Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: black dalia    30/01/2012    5 recensioni
Marineford, la guerra, la morte di Ace e Rufy che perde ogni speranza. Ma la morte stessa interviene, porta via Rufy e gli fà tre doni:
un nuovo corpo,un nuovo potere e la possibilità di tornare indietro e cambiare il passato.
Rufy accetterà? Riuscirà a cambiare il corso della storia e ha evitare la morte dei suoi fratelli?
Questa è una sfida che solo lui può vincere.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao a tutti, sono tornata con un nuovo capitolo di questa storia, mi scuso per l'incomensurabile ritardo; spero che questo capitolo vi ripaghi almeno un pò dell'attesa.
Ed ora ecco a voi la storia.



 

                                            I DONI DELLA MORTE



Cap.8)Incontro, scontro e allenamento


Garp bussò violentemente alla porta della casa -Dada! Vieni fuori!- la porta venne aperta da una donna robusta, dai capelli biondi e ricci, indossava una camicia viola e dei pantaloni azzurri tenuti su da una grossa cintura, tra le labbra stringeva una sigarettta.
-Garp-san! Ti prego fammi riposare; quell'Ace a già 10 anni, lo sai! Non riuscirò a trattenerlo ancora a lungo! Portatelo via, ok?!- disse a Garp in quella che sembrava una crisi isterica,poi mentre riprendeva fiato s'accorse che vicino al marines c'era Uphy -e chi sarebbe quel ragazzino?-
-prima cosa questo non è un ragazzino, è la mia nipotina...- Dadan lo interruppe -cosa! Questa è tua nipote?!-
disse guardando Uphy -sì, il mio nome è Monkey D. Uphy, piacere di conoscerti Dadan- disse lei con un allegro sorriso, Dadan la squadrò -a me, così, sembra quasi un maschio- disse -è per via dei capelli corti, poi crescendo cambierà- disse Garp guardando Uphy che osservava i dintorni -e che cosa ci dovrei fare con lei?- chiese Dadan -semplice crescerla- rispose Garp -COSA! Ma... ma... sono davvero al limite solo con Ace e ora vorresti che mi prenda cura anche di tua nipote?!-
-esatto- disse Garp -scegli: vivere il resto delle vostre vite dietro le sbarre o crescere questa ragazzina; vi ricordo che sto tenendo gli occhi chiusi sui vostri crimini, eheheh!-
-beh... sì, non vogliamo essere arrestati, ma a volte mi chiedo se la gattabuia sia peggio di questo- disse Dadan.

Nel frattempo, mentre i due parlavano, Uphy guardò i dintorni della radura fino a che non scorse una piccola e solitaria figura seduta sul tronco di un albero caduto, sorrise e facendo finta di non averlo visto s'incamminò verso gli alberi hai limiti della radura "questa volta non mi sputerai in faccia mio caro Ace" pensò mentre spariva dietro ad un albero.

Ace, seduto sul tronco dell'albero, aveva assistito all'arrivo di Garp; era troppo lontano per sentire quello che dicevano ma dalla faccia che aveva fatto Dadan e dalla presenza del marmocchio, Ace intuì che il vecchio marines voleva lasciare lì quel bambino.
"Come se non avessi già abbastanza seccature" pensò, poi si accorse che il bambino in questione non c'era più -EHI, CIAO!- una vocina squillante gli gridò in un orecchio, sorprendendolo e facendolo sbilanciare all'indietro e non riuscendo ad aggrapparsi a nulla, Ace cadde dal tronco.
Si rialzò, massaggiandosi la testa nel punto in cui l'aveva battuta -stai bene? Ti sei fatto male?- gli chiese la stessa vocina di prima, con una nota di preoccupazione; Ace sentì la rabbia montargli dentro "lui mi ha fatto cadere e poi mi chiede se sto bene? Adesso gli faccio vedere io quanto sto bene!" pensò Ace e si voltò con l'intento di pestare a sangue il possessore di quell'irritante voce, ma l'intento svanì quando i suoi occhi incontrarono quelli di Uphy: si fermò e per un attimo gli sembrò di perdersi in quei pozzi rossi che sembravano rubini; non riusciva proprio a  distogliere lo sguardo dagli occhi di quel moccioso e non riusciva a capire il perchè.
-Ehi, Ace!- Una voce lo riscosse dal torpore, attirando la sua attenzione; Garp si avvicinò hai 2 ragazzini 
-ahahahah, come stai? Vedo che ti sei fatto prendere di sorpresa da Uphy- disse ridendo, a quel punto Ace si rivolse di nuovo al bambino a fianco: Uphy gli sorrise dolcemente, Ace, invece, la squadrò apertamente -allora, Ace ti presento Uphy, Uphy quello è Ace; è più vecchio di te di 3 anni; vivrete insieme da oggi in poi, quindi farete meglio ad andare d'accordo, intesi?-
-certo, gee-can!- disse Uphy -piacere di conoscerti Ace- gli offrì la mano ma Ace la rifiutò schiaffeggiandogliela per poi spingerla a terra e, guardandola con odio, s'incamminò per irentrare in casa.
Uphy si tirò su e si spolverò i vestiti, per poi guardare Ace entrare nel rifugio "sarà un'impresa lunga e difficile".

Pochi minuti dopo, Uphy si trovava seduta nel rifugio dei banditi; Garp se n'era andato e lei aveva appena finito di mangiare una misera ciotola di riso, che doveva essere il suo pranzo -ho fame!- si lamentò -non c'è abbastanza cibo! anche io voglio mangiare la carne!- disse guardando Ace addentare un cosciotto -SILENZIO!- gridò Dadan -tutta questa carne che vedi l'ha procurata Ace uccidendo un toro! Questi piatti ne sono pieni perchè sono la nostra parte! I banditi di montagna non se la passano bene ultimamente; se vuoi la tua parte devi sgobbare! Da domani: laverai i vestiti, pulirai armi e scarpe, ti faremo rubare e fare da palo; e non dire una parola di quel che farai quì con Garp!- poi indicò una ciotola vuota e il bicchiere a finco -riso e acqua, questo è quello che ti daremo, il resto te lo devi guadagnare e crescerai da sola!- Uphy la guardò poi alzò le spalle -va bene- disse, Dadn cadde sul pavimento per la frustrazione -sono già stata nella giungla, posso procurarmi da mangiare da sola; se voglio diventare un pirata questo è il minimo che devo saper fare- disse Uphy, poi notò che Ace stava uscendo -ehi! Ace, aspetta dove vai?- disse alzandosi e seguendolo fuori di casa; lo vide allontanarsi in direzione della foresta -EHI, ACE!- lui si voltò con uno sguardo infastidito -ehi, Ace! Diventiamo amici! Dove stai andando?- gridò Uphy correndo verso di lui ma Ace, con un potente colpo, abbattè un albero che incominciò a rotolare verso Uphy, la quale con un semplice e veloce salto lo schivò; riappoggiati i piedi per terra notò che l'altro si era dileguato, sorrise "tanto so dove stai andando" e partì anche lei in direzione della foresta.

Intanto Ace, era arrivato fino ad un ponte sospeso, lo attraversò e proseguì indisturbato; intanto dall'altra parte, sbucò Uphy che, dopo aver visto il ragazzino attraversare il ponte, si accingeva a fare la stessa cosa ma, arrivata a metà ponte, notò che Ace era tornato indietro e la fissava stringendo il tubo che aveva in mano;
"uh-oh" pensò Uphy, ricordando come era finita la prima volta, infatti Ace, con un rapido scatto le si parò davanti e, alzando il tubo, tentò di colpirla ma Uphy balzò all'indietro schivandolo, poi si mise in guardia.
"Accidenti" pensò Ace, guardando Uphy "non mi apettavo che sapesse schivare i colpi" poi la vide mettersi in guardia "così vuoi lo scontro, eh?" pensò preparandosi a colpire di nuovo "allora lo avrai" e si scagliò contro di lei tentando di colpirla di lato ma Uphy schivò ancora e stavolta fù lui a dover parare, col tubo, un pugno di Uphy e successivamente anche un calcio ma questo gli procurò l'occasione di prendere la gamba di Uphy e, usando la sua forza, la scagliò oltre il bordo delle corde che reggevano il ponte, facendola precipitare nel dirupo sottostante; Ace non si fermò nemmeno a guardare la caduta di Uphy, preferendo continuare per la sua strada.

"Maledizione" pensò Uphy mentre cadeva "e adesso cosa faccio?" pensò in preda al panico, poi un'idea la colpì "un momento! Io posso trasformarmi in un uccello! Posso volare!" così si concentrò ed improvvisamente un lampo di luce avvolse il suo corpo, quando si spense, Uphy si era trasformata in un magnifico uccello dorato che incominciò a sbattere le ali ma, nonostante questo, non riusciva a fermare la sua caduta
-AHHHHH, AIUTO! Non sò come si vola!- gridò continuando a precipitare.

Era ormai il tramonto quando Ace tornò al rifugio -Ace... sei tornato da solo?- chiese Dogura, lui non rispose
-dov'è Uphy? Non eravate assieme voi due?-
-non lo so- rispose Ace seccato.

Quella notte, Uphy aprì la porta del rifugio dei banditi e venne accolta da Dadn ch ele urlò sbraitando -DOVE DIAVOLO ERI FINITA?!-
-sono caduta nel dirupo e poi ho dovuto affrontare dei lupi che volevano mangiarmi- disse Uphy, infatti il suo corpo c'erano segni di graffi e morsi -va bene, ora vai a dormire! Da domani lavorerai duramente- disse Dadan prendendola e gettandola sul letto e Uphy, stravolta per la giornata trascorsa, si addormentò subito.
Nel letto affianco, Ace aprì gli occhi guardando Uphy dormire con la bocca aperta e la bolla al naso, dopodiche richiuse gli occhi.

La mattina dopo, Ace uscì dal rifugio e si avviò verso la foresta, si voltò per un attimo per vedere se era seguito, quando vide che il campo era libero riprese a camminare.

Nel frattempo in soggiorno, Uphy stava mangiando il riso che le avevano dato ed intanto rifletteve su quello che era accaduto ieri.
"Ace è ancora troppo forte per me, non riuscirei a batterlo, basta pensare con che facilità ieri mi ha buttato giù dal ponte" pensò con le bacchette in bocca "non voglio finire come la volta precedente e rischiare di ammazzarmi per seguirlo, anche se sò dove và, la strada per raggiungere il Gray Terminal è una sola e lui farebbe di tutto per impedirmi di seguirlo" finì di mangiare il riso "se ci fosse un modo per seguirlo senza farmi vedere" poi un'idea la colpì "ma certo!" Uphy scattò in piedi gridando -devo andare Dadan ci vediamo stasera!- e corse fuori -DOVE STAI ANDANDO MOCCIOSA! TU DEVI LAVORARE PER NOI!- gridò Dadan ma ormai Uphy era troppo lontana per sentirla.

"Mi chiedo perchè non ci ho pensato prima... devo imparare ad utilizzare i miei poteri, iniziando dall'imparare a volare!" pensò Uphy, ora si trovava in una piccola radura, abbastanza lontana dal rifugio per evitare che qualcuno la vedesse.
-Va bene, incominciamo! Per prima cosa devo salire in alto- disse per poi iniziare ad arrampicarsi su un albero e si fermò a metà strada -seconda cosa: devo trasformarmi- si concentrò tramutandosi in uccello
-bene ed ora... GERONIMO!- gridò facendo un balzo e sbattendo le ali, ma il risultato fù lo stesso del dirupo
-SBAM- il tonfo fece scappare alcuni animaletti -ahi, ahi, ahi- disse Uphy massaggiandosi la faccia -cavoli è più difficile di quanto immaginassi... ma non mi arrendo così! Se ce la metto tutta ci riuscirò!- così con la determinazione al massimo si rialzò e risalì sull'albero per riprovare.
Così Uphy passò i seguenti 3 mesi ad imparare a volare e ad usare gli altri poteri derivati dal suo fruttto.




Capitolo finito! Spero che vi sia piaciuto e che vi abbia ripagato per l'attesa.
Mi raccomando recensite numerose, mi fa sempre piacere sapere quello che pensate!
Saluti e baci da black dalia

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: black dalia