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Autore: HarrynHermione    08/09/2006    9 recensioni
Una pozione sfuggita al controllo e...fatto è il misfatto. Tra giochi del destino, situazioni imbarazzanti e interventi esterni, Harry ed Hermione cercano il capo e la coda dei loro sentimenti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti. Una piccola storiella, vivace e non troppo impegnativa, forse 2 capitoli, H/Hr come sempre. Spero segni un mio graduale ritorno alla scrittura di ff, impegni e studio permettendo. Sperando di fare cosa gradita...buona lettura. Ringrazio il mio tesoro, Ale69 , per spronarmi sempre.

Dedicata a Sara, che lavora giornate intere in Germania. Spero di tirarti un po' su il morale. Torna presto in Italia!

***

Mischief Managed

 

"Uh..Eh...Harry! CHE?!? Tu..cosa...cos'hai fatto?!?"

Ron saltò su dal divano, su cui era seduto ignaro e mezzo addormentato pochi secondi prima. Si lanciò verso Harry, che se ne stava in piedi davanti a lui, imbarazzato e colpevole come un bambino di cinque anni sorpreso a rubare i biscotti dalla credenza.

Il rosso sbuffò sonoramente e iniziò a percorrere su e giù il perimetro del salotto, nervosamente.

"Io non capisco...ma cosa ti è preso...tu--tu hai...!!!" e fulminò Harry con lo sguardo.
Poi ricominciò a camminare, immerso nuovamente nelle sue melodrammatiche elucubrazioni.

Harry lo spiava con la coda dell'occhio, incapace di trovare le parole adatte. In effetti, riusciva a malapena a capacitarsi lui stesso di quello che era successo neanche mezzora prima, quindi poteva comprendere la reazione esagerata ed esplosiva del suo migliore amico. E anche il modo in cui gliel'aveva detto, Materializzandosi così all'improvviso in mezzo al salotto, e sputando subito fuori il misfatto senza preavviso...

L'aveva fatta davvero grossa, e no, non sapeva come ne sarebbe uscito questa volta.

 

***

"Hermione, forza! Hai promesso che l'avresti fatto, era la penitenza!"

Hermione scoppiò a ridere guardando le sue amiche Padma e Ginny che continuavano ad incitarla, sedute all'altro lato di un tavolo di un pub in Diagon Alley, porgendole quella piccola boccettina contenente un liquido rosso sangue.

"Ragazze, credete davvero che io mi lasci convincere a bere quell'intruglio? Non sono mica una sprovveduta, conosco bene alcuni effetti degli articoli di Fred e George!"

"HERMIONE! Mi meraviglio di te! Non puoi infrangere una promessa fatta alle tue più care amiche! Avevamo scommesso che se tu avessi passato il test d'ammissione al corso per Medimaghi con il massimo dei voti, cosa che tu negavi con convinzione, avresti bevuto una delle nuove pozioni 'Rivelatrici' create dai miei fratelli. Ebbene, come volevasi dimostrare hai passato il test senza un errore, io e Padma abbiamo vinto, e tu devi pagare pegno!"

Hermione sbuffò, pensando a come aveva potuto essere stata così incauta da promettere una cosa simile. Non che fosse sicura di ottenere un risultato così...perfetto, anzi era stata così nervosa prima di quel test...ecco, erano stati sicuramente il nervosismo e l'agitazione a farle perdere il controllo delle sue azioni e a lasciarsi andare ad una scommessa.

"Che tipo di pozione è?" chiese Hermione con rassegnazione, prendendo tra le dita il boccettino e facendolo ondeggiare per esaminarne il contenuto.

"Te l'ho detto, una delle nuove pozioni 'Rivelatrici', la nuova linea dei Tiri Vispi Weasley" rispose prontamente Ginny.

"Sì Hermione, ricordi? La stessa che la scorsa settimana ha fatto confessare a Ginny che è ancora follemente innamorata di Harry e che non era affatto d'accordo all'idea di lasciarsi con lui alla fine del sesto anno, benchè gli avesse fatto credere il contrario!" disse Padma sghignazzando incontrollabilmente.

Ginny arrossì e tirò una manata sul braccio di Padma "Certo, quella che mi avete somministrato a mia insaputa mentre avevo un pochino alzato il gomito, così da assicurarmi la figura della deficiente davanti ad un tavolo pieno di nostri ex compagni! Per fortuna che Harry non era presente!"

Hermione aveva smesso di ascoltare dopo le parole di Padma, ed era impallidita di colpo. Una pozione Rivelatrice...avrebbe rivelato un segreto...un segreto molto personale mai confessato a nessuno...

"...Hermione? Ehi, mi stai ascoltando? Stai bene?"

"UH? Ehm...sì, certo che sto bene...scusa Ginny, mi sono distratta, dicevi?" rispose Hermione, tentando in ogni modo di dissimulare il terrore e il tremolio nella voce.

"Dicevo...che abbiamo deciso di essere magnanime, quindi questa pozione non ti farà rivelare un segreto inconfessabile-anche se non ci sarebbe stato niente di male, visto che le uniche ad ascoltare saremmo state noi due..."

Hermione sorrise molto poco convinta. Eccome se sarebbe stato un problema, c'era un segreto che nessuno avrebbe dovuto conoscere...

"Quindi...questa pozione a cosa serve...?" chiese invece, concentrando di nuovo lo sguardo su di essa.

"Beh...questa pozione non agisce tanto sulla mente quanto...sulle tue azioni" declamò Ginny con fare misterioso.

Hermione spalancò gli occhi, concentratissima, e fece cenno a Ginny di continuare.

"Praticamente, una volta che l'avrai bevuta, per un minuto non avrai il controllo del tuo corpo e farai qualcosa che segretamente hai sempre desiderato, ma che non hai mai osato fare"

"Non se ne parla neanche" disse Hermione risoluta, e fece per alzarsi.

Ginny intervenne bloccandole l'uscita della panca su cui era seduta.

"Hermione! Non essere sempre così razionale e controllata! E' normale fare una pazzia ogni tanto a quest'età! Pensaci, l'azione che farai sarà strettamente collegata all'ambiente in cui siamo...non potrai fare nulla di così terribile in un pub!"

"E se lo farai-intervenne Padma ridendo- potremo sempre dire che eri totalmente sbronza" e continuò a ridere contagiando anche Ginny. Quest'ultima poi cercò di calmarsi e riprese a parlare:

"Dai Hermione! Non posso credere che proprio Hermione Granger venga meno ad una promessa fatta! Sarebbe così ingiusto! Cosa potresti mai fare? Saltare sul tavolo e cantare a squarciagola, bere una bottiglia di Whiskey incendiario in un sol fiato...? Sarà divertente!"

"Certo, divertente per voi e tremendamente imbarazzante per me!" si lamentò Hermione...ma in cuor suo, stava iniziando a pensare che in fondo non ci sarebbe stato niente di male. Una pazzia ogni tanto, lei che era stata sempre così perfetta negli anni passati...una studentessa modello...E poi, con Harry e Ron di regole ne aveva infrante a bizzeffe, dunque...avrebbe forse potuto lasciarsi andare...

Guardò le sue amiche, che la fissavano con gli occhi speranzosi, e si disse che non voleva più essere il noioso topo da biblioteca...voleva essere come le altre ragazze, più interessante. La sua mente indugiò ancora un attimo su quel pensiero che poco prima l'aveva fatta sbiancare...ma lo ricacciò indietro con ostinazione. Non c'era pericolo, quella pozione non l'avrebbe fatta parlare a sproposito e soprattutto...lui non c'era.

"Solo un'azione? Per un solo minuto? Non rivelerò niente di compromettente?"

"Promesso. Fidati di noi" disse Ginny seriamente.

"Ok..." sussurrò Hermione, tra le grida di esultanza di Ginny e Padma.

Si preparò, respirò profondamente, rimosse il tappo dalla piccola bottiglia, e ingoiò il contenuto in un solo sorso.

Ginny, tutta eccitata, la fissava attenta.

"Magari non funziona, io non sento nulla di strano..." disse Hermione.

"Tranquilla...ci vorrà qualche secondo prima che faccia effetto..." rispose Ginny senza scomporsi.

"Ehi ragazze! Non sapevo foste qui! Ciao Hermione!  Che state combinando?"

Ginny e Padma si girarono per vedere il ragazzo che le aveva appena salutate, e per un attimo mancò loro il respiro.

E non ebbero la possibilità di vedere lo sguardo di pura angoscia di Hermione, che in crescente panico registrava allo stesso tempo la presenza di Harry al loro tavolo, e i primi effetti della pozione che si diffondevano nel suo corpo, uno strano calore all'altezza del petto che poi si allargava come un formicolio per tutti gli arti...

Hermione iniziò a tossire nella vana speranza di poter impedire alla pozione di funzionare, mentre Harry le si avvicinava chiedendole se stava bene.

Ginny si alzò velocemente tirando Harry per un braccio.

"Uhm...Harry...va tutto bene, te l'assicuro...Hermione ha solo bevuto un po' troppo...vai pure, ci pensiamo noi..." ma Harry non si lasciò convincere e insistette per avvicinarsi ad Hermione e controllare le sue reali condizioni.

In quel momento Hermione, che non aveva avuto la percezione di ciò che le accadeva attorno, si alzò all'improvviso, quasi meccanicamente. Ginny e Padma la guardarono un po' spaventate, attanagliate dal senso di colpa che potesse fare qualcosa di imbarazzante davanti ad Harry, spettatore inaspettato.

Cercarono di raggiungerla e condurla via, ma in quel momento Hermione alzò il viso, un'espressione incantata e vagamente sognante negli occhi, e ignorandole si voltò verso Harry.

"Hermione? Cosa succede? Ti senti male? Cos'hai bevut-...."

Non potè concludere la frase perchè Hermione gli aveva messo le mani attorno il collo e lo stava baciando con passione.

Harry restò un attimo paralizzato, i pensieri totalmente spazzati via dal suo cervello, la testa leggera e totalmente vuota. Notò solo dopo qualche attimo che stava rispondendo al bacio con la stessa partecipazione di Hermione.

Un attimo...HERMIONE?! Hermione lo stava baciando con foga! La sua migliore amica! Non era possibile, era fuori dal mondo...non poteva succedere. Era sbagliato, doveva fare qualcosa.

Ma non si staccò.

Fu qualcos'altro a staccarli, una forza esterna...una forza accompagnata da grida stridule e angosciate...

Harry tornò in sè per vedere Ginny che strepitava contro di lui, mentre Padma  cercava di trattenerla e zittirla in ogni modo.

"C-cosa stavate facendo!!! Siete delle carogne! COME AVETE...COME AVETE POTUTO..." e poi iniziò a singhiozzare violentemente.

Harry, confuso e disorientato, guardò cauto nella direzione di Hermione, e solo allora si accorse che la ragazza aveva la testa china, con una mano si sorreggeva al tavolo mentre con l'altra si stringeva convulsamente la gola, respirando affannosamente.

All'improvviso, Hermione alzò il volto. Harry vide con sgomento l'espressione di puro imbarazzo e orrore nei suoi occhi, e invece non ritrovò più quell'espressione vacua che gli aveva fatto credere fosse ubriaca.  Provò ad aprire la bocca, ma non riuscì ad emettere alcun suono.

Ad emettere un suono fu invece Ginny, che si scagliò contro Hermione stringendole una mano attorno a un polso, con uno sguardo omicida negli occhi

"TU...Tu sei la mia...la mia migliore amica...perchè hai ba---baciato HARRY?!?...Io...io ti odio...!"

Hermione la guardò sbigottita, senza credere alle sue orecchie. La realizzazione di quello che era successo la investì come una doccia fredda...pur non rendendosi conto di quello che stava facendo sotto effetto della pozione, ogni cellula del suo corpo poteva percepire quello che era accaduto, prima ancora che Ginny glielo sbattesse in faccia con puro disprezzo.
Sapeva che sarebbe potuto succedere...lo aveva saputo nell'istante in cui aveva avvertito la presenza di Harry nel pub...ma anche allora era troppo tardi, la pozione già in azione...

"Non ti voglio più vedere...mai più!"

Hermione sentì quelle parole e capì che Ginny era corsa fuori dal locale di corsa. Decise che non poteva affrontare nient'altro quella sera, soprattutto non Harry e le implicazioni del suo gesto.

Quel segreto che tanto la tormentava era venuto fuori, in un modo o nell'altro. Forse era destino.

Si smaterializzò, senza degnare Harry di uno sguardo.

 

***

"E così...tu sei entrato nel pub, lei ti ha baciato e poi si è smaterializzata...?" cercò di riassumere Ron dopo aver sentito il racconto in dettaglio. Stava cercando di controllarsi a fatica. Harry annuì debolmente, con la testa tra le mani.

"E io dovrei crederti...?!"

Harry sbuffò e cercò gli occhi dell'amico: "Ron...sinceramente adesso l'ultima cosa che mi interessa è convincere te di come sono andate le cose! E' successo quello che ti ho raccontato...però non posso negare di aver...insomma..."

"...di averla baciata e di aver approfittato della situazione! E' quello che mi hai detto appena sei piombato qui! 'Ho baciato Hermione'...cosa dovrei pensare?"

"RON! Io non ho proprio approfittato di nessuno! Sì...ho ricambiato il bacio...ma non so perchè...Scusa, ma ora che ci penso...perchè devo giustificarmi con TE?!"

Ron arrossì fino alla radice dei capelli.

"Perchè...perchè..è-è Hermione, per la miseria! E' la nostra migliore amica! Tu non...non devi--non puoi...insomma NO! E' sbagliato!"

"Prima di tutto ti ripeto che è stata LEI a saltarmi al collo e baciarmi per prima -Ron fece un gesto stizzito-...e poi...ma per caso sei geloso?!"

"Io non sono geloso di nessuno! Che scemenze vai dicendo?" sbottò Ron, colto sul vivo. Ma poi, guardando l'espressione eloquente di Harry, decise di riparare.

"Non è gelosia...quella fase era dei tempi di Hogwarts...ora semplicemente Hermione è come una sorella...e quindi mi sento protettivo...e...pensavo che fosse come una sorella anche per te! Oddio Harry...è come se avessi baciato tua sorella..."

"RON!"

"Ehm...scusa..."

"Comunque...anch'io credevo di provare una specie di affetto fraterno per lei...credo...e anche adesso...o forse no..." balbettò Harry,  e si lasciò cadere all'indietro sbattendo una testata contro il divano.

Ron sospirò, sussurrando un'imprecazione.

"Ah...Ron..."

"Cosa c'è ancora?"

"A-hem...a proposito di sorelle..." Ron si girò con lo sguardo terrorizzato "...c'era anche Ginny, al pub"

"COSA?!"

"Era lì con Hermione e Padma...ha visto tutta la scena...e...poi ha detto ad Hermione che la odiava...ed è corsa via..."

"Per la barba di Merlino, Harry! Come hai potuto creare tanti casini in neanche 10 minuti?" ma quando colse lo sguardo misto tra la disperazione e la disapprovazione di Harry, decise di correggersi: "...scusa...non sei l'unico ad avere la responsabilità di quello che è successo...-indugiò un attimo-...e sì, non è neanche colpa tua se Ginny non si è ancora rassegnata all'idea che la vostra storia sia finita da 3 anni...Più tardi le telefonerò per sentire come sta. Resta però il fatto che tu ed Hermione...insomma...!!! Cosa intendi fare? Parlarle...?"

"Non ci penso proprio! A malapena riesco a rendermene conto io stesso, non riesco a capire cosa ho provato in quel momento...cosa diavolo potre raccontare a LEI..?!" esclamò Harry riprendendosi un attimo dallo stato di catalessi in cui stava cadendo.

"Ok...ok...ma ti ricordi che dovrai vederla per forza, vero...?"

Harry spalancò gli occhi quando gli balenò in mente la triste consapevolezza che avrebbe davvero dovuto vederla, e molto presto.

"Oh no...la festa di Fred e George..."

"Già...e non potete mancare per nulla al mondo, visto che mia madre la sta organizzando da praticamente un anno per avere finalmente la possibilità di averci di nuovo tutti insieme..."

"Fantastico...veramente fantastico...! E' la mia fine"

"No, non è la fine di nessuno" disse Ron alzandosi e tirando una sberla ad Harry sulla nuca "non posso crederci, e tu saresti l'eroe del mondo magico che ha sconfitto Colui-Che....uhm...V-Voldemort? E non hai il coraggio di parlare alla tua migliore amica?"

"E se provassi qualcosa per lei?" Harry aveva pronunciato le parole senza quasi rendersene conto...come avesse dato voce a un dubbio nascosto nel profondo del suo animo, troppo inquietante per venire a galla.

Ron si girò verso di lui e gli si sedette di nuovo accanto.

"Se tu provassi qualcosa per lei, per quanto l'idea mi sembri...uhm...folle, credo che dovresti fare in modo di esserne certo. Oh, e poi magari capire per quale motivo LEI ti...avrebbe...baciato. Ecco! Questo potrebbe essere il primo passo! Auguri, amico! Io vado a dormire, e dovresti pensarci anche tu...sei ridotto uno schifo " e così dicendo, si alzò andando nella sua stanza.

Harry restò immobile. Decise che avrebbe assecondato il corso degli eventi...fino al sabato in cui avrebbe dovuto incontrare Hermione.

'Quattro giorni...per capirci qualcosa' mormorò tra sè.

 

***

"DEVO PARLARGLI!" gridò Hermione in preda ad una crisi isterica in piena regola.

"Subito...adesso...che dici? Vado a casa loro? Uhm...però c'è Ron...no è meglio di no...lo chiamo? E non guardarmi così, dì qualcosa!" ma in realtà, non si aspettava che Luna le rispondesse, perchè si voltò subito ricominciando a camminare su e giù per la stanza senza più darle retta.

Luna dal canto suo guardava con tutta tranquillità l'amica, che le era piombata in casa a quell'ora di notte senza preavviso. Sembrava che la cosa non la toccasse più di tanto, anzi pareva quasi soddisfatta e leggermente compiaciuta di quella che invece Hermione descriveva come una catastrofe.

"Mi sono comportata come una bambina! Non volevo essere da meno, non volevo deludere due amiche...e così ho fatto una cosa terribilmente...IDIOTA! Non è possibile...non è possibile...ma cosa mi è passato per la testa...io pensavo che fosse una cosa innocua...per divertirsi...che sapevo divertirmi anch'io, come tutte loro...ed ecco! Ho provocato una strage!"

Quando Hermione si lasciò cadere pesantemente sul divano, accanto a lei, Luna le mise una mano su una spalla, con assoluta calma e delicatezza, incatenò i suoi occhi a quelli dell'amica e le disse, con estrema naturalezza : "Ti è piaciuto?"

Hermione passò rapidamente da un colore rosso cremisi ad un pallore mortale, e gemette abbassando il capo e contorcendosi le mani spasmodicamente.

"Te l'ho detto...come ho fatto a rendermene conto...ero sotto l'effetto di quella pozione, non potevo controllare le mie azioni...dio, come ho potuto essere così stupida da fidarmi di quelle due vipere!"

Luna continuò a fissarla senza battere ciglio.

"La pozione ti ha fatto agire spinta da un desiderio represso per anni. Anche se non potevi controllarti...era quello che volevi, no?" riprese Luna analitica.

Hermione soppesò lentamente le dolorose -ma tragicamente veritiere- considerazioni dell'amica.

"Sì, era quello che volevo, d'accordo? Ho iniziato a sognare Harry di continuo un po' di anni fa, sognavo di baciarlo e di...-scosse la testa come a voler scacciare un ricordo- ...insomma, poi ho iniziato a provare...qualcosa...di strano...che mi faceva letteralmente impazzire ogni volta in cui me lo ritrovavo davanti..." riprese fiato, dominata dall'imbarazzo e dalle emozioni violente che stava ricordando- "...però ho deciso di far finta di nulla...era troppo COMPLICATO, poi la guerra...e poi c'era Ron...e appena siamo usciti da Hogwarts eravamo tutti così impegnati a pensare al nostro futuro...io sono tornata a vivere con i miei, ed Harry era così preso per farsi ammettere al corso per Auror...non volevo creare problemi, lui aveva bisogno di un' amica..."

"Non hai mai detto nulla" replicò semplicemente Luna, con aria un po' trasognata.

"Mi vergognavo...dovevo essere la sua migliore amica, il suo appoggio...non una ragazzina che lo seguiva sospirando e facendo sogni equivoci su di lui..." -annuì decisa, convintissima della sua scelta- "...e poi c'era Ginny"

"Ginny prova dei sentimenti per Harry, ma ormai si sono lasciati e lei non ha nessun diritto su di lui" rispose Luna. Incredibile come riuscisse, con una semplicità disarmante, ad essere sibillina e a spazzare via anni di dubbi con una banale, limpida considerazione.

Hermione restò di stucco, guardandola. Aveva ragione, ma forse Luna non conosceva alcuni retroscena che rendevano la situazione leggermente più complessa. Come il fatto che Hermione, durante gli anni ad Hogwarts, si fosse sempre offerta di consigliare Ginny sul suo rapporto con Harry, di aiutarla e sostenerla. Come il fatto che Harry e Ginny fossero effettivamente stati insieme, e benchè la loro storia si fosse poi definitivamente conclusa, Hermione era stata indotta a pensare che Ginny ormai avesse l'esclusiva.

'Come una stupida' si rimproverò Hermione. Era stata così abituata a considerare Harry off-limits, talmente scoraggiata dalle mille circostanze sfavorevoli e dall'uragano di novità che aveva travolto le loro vite negli ultimi anni...tanto da non aver mai affrontato la realtà.

"Ginny ora mi odia, proprio come avevo immaginato nel peggiore dei miei incubi" disse secca Hermione, più a se stessa che a Luna.

"Ginny è sconvolta per quello che ha visto, ma se è intelligente, con il tempo capirà"

"Capirà cosa...? Che la mia più grande aspirazione è sempre stata baciare il ragazzo di cui LEI è innamorata da 10 anni...e baciarlo senza neanche la speranza di essere ricambiata...?"

"Questo è tutto da vedere" rispose Luna, pensierosa.

Hermione si accasciò, coprendosi il viso con le mani e appoggiandosi contro la spalla dell'amica.

"Che cosa devo fare...?" bofonchiò sconsolata.

"Dormirci su. Stasera sei troppo isterica per affrontare la situazione"

Hermione si sollevò lentamente e sorrise suo malgrado. Sbadigliò senza riuscire a controllarsi e si schiaffeggiò qualche volta le guance.

"Forse hai ragione...sono tesa come una corda di violino, ma anche distrutta. Ti spiace se..."

"Puoi dormire in camera con me, ho un letto matrimoniale. Credo che dovrai usare il telefono per avvertire i tuoi, non penso il loro camino sia collegato" disse Luna come se nulla fosse. Hermione l'abbracciò velocemente schioccandole un bacio su una guancia.

"Grazie mille, non avrei sopportato le domande di mia madre tornando a casa. Non devo avere una bella cera" e così detto, si alzò correndo al telefono.

Luna la seguì con lo sguardo, con un' espressione carica di risolutezza e mistero negli occhi.

 

***

 

 

  
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