Premetto che:
Avevo
già scritto la
storia ma non piacevano alcuni dettagli e l’ho cambiata.
Ringrazio
chi l’aveva
recensita prima.
Prologue
Mi siedo
sulla riva della spiaggia a ricordare il momento che mi
ha distrutta, che mi ha uccisa.
Farlo
è come se il mio cuore venga lapidato
all’infinito.
Non potevo
credere che stesse veramente dicendo quelle parole.
Non era più in sé.
- Justin
non è più una questione di sesso!- Urlai. Anita
mi
guardava sbalordita.
- Mi avevi
detto di essere vergine!- Lo accusò. Lui non fece in
tempo ad ascoltarla che, dopo due respiri profondi, mi urlò:
-
Ascoltami ora Skye! Non hai mai avuto il diritto di venire a
rovinare la mia vita! Non puoi venire qui a rompere il patto! Non
puoi…
- Cosa?
Amarti? Tranquillo mi dimenticherò di uno stronzo
qualsiasi. – Lo interruppi. Mi guardò con gli
occhi pieni di rabbia.
Anita
Meridian era la sua ‘nuova vittima’
quell’anno. Lui
trovava (o lo fa ancora) le ragazze e faceva credere loro di essere un
romantico sedicenne vergine che cercava l’amore, ci andava al
letto e poi se ne
sbarazzava.
A causa di
questo vizio mi confonde il patto che aveva fatto con
me.
A che gli
serviva una ragazza con la quale fare sesso ogni volta
che voleva??
Osservo il
tramonto e capisco cosa mi sono persa durante tutto
questo tempo passato ad autocommiserarmi.
Odio
averlo amato. Odio ricordarlo ancora come una cosa
importante.
Perché
non riesco a dimenticarlo?