.
Entrò nell'atrio della palestra dove vide una ragazza ed un ragazzo vicini, molto vicini.
Era meglio non disturbare...
-Avanti, non farti pregare! Per una volta accetta il mio invito ad uscire!-
-Scusami è che...tu...tu non mi interessi- spiegò la ragazza visibilmente impacciata.
La questione pareva chiusa, finchè il ragazzo non gettò a terra tutti i quaderni della ragazza.
-Alzati da lì terra, cretina!-
-Ehi, idiota! La vuoi smettere di importunare questa povera ragazza?- si intromise Heather.
Sapeva che non erano affari suoi...ma era più forte di lei. Era un'ingiustizia!
-Tu chi saresti? Fatti da parte!-
-Non sono affari che ti riguardano, stai al tuo posto- commentò Heather, aiutando la ragazza a raccogliere le sue cose.
-Ma tu guarda- commentò il ragazzo, pronto a sferrare un calcio all'impiastra.
-A-attenta!!!- urlò la giovane soccorsa.
-Uh?- Heather chiuse gli occhi di scatto, vedendo che la distanza tra la sua testa e il piede dello sconosciuto era ormai minima.
-Cosa sta succedendo, qui?- una quarta voce si intromise nel discorso, severa.
-Oh! Miky...questa ragazza...si è intromessa tra me e lei!- tentò di scagionarsi il ragazzo portando la gamba al suo posto e non torcendo un minimo capello ad Heather.
-Ma tu hai infastidito lei- affermò il ragazzo, accennando con la testa alla "vittima" -Vai via e non darle più fastidio-
Il ragazzo annuì e corse via, borbottando.
-Tutto ok?- si chiesero all'unisono le due ragazze una volta in piedi.
Sorrisero, in segno di risposta affermativa.
-Io mi chiamo Heather, spero non ti abbia fatto male precedentemente-
-No, no, non mi ha fatto nulla. Mi chiamo Zoey. Grazie...sia a te che a...-
-Miky. Adesso devo andare, mi aspettano- disse il ragazzo congendandosi ed uscendo fuori dalla classe.
-Senti- disse Heather prima che la ragazza andasse via -Ti va di pranzare...con me? E' il mio primo giorno in questa scuola e non ho la minima idea di dove sia la mensa...-
L'interlocutrice spalancò i grandi occhi nocciola.
-Non ti va?- domandò delusa Heather.
La rossa scosse il capo con decisione.
-Affatto! E' solo che...sei così bella ed ho pensato che facessi parte del gruppetto di Courtney...-
-Non la conosco neanche- spiegò Heather.
Forse era lei la popolare della scuola?
-Dai, andiamo! Durante il tragitto ti mostro anche le altre aule!- sorrise la ragazza.
Era davvero carina.


-Allora, Dakota? Ci vuoi presentare la tua sorellina?- domandò un ragazzo dai capelli ricci e corti, abbastanza robusto.
-Te l'ho già detto, Sam. Non ho idea di dove sia, non la vedo neanche qui in mensa...ho dimenticato di darle appuntamento qui! Tutta colpa della mia distrazione- si maledì la biondina.
-E' sicuramente lei!- esclamò una ragazza dai lunghi capelli colorati che era seduta accanto alla biondina.
Dakota si voltò e vide la sua sorellastra che girava il capo a destra e sinistra finchè non incrociò i suoi occhi ed abbozzò un sorriso.
-E' carina, ma mai quanto te- affermò Sam catturando l'attenzione di Dakota che arrossì visibilmente.
-Salve- disse Heather, avvicinandosi e poggiando sul tavolo il suo vassoio, imitata dalla nuova compagna -Possiamo sederci qui con voi?-
-Certo, sorellina cara! Ti stavo aspettando! Mi sono ricordata che non ti ho spiegato nulla sulla struttura della scuola!-
-Non preoccuparti, mi ha aiutato Zoey, è una mia nuova amica-
-Molto piacere- sorrise amabilmente la rossa.
-Heather, ti voglio presentare i miei due amici di mensa: Sam e Sierra-
-Piacere mio!-
-Dakota non ha fatto altro che parlarci di te, sia oggi che ieri tramite sms!- rise Sam.
Sembravano simpatici.
-Adesso ho capito perchè era sempre con il cellulare in mano!-
-Per me ha consumato solo soldi!- esclamò Sierra -Mi ero già informata del tuo arrivo!-
-Come scusa?- domandò la giovane.
-La notizia del tuo trasferimento a villa Wilson non è passato innosservato alla prima pagina del giornale più letto della città-
-E ti pareva- sospirò Heather.
-Non preoccuparti, ci farai l'abitudine- la consolò Zoey.


-Allora- domandò Sam -Come ti sei trovata nella tua nuova casa?-
Lui e tutto il gruppetto si trovavano sul retro della scuola, seduti su una panchina all'ombra di un albero.
Erano le tre del pomeriggio e dovevano attendere circa mezz'ora prima che l'edificio sportivo venisse aperto: stavano allestendo i vari banchetti per iscriversi ai club scolastici.
-Mmh...diciamo che non ci sono ancora abituata del tutto, ma pian piano ci prenderò mano- spiegò Heather.
-E dimmi un po', sai già tutto di noi?- domandò Sierra.
-A dire il vero- ammise imbarazzata Heather, passando la mano dietro la nuca.
-Sam è appassionato di tecnologia: suo padre lavora per una ditta di computer, cellulari, macchinette fotografiche professionali e molto altro. I miei genitori invece sono dei fotografi eccezionali!-
-Oh...e tu Zoey?- domandò curiosa Heather osservando lo sguardo incantato della rossa.
-Uh? Io? Beh...mia madre è una stilista e mio padre...organizza sfilate e feste a tutta forza. Ed è anche il co-stilista di mia madre- spiegò.
-Cosa stavi guardando?- chiesero all'unisono le tre ragazze lasciando spiazzato Sam che, facendo spallucce, estrasse dalla cartella una console portatile e cominciò a giocare.
-Io? Nessuno...ehm, niente!-
-Non me la racconti giusta!- Heather assottigliò gli occhi imitata da Sierra e Dakota.
-Uff...e va bene. Sono pazza di Miky, quel ragazzo-
Le tre si voltarono in direzione del soggetto.
Era il ragazzo che aveva difeso Heather e Zoey prima. E non solo...
-Ma Zoey- disse Heather -Stamattina l'ho visto sul retro della scuola a baciarsi...con quella- non terminò la frase che il ragazzo cominciò ad amoreggiare con una ragazza dai lunghi capelli castani cotonati.
-Anne Maria- annuì Sierra -E' la sua ragazza. Ed è orribile. Tutti dicono che insieme non stanno per niente bene-
-Zoey, perchè ti piace?- domandò Dakota.
-Beh...è carino e poi, anche se non lo conosco bene, sembra simpatico e...dolce. Infinitamente dolce- disse, assumendo un'aria sognante e lasciando di stucco le tre compagne.


La mezz'ora passò.
Alejandro si recò nel palazzo sportivo, guardò a destra e a sinistra ma fece immediatamente dietrofront, un'espressione crucciata finchè non fu raggiunto da Courtney.
-Alejandro! Hai già deciso a quale club iscriverti?-
-A dire la verità stavo cercando gli altri per organizzarmi. Non ho nessuna idea in mente...tu ti iscrivi a cheerleading come ogni anno, giusto?-
-Esatto- annuì fieramente la ragazza dai capelli corti -Non per niente sono il capitano!-
Mentre parlavano Alejandro notò una figura alta e slanciata che guardava la bacheca posta vicino alla porta con aria pensierosa.
Quando si girò ebbe il modo di studiarla: capelli lunghi, neri, occhi leggermente a mandorla e scuri.
Non sembrava una primina, ma di sicuro non l'aveva ma vista a scuola.
All'improvviso incrociò i suoi occhi e il suo volto assunse un'espressione seria.
Gli si avvicinò velocemente, sembrava dovessi dirgli qualcosa.
Ma non la conosceva nemmeno...
-Ehi, tu- disse, piazzandosi di fronte al ragazzo davanti agli occhi inquisitori di Courtney -Sappi che per quanto riguarda stamattina, dì al tuo caro fratellino Josè che non l'ho ancora perdonato e, vorrei specificare, che la mia presentazione non è affatto un gesto di piacevole conoscenza: non ho nessuna intenzione di considerarmi vostra amica!- disse, tutta di un fiato.
-Ma di cosa stai parlando?- le chiese, tremendamente confuso e cercando con lo sguardo l'appoggio di Courtney che come lui era rimasta visibilmente shockata.
-Ma per piacere, non fare il finto tonto e smettila di prendermi in giro!-
-Senti un po'- si intromise finalmente la castana -Lui stamattina è stato tutto il tempo con me ed i nostri amici, non ti abbiamo mai visto!-
-Ma cosa c'entri tu? Questa è una questione tra me, lui, Josè e Brady!- sbuffò, visibilmente irritata da quella intrimissione.
-Sai come mi chiamo?- domandò il ragazzo.
-Carlos, mi sto veramente infuriando- ringhiò Heather.
-Ma che diamine...come puoi scambiarmi per mio fratello?!? Guardami bene, sono totalmente diverso da lui!!! Il mio nome è Alejandro!!!-
Heather lo guardò meglio sotto gli occhi visibilmente infastiditi dei due.
In effetti, era un pochino più basso di Carlos.
E i capelli, adesso che li guardava, erano completamente diversi...
-Oh...ehm...senti, scusa se ti ho scambiato per lui...- mormorò.
-Menomale che l'hai capito! Che roba...- sbuffò.
-Lo sai che non puoi aggredire la gente così?- commentò acida Courtney.
-Va bene, ho indiscussamente torto, ma non c'è bisogno di trattarmi così!-
-Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Sei venuta qui senza neanche presentarti e mi hai attaccato senza motivo!-
-Bene, mi chiamo Heather Wilson. Adesso smettila di rompere in tal modo le scatole! Se non vuoi capire che è stato un equicovo, peggio per te!-
-Courtney. Allora è vero che Harry Wilson ha una figliastra popolana...-
-Senti, questa informazione non ti basta per giudicarmi senza conoscermi, miss perfettina!- disse utilizzando quel soprannome spontaneamente.
-Senti. Nessuno di noi ti ha giudicato in base alla tua provenienza o altro: è bastato osservare il tuo comportamento di pochi minuti fa. Non so cosa sia successo con i miei fratelli, ma non mi interessa, non sono affari che mi riguardano. Noi ce ne andiamo-
Detto questo, Alejandro voltò le spalle, seguito a ruota da Courtney.
Quella tipa era tutta matta...


-Heather, dove ti eri cacciata?- Zoey corse verso di lei per poi fermarsi ed ansimare leggermente.
-Uh? Stavo dando un'occhiata ai vari corsi segnati in bacheca. Avete già in mente qualcosa?- chiese rivolgendosi anche a Dakota, Sierra e Sam.
-Io pensavo di iscrivermi al corso di poesia con Cody e Harold...non si fa nulla e ti accreditano dei punti per gli esami finali-
-Cody e Harold?- domandò scettica Heather. Quel nome non le era nuovo. Ricordava di averlo sentito nell'appello alla seconda ora, precisamente quella che doveva essere chimica...
-E' un mio caro amico, ma oggi non ci siamo incontrati- sospirò il ragazzo.
-No, no, no- scosse la testa Dakota, decisa -Avevi promesso a tutti noi che quest'anno avresti iniziato un po' di sport-
-E' vero, Sam- disse Sierra -L'hai promesso anche ai tuoi! Sai che hai bisogno di attività fisica!-
-E va bene- sbuffò il ragazzo -Allora mi toccherà consultare anche Cody quando lo incontrerò domani-
-Come vuoi- concluse la sorella, scettica -Hai tempo fino a venerdì. Comunque, un corso sportivo l'ho sempre fatto-
-Quale, Sierra?- domandò curiosa Zoey.
-Pallavolo, ma ormai mi sono annoiata. Vorrei provare qualcosa di nuovo...che non sia cheerleading-
-Sierra, nessuna di noi ci tiene a mostrare le proprie mutande al pubblico- disse Heather scatenando le risate delle compagne.
-Sapete a cosa stavo pensando?- disse Zoey -Oltre ai specifici corsi sportivi quest'anno ve ne è uno nuovo, "A tutto sport!". Ogni giorno si cambia attività, e tra quelle accennate vi sono corse, salti con l'asta, percorsi ad ostacoli e molto altro ancora-
-Certo che il preside ha una bella fantasia- commentò Heather -Ma mi sembra il migliore quindi...chi vuole iscriversi?-


-Il prossimo. Compila il seguente foglio e firma qui, grazie-
Un professoressa stava organizzando le iscrizione del club.
-Alla fine Sierra ha deciso di iscriversi di nuovo a pallavolo- proferì Zoey.
Heather era piuttosto entusiasta, non aveva mai provato questi sport, soprattutto il salto con l'asta. Chissà se ne sarebbe stata capace...ma a quanto pare neanche le sue amiche erano delle vere sportive!
-Mammamia, che noia- sbuffò una ragazza abbastanza alta davanti ad Heather.
-Condordo pienamente- affermò quest'ultima.
-Avrebbero potuto mettere due tavoli, ne siamo in molti-
-Io mi chiamo Heather, piacere-
-Io sono Jo! E questa ragazza davanti a me, mia sorella, si chiama Eva!-
-Piacere mio! Loro sono Zoeye Dakota-
-Piacere- dissero in coro le ragazze sorridendo.
-Quest'anno vedo molte più persone iscriversi a club sportivi- osservò Eva.
-Probabilmente perchè il preside ha esplicitamente detto che i crediti dei club sportivi saranno molto più influenti degli altri-
-Sicuro- annuì Dakota -Altrimenti non saprei proprio come fare-
-Oh! Hai visto, chi c'è?- Eva diede una leggera gomitata alla sorella che tutto ad un tratto assunse un espressione indecifrabile.
-Ti pareva...-
Heather guardò la direzione che aveva indicato la ragazza dagli occhi ambrati e vide un ragazzo alto, muscoloso e con i capelli dal taglio militare. E non solo quelli. Anche la camminata lo era.
-Quello è Brick- disse Jo, leggendo nel pensiero di Zoey che stava per chiederle chi era -E lo conosco dalle elementari. Siamo sempre stati molto competitivi-
-Capisco- annuì Zoey sorridendo.


Erano le quattro ormai. Finite le iscrizioni Heather e Dakota poterono finalmente tornare a casa.
-Arrivederci, Heather- la salutò una voce alquanto familiare.
La ragazza si girò. Era Carlos, indubbiamente.
Accanto a lui l'immancabile fratello Josè.
-A mai più- ribattè seccata lei.
-La tua simpatia è davvero sconvolgente, dolcezza-
-Non osarmi chiamare in quel modo!-
Carlos e Josè cominciarono a ridere.
-Che cosa diavolo avete da ridere?- sbuffò Dakota, indignata dalla loro reazione.
-Piuttosto, vi siete iscritte al club sportivo-
-Sì, perchè? Cosa vuoi da noi?-
Heather ne aveva abbastanza. Incrociò le braccia al petto e inarcò il sopracciglio in attesa di una risposta.
Dakota invece sbuffò e cominciò a guardarsi le unghie, indifferente ai loro sguardi.
-Noi siamo iscritti a quelli di calcio...oh, caspita. Dovremmo incontrarvi tutti i giorni!- esclamò, fingendosi terrorizzato al solo pensiero.
-Se vi siamo così antipatiche non ci parlate mai più!-
Heather e Dakota annuirono e voltarono le spalle scuotendo le loro lunghe chiome contrastanti, finchè dell'acqua fredda con giunse sulle loro teste.
-AAAAAAAAAHHHHH!- urlarono in coro.
I due fratelli scoppiarono in una fragorosa risata che si spense quando le due ragazze si voltarono, lo sguardo incendiato dalla vendetta.
-E così volete la guerra...-
I due cominciarono a correre seguite dalle due che nel frattempo avevano sfoderato le loro bottigline e le impugnavano come armi letali.


-Cosa stai guardando, Alejandro?- domandò Duncan.
-Loro-
-Ah, Carlos e Josè. E quelle due sventole chi sono? Mi pare che la bionda sia Dakota Wilson...- osservò.
-Esatto. Quell'altra invece è la sorellastra-
-E' veramente carina- annuì il punkettaro.
-Sì, ma ha un caratteraccio- sbuffò il ragazzo.
Miky si unì alla conversazione e si affacciò alla finestra per vedere chi erano i soggetti del discorso.
-Ah, ma lo conosco anche io! Stamattina ha difeso Zoey da un ragazzo che ci provava insistentemente con lei-
I due sbarrarono gli occhi contemporaneamente.
-Forse non è così male come immagini, Alejandro-


Erano le 22:00.
Heather era affacciata all'enorme terrazza di casa sua insieme a Dakota.
-Ti è piaciuto il primo giorno di scuola?- domandò la biondina.
-Mmh...non è stato male. Sinceramente, mi aspettavo di peggio- ammise Heather -E poi conoscere nuovi amici mi fa sempre piacere. Sembrano veramente delle brave persone-
-Devi conoscere ancora gli altri, pensa un po'- sorrise Dakota.
-Chi sono gli altri? Dai anticipami qualcosina!- la supplicò la mora.
-Ah, ah! Oggi non sei stanca!- la punzecchiò -E va bene. Cominciamo da...-


*Se avete seguito la seconda serie, si tratta del ragazzo di Beth, il modello.
**Fratello di Alejandro. Quello che verrà dopo è Carlos, un altro fratello di Alejandro. Non sono mai comparsi nella serie(solo nominati, ovviamente)e quindi li ho immaginati.



Angolo autrice
Ciaoooo bella gente!^w^
Ed ecco qui il terzo capitolo: come ho promesso, è stato molto più lungo ed interessanti dei precedenti due(mi sono riscattata!xD)!
Uhuh...da ora in poi ne vedremo delle belle!;-)
Adesso debbo proprio scappare, devo uscire e debbo ancora prepararmi >.<
Al prossimo capitolo, buona navigazione a tutti!
Un grazie a chi ha recensito e il secondo chappy: gioco, Marvy97 che ha aggiunto anche la storia tra i preferiti e soprattutto un caloroso benvenuto a MarySunny che oltre a recensire ha aggiunto la storia tra i preferiti ed i seguiti, a sweet_hyra_97 che l'ha aggiunta tra le seguite e a tutti coloro che continueranno a leggerla e a seguirla <\3
P.S.: vi chiedo di perdonarmi se vi saranno alcuni errori di espressione e distrazione...come vi ho detto vado di fretta e non ho il tempo di correggerla. Domani, quando scriverò il nuovo capitolo, provvederò a farlo. Grazie dell'attenzione ^^
  
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