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Autore: Smurfette    28/01/2012    2 recensioni
Il tenore di vita che conduce la madre di Heather da ben sedici anni non le permette di mantenere entrambe ed è costretta ad affidare sua figlia al marito che, nel frattempo, si è arricchito ed è entrato a far parte dell'alta società.
Heather si ritrova così ad essere la figlia di un uomo famosissimo e ricchissimo; si prospettano molti cambiamenti e novità: un iniziale forzata convivenza che si rivelerà estremamente piacevole e fruttuosa, nuovi amici fuori dalle righe e altrettanti nemici, tutto mescolato con un pizzico di intrighi e amore...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Heather, Nuovo Personaggio, Sorpresa
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Di già?- sbuffò Heather rivolgendosi a Zoey che, accanto a lei, aveva un aria annoiata quanto la compagna.
-E' sempre stato così- spiegò Zoey -Non aspettarti che i professori attendano una settimana per cominciare a spiegare il programma ed iniziare ad interrogazioni-
La mora sospirò, tornando ad osservare la professoressa di chimica che spiegava i vari tipi di reazioni redox alla lavagna.
-Adesso ragazzi ci dirigeremo in laboratorio. Vorrei farvi capire come funziona, dato che è la prima volta che vi cimentate in questa materia-
I ragazzi si alzarono creando un po' di chiasso, ma la severa professoressa li minacciò con le interrogazioni a tappeto e tutti, dall'inizio alla fine, si diressero in laboratorio ordinati e silenziosi.
-Chissà cosa ci farà fare- constatò Zoey mentre osservava curiosa i vari strumenti.
-Questa mattina ho intenzione di farvi fare delle cose molto semplici. Risolverete il problema che vi detterò e, una volta ottenute le moli, basterà mischiarle con una certa quantità d'acqua che vi dirò. Per farlo, dovrete usare la bilancia di precisione: organizzatevi in gruppi-
Heather ed Zoey rimasero insieme e a loro si unirono due ragazzi. Il primo era alto, il secondo era più basso ma entrambi erano molto magri.
La giovane mora storse il naso non appena cercò di svolgere il primo passaggio.
-C'è qualche problema?- domandò Zoey notando la reazione della compagna.
-Non ho capito l'equazione che devo svolgere, a dirla tutta-
-Io mi sono bloccata su questo passaggio- constatò Zoey osservando il suo esercizio scritto sul quaderno.
-E' semplice- intervenì il ragazzo più alto -Guarda, noi abbiamo i dati iniziali e conosciamo quel dato che è una costante. Basta relazionarli e avrai il risultato!-
Heather e Zoey cominciarono a scrivere, poi sorrisero soddisfatte.
-E' vero!- battè le mani entusiasta Zoey.
-Comunque piacere, mi chiamo Harold-
-E io Cody!- disse l'altro, mentre cominciava a regolare la bilancia.
-Ah, conoscete Sam?- domandò Zoey.
-Esatto, è un nostro caro amico- annuì Cody -Anche voi lo conoscete?-
-L'abbiamo conosciuto ieri- disse Zoey.
-Sono la sorella di Dakota- disse Heather -E lei ci ha presentato i suoi amici, sono molto simpatici-
-Ho capito chi sei!- esclamò Cody tutto d'un tratto -Ci stavo pensando da ieri quando ho sentito il tuo cognome, ma adesso ci sono arrivato: sei la "nuova" figlia di Harry Wilson!-
-Esatto- confermò la mora.
-Pesiamo un po' questi ingredienti, su- disse Zoey -Voglio proprio vedere cosa succede!-
I ragazzi pesarono i vari elementi e quando raggiunsero un risultato soddisfacente li versarono con la quantità d'acqua che indicò loro la professoressa.
-Oooohhhhh!- esclamarono in coro osservando l'acqua trasparente che al contatto con le varie polveri assunse un colore giallastro.
-Cosa c'è, ho fatto una magia?- scherzò la professoressa.
Heather rise, guardando l'insegnante.
Tutti i professori erano molto seri e professionali, ma era sicura che l'anno sarebbe trascorso tranquillamente.


Il tempo trascorse velocemente ed era già l'ora di cominciare le varie attività.
Anche su questo punto il preside non scherzava...
Courtney e Blaineley si diressero verso il campo di allentamento delle Cheerleaders che distava poco dagli altri, soprattutto dalla pista dei corridori.
-Uffa, e ti pareva- sbuffò la castana lisciando la gonna pieghettata -Dovevamo "assolutamente" iniziare dal secondo giorno-
-Sicuramente organizzeranno solo i cori, le disposizioni e le coreografie- aggiunse Blaineley passandosi una mano tra i capelli -Non faremo un bel niente-
-L'unica cosa positiva è indossare la divisa. Ci valorizza e poi adoro il colore...-
-Uh sì, hai ragione. All'inizio pensavo che verde e turchese fosse un terribile accostamento ma da quando gli stilisti hanno iniziato ad usarlo frequentemente ho cambiato idea-
-Hai visto Anne Marie per caso?-cambiò discorso Courtney.
-Mmh...no, sinceramente. Forse è andata dalla parrucchiera...-
-Ma non era andata ieri? Insomma, che utilità c'è? I capelli le si tengono così bene...- disse Courtney, pensando alle strambe capigliature della compagna che restavano intatte nonostante le intemperie di ogni giornata.
-Eh...sapessi che ci fa...- sussurrò Blaineley, ma la compagna non la sentì.
-Penso che Beth sia già lì con Lindsay-
-Sì, mi hanno detto che si avviavano per organizzarsi. O meglio, Beth doveva organizzarsi, Lindsay voleva vedere Tayler-
Entrambe ridacchiarono.
-Sono così carini- sospirò Courtney -Anche io vorrei una storia d'amore come la loro...-
-Beh, con Duncan l'avresti. Un po' fuori dalle righe ma...-
-Ah, no, no, mia cara. Se pensi che ti concederò di corteggiare Alejandro al mio posto te lo puoi scordare!-
-Si vedo lontano un miglio che Alejandro non è interessato a te!- le fece il verso la biondina.
-Mpff...ad Alejandro non interessa proprio nessuna, se volete saperlo- una voce le raggiunse di spalle.
-Duncan, ti pare educato ascoltare le conversazioni altrui?- lo accusò acidamente la bruna.
-E da quando in qua tu fai il nostro stesso percorso?- domandò la compagna inarcando un sopracciglio.
-Insomma, quante domande. Volevo farmi un giro. E poi le piscine non sono ancora pronte, quindi per oggi ho il pomeriggio libero. E da quanto ho potuto ascoltare...-
-Duncan!- sbottarono in coro le due.
-...anche voi non farete un granchè, quindi pensavo di restare un po' in compagnia-
Le due si guardarono, poi risero e a loro si unì anche il punkettaro.
-Dai, vieni- lo invitò la castana che, imitata dalla compagna, piegò il braccio per fare spazio a quello di Duncan.


-Ah, sei tu-
Heather aveva appena finito di svoltare l'angolo del corridoio.
Davanti a lei, Alejandro.
Proprio al centro del corridoio.
-Che entusiasmo- ribattè seccato.
-Tu...basket?- rise la ragazza notando il borsone del giovane -Ieri avevo visto solo colossi alle iscrizioni-
Alejandro fece spallucce, indifferente.
-Non ho intenzione di gareggiare a livello agonistico con le altre scuole. Lo faccio giusto per i crediti. Piuttosto, tu, cosa hai scelto?-
-Cos'è questa, una conversazione amichevole?-
-No, una semplice domanda-
-Partecipo al club "A tutto sport". Per il tuo stesso motivo, anche se l'idea di provare varie attività mi fa piacere-
Piombò un silenzio imbarazzante.
-Beh, ci si vede- disse lui.
-D'accordo- rispose di rimando lei.
Alejandro si spostò a destra ed Heather a sinistra, ritrovandosi così davanti.
-Ops...-
Ancora una volta, la stessa cosa.
-Insomma, ma lo fai a posta?!? Sono già in ritardo!!!- sbottò la ragazza, infastidita.
-Sei tu che ti metti davanti!-
-Mi lasci passare sì o no?!? Anzi, facciamo una cosa. Passo io per prima-
-E perchè dovrei lasciarti passare prima, scusa?-
-Che domande sono! Sono una signora!-
-Signora? Quale signora?-
Adesso era troppo.
Aveva mantenuto fin troppo la calma quel giorno, Heather.
-Ehi!!! Vedi di portarmi rispetto, Alejandro Burromuerto!!!-
Con una rapida presa portò il braccio destro alla spalla sinistra e afferò la tracolla del borsone pronta a lanciarla verso i fianchi del ragazzo che però aveva i riflessi pronti ed indietreggiò.
-Stiamo sfociando nell'assurdo- commentò, roteando gli occhi al cielo e gesticolando.
-E' la prima volta che vedo una ragazza non cadere ai tuoi piedi!-
Heather si voltò e vide un ragazzo dalla strana capigliatura.
Aveva i capelli neri e una voluminosa cresta verde acido.
-Saresti?- domandò incuriosita.
-Duncan. Tu Heather, immagino-
-Come fai a sapere il mio nome?- chiese, scettica.
-Ti ho vista ieri con Carlos e Josè. Ho sentito pronunciare il tuo nome dagli stessi, ieri in corridoio-
-E cosa stavano dicendo?-
-Cos'è, un interrogatorio?- commentò stizzato Alejandro.
-Calmati, amico. Comunque non lo so, non sono riuscito ad ascoltare-
-Ah- sospirò Heather.
Chissà cosa stavano dicendo su di lei...
-Duncan, non eri con Courtney e Blaineley?- domandò Alejandro inarcando un sopracciglio.
-Sì, ma non avevo il permesso di entrare nel loro campo di allenamento...così sono tornato indietro-
-Comunque sia- intervenì una voce estranea, ma che a Heather pareva di aver già sentito -L'avevo detto che eri una tipa tutta pepe!-
Era Miky, il ragazzo che aveva difeso lei e Zoey.
-Oh! Sei tu, il ragazzo dell'altra volta- sorrise Heather -Grazie ancora! Se non ci fossi stato tu a quest'ora sarei a scontare una punizione dal preside, eheh...-
-E' sempre un piacere soccorrere le belle ragazze, vero Miky?- ridacchiò Duncan dando una leggera gomitata al compagno.
-Mpff...sei il solito idiota!- si crucciò il ragazzino.
-Scusate, ma perchè ci fissavate poi?- domandò ad un tratto Heather. Pensava di essere passata inosservata.
-A dire la verità è stata una coincidenza- fece spallucce Miky.
-Miky, sei troppo ingenuo- ghignò il punkettaro -In realtà Alejandro per la prima volta in tre anni è uscito di fretta e furia da scuola, seguendo te e i fratelli. Chissà, forse era geloso...-
-Ma taci, che non sai quel che dici!- grugnì Alejandro, mentre assumeva un colorito rossastro e serrava i pugni, minaccioso.
Era in imbarazzo.
Heather ghignò, assumendo un' espressione molto simile a quella del punkettaro.
-Uhuh, la situazione si sta riscaldando...- lo prese in giro l'amico.
Heather si voltò verso Alejandro e si diresse verso di lui fin quando la distanza tra loro non diminuì velocemente, poi avvicinò il viso a quello del ragazzo che deglutì.
-Quindi, ti interesso, vero? Ed ora come la mettiamo?-
Alejandro indietreggiò, ancora più in imbarazzo di prima.
Quella ragazza era irritante...ed era bella, fin troppo bella, ma non l'avrebbe mai ammesso.
-Farai meglio a tacere anche tu. Non sapete quello che farneticate- sbuffò, incrociando le braccia al petto.
-Ahahahahahaha- risero in coro i tre.
Heather alzò lo sguardo e vide un orologio posto sulla parete di fronte a lei.
-Oh, no! Sono tremendamente in ritardo!- esclamò iniziando a correre verso l'uscita -Vado di fretta, ci vediamo!-
-Muoviamoci anche noi- commentò Alejandro senza degnare di uno sguardo i due che si lanciarono un'occhiata d'intesa.


Heather lanciò con nonchalance il borsone sulla panca su cui erano sedute le sue compagne.
Zoey la osservava stupita.
-Ma...Heather, che hai? E come mai così in ritardo?- domandò Dakota alzando gli occhiali da sole per guardare meglio la sorella.
-Se ti può far stare meglio, sappi che non abbiamo ancora cominciato nulla...e vi sono anche dei ritardatari- proferì Zoey ricordandosi delle sorelle Jo ed Eva.
-Lasciamo perdere...-
-Scommetto che hai incontraro Carlos e Josè!- esclamò ad un tratto la biondina.
-No, Dakota. Peggio-
-Uh? E chi sarebbe?-
-Il loro fratellino, A-l-e-j-a-n-d-r-o!- pronunciò il nome disgustata tanto da scatenare le risate delle due.
-Cosa c'è da ridere?- domandò Jo avvicinandosi -Ho forse qualcosa in faccia?-
-No, no- scosse la testa Zoey -Heather si stava raccontando una sua "disavventura"-
-Già- roteò gli occhi la canadese.
-Salve, ragazze!-
Il giovane che ieri Heather e le altre avevano notato alle iscrizione e che Jo aveva guardato con un' aria apparentemente indifferente salutò le due sorelle con un strano saluto accademico.
-Ci si vede, Brick- ricambiò il saluto Jo, prendendolo in giro.
-Brick, permettimi di presentarti le nostre nuove amiche. Loro sono Dakota, Zoey ed Heather-
-Piacere- dissero in coro le tre.
-Il piacere è tutto mio, Brick-
-Secondo voi inizieremo immediatamente?- domandò Zoey un po' preoccupata -Non sono molto preparata fisicamente-
-Si vede, rossa- commentò Jo -Non hai neanche un muscolo! Sei fortunata ad avere una linea così! Un po' di ciccia in più e...ti lascio immaginare-
-Io non penso di essere preparata ad affrontare cose come corsa o roba del genere, di solito mi dedico alla palestra...-
-Non preoccupatevi, penso che il primo giorno di allenamento saranno clementi- constatò Brick.
-Mmh...a dire la verità sono incerta- commentò Eva -L'anno scorso ci sono andati giù pesanti-
-E con cosa hanno iniziato?- domandò Dakota, visibilmente preoccupata.
-Con la...- Eva stava per concludere la frase, quando una voce perentoria e possente bloccò il filo del discorso.
-CORSA!!!-


Carlos, Josè, Brady e Justin erano intenti a correre, si stavano riscaldando ancor prima che gli esercizi effettivi incominciassero.
-E così avete incontrato quella Heather di cui hanno parlato i giornali e la televisione- disse Justin.
-Esatto- annuì Brady -Carlos e Josè sembrano avere una particolare simpatia per lei-
-Io?- disse Josè, ridendo -A me piace scherzare con tutte le belle ragazze, e quella Heather non è da meno...-
*Sbang*
I tre si fermarono e videro davanti a loro Carlos a terra.
Era sbattuto contro la rete che delimitava il campetto.
-Ma che diav...- Josè non fece in tempo a commentare che cominciò a ridere fragorosamente.
-Razza di idiota, aiutami invece di ridere!-
Brady si avvicinò ed aiutò il compagno ad alzarsi, mentre Justin osservava la scena indifferente.
-Justin, perchè non ridi?- domandò Josè ancora scosso da quella scena esilarante.
-Se rido mi vengono le rughe!- spiegò.
-Mmh...ma cosa hai combinato?- domandò Brady inarcando un sopracciglio.
-Stavo guardando cosa combinavano quelli del nuovo corso- rispose Carlos passandosi una mano sulla fronte divenuta rossastra a causa dell'impatto.
-Mmh...Heather- commentò Josè -Tu stavi guardando lei, non gli esercizi che svolgevano-
-Ma cosa dici?!?-
-Josè ha ragione- intervenì Justin ridacchiando e guardando con aria complice il compagno -Da quando ti interessi degli altri sport?- -Mpff...-
-Sei interessato alla canadese, vero?- domandò Brady, ammutolendo tutti.
Di solito se la persona in questione chiedeva una cosa del genere non scherzava, ma era terribilmente serio.
-Tu spiegami come non fai a non interessarti ad una ragazza così diversa...-


Dakota si sedette sulla panca, esausta.
Era sudata e non aveva più forze.
Poco dopo arrivò Zoey che la imitò e si portò una mano alla fronte, respirando affannosamente.
-E' davvero...ah, ah...- cercò di commentare, ma non vi riuscì e preferì non continuare.
-Lasciamo perdere- si crucciò Dakota storcendo il naso -Di sicuro avrò un aspetto orribile, in questo momento-
-Penso proprio- disse Heather che era arrivata un po' prima delle due e che stava porgendo alle compagne degli asciugamani -Che dovremmo andare a farci una bella doccia!-


Le ragazze, insieme a Jo, Eva e Brick che le aspettavano da un po' stavano finalmente uscendo da scuola. Anche quella giornata era finita, finalmente.
-Se foste impegnate un po' di più nei primi esercizi Hacket non vi avrebbe costretto a correre per tutta la pista una seconda volta- disse Eva.
-Quell'uomo è il colmo!- esclamò Zoey -Non ha la minima pietà!-
-A chi lo dici- commentò Brick massaggiandosi la schiena.
Le ragazze risero un po'.
Mentre facevano piegamenti Chef Hacket si era seduto sulla schiena del ragazzo che non riusciva ad eseguire correttamente l'esercizio.
Sembrava gli avesse fatto molto male...
-Ehi, voi due!-
I giovani si voltarono e videro Carlos, Josè, Brady ed un altro ragazzo.
Si stavano rivolgendo a Dakota ed Heather.
-Non salutate più?- ammiccò Josè.
-Salve- dissero in coro le due, con voce monotona.
-Che entusiasmo!- roteò gli occhi il ragazzo -Che fate sabato?-
-E a voi che importa? Mancano ancora quattro giorni, dopotutto- ribattè Dakota incrociando le braccia.
-Volevamo invitarvi a ballare. L'invito ovviamente non è indirizzato solo a voi, ma anche i vostri amici. Comunque, mi chiamo Brady. Loro sono Carlos, Josè e Justin-
-Dakota ed Heather- disse la biondina -E loro sono Zoey, Jo, Eva e Brick-
-E dove?- chiese incuriosita Zoey.
-Al Wabilues- disse Brady -La gestisco in parte anche io, ho "affittato" una sala privata solo per chi frequenta il nostro istituto-
A Zoey si illuminarono gli occhi e circondò le spalle delle due amiche.
-Vi facciamo sapere subito! Aspettate un attimo!-
-Ma cosa fai?- domandò Heather accigliata.
-Aspetta, Heather! Non ha tutti i torti!- annuì Dakota.
Il gruppetto si dispose circolarmente.
-Ragazzi, che ne dite? Siamo già in due a voler andare!- disse Zoey accennando a lei e Dakota.
-Scusate, ma cosa c'è di speciale in questa discoteca?-
-Heather, forse non lo sai- le spiegò Eva -Ma è la discoteca più famosa della città. Certo, andarci normalmente non è un bell'affare, ma qui stiamo parlando di una vera e propria festa dove è invitata tutta la scuola-
-O meglio, una parte della scuola- specificò Brick.
-Sono invitati solo "Coloro che contano"- disse Jo con tono sprezzante.
-Neanche io sono d'accordo su questa cosa- ammise Zoey -Ma lì puoi entrarci solo se sei invitato. Dai, solo questa volta...-
-Comunque noi tre siamo d'accordo- proferì Brick seguito dai cenni di consenso delle due sportive.
Heather sospirò.
-E va bene...-
-Vi siete decisi?-
Il cerchio si aprì, mostrando cinque giovani raggianti ed un Heather crucciata.
-Ci stiamo!- esclamò gioiosa Zoey.


Erano circa le quattro del pomeriggio.
Heather e Dakota, dopo aver avvisato i genitori, era uscite di casa e si erano dirette verso un grazioso bar che si trovava lì vicino.
Ad aspettarle c'erano Zoey, Jo, Eva, Brick, Sam, Sierra, Cody e Harold.
Con loro, altri ragazzi.
-Chissà chi sono- disse Dakota.
-Lo scopriremo presto!-
Le due raggiunsero i compagni e si sedettero all'elegante tavolino che avevano occupato.
-Salve ragazze!- le salutò Sam agitando la mano.
-Ciao a tutti- sorrisero le due.
-Ragazze! Vi voglio presentare delle persone che ho conosciuto al club di tennis!-
-Allora hai iniziato veramente a fare attività fisica!- esclamò Dakota.
-Esatto! E con lui, ci siamo anche noi!- annuirono decisi Cody e Harold.
-Loro sono Owen e Staci, sono fratelli-
-Piacere!-
-E questi ragazzi che vedi seduti accanto a loro sono dei loro compagni-
-Che adesso sono anche nostri!- scherzò Zoey mentre una ragazza dai capelli arancioni le mostrava qualcosa sul suo cellulare per poi scoppiare a ridere all'unisono.
-Sono Izzy, Noah, Geoff e Bridgette-
-Molto piacere!-
-Una curiosità: voi due siete fidanzati?- chiese Dakota interessata.
-Ehm...sì- arrossì leggermente Bridgette mentre il ragazzo dai capelli biondi le circondava le spalle con le braccia -Ci siamo conosciuti al liceo, il primo giorno alla prima ora. Io sono arrivata in ritardo e ho trovato posto libero affianco a lui...-
-Eheh!- ridacchiò Geoff.
-E voi due?- domandò Dakota rivolgendosi a Noah ed Izzy.
-No, assolutamente no!- esclamò il ragazzo che indossava un maglioncino infeltrito rosso.
-Siamo solo amici! Ci siamo conosciuti nel laboratorio di chimica!- spiegò la ragazza sorridendo.
-Uh? Ma il laboratorio di chimica non è aperto solo alle terze, alle quarte e alle quinte?- domandò Zoey.
-Esatto! Ma un giorno la professoressa era assente ed è venuta a sostituire un professore anziano e rincitrullito...ci siamo spacciati per una terza e ci ha portati lì!-
-Vi lascio immaginare- continuò il discorso dell'amica Noah -Izzy ha cominciato a delirare...e il professore l' ha affiancata a me ed Owen, secondo lui eravamo troppo silenziosi-
-Beh, a parlare al posto mio c'era lui- rise Owen indicando il suo didietro.
I presenti storsero il naso, disgustati.
I ragazzi passarono varie ore tra chiacchiere, risate e gustando dei deliziosi frappè.
-Ragazzi- disse Bridgette -Sapete della festa alla discoteca Wabileus? Geoff farà il dj!-
-Ci potete scomettere, belli!- scherzò il ragazzo -Siete stati invitati? Nel caso contrario...fate il mio nome!-
-Io e mio fratello non siamo stati invitati, ma è una vera ingiustizia! La mia proproprozia ha inventato le luci stroboscopiche...-
-Non dire bugie, Staci!- la riprese Owen.
Heather sorrise.
Erano tutti un po' matti ma...in quale altro luogo poteva trovare gente così?
Unici.


Angolo autrice
Inizio col ringraziare chi ha recensito il precedente capitolo, MarySunny e White_Fang; chi continua a seguirla e chi la legge semplicemente e magari non è neanche iscritto a Efp. ^^
Sono stanchissima >_>
Volevo pubblicare il capitolo questo pomeriggio e avevo anche finito di scriverlo ma non avevo la possibilità di corrergelo quindi ho preferito rinunciare e rimandare la pubblicazione a stasera.
Adesso stacco che è tardi, al prossimo capitolo e mi raccomando, continuate a seguirmi!^.-
  
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