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Autore: Evelyn Wright    29/01/2012    11 recensioni
"Dreaming you" è la storia di una normale ragazza italiana che, grazie alla cugina, riesce ad andare a Los Angeles ed è lì che la sua vita prende una piega davvero inaspettata! Conosce, dopo un incidente, un attore di Hollywood di una delle Saghe più amate al mondo e man mano scopre di essersene davvero innamorata. Ma questa storia d'amore non sarà semplice perchè la ragazza si sentirà sempre inferiore a lui e il passato busserà di nuovo alla sua porta cercando di riportarla con sè. Se la storia vi ha incuriosito correte a leggerla! Si accettano recensioni di tutti i tipi.. Basta davvero che commentate!
[INTERROTTA]
Genere: Erotico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Taylor Lautner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciauuuuuu mie cari lettori/lettrici!! Come al solito mi scuso infinitamente per l'assurdo ritardo nel postare, anche perchè speravo davvero di potervi fare almeno gli auguri di Capodanno se non riuscivo a farvi quelli di Natale, ma è passato un mucchio di tempo sia per l'uno che per l'altro =( Sorry! Quindi rimedio adesso (anche se in ritardissimo) facendovi con tutto il cuore sia gli auguri che per l'uno che per l'altro: BUON NATALEEEE! BUON CAPODANNOOO! *me si gira dall'altra parte per la brutta figura* Comunque spero davvero che quest'anno per voi sia migliore dei precedenti, con tutto il cuore! *O* Va bene, e dopo i convenevoli passiamo ad una piccola modifica che ho apportato ad uno dei personaggi della nostra storia: il "caro" ragazzo di cui Roberta era da sempre stata innamorata, il nostro "caro" vicino di casa a cui ho cambiato il nome in Andrea per motivi che non sto qua a spiegare perchè altrimenti ci vorrebbe solo una pagina per questo.. Sappiate solo che non era mia intenzione, ma dato che qualcuno che non doveva leggere questa storia probabilmente l'ha invece letta, per non creare equivoci inutili, mi ha costretta a cambiare nome! Tutto qui XD Per il resto, siamo arrivati al venticinquesimo capitolo e come al solto ancora non è accaduto nulla di tutto quello che la mia mente vorrebbe fare accadere in questa storiella, che non sarà piccola XD Il nostro Taylor ha finalmente confessato il suo "amore" per Roberta mentre lei non sa come al solito che pesci pigliare.. Ma ormai la conosciamo XD
Gustatevi questo capitolo e commentate come al solito! Dopo due o tre commentini (anche se spero che siano ancora di più) spero di postare il prossimo capitolo che è in fase di elaborazione!

Buona lettura, Evelyn!

p.s. Grazie a tutti per i commenti che sono stati tutti favolosi! Questa volta risponderò ad ognuno di voi con "La risposta dell'autore dato che adesso c'è questa opportunità, per non incasinare la pagina ^^ Avete commentato in tanti e io vi ringrazio tanto per questo!

Dreaming you

Capitolo 25:

L'espressione "leggera come una bolla di sapone" non l'avevo mai capita realmente perchè non c'era mai stato un momento nella mia vita in cui ero stata davvero così tanto felice da sentirmi come se potessi toccare il cielo con un dito, ma soprendentemente era proprio così che mi sentivo in quel momento perchè ogni cosa sembrava come se si fosse improvvisamente messa al proprio posto, come se io fossi nata per essere lì in quel momento insieme a Taylor, e mi sentivo davvero leggera, leggera appunto come una bolla di sapone.

Le mie labbra ancora conservavano il calore di quelle di Taylor e senza neanche pensarci mi mordicchiai leggermente il labbro sentendo improvvisamente il suo sapore ed alzai la mano come a coprire quell'atto, troppo vergognosa di quello che era accaduto pochi attimi prima. Insomma, Taylor mi aveva appena baciata ed era logico che fossi sconvolta, anche se avevo cercato di mostrami a lui calma e tranquilla, ma non lo ero affatto ed il mio cuore ancora una volta impazzito e le mie guance in fiamme ne erano la prova vivente.

Lui come al solito invece sembrava tranquillo e perfettamente padrone di se stesso, e si era messo tranquillamente a frugare nel cestino del pranzo che Kellan ci aveva gentilmente mandato dalla finestra. Non ci eravamo più guardati negli occhi da quel fatidico momento in cui mi aveva baciata, ed era decisamente un bene perchè probabilmente sarai scappata di nuovo in bagno per nascondere la mia vergogna, ma forse dovevo cercare di calmarmi un pochettino, anche se mi sembrava parecchio difficile dato che impazzivo letteralmente anche per niente!

Mi aveva appena confessato il suo "amore" nei miei confronti, anche se neanche lui riusciva a spiegare esattamente ciò che provava per me, ma era già qualcosa che provasse una sorta di affetto nei miei confronti perchè io credevo proprio che invece potesse seriamente odiarmi dato che ogni volta lo vedevo sempre con la faccia truce e particolarmente arrabbiata, come se volesse uccidermi da un istante all'altro, ma invece questo suo comportamente ero dovuto al fatto che ero sempre stata troppo vicina a Kellan e lui questo non riusciva a sopportarlo, ed io naturalmente ero stata l'unica a non averlo capito, quanto tutti si erano accorti dell'atteggiamento di Taylor nei miei confronti.

Ero un caso disperato? Decisamente si perchè non capivo un ciufolo di niente ogni volta, soprattutto se si trattava di qualcosa che riguardava l'amore. L'esperienza con Andrea mi aveva fatto comprendere che io non capivo decisamente l'amore e che mi affezionavo forse anche alle persone sbagliate, mentre l'esperienza con Stefano, il ragazzo del mio primo bacio, mi aveva insegnato semplicemente che i ragazzi erano pericolosi e che io non mi sapevo difendere perchè ad ogni loro gesto rimanevo troppo scioccata per fare alcunchè, ed infatti mi ero beccata il mio primo bacio senza neanche reagire e scostarlo. Mi sarei voluta decisamente uccidere da sola!

Ma ora era diverso con Taylor perchè per quei pochi secondi in cui mi aveva baciata io non desideravo che si scostasse e forse era questo a mandarmi fuori di testa più di tutto il resto. Io non avevo mai desiderato realmente che qualcuno mi baciasse, anche se l'avevo sognato più volte, ma alla realizzazione dei fatti io ero sempre vissuta benissimo senza un ragazzo e mi spaventava sinceramente l'averlo perchè la mia vita sarebbe cambiata totalmente e non sapevo se ero pronta a cambiare così radicalmente.

Mi ritrovavo ad essere una persona molto più libera di quello che credevo ed ero decisamente una di quelle persone che amavano la propria libertà più di qualunque altra cosa, ed avere un ragazzo forse non mi avrebbe lasciato tutta quella libertà che avevo sempre avuto e la cosa non andava a genio, ed era per questo che tante volte avevo pensato che avere un ragazzo non faceva per me. O forse più semplicemente non mi sentivo pronta a lasciarmi andare perchè sapevo che una volta innamorata e ricambiata tutto il mio mondo sarebbe girato attorno a lui, come la Terra fa con il Sole.

E poi il fatto che mi vergognassi anche solo per un bacio non aiutava neanche un pò perchè se pensavo di fare qualcos'altro mi venivano le crisi isteriche ed ancora una volta mi sarei rifugiata da qualche parte per calmare il mio cuore impazzito. "Mettermi a nudo" letteralmente e non letteralmente mi spaventava talmente tanto che forse era proprio per questo che evitavo ogni volta di avere un ragazzo e che mi faceva stare bene con la mia vita da single convinta, anche perchè se avessi davvero voluto così tanto stare con un ragazzo allora penso che glielo avrei chiesto, no? Ad esempio con Andrea.

Se avessi davvero voluto stargli accanto non glielo avrei semplicemente chiesto? Soprattutto se il mio desiderio era bruciante ed assoluto? Probabilmente si, ma questa paura di "mettermi a nudo" era stata più forte ed aveva soffocato la mia voglia di dichiararmi. Ma questo non spiegava perchè avessi sofferto comunque per tutti questi anni. Si, bene, come al solito mi stavo confondendo solo le idee e dovevo ammettere che in questo ero davvero bravissima perchè adesso non ci capivo più nulla di tutto quel discorso che mi era apparso improvvisamente nella mente, e diciamo che il succo della questione era solo uno: l'amore è complicato. Niente di più semplice.

Nel frattempo Taylor aveva uscito fuori dal cestino della pasta all'italiana, forse preparata in mio onore, due piatti e della carne di cui non avrei saputo neanche capirne l'origine. Non ero esattamente amante della carne anche se non potevo fare a meno di mangiarla per via della mia debolezza, anche se era mio desiderio diventare vegetariana, ma non avrei mai potuto farlo a meno che non avessi voluto morire. Il medico infatti mi aveva sconsigliato più volte di non mangiare carne altrimenti sarei stata ancor peggio di quello che stavo normalmente, ed in effetti ero già troppo debole in quel modo senza fare la schizzinosa con il cibo. Fu mentre che osservavo Taylor uscire fuori quelle cose dal cestino che i nostri occhi si incrociarono nuovamente e naturalmente non potei fare a meno di diventare un bel pomodoro maturo nell'arco di cinque secondi prima di distogliere io stessa lo sguardo dal suo, trovando improvvisamente interessante la pasta al sugo che era la prima cosa che avevo davanti agli occhi.

- Sembra buona! - esclamai tanto per dire qualcosa che avesse un minimo di senso ma la mia espressione facciale era rimasta quella del "mi uccido ora o tra cinque minuti?" tanto che Taylor sbuffò immediatamente a ridere e poggiò un suo braccio sulla mia vita, stringendomi immediatamente a se in modo molto possessivo tanto che arrossii di nuovo, ed era logico.

- Sai che ti adoro letteralmente quando arrossisci? - soffiò lui ad un centimetro del mio orecchio mentre anche quello andava inesorabilmente in fiamme – Sei talmente buffa che non posso fare a meno di trovarti adorabile!E poi quando sei così visibilmente nervosa sei ancora più tenera del solito.. - e a tradimento mi scoccò un sonoro bacio sul collo ed io ero talmente tanto scioccata che incominciai a boccheggiare come una povera deficiente e nonostante volessi con tutto il cuore scostarmi da lui per lanciargli un occhiataccia il mio corpo non collaborava ed era rimasto nella medesima posizione in cui mi aveva messa lui e l'unico cambiamento evidente era il fatto che ormai potesse arrostirci tranquillamente delle uova sulle mie guance. Che mascalzone! Come aveva potuto farmi una cosa del genere? Ero sconcertata, ma sapevo che avrei mentito a me stessa se avessi detto che non mi era piaciuto neanche un pò quel bacio sul collo. Povera me! Stavo impazzendo!

Mi riscossi finalmente portandomi le mani in faccia per tentare di nascondere il rossore, cosa assolutamente impossibile, e lui rise ancora di più mentre si accaparrava un piatto e con noncuranza metteva della pasta sul piatto e con un altro sorriso affermò perfattemente convinto – Sai vero che basterebbe un tuo cenno per farmi smettere di fare queste cose? Io tanto ormai non ho nulla da perdere dato che mi sono dichiarato, e sei solo tu ormai a dover prendere una decisione.. Basterebbe un tuo "no" per farmi smettere immediatamente, ma dato che tu non hai nessuna intenzione di dirmi di "no".. e non negare perchè lo so.. non smetterò! Rassegnati piccola! - e uscendo delle posate dal cestino incominciò a mangiare di gusto mentre io non sapevo più che pesci pigliare. Che cosa dovevo fare io? Mi avrebbe fatto sicuramente impazzire se avesse continuato con questi suoi giochetti, ma il problema principale era cosa mi impedisse di dirgli definitivamente di si, ma non lo capivo neanche io.

Forse perchè c'erano troppi problemi che potevano tenerci lontani, ma io sapevo che con una buona dose di volontà si potevano superare, ma allora perchè? Sempre per quel discorso del "mettersi a nudo"? Probabilmente si, ma che cosa potevo farci io? Mi stavo arrovellando il cervello con tutte quelle domande, e lo sapevo che non avrebbero portato a niente, ma che doveva esserci qualcosa a farmi avere l'illuminazione, quindi con rassegnazione mi sistemai pesantemente sul letto e presi a mia volta un piatto e delle posate, e dopo aver messo sul piatto un pò di pasta, mi permisi finalmente di mangiare, non senza lanciare uno sguardo assassino nei confronti di Taylor che beatamente non si era neanche accorto di nulla, troppo impegnato a mangiare.

Seguirono minuti interminabili di silenzio in cui esso era rotto solo dal tintinnio delle posate sul piatto, ed ogni tanto il mio sguardo si posava sulla sua figura ed inevitabilmente i nostri sguardi si incrociavano, anche se io ero svelta nel distogliere lo sguardo dal suo e lui naturalmente continuava a sorridere divertito. Fu lui il primo a finire di mangiare e come se nulla fosse si sdraiò completamente sul letto stuzzicandomi con il piede mentre mangiavo ed io lo guardai stizzita più e più volte, finchè sbottai – Ma scusa! Sto mangiando! - ma lui continuò semplicemente a sorridere e a tormentarmi con il suo piede, finchè non ebbi finito e poggiai il piatto nel cestino e fu allora che le sue braccia mi catturarono in un attimo e mi trascinò immediatamente con se sul letto fino a farmi sdraiare su di lui mentre le sue gambe e le sue braccia mi bloccavano qualunque movimento.

- Ma sei impazzito? - chiesi mentre tentavo di liberarmi dalla sua presa ferrea, con scarsi risultati com'era logico supporre e la cosa che era più irritante in assoluto era il fatto che lui non smetteva neanche per un secondo di ridere.

- Ho voglia di giocare un pò.. Ma forse ho esagerato e tu così non riesci a liberarti. Mmm.. Lottiamo! Io ora ti libero e tu ti prepari così puoi contrattaccare! - disse ed in effetti mi lasciò andare ed io immediatamente mi misi in piedi sul letto pronta a combattere con le unghie e con i denti per la mia libertà e non appena mi misi in posizione, come una perfetta donna ninja, anche lui si alzò e incominciammo a lottare, anche se naturalmente non c'era paragone tra noi due e l'unica cosa che riuscii a fare era schivarlo perchè colpirlo sarebbe stato troppo rischioso e mi avrebbe acciuffata subito.

Saltai giù dal letto e incominciai a correre per la stanza ridendo, spensierata come non credevo di poter essere, seguita a ruota da lui che tentò più volte anche di farmi il solletico, ma io non demordevo e sgusciavo via dalla sua presa quando non era ancora abbastanza salda, ma a tradimento lui riuscì ad ingannarmi ed in un attimo mi prese in braccio a 'mo di sacco di patate e mi scaraventò sul letto senza tanti complimenti con un enorme sorriso stampato in faccia e mi bloccò nuovamente mani e piedi senza che io avessi il tempo di rialzarmi. La situazione stava diventando sempre più pericolosa e me n'ero accorta persino io quindi era davvero pericolosa! Mi lasciò una mano e sfiorò la guancia con la sua, delicatamente mentre il suo volto assumeva un espressione mista tra amore e desiderio, ed io per un attimo immaginai che volesse di nuovo baciarmi, ed io in un certo senso ero pronta, e chiusi gli occhi pronta a baciarlo ancora una volta, ma non erano decisamente queste le sue intenzioni perchè in un attimo mi aveva alzato la maglietta ed io sbalordita sentii le sue labbra poggiarsi sulla mia pancia per poi sentire il rumore inconfondibile di una pernacchia e la sua risata cristallina mentre si staccava da me per ri-coricarsi nuovamente sul letto non smettendo neanche per un attimo di ridere.

- Brutto screanzato! - urlai a pieni polmoni colpendo sulla coscia con il solito pugno che non avrebbe fatto male neanche ad un bambino e lui si affrettò ad alzarsi per abbracciarmi di nuovo senza preavviso poggiando il mento sulla mia spalla con un sospiro.

- Ti rendi conto che in questo momento è come se stessimo insieme? - chiese lui mentre il suo respiro caldo mi solleticava il collo piacevolmente, e mi resi conto che era vero perchè a chiunque saarebbe sembrato che noi fossimo una coppia se ci avesse visti in quel modo. - Cos'è che ti trattiene dal dirmi di si? Sei forse innamorata di qualcun'altro? - chiese ancora irrigidendosi come se il solo pensiero che ci fosse qualcun'altro potesse infastidirlo a tal punto da voler distruggere qualcosa con le sue stesse mani. No, non c'era nessuno, ma dovevo essere sincera con lui e parlargli anche di Andrea perchè era giusto soprattutto perchè aveva significato tanto per me per dieci lunghissimi anni della mia vita.

- Non sono innamorata di nessuno adesso, anche se lo sono stata per parecchio tempo e credo di non essere mai stata pronta per una relazione.. L'ho amato senza che in realtà lui ricambiasse realmente il mio amore.. Nel senso che non ci siamo mai fidanzati.. - e lui alzò automaticamente gli occhi al cielo come a voler dire che era un mio tipico comportamento, ed in effetti era così perchè mi affezionavo alle persone senza mai ricevere nulla in cambio, il che non era mai bello o soddisfacente, e continuai così il mio racconto.

- L'ho amato per dieci lunghi anni.. - e Taylor quasi si strozzò da solo e tossicchiò per tentare di riuscire di nuovo a respirare normalmente – Dieci anni?? Ma sei matta?? - ed io lo guardai per un attimo in cagnesco prima di ricominciare il recconto – Si, dieci anni! Ero innamorata, che ci potevo fare io? Non decido io di mia spontanea volontà chi amare! E' stato praticamente un amore platonico.. Accentuato forse dalla gentilezza di lui che mi riempiva il cuore.. Anche se a volte mi trattava malissimo, ma ci ero tutto sommato abituata. Cosa ci posso fare se non sono riuscita a dimenticarlo prima? L'unica cosa che mi ha allontanato da lui è il fatto che lui si è seriamente innamorato di un altra, almeno così credo io, ed io ho definitivamente rinunciato ad avere il suo cuore.. - e sospirai mentre di nuovo il corpo di Taylor si pietrificava alle mie spalle e non riuscivo a capirne il motivo. Cosa avevo detto di sbagliato questa volta? Poggiò la sua mano sulla mia guancia e con delicatezza mi fece voltare verso di lui per guardarlo negli occhi, e nonostante il rossore crescente tentai questa volta di non distogliere lo sguardo dai suoi occhi così incredibilmente espressivi da farmi cogliere quasi qualsiasi suo pensiero, ovviamente mia tontaggine a parte.

- Allora forse è questo quello che ti trattiene? Forse è perchè tutto sommato il tuo cuore lo ama ancora? - chiese lui costringendomi a non distogliere lo sguardo dal suo, ed io per una volta non ebbi neanche una sorta di esitazione nel rispondergli perchè sapevo esattamente quello che provavo per Andrea e al solo pensiero sorrisi per un attimo.

- No.. Avevo totalmente dimenticato Andrea quando sono partita e solo stamattina mi sono ricordata di lui, quando abbiamo giocato in acqua perchè quello stesso gioco l'avevo fatto con lui tanti anni fa.. Ma non lo amo più, su questo ne sono sicura, forse anche perchè ho finalmente capito che lui non è l'uomo giusto per me.. Altrimenti in dieci anni qualcosa sarebbe cambiato tra di noi, invece è rimasto tutto esattamente com'era. - dissi e lui finalmente incominciò a capire cosa avessi quando giocavamo in piscina, ed aveva la mia stessa espressione di quando avevo incominciato a comprendere che i pezzi di quell'intricatissimo puzzle si stavano pian piano mettendo a posto.

- E allora che cosa ti trattiene? - e a quella sua domanda io non sapevo proprio cosa rispondere perchè non lo capivo neanche io esattamente perchè mi ostinassi a non dire quel "si" benedetto che avrebbe risolto qualunque problema e mi maledicevo da sola.

- Non lo so Taylor.. Non ne ho idea! Ho paura delle conseguenze immagino.. - e lui naturalmente alzò ancora una volta gli occhi al cielo disperato dalla mia tontaggine e mi strinse di più a se in un abbraccio letteralmente stritolatore. Non ci stavo poi tanto male tra le sue braccia.

- Come devo fare con te? A parte che ti stai facendo fare qualunque cosa senza batter ciglio, il che per me è un vantaggio, ma cosa credi che cambi dicendomi "si" dato che comunque faccio con te ciò che voglio? Tipo questo.. - e mi scoccò un altro bacio sul collo scostandomi prima i capelli – O questo.. - e mi scoccò un sonoro bacio sulla guancia – Oppure questo.. - disse più seriamente e allora capii cosa aveva intenzione di fare. Miracolo! Vedevo già gli angioletti che scendevano dal cielo e mi battevano sonoramente le mani per averlo capito in tempo questa volta. Ma non mi scostai neppure se l'avevo finalmente capito il che faceva proprio ridere perchè che lo capissi o meno non mi spostavo comunque. Seriamente ero davvero matta!

Le sue mani delicate mi accarezzarono i capelli e le sue labbra si avvicinarono nuovamente alle mie fino a trovarsi solo ad un centimetro di distanza, ed io chiusi gli occhi pronta a baciarlo a mia volta, e dopo aver sentito lo sbuffo di un suo sorriso, le sue labbra finalmente toccarono le mie in un bacio decisamente diverso dal primo perchè questa volta era più possessivo e più esigente. Le sue labbra si muovevano sulle mie ed io cercavo di fare del mio meglio, ma non sapevo cosa dovevo fare. Mi sentivo talmente tanto ridicola! Il mio cuore minacciava seriamente di scoppiarmi nel petto ed il mio respiro si faceva man mano sempre più affannato e la mancanza di aria si faceva sentire.

Le sue mani continuavano ad accarezzarmi i capelli e ad un tratto tentò di avvicinare con queste il mio viso al suo, ma non soddisfatto decise di farmi coricare sul letto per poi ricontinuare a baciarmi con passione sempre crescente. Non sapevo cosa fare, ma le mie mani viaggiarono automaticamente sui suoi capelli e spinsero con più esigenza il suo viso sul mio ed ancora una volta lo sbuffo di Taylor mi segnalò che stava ridendo prima di ricominciare a baciarmi con più passione di prima. Ma perchè la mia bocca emetteva dei rumorini strani? Non volevo neanche pensarci. Mi stavo vergognando da morire e volevo sprofondare sotto la superficie terrestre per non riemergere mai più, ma lui sembrava non accorgersi di niente. Era assurdo! L'unica cosa che sembrava importargli era continuare a baciarmi ed io lo lasciai fare e lo strinsi di più a me circondando istintivamente i suoi fianchi con le mie gambe. Eh? Ma che diamine stavo facendo?

Taylor si staccò dalle mie labbra con un sorriso ed accarezzò la mia gamba mentre il sorriso diventava sempre più grande, anzi spropositato. - Devo interpretare questo come un si? - chiese lui trasformando il suo sorriso in un un sorriso malizioso al massimo ed io impazzii ancora una volta ed incominciai a scalciare per allontanarlo da me e mi misi in piedi sul letto mettendo avanti i pugni in caso lui avesse avuto la brillante idea di riprendermi e baciarmi ancora una volta. Era un si? Oh al diavolo! Quanto era complicata la vita?

- Va bene! E' un si! Ma tu stai dieci mila metri lontano da me! - urlai mettendomi poi in ginocchio sul letto completamente spossata e tremendamente stanca da tutto quello che stava accadendo. Gli avevo appena detto si? Al diavolo veramente! Va bene. Vada per il si. Ma lui doveva stare mille metri lontano da me o avrei dato sicuramente di matto adesso, soprattutto adesso.

- Ma come? Quando non stavamo insieme ti fai baciare e adesso no? Ora ho tutto il diritto di baciarti lo sai? - mi chiese ancora una volta sforaderando il suo sguardo dannatamente malizioso ed io impallidii questa volta perchè era vero. Ora aveva tutto il diritto di farmi ciò che voleva senza che io potessi ribattere perchè gli avevo appena detto di si. Che meraviglia!

- Ho cambiat.. Mmm! - tentai di dire ma prontamente lui si fiondò su di me tappandomi la bocca prima con un bacio a fior di labbra e dopo con la mano solo per poter replicare – Ormai non puoi più ritrattare! Hai accettato quindi sei mia.. - disse con la faccia di chi la sapeva lunga su queste cose ed io sbuffai tentando di liberarmi dalla sua mano che mi tappava la bocca ma non appena fui libera non ebbi neanche il tempo di replicare che lui mi aveva afferrata per i fianchi e mi aveva fatto fare un voletto in aria del tutto fuori programma e una volta ritornata sul comodo materasso non ebbi più il coraggio di replicare niente, soprattutto dopo aver visto il suo sorriso a trentadue denti e la sua espressione soddisfatta dopo aver detto – Adesso si che mi sento veramente felice! -

   
 
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