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Autore: lovemusic    29/01/2012    0 recensioni
La vita di sakura può sembrare quella di una normale diciasettenne, ma la ragazza nasconde una personalità in continuo conflitto con se stessa e con la sua doppia vita.
Non sapeva che nella sua nuova abitazione avrebbe conosciuto persone che le avrebbero completamente stravolto la vita. In particolare una.
Ma la ragazza dai capelli rosa sarà disposta a lasciarsi il passato alle spalle e godersì come tutte le sue coetanee il presente? o sprofonderà sempre più nel buio?
prima fan fiction! pietà!
Genere: Dark, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akasuna no Sasori , Itachi, Sakura Haruno
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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 Buona sera!! i primi capitoli saranno postati più frequentemente per far capire meglio il verso della storia.
ringrazio NiGhTwIsH_AmArAnTh  iamtherevenge 
buana lettura!
lovemusic

 

 

 

Capitolo 2

 

 

 

 

 

 Stava ferma davanti a lui, guardandosi  intorno nervosa.

 - Va tutto bene Sakura?- le chiese curioso, non staccando lo sguardo dagli occhi verdi di lei.

- Cosa?ah sì beh..è stata una giornata faticosa, niente di cui preoccuparsi- rispose frettolosa, pregando qualche dio che la liberasse da quella situazione imbarazzante.

- Ecco qua signorino Uchiha la sua doppia razione di ramen! Buona serata- allora c’era qualcuno lassù, che ascoltava le sue preghiere!

Itachi ritirò il pasto e uscì dal ristorante dopo averla salutata gentile raccomandandole di riposare.

La ragazza si diresse verso il bagno chiudendosi la porta alle spalle e pararsi di fronte al grande specchio sopra i lavandini in granito.

Sembrava davvero un zombi.

Questo però non giustificava certo la sua reazione da cretina! Perché  ogni volta che si trovava di fronte a lui si sentiva una completa imbranata? Con nessuno si sentiva in quel modo, ma forse questa sensazione aveva cominciato a farsi largo dopo le innumerevoli situazioni in cui lo aveva incontrato.

Situazioni  dove puntualmente faceva figure di merda colossali.

E’ da tutti considerata una ragazza dall’aspetto normale, anche se un po’ taciturna,  e un po’ strana.

Le poche volte in cui le capitava di trovarsi in situazioni imbarazzanti o fuori dal comune, casualmente c’era lui!

Questo aveva fatto in modo che l’unico aspetto che conoscesse di lei fosse quello di una ragazza imbranata che casca ovunque,  sbatte contro i pali troppo presa dai suoi pensieri, che si fa beccare nei suoi strambi litigi con Kira o sua madre, che veniva presa di mira dalle solite snob popolari della scuola e che  veniva derisa dai ragazzi dello stesso anno di lui.

Poi come se niente fosse, il ragazzo, dopo una breve occhiata incuriosita o leggermente divertita, a seconda delle situazioni, spariva nel nulla.

Non bisogna fraintendere però, non era una di quelle sfigate della zona a cui andava male tutto, era solo una che non amava stare al centro dell’attenzione.

Sakura era una ragazza normale,  un po’ silenziosa, ma che nonostante fosse gentile con tutti non permetteva a nessuno di avvicinarsi veramente a lei. Era insignificante  ma allo stesso tempo attirava intorno a se un alone di mistero, come se in realtà nascondesse qualcosa, come se la sua personalità custodisse qualcosa che nessuno era in grado di decifrare. Per questo, che era considerata anche molto strana.

Tranne che con Itachi, con la quale si sentiva come se venisse denudata  da ogni protezione.

Quanto desiderava che esistesse un mantello dell’invisibilità, così da evitare di farsi vedere da quel tipo inquietante.  Odiava che la facesse sentire così spaesata e piccola e odiava il fatto che non ne capisse il motivo. Non era mica un dio!

Decise di ricomporsi e ignorare tutte le confuse sensazioni che quel ragazzo le infondeva ogni volta che la guardava e si sciacquò il viso.

Quando tornò al suo tavolo sembrava già un'altra persona, il viso era più pulito e rilassato e aveva ripreso un po’ di colore .

Dovette aspettare poco prima che Yuki la raggiungesse.

- Ehilà! Ti sei annoiata tanto ad aspettarmi?-

- Ma no tranquilla, anzi è volato il tempo..-

-Chissà come mai..- disse la castana maliziosa.

- Hn?- lo sguardo dell’amica fece capire a Sakura dove sarebbe andata a parare.

- Guarda che ho visto tutto! Dall’entrata di quel gran fico di Itachi-san a te che scappavi in bagno disperata!- esclamò soddisfatta.

L’accusata in questione roteò gli occhi sospirando rassegnata e imbarazzata allo stesso tempo.

- Guarda che non sono scappata da nessuna parte!! E poi la vuoi finire?? Tra un po’ allaghi il ristorante con la tua stessa  bava! Ma perché lo ritenete tutti così fico? È un amorfo ambulante ma dai! Quelle poche volte che sono andata a cena con la sua famiglia fuori era di una noia mortale! Ti dico solo che Sasuke in confronto era la persona più socievole del mondo! E questo dice tutto!- disse la rosa evitando di menzionare che in quelle serate il solo sguardo penetrante  del moro l’aveva fatta agitare tanto da rompere due bicchieri e rovesciare qualsiasi piatto o posata le capitasse tra le mani e che probabilmente era silenzioso perché troppo impegnato a cercare di non deriderla davanti a tutti, cosa che invece Sasuke non si era certo risparmiato di  fare. Ma questi erano dettagli. Non si sarebbe certo rovinata la sua situazione da ragazza inosservata come voleva essere, facendo sapere del suo particolare rapporto con il ragazzo più conosciuto e sull’attenzione di tutti!

- Bha, se lo dici tu, non me la racconti giusta in ogni caso! Ringrazia che non frequentiamo la stessa scuola! Altrimenti ci avrei messo molto di meno a capire se mi nascondi qualcosa! Al massimo mi farò dare informazioni da Hinata  e Ino, non sia mai che mi nascondi una relazione segreta con qualcuno!- la castana incrociò le braccia con un espressione di chi la sapeva lunga, mentre Sakura  le mandò un occhiata di traverso.

Rimasero a parlare del più e del meno per un po’ quando all’improvviso Yuki sembrò ricordarsi di qualcosa. - Ah quasi mi dimenticavo!! Sakura come mai avevi quell’aria stravolta quando sei entrata?- chiese preoccupata l’amica.

La rosa si incupì per un istante, prima di reprimere la sensazione di rabbia che aveva provato fino a poco prima di entrare nel ristorante.

- ..oggi quando sono ritornata da scuola, c’erano mia madre e Kira che mi aspettavano seduti  in salotto e mi hanno detto che dovevano parlarmi di qualcosa di importante..-sospirò cercando di calmarsi, inutilmente.

-..Kira ha cominciato con la solita pappardella della famiglia  unita e altre cazzate, alla fine dopo mezzora di discorsi inutili mia madre ha tirato fuori la notizia..- Yuki la guardò interrogativa non capendo di cosa si potesse trattare,  da rendere nervosa la sua amica tanto da farla tremare di rabbia.

-..hanno detto che vogliono staccare la spina a papà-

La castana sgranò gli occhi dalla sorpresa.

- Mamma ha cominciato a dire che ormai anche i dottori confermano che non c’è più alcuna possibilità di ripresa, che ormai è del tutto assente e vive solo grazie alle macchine  e mamma ha cominciato a dire che dopo averne parlato parecchio anche con Kira hanno dedotto che questa soluzione fosse  la migliore.-  disse con lo sguardo perso nel vuoto.

- Allora io gli ho detto che aveva deciso di farlo solo perché quell’ idiota di Kira  voleva decidere della nostra vita, che lei si faceva solo manipolare come al solito e che se  si azzardavano a farlo non gli avrei più rivolto la parola, e me ne sono andata..-

Yuki guardò l’amica dispiaciuta, sapeva perfettamente quanto fosse legata a suo padre che a causa di un incidente avuto con lei in macchina quando aveva solo 8 anni era finito in coma irreversibile, ma da una parte capiva anche la scelta di sua  madre e di Kira e non riusciva a spiegarsi come mai Sakura, lo odiasse tanto.

L’abbracciò stretta, non sapendo cosa dirle per consolarla, voleva davvero che la sua amica ricominciasse a vivere serena, invece di  continuare a stare nel passato, anche  se capiva che non doveva aver avuto una vita facile.

- Lo so cosa pensi- disse Sakura cogliendola di sorpresa.

- So che probabilmente anche tu sei d’accordo con loro, ma non posso accettare che questo accada per via di Kira! Sono stufa di tutti questi estranei che cercano in continuo di controllarmi e decidere della mia vita mentre mia madre lascia fare come al solito, come se niente fosse! Non sono più disposta ad accettarlo- la castana  si chiese interrogativa a chi si riferisse. Chi altro a parte Kira cercava di controllarla? Persino per lei la ragazza rimaneva un mistero e spesso le dava l’impressione che in realtà il vero problema non fosse Kira, quanto un'altra persona..ma chi?

Sapeva che ogni tanto la sua amica aveva l’abitudine di “sgattagliolare”  fuori dalla sua finestra e andare a fare quella cosa e che lì probabilmente ci fossero persone poco raccomandabili..ma se quella persona fosse tra quelli non ci andrebbe no?

Non sapeva cosa pensare.

Sakura poco dopo si accorse che la stanchezza  era tale  da riuscire a fatica a teneri gli occhi aperti, così ringraziò l’amica per la compagnia e  decise di far ritorno a casa, lasciandosi alle spalle la castana sempre più dubbiosa e preoccupata.

 

 

Era quasi arrivata e mentre proseguiva stanca per la strada intravide le luci dell’immensa casa Uchiha accese. Abitavano nello stesso isolato e passava davanti a quella casa ogni giorno per andare a scuola.

Non vide nessuno dalle ampie finestre, così girò lo sguardo davanti a se sospirando.

Peccato, le sarebbe piaciuto vedere quella zazzera bionda di Naruto che  litigava come al solito con Sasuke o si rimpinzava di ramen, quel ragazzo era sempre in grado di strapparle un sorriso, qualsiasi cosa facesse.

Chissà, se poi avesse incontrato di nuovo anche Itachi..

- Aaaaaah devo smetterla!- Si disse da sola scuotendo energicamente la testa. Non era possibile che ogni volta, la figura del moro comparisse a ogni suo pensiero!

Accelerò il passo e in pochi minuti si ritrovò di fronte casa. Un enorme villa anch’essa, con un giardino curato e pieno di piante di tutti i tipi, anche se la parte che adorava di più era un grande albero davanti la sua finestra. Una Farnia antica di 200 anni per l’esattezza, che non solo le dava un senso di pace e riservatezza dalla facciata della sua finestra, ma che era utilissimo per le sue piccole “fughe notturne”.

Peccato che quella sera fosse troppo stanca, altrimenti  sarebbe  volentieri scappata via scendendo per la Farnia e andando in un posto dove riusciva a dimenticare  chi era, e tutti i suoi problemi.

Quando entrò dentro casa notò che solo la luce della cucina era rimasta accesa. Forse se l’erano dimenticati prima di andare a dormire.

Si incamminò in quella direzione per spegnerla quando notò che dentro c’era qualcuno ad aspettarla.

- Ben tornata Sakura - disse la voce stranamente ferma e seria di Kira.

La rosa lo guardò inespressiva, prima di andare verso il frigo per prendere un po’ d’acqua, ignorandolo apertamente.

L’uomo fece un sospiro pesante.

- Ti rendi conto di quanto hai fatto preoccupare tua madre, sparendo per tutto il pomeriggio e senza rispondere nemmeno a una chiamata al telefono? Ha dovuto prendere dei sonniferi per addormentarsi-

La figliastra continuò a frugare nel frigo, incurante delle parole dell’uomo.

- Sakura, girati per favore- la voce dell’uomo le fece capire che non ammetteva repliche, così scocciata e di malavoglia, si girò nella sua direzione guardandolo con sguardo di sfida.

- Siediti un attimo, ti prego- chiese l’uomo addolcendo la voce. Per quanto  provasse a mantenere un tono autoritario quella ragazza riusciva sempre a destabilizzarlo e a farlo sentire colpevole, qualsiasi cosa facesse.

-  Per quanto riguarda l’argomento di questo pomeriggio, rimanderemo la scelta più in là- a quella notizia la rosa si sentì tanto sollevata e sorpresa  da sentire quasi tutta la stanchezza di prima dissolversi nel nulla.

- Voglio che tu capisca Sakura, che io non sto cercando in nessun modo di manipolare né te né tua madre, amo Sawako più di chiunque e anche se non pretendo che tu mi consideri come tuo padre tengo veramente molto anche a te e non vorrei in nessun modo rovinare il nostro rapporto cercando di controllarti o farti dispetti. Riguardo a oggi tua madre ci riflette da anni  e sappi che anche per lei è stata una decisione molto difficile, io ho cercato di starle accanto ma credo che riguardo questa situazione vedere che non ha il tuo appoggio ma che anzi, tu la disprezzi, la distrugga.- Sakura si morse il labbro furiosa. E non solo perché si ritrovava quell’uomo a farle la predica, ma soprattutto perché sentiva che aveva ragione.

Per quanto lo disprezzasse era riuscito a farla sentire in colpa e probabilmente era stato lui a convincere sua madre a rimandare quella scelta.

Ciò nonostante non riusciva a sopportarlo e per la sua cocciutaggine stava perdendo anche la madre.

Con un solo sguardo  fece capire a Kira che aveva ascoltato le sue parole ma non aggiunse altro mentre si alzava per andare nella sua cameretta e lui non pretese di sentire nulla, soddisfatto di essere riuscito a ottenere la sua attenzione anche per solo cinque minuti.

 

 

 

 

 

 

 

  
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