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Autore: FrancyF    29/01/2012    2 recensioni
CONTINUAZIONE DI "LIFE UNEXPECTED".
Era dura. E la stampa non la smetteva di ricordarglielo. Però era la loro vita. La vita che Nick e Miley avevano sognato, sperato e realizzato assieme.
Nate ha due anni, riusciranno Nick e Miley a essere dei buoni genitori?
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Niley <3'
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Miley si destò di colpo, aveva sentito il rumore di una chiave nella serratura.
Il suo cuore ebbe un tuffo, era come pietrificata. Poi lo vide.
Nick era sulla soglia, indossava i jeans e una maglia bianca, e sorrideva.
-Ehi- le disse.
-Ehi- disse Miley aprendo le braccia, aspettando un abbraccio.
Nick andò verso di le e l’abbracciò, ma Miley lo stringeva così forte da fargli perdere l’equilibrio. Entrambi si ritrovarono sul letto.
Nick sopra, Miley sotto.
La ragazza continuava a stringere Nicholas. Le era mancato troppo.
-Ti amo- gli disse.
Il cuore di Nick si gonfiò di gioia nel sentire pronunciare quelle parole. Miley era sua. Sentiva il suo respiro, il suo profumo.
-Anch’io- le disse, baciandola. Non desiderava altro. Soltanto stare con lei.
Per un po’ rimasero in silenzio, beandosi dell’immagine che l’uno dava all’altra.
Nick la strinse di più a se’, cercando un contatto col suo corpo.
-Pantaloni troppo stretti?- gli chiese Miley. Solo allora Nick si rese conto di quello che aveva fatto, evidentemente sei mesi di tour erano troppi da sopportare.
-Scusa- disse, realmente dispiaciuto. Fece per alzarsi, ma la ragazza lo bloccò, attirandolo delicatamente a se’.
-Se facciamo piano posso dimostrati quando mi sei mancato- gli sussurrò all’orecchio.
Nick sorrise. Era bello avere qualcuno da amare.
 
Quella mattina Nick si svegliò tardi, era ancora a petto nudo e Miley era al suo fianco. Fissò la sveglia, le dieci. Sorrise. Amava tornare a casa dopo un tour estenuante, e potersi riposare.
-Amore sei sveglia?-
Miley soffocò un mugugno, girandosi dall’altra parte per incrociare lo sguardo di Nick.
-Mi mancava addormentarmi con te- gli disse, giocherellando con i suoi riccioli scuri.
-E’ stato bello prima- le disse lui, notando con un certo disappunto che si era già rimessa la camicia da notte. Poi prese a baciarle il collo.
Miley sospirò –Nicky mi sono appena alzata per prendere la pillola dai-.
Nick si staccò guardandola in cagnesco –Mamma sarebbe contenta di avere degli altri nipotini-.
Miley li colpì il petto, come per scacciarlo –Sei scemo! Mi sono appena ripresa dall’aver partorito Nate! Direi che per il prossimo possiamo aspettare benissimo il giorno del suo diploma!-.
Nick sorrise –A proposito... dove il mio ometto?-
-Dove? E’ in camera sua, ma probabilmente, se lo chiamo viene da solo. Ha imparato a scavalcare le sbarre del lettino. Mi sa che dovremmo procurarcene uno senza-
Nick rise.
Miley si alzò. –Vado a prenderlo- disse.
Mezzo minuto dopo, Nate entrò trotterellando in camera, emettendo urletti di gioia alla vista del padre.
-Ehi Nate- Nick lo mise sul letto e lo fece appoggiare sul suo petto. Il piccolo lo abbracciò fino a soffocarlo.
-Quanto entusiasmo amore. Mi sei mancato tantissimo sai- Nick non riusciva a staccargli gli occhi di dosso. Era cresciuto tantissimo in sei mesi.
 
Nick adorava essere tornato a casa. In quei sei mesi di tour si era perso un sacco di cose, soprattutto si era perso Nate.
Non riusciva ancora a credere che il suo ometto fosse cresciuto così tanto.
Nick era rimasto piacevolmente sorpreso quando, con una faccetta orgogliosissima, Nate era andato in bagno da solo, senza aiuto alcuno.
-E’ stato Frankie a insegnarglielo- le spiegò Miley, quasi divertita dall’espressione stupida che si era dipinta sul volto del Jonas.
Odiava perdersi tutto questo, ma lui e Miley cercavano di tirare su’ Nate come meglio potevano, anche se non era sempre facile.
L’anno prossimo, fra gennaio e aprile, sarebbe toccato alla ragazza di andare in tour e Nick e Nate avrebbero vissuto da scapoli. Era dura. E la stampa non la smetteva di ricordarglielo. Però era la loro vita. La vita che Nick e Miley avevano sognato, sperato e realizzato assieme.
 
Quella sera, Nate si accoccolò nel lettone con i genitori e, in un battibaleno, si addormentò.
-Perché glie e le dai sempre vinte?- chiese Miley sottovoce.
-Perché sa come persuadermi- sorrise Nick –E perché non lo vedo da sei mesi-
Nick sfiorò appena i capelli di Nate, spuntati di fresco. –Perché glie l’hai tagliati. Non ti piacciono i ricci?-
Miley appoggiò la testa al petto di Nick –Si. Ma mia madre si lamenta sempre che non riesce a pettinarglieli e così ci ha dato un taglio. Ricresceranno-.
Nick continuava a fissare il viso del figlio. In quei due anni, Nate non era cambiato di una virgola: era la fotocopia della madre. Stessi lineamenti, stesse sopracciglia, stesso naso, stessi occhi celesti. Da Nick aveva preso le labbra e i capelli ricci e scuri. Anche di carattere era più simile alla madre, Nate era un bambino gioioso che sorrideva sempre.
Ma Nate era figlio di due grandi musicisti, a due anni sapeva già suonare, discretamente, la batteria e Nick, come aveva detto alla nascita del figlioletto, voleva insegnarli a suonare anche il piano.
Ma la cosa più importante, che sia Nick e Miley sia le loro famiglie, non si stancavano mai di rimarcare, era che Nate era un bambino sano. Sano e perfettamente normale. Come solo un bambino di due anni sa esserlo.
Suo figlio era il suo mondo. Avrebbe dato la vita per lui.
Nate strinse la manina nella maglietta del padre, come se avesse intuito i suoi pensieri. Anche Miley si era appena addormentata, il corpo sinuoso semicoperto dalle lenzuola, la testa appoggiata alla spalla di Nick, e una mano vicino al figlio, come per proteggerlo.
In quel momento Nick realizzò il significato di “Prendi il reale”. La frase che gli avevano detto i suoi genitori nel 1999, quando aveva appena sette anni ed era a Broadway.
Quando non era ancora famoso.
Quando non c’erano ancora i Jonas Brothers.
Quando non aveva ancora conosciuto Miley.
Quando non era ancora papà.
Si sentì l’uomo più felice dell’ universo.
In quel momento ricopriva i ruoli che aveva sempre voluto interpretare: fidanzato e padre.


Secondo capphy e io voglio già ringraziare le mie fans:  Jery_iamaniler e  _laliterandniley_.
Allora avrete notato che i capitoli sono più lunghi rispetto all'altra  storia e questo è uno dei motivi del perchè ci metto 4-5 giorni a postare il prossimo capitolo. (quindi ci vediamo il 2 febbraio).
Avrete anche notato che Nick e Mils sono decisamente più coinvolti. Il mio obiettivo è quello di descrivere i piccoli momenti di quotidianità della family, per quanto normale possano essere le loro vite. Comunque andando avanti la storia sarà legata da un filone.
Buona lettura.
FrancyF

   
 
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