Correva a perdifiato sentendo solo il respiro affannato accompagnato dai suoi passi pesanti e agitati che marchiavano il terreno fangoso con delle profonde impronte.
Al suo passaggio le foglie morte sul marciapiede volarono via ma non gliene fregava niente.
Trascinava dietro la sua motosega da bravo killer americano ancora traumatizzato per ciò che gli era sucesso.
Corse e corse fino a raggiungere una grande chiesa gotica e fermandosi di scatto rimase un attimo a fissarla.
Il suo petto si alzava e abbassava in maniera irregolare mentre cercava di riprendere un pò di fiato.
Damn it...
Sussurrò tra gli ansimi passando il dorso della mano contro le labbra.
Fissava la grande struttura gotica davanti a lui iniziando a riflettere o almeno,ci provò.
Se ricordava bene le leggende nei luoghi consacrati mostriciattoli come quello non potevano accedere quindi percorse rapidamente la rampa di scale che lo separavano dal portone in legno ed entrò richiudendoselo alle spalle con un rumore sordo.