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Autore: Piuma e Pergamena    29/01/2012    1 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction su Harry Potter, ed è attualmente in fase di correzone! Si svolge alla fine del sesto libro, ma la battaglia è stata più grande e, soprattutto, Voldemort ha vinto.
Hermione avrebbe preferito morire quella sera, insieme a tutti i suoi amici, ma qualcuno ha pensato che mantenerla in vita fosse peggio.
O forse, quel qualcuno, ha pensato qualcos'altro ma lei non se l'è mai chiesto.
Fino al primo anniversario della battaglia, quando per la prima volta il pregiudizio e la paura cominciano a cadere e la speranza a rinascere.
Ognuno fugge dalle proprie prigioni, ma l'importante è che fuggano assieme
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Daphne Greengrass, Famiglia Weasley, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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- Questa storia fa parte della serie 'We have to fight for this love'
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Capitolo 19 Guardai allarmata Pansy che si era a malapena allontanata di qualche centimetro dal petto dell'amico: qualcuno si era materializzato in casa e sapeva che c'eravamo, dovevamo andarcene, mi avvicinai lentamente a lei ma la ragazza quasi non se ne accorse, la scossi delicatamente - Pansy...non possiamo più fare nulla per lui... sta arrivando qualcuno ... dobbiamo andare- lei mi guardò con odio - io non lo lascio qiu! non posso lasciarlo qui!- mi urlò isterica, attirando così l'attenzione dei due mangiamorte che, infatti, poco dopo spuntarono dall'angolo - Voi! cosa diavolo... Theodoree!!- il primo uomo non ci vide neanche più e corse accanto a quello che doveva essere il figlio - Voi! voi lo avete ammazzato! mio figlio! e tu! Pansy! è tutta colpa tua! Tu! la sua promessa! sporca babbana Crucio!- Pansy, ancora in ginocchio accanto a Theodore cominciò ad urlare a a contorcersi ma Nott era troppo distratto dal corpo del figlio e dopo poco la lasciò agonizzante per terra, l'altro Mangiamorte invece non era così distratto e cominciò una lotta contro di noi, ma era solo, quindi di fatto difendeva solo sè stesso e Nott padre , quello presto però tramutò il dolore in rabbia e di nuovo cercò di colpire Pansy ma con un anatema, Blaise per fortuna intervenne tirandosela addosso mentre io e Draco lottavamo contro il magiamorte e Neville e Narcissa contro l'altro; appena il moro prese in braccio Pansy ci raggiunse e ci smeterializzammo fra le accuse gridate dal padre del ragazzo.

Da quel giorno il campo fu avvolto dal silenzio e dal cordoglio, le serpi rimasero silenziose per circa tre giorni, fu veramente strano per noi griffoni, ci eravamo abituati ormai alla simpatia di Blaise, alla velenosa spocchia di Draco e all'allegria di Pansy, fu impossibile in quei tre giorni, in cui Pansy rimase chiusa nella sua tenda e Draco e Blaise sembravano dei fantasmi , non pensare ai nostri morti, ad Harry; fu come un ritorno ai primi giorni subito dopo la battaglia, quando si faceva la conta dei morti e degli scomparsi , quando ancora bisognava abituarsi a quei vuoti che non si sarebbero riempiti mai più.
Passò un altro paio di giorni e fortunatamente Blaise e Draco tornarono alla normalità, nascondevano la loror tristezza dietro alle battute e dietro all'alterigia, lasciando che l' aria si alleggerisse un poco, quei pochi giorni però non avevano fatto bene neanche a Ginny, avevo notato infatti che aveva saltato qualche pasto.
Pansy invece fece una veloce comparsa a pranzo del terzo giorno: spuntò dalle tende e ci guardò, infinitamente triste - ragazzi...io...volevo chiedervi scusa, ho perso il controllo delle emozioni e vi ho messo tutti in pericolo, vi prometto che non succederà mai più.... scusatemi...- e detto questo scappò via.

La vita al campo proseguì lenta, studiavo i libri presi a casa di Pansy e di Blaise al mattinomentree al pomeiggio insegnavo gli incantesimi utili al resto del gruppo che in mattinata aveva lavorato per aggevolare la vita al campo.
Quel pomeriggio stavamo duellando, come al solito; in quel momento Ginny e Ron si fronteggiavano al centro della spiazzola fra le tende: Ginny sembrava danzare, saltellava da una parte all'altra con leggerezza muovendosi agilmente, la guardai orgogliosa notando che la mia amica aveva un aria molto più sana, colpiva la lucentezza dei suoi capelli, non più quell'arancione sbiadito, ma sopratutto era evidente la luce nei suoi occhi, nonostante avesse saltato qualche pranzo la malattia sembrava sempre meno evidente ; dall'altra parte Ron lottava come un leone, forte e rabbioso, i muscoli gonfi e i movimenti energici e pesanti ; arricciai il naso contrariata notando che il mio modo di lottare era più simile a quello di Ron che a quello di Ginny, mi accorsi in quel momento che era da pranzo che non vedevo Draco e mi guardai attorno per cercarlo: il mio sguardo fu attirato su di un batuffolo bianco che mi guardava da incima un albero, appena si accorse che lo avevo visto si voltò ed io risi, mi avvicinai all'albero e con un piccolo Wingardium Leviòsa mi ritrovai sull'albero seduta accanto a Draco

-l'idea che io volessi starmene un po' da solo non ti piaceva vero?- mi chiese fingendosi acido, lo guardai sorridendo e scossi la testa, lui sorrise e poggiò la testa al tronco che aveva dietro , era pensieroso e preoccupato, sorrisi fra me e me tramutandomi in volpe  e accucciandomi sulle sue gambe , era un chiaro invito a confidarsi, a parlare come aveva fatto due volte a Villa Slaytherinn, lui capì e rise cominciandomi ad accarezzarmi il pelo, rimanemmo un'attimo in silenzio ascoltando Ginny gioire della sua vittoria e sgridare il fratello per essersi fatto distrare, da cosa? bè, da me, ovviamente: mi aveva visto raggiungere il piccolo furetto "bene" pensai " non si deve distrarre per nessun motivo..." immaginai che mi stesse cercando fra le fronde dell'albero senza risultati dato che Draco aveva cercato di nascondersi per bene senza considerare però che il suo pelo bianco era decisamente vistoso, sventolai la mia folta coda facendo in modo che Ron notasse la mia trasformazione, non poteva essere geloso di Draco se mi aveva accanto sotto forma di volpe no? Draco rise accorgendosi di ciò che facevo - lo manderai alla pazzia quel ragazzo sai? perchè non gli dici che non sei innamorata di lui e basta?- io lo guardai malissimo e gli morsi la mano
- accidenti Granger!ok ok...se fingiamo che tu sia veramente innamorata di Lenticchia non mi mordi più vero?- uggiolai dolorante, non era vero e non volevo sentirmelo dire, sopratutto non da lui, mi trasformai rimanendo di fronte a Draco, esattamente a cavalcioni sullo stesso ramo su cui era appoggiato lui
- chiariamo... ti và di parlare con me senza toccare l'argomento Ron e la mia vita sentimentale?- chiesi nervosa, lui parve studiarmi ed era così vicino che speravo non riuscisse a leggermi negli occhi quella verità che non volevo accettare
- ok....torna qui...- tornai volpe a mi riaccoccolai sulle sue gambe, ricominciò a farmi le cocole dietro le orecchie
- hum... vediamo...è inutile dirti che uno dei miei pensieri fissi sia Theo...io...sono rimasto basito, non capisco perchè sia dovuto diventare mangiamorte...insomma...il mio caso vabbè...Voldemort era così arrabbiato con mio padre che mandarmi in una missione suicida gli sembrava la punizione più giusta...a parte che mio padre la considerava un onore...povero sciocco...poi mia madre l'aveva fatto ragionare dopo che quella notte lui aveva scoperto della messinscena..te l'avevo detto no? bè...mia madre mi ha detto che la notte che sono andati a prenderli , con la forza della disperazione, gli ha modificato la memoria in modo abbastanza afficace che neanche Voldemort potrebbe leggergli la verità nella mente... ora lui non sà più nulla sull'imbroglio della torre di astronomia ...- nella mia mente mi tornò l'immagine di Lucius che a Malfoy Manor lottava contro di me e al fianco di Bellatrix
- comunque sia... il gesto di Theo mi ha...svasato completamente!- rise amaramente - infondo, tutte le mie sicurezze sono andate nelle mutande di Godric nell'esatto momento in cui mi hanno scoperto... o addirittura dal momento in cui non ho ucciso Silente... la mia vita non è in balia del vento.. e non ci sono abituato! Per Salazar! la famiglia, gli amici, la scuola... quella era la mia vita! anche il futuro era sicuro! avrei ereditato i possedimenti dei Malfoy, avrei sposato Astoria...insomma, tutto era così comodamente programmato! invece ora è... tutto da costruire...sempre che io ce l'abbia un futuro...potrei morire domani... e lo so che stai pensando! che sono un borioso figlio di papà, un raccomandato eccetera eccetera, lo so... sono 7 anni che me lo ripeti... ho capito ... ormai...- terminò il suo discorso con una nota di tristezza nella voce, mi trasformai velocemente e mi piazzai davnti a lui, con le mani sui fianchi
- no, furetto, chiariamo una questione, io non penso questo di te, non lo penso più...- lo vidi cercare di nascondere un sorriso
- non intendevo dirti nulla di ciò che pensavi, sei molto diverso ormai Draco, e davvero, vorrei dirti che andrà tutto bene è che si sitemerà tutto, ma io non posso saperlo... posso solo sperarlo... possiamo sperarlo! quindi ora tu accetti ciò che ci sta succedendo, alzi le tue chiappe aristocratiche e ti fai forza!- lui mi guardò sbigottito, si, evidentemente si aspettava che gli dicessi che andava tutto bene.
Lo vidi inspirare profondamente e poi buttare fuori tutto - hai ragione, hai ragione Hermione... e sai... c'era un'altra cosa a cui pensavo prima che tu decidessi di distruggere la mia privacy- gli sorrisi perchè sapevo che, se davvero gli avessi dato fastidio, me lo avrebbe fatto capire, inaspettatamente anche lui mi sorrise, un sorriso bellissimo e sincero
- a...a che pensavi?- chiesi distogliendo lo sguardo facendo finta che il mio stomaco non si stesse contorcendo, lui rise
- a questo..- disse semplicemente, lo guardai curiosa
- che intendi?- chiesi sapendo perfettamente che si era accorto di ciò che stava succedendo in me
-anche tu devi accettare ciò che ci sta succedendo..- dato che aveva ripetuto le mie stesse parole pensai che si riferisse a ciò che gli dicevo io poco prima ma fu come se mi stessi mentendo, sapevo benissimo a he si riferiva - Draco ..io...- non finii di parlare che lui mi prese per la vita e mi avvicinò velocemente a se unendo le nostre labbra in un bacio decisamente disperato, in quel momento il pensiero della guerra e di Ron, che se avesse guardato bene fra gli alberi ci avrebbe visti, non mi sfiorò neanche, annaspai fra le sue labbra incerta se lasciarmi affogare ma compresi che, per una volta, non stava al mio cervello scegliere.
Mi buttai a capofitto in quel bacio avvicinandomi ulteriormente a lui che ormai era intrappolato fra il mio corpo e un ramo dell'albero, i nostri bacini, a cavalcioni dello stesso tronco si scontravano dandomi dei brividi che potevano competere perfettamente con quelli che avevo provato quelle due notti con Ron, lo strinsi forte a me mordicchiandogli il labbro inferiore per poi ributtarmi nel bacio come quando ci si immerge in mare in un giorno d'estate rovente, lo sentivo abbracciarmi e stringermi come se fossi la sua ancora di salvezza e io ben lo accolsi passandogli le dita fra i capelli e nascondendo il viso nell incavo fra la sua spalla ed il collo - accettalo, ti prego Hermione, non buttare via tutto per una cosa che neanche tu vuoi...- sentendo quelle arole, susurrate con voce roca mi allontanai da quella spalla profumata mentre gli occhi mi si riempivano di lacrime " che diavolo avevo fatto?" - io...no Draco...Godric...Draco Perdonami...- mi allontanai e con un piccolo incantesimo ero a terra che correvo verso la mia tenda, senza proccuparmi di essere vista da qualcuno, semplicemente volevo scappare dalla mia colpa, perchè non solo non mi ero allontanata subito da quel bacio, ma lo avevo condotto per chissà quanti minuti.

Appena arrivai nella tenda mi lanciai sul letto che condividevo con il mio ragazzo e apellai un pesante librone preso da Zabini e cominciai a leggere un'interessante capitolo sugli Animaghi, con mio enorme sollievo mi immersi nella lettura e, come al solito, cancellai il mondo esterno dal mio cervello per chissà quanto tempo
-hey cucciola...iil lupo perde il pelo ma non il vizio vero? o meglio...la volpe!- Ron arrivò allegro e si lanciò sul letto facendomi rimbalzare via il librone, si lanciò su di me placcandomi e facendoci rotolare sul letto - nhh hummpf!!Rohh oh ehshirooooooooo- lui ridendo mi strinse forte facendomi adagiare sul suo petto - Ron...so che tu non capisci ma io...stavo leggendo!- lui mi sorrise dandomi un bacio sul naso - lo so, e non mi interessa dato che ho voglia di spupazzarmi di coccole la mia migliore amica...-a quelle parole quasi trattenni il respiro, ma forse mi aveva chiamata così perchè sapeva che ci avrei tenuto a mantenere la nostra amicizia nel caso ci fossimo messi assieme...l'anno prima, lo guardai negli occhi richiamando a me tutto il coraggio griffondoro che possedevo, lui mi sorrise ma sembrava un sorriso triste, dispiaciuto, entrambi avevamo capito quale era il problema; posai la testa sul suo petto sconsolata, perchè diamine non potevo essere innamorata di Ron? lo ero sempre stata perchè non potevo esserlo anche ora? purtroppo la risposta è che i sentimenti vanno e vengono quando vogliono, lo strinsi forte a me, era incredibile quanto fosse diventato grosso, mi sentivo così piccola e protetta fra le sue braccia, come potevo non amarlo? anzi, neanche... io lo amavo, ma non ero innamorata di lui, e la differenza è sostanziale.
- Piccola Herm...dobbiamo andare,le Greengrass hanno accettato di unirsi a noi, dobbiamo andarle a prendere- io annuii nascondendo il viso sul suo petto - ahn ahn..- lui rise e si alzò facendomi crollare di lato - sei sempre il solito delicato Ronald..- lui rise e mi porse una mano la afferrai sorridendo, grande e calda, guardai le nostre mani, la mia piccola e poco curata sembrava sparire nella sua - andiamo!- sospirai alzandomi e seguendolo fuori dalla tenda

-Guido io! so esattamente dove portarvi!- Pansy era comodamente seduta sulla roccia fra la mia tenda e quella principale, aveva una leggera gonna corta verde bottiglia ed una canottierina bianca con sopra un cardigan bianchissimo, sedeva composta con le gambe accavallate e facendo compiere un impercettibile movimento rotatorio al piede che calzava candide ballerine, mi chiesi come faceva a vivere in un bosco e riuscire a mantenere gli abiti bianchi puliti, mi guardai accigliata : felpa piuttosto sformata, vecchi Jeans e scarpe da ginnastica, nulla di tremendo ma, bè, nulla di elegante come Pansy "un attimo..." pensai accigliata mentre la ragazza ci prendeva per mano e guidava la smaterializzazione " ha addosso una gonnellina semplicissima e una canottierina...nulla di particolarmente elegante!" il mio sbuffo si perse nella smaterializzazione

-una...sala da danza ?- iesi guardandomi attorno confusa, specchi, un pianoforte e delle sbarre - ma la danza classica è...- Pansy annuì alle mie parole - una cosa da babbani, seppur Daphy ed Astoria ci abbiano assicurato che sono sole in casa meglio non rischiare...la Danza classica è una delle fissazioni di Astoria, i genitori ovviamente non la sopportano ma l'hanno accettata solo perchè fa bene al portamento ...ma stanno ben attenti a non entrare mai qui...ora non dovrebbe essercene bisogn ma... non si sa mai..- tutti annuimmo
-io dico he potremmo uscire io e la Granger , nella solita maniera..obiezioni?molto bene, andiamo ..- propose Draco senza aspettare la risposta degli altri, nessuno però obiettò e così ci trasformammo ed uscimmo nell'ennesimo villone padronale, camminammo pochissimo perchè poco dopo la figura eterea di Daphne Greengrass si fermò davanti a noi, era fasciata in un lungo abito da strega verdone che, ovviamente, le stava d'incanto, sembrava una principessa , Draco le saltò in braccio - ma che diavolo..? Brutto coso pul...cio...so....? Draco?- il furetto annuì e la ragazza scoppiò a ridere - come sei bello!  e tu devi essere .. Pa..aan?- mormorò incerta guardandomi io scossi la testa , la bionda accigliata guardò Draco che tirò fuori i dentoni davanti ma , essendo un roditore, non aiutò molto la ragazza bionda, il furetto allora sgusciò via dalle sue braccia e sparì in una saletta poco distante tornando poco dopo trascinante un librone, con quelche difficoltà lo aprì e ci si buttò a capofitto spettinandosi con le zampette anteriori il pelo sulla testa - la Granger!- esclamò divertita la Greengrass mentre Draco si piegava in due dal ridere, e vedere un furetto spanciarsi dalle risate fu qualcosa di veramente comico, mi avvicinai di soppiatto e lo afferrai per la coda con i denti
rimanendo in equilibrio sulle zampe posteriori e lo lasciai penzolante a testa in giù, non è una cosa molto furba fare i gradassi con i più grandi no?
-hey hey ragazzi basta!ok che i miei non ci sono ma non abbiamo tutto il tempo del mondo... andiamo a chiamare mia sorella... disse ridendo, velocemente ci trasformammo - Daphne! è bello rivederti... scusa un attimo- appena ebbe finito di salutare la bionda draco si voltò irato verso di me - Mezzosangue tu mi hai appena morso la coda! mi hai appeso a testa in giù!- io risi - e tu mi stavi prendendo in giro- lui ghignò - ti stavo solo descrivendo , ed in maniera piuttosto simile alla realtà dato che Daphne ha capito subito di chi parlavo no?- io sbuffai e feci per ribattere quando una splendida melodia si diffuse nell'aria -Salazar! guarda te se si deve mettere a fare la sentimentale ora!- disse velocizzando il passo per poi giungere in una sala molto luminosa nella quale spiccava un pianoforte a coda bianco - Astoria! accidenti ma ti sembra il momento?-  la ragazza saltò in piedi - mi rilassa..- si giustificò con un alzata di spalle poi parve accorgersi di me - Hermione! è un piacere conoscerti!-la guardai sconsolata, piccola, aggraziata con grandi ochi verdi e setosi capelli biondi, mi ricordò la fata di un libro della mia infanzia, ricordo che quando ero piccola e riconosceo in me le doti magiche desideravo di essere come lei, cercai di nascondere i miei pensieri dietro un sorriso cordiale poi lei si voltò verso Malfoy e i suoi grandi occhi verdi si spalancarono per poi sparire in un inchino - Draco, è un piacere rivederti- lui rimase per un attimo spiazzato poi, come un vero principe delle favole si chinò e depositò un bacio sul dorso della piccola mano bianca della ragazzina -Astoria, sei incantevole come sempre...- lei arrossì e ringraziò con un'altro piccolo inchino del capo - molto bene...- commentò soddisfatta Daphne - direi che possiamo andare...- propose la maggiore delle sorelle guardando la piccola che invece la ricambiò con uno sguardo confuso - non desideri forse cambiarti d'abito?- notai in quel momento che la giovane Greengrass portava pratici shorts rossi , e scarpe e una canottierina bianca - Io sono una strega e rimango vestita da strega, chiaro? andiamo!- e , dopo aver appellato due piccole borse e dopo averle affidate a Draco si avviò verso la sala da danza.
Fu impossibile non notare come Astoria si guardò intorno leggermente malinconica per poi accarezzare con infinita delicatezza il legno bianco del pianoforte - andiamo...- la sentii mormorare più a se stessa che a noi per poi seguire la sorella maggiore fuori da quella sala bellissima

-Carissima Pansy, è un piacere rivederti...ti vedo molto bene..- stupendo tutti noi griffoni Daphne salutò Pansy molto formalmente e lo stesso fece la mora ma tutto fu spiegato da un borbottio di Narcissa ,- io non vedo e non sento nulla- disse alzando gli occhi al cielo , le due amiche cacciarono due urletti e si abbracciarono strette -Pansy, sei viva! mamma mia che ansia che mi è rimasta per tutto il tempo! e ho saputo di Theo...- l'aria si congelò,come se un dissennatore fosse appena entrato in quella tranquilla classe di danza ma la bionda non se ne accorse -mi dispiace così tanto, anche se è strano, il vaiolo di Drago alla sua età...- ecco spiegato il suo poco tatto; Pansy si allontanò delicatamente dall'amica che la guardò confusa - io te l'avevo detto che non poteva essere stato Vaiolo...- mormorò triste Astoria, Pansy sospirò sotto gli sguardi preoccupati di tutti noi - Theo si è suicidato Daph..- a quelle parole le due sorelle trattennero il respiro, Astoria si portò le mani sulla bocca e fu subito affiancata da un attento Draco, Daphne abbracciò forte l'amica che mormorò - perchè...perchè gli abbiamo proposto di unirsi a noi...e lui...- Daphne si allontanò velocemente dall'amica lasciandole però le mani sulle spalle - no...no no no! Parkinson non ci provare neanche! non è colpa tua chiaro?- l'amica la guardo persa e sconsolata - oh accidenti, avremo un sacco di tempo per parlare... ora andiamo prima che arrivino i nostri ..- l'ultima cosa che vidi riflessa nello specchio della sala fu Draco porgere il braccio ad  Astoria, troppo piccola per smaterializzarsi da sola,troppo perfetta per non sembrare sbagliata la sua mano sul braccio di quel principe azzurro appena uscito dalle favole.




  
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