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Autore: Hyperviolet Pixie    27/01/2012    4 recensioni
Dopo una rivelazione shock da parte di un famoso sito internet Babbano, lo Statuto di Segretezza potrebbe avere i giorni contati. Nel mondo al di fuori dalla famosa scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, il panico dilaga. Nel frattempo i ragazzi Potter, Weasley e il giovane Malfoy vivono un altro anno di scuola, il primo per qualcuno di loro, l’ultimo per alcuni altri. Tra amori, misteri e fratelli ritrovati, come se la caveranno gli eredi della nostra vecchia generazione?
Genere: Azione, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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V

Bad news, Hogwarts

 

 

La sua prima colazione da quando era tornata ad Hogwarts aveva portato con sé la prima brutta notizia della stagione. No, Rose non si riferiva all’orario scolastico decisamente opinabile – due ore di Trasfigurazione Avanzata e due ore di Pozioni il lunedì mattina come buongiorno – ma alla posta. L’articolo in prima pagina della Gazzetta del Profeta parlava di avvistamenti di Babbani armati nelle zone attorno ad Hogsmeade. Erano stati Obliviati, ovviamente, e rispediti a casa, ancora più ovvio. Ma secondo lei qualche notizia era stata insabbiata visto che l’articolo, firmato Rita Skeeter, diceva una cosa molto strana e particolare: “Il Ministero non ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni in merito. Perché quelli che loro hanno definito ‘turisti americani’ giravano armati proprio nei pressi di una della cittadine magiche più importanti del paese? Gli abitanti di Hogsmeade e gli alunni di Hogwarts – ricordiamo che si trova nei pressi nel villaggio e che l’anno scolastico è iniziato esattamente ieri, data dell’avvistamento – meritano una spiegazione in più a quella inconcludente rilasciata dal Ministro stesso.”
Rose aveva visto la prima pattuglia Auror dalla finestra della sua camerata nella torre di Grifondoro e poi di nuovo a colazione. Un gruppo scelto pattugliava i dintorni della Foresta e un altro l’interno del castello, con un occhio di riguardo ai passaggi segreti che lei aveva scoperto grazie a James e alla sua mappa speciale un anno che lui aveva deciso di portarla con sé in una gita ad Hogsmeade fuori programma.
« C’è scritto qualcosa di interessante? » le chiese James impegnato a ingurgitare più bacon possibile. Erano anni che si sfidava tacitamente con Hugo a chi si strozzasse prima. Rose annuì, grave, e passò la sua copia del giornale al cugino. James si strozzò leggendo la notizia e Hugo, di fronte a lui, esultò per aver vinto anche quella volta.
« Cosa significa? » chiese James. « Perché dei Babbani avrebbero dovuto trovarsi nei pressi di Hogsmeade se ancora non sanno della nostra esistenza? »
« Bella domanda, Jamie. Me ne compiaccio » replicò Rose sarcastica, molto più di quanto avesse voluto in realtà. Rose alzò lo sguardo verso il tavolo di Serpeverde e notò subito che Albus aveva la testa nascosta dietro al giornale, stranamente sveglio, mentre Scorpius teneva banco con un gruppo di altri ragazzi. Rose poteva immaginare benissimo di cosa stesse parlando. In quegli anni di scuola, il ragazzo aveva mantenuto un profilo molto basso, si divertiva ad atteggiarsi ad amico di tutti, ma lei aveva sempre saputo che nascondeva un lato molto più oscuro di quanto volesse dare a vedere. Albus, in quelle rare occasioni in cui parlavano, le aveva raccontato che i pregiudizi nelle antiche famiglie resistevano ancora, ma che i loro componenti non erano così sciocchi da parlarne apertamente. La notizia dell’avvistamento aveva sicuramente donato un po’ di coraggio ai membri delle famiglie Purosangue e sicuramente Scorpius era uscito dall’armadio mostrando ai suoi compagni le sue vere ideologie. Rose si era già pentita di averlo frequentato di nascosto per metà dell’anno prima. Quegli incontri fugaci nella vecchia aula di Divinazione le avevano lasciato un po’ di malinconia, sì, ma era abbastanza grande per non lasciarsi sopraffare da essa.
La piccola Lily, seduta poco lontano da lei, fissava Malfoy come se non ci fosse stato niente di più bello al mondo.
Rose scosse la testa sperando di non essere stata anche lei così stupida l’anno prima.

« Se l’incantesimo che allontana i Babbani e fa vedere loro Hogwarts come un castello in rovina tiene, non dovremmo correre rischi » aggiunse, tenendo per sé che se i Babbani in questione erano aiutati da dei maghi, i rischi li avrebbe corsi eccome. Sperò che James fosse abbastanza ingenuo da crederle.
« E tu come fai a sapere tutto questo? » le chiese James.
« Ho letto Storia di Hogwarts sotto costrizione » confessò Rose stringendosi nelle spalle. Era la prima volta che sperava che quella lettura potesse esserle più utile che a livello teorico.
« Ho un’idea » iniziò Lily. Distolse per la prima volta la sua attenzione da Scorpius Malfoy e guardò suo fratello maggiore dritto negli occhi, sotto lo sguardo perplesso di Rose. Era universalmente risaputo che le fantastiche idee di Lily non meritavano affatto di essere prese in considerazione. « Voglio fare i provini per diventare Cercatrice ».
Rose sgranò gli occhi. Aveva sempre creduto che la cugina fosse l’unica figlia di Harry Potter ad essersi salvata dal tarlo genetico per i guai e le idiozie della famiglia Potter, ma si dovette subito ricredere.
« Dimmi che non lo fai per quello » la supplicò. Lei e Scorpius non si erano più rivolti la parola dall’ultimo incontro nell’aula di Divinazione, perciò non si poté esimere dal caricare “quello” si più disgusto possibile.
Lily giustamente tacque. In fin dei conti non poteva ribattere in alcun modo.

 

 

*

 

« Mio padre lavora al Ministero. È un indicibile » stava dicendo Scorpius anticipando la domanda di Drys Leikos. « So che il caso è stato insabbiato per questo. E ovviamente ci saresti potuto arrivare da solo leggendo attentamente quello che Rita Skeeter ha scritto. È impossibile che dei Babbani siano arrivati fino ad Hogsmeade da soli. O sono stati aiutati da qualcuno che conosce il mondo della magia o ne fa addirittura parte, o hanno una qualche informazione su di noi » concluse facendo spallucce.
Drys, uno strano Serpeverde del loro stesso anno che solo la sera prima aveva presenziato alla cena in Sala Grande in quelli che tutti pensavano fossero abiti femminili, annuì, convinto.
« Mia madre non ne sarà affatto contenta e magari riuscirò a convincerla a portarmi via da qui e ad iscrivermi a quella scuola di moda Babbana ».
Scorpius lo fissò, inarcando un sopracciglio. Non era convinto che il ragionamento del ragazzo fosse coerente. Perché la madre avrebbe dovuto portarlo via da Hogwarts e spedirlo tra i Babbani? Gli sfuggiva la logica di tutto ciò, ma si guardò bene dal farglielo presente.
« Penso abbia ragione il padre di Scorpius. È ovvio che ci stanno nascondendo qualcosa » disse Albus riemergendo da dietro alla copia della Gazzetta inviata da Draco Malfoy al figlio.
« L’ho sempre detto che la caccia ai Babbani dovrebbe essere legalizzata ».
Albus scosse la testa pensando che forse Scorpius passava troppo tempo in compagnia del ritratto dei suoi avi a Malfoy Manor. Un po’ di compagnia diversa non gli avrebbe fatto sicuramente male.

 

*

 

Harry Potter non era mai stato così preoccupato per l’incolumità dei suoi figli prima di allora. Aveva sempre reputato Hogwarts come un porto sicuro, un’oasi di tranquillità, lontana anni luce dai problemi del mondo, nonostante la battaglia che si era svolta lì. In quel tempo di pace che stava durando da più di vent’anni non si era mai posto il problema di dover organizzare una pattuglia di sicurezza, né per il castello, né per il villaggio. Aveva radunato dei membri scelti tra Auror in un batter d’occhio. La sicurezza dei maghi non era loro compito, ma la possibilità che un mago oscuro si aggirasse di nuovo tra loro e che avesse contatti tra i Babbani era fin troppo concreta. Non voleva problemi di alcun tipo, perciò aveva tagliato la testa al toro e, non appena aveva ricevuto il nullaosta da parte del Ministro, aveva inviato due pattuglie Auror in Scozia a presidiare i confini magici e una squadra di Spezzaincantesimi a verificare che le protezioni magiche del Castello tenessero ancora. La magia dei Fondatori si era spezzata con la distruzione della quasi totalità delle mura più di vent’anni prima durante la famosa “Battaglia di Hogwarts” e gli incantesimi andavano rifatti periodicamente. Solitamente era compito degli insegnanti della scuola, ma un aiuto esterno specializzato era sempre gradito.
Harry era stato in riunione con i suoi non appena il giornale era arrivato dal reparto degli Affari Interni e aveva come l’impressione che l’articolo fosse stato censurato per non creare il panico. Così, preoccupato e nervoso, si stava recando in riunione con alcune delle più alte cariche del Ministero per definire i dettagli che i giornali non erano stati autorizzati a riferire. E, a detta di Harry, i dettagli erano decisamente parecchi.
Con un sospiro, aprì la porta della sala riunioni.

 

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Angolino dell'autrice
se c'è ancora qualcuno che mi segue, sappiate che sono mortificatissima ç_ç Vi ho fatto aspettare così tanto per una schifezzuola del genere ç_ç mi spiace ragazziiiiii. *piange* Dal prossimo capitolo - e un po' anche in questo - cominceranno ad esserci sempre più spunti presi da The Doors of Perception. Vi informo che in questo periodo non mi sono lasciata ammuffire in un angolino, ma l'ho plottata nei dettagli u.u ancora non mi è chiara la fine, ma ho già buona parte della trama definita sulla moleskine u.u
Ora, boh. Non so che dire. Sto strisciano ai vostri piedi chiedendo perdono ç_ç
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo corto, ma con qualche nuovo mistero U.U 
Un bacione,
Pixie <3

   
 
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