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Autore: BlueMoon1996    30/01/2012    2 recensioni
io e lui ci siamo pacificamente ignorati da quando ci
siamo conosciuti. D'accordo, devo riconoscere che non è precisamente vero dato il fatto che una volta quasi non finiva in infermeria perchè lo avevo affatturato di brutto, ma poi lui si era scansato. O quella volta che gli ho buttato tutto il porridge della colazione in testa solo perchè aveva fatto una battuta sarcastica sul mio conto. Diciamo che non siamo in buoni rapporti ma per la maggior parte del tempo ci ignoriamo, anche se condividiamo Al, che poveraccio, spesso non sa come comportarsi con noi, perchè, anche quando siamo noi tre insieme, io e Malfoy evitiamo accuratamente di parlarci, in quanto sappiamo che la discussione finirebbe con qualche fattura o qualche ciotola di porridge volante.
Però a volte sappiamo convivere pacificamente...
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Weasley, James Sirius Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Scusate per il clamoroso ritardo ma siamo quasi alla fine della storia ed inoltre questo capitolo è più lungo degli altri, quindi mi ci è voluto un po’ più di tempo. Il fatto è che non mi veniva nulla per la parte finale, che poi si è trasformata un disastro, ma non anticipo nulla. Buona lettura!

The Ball


< Ah! Poi c’è il trucco, assolutamente. Sai a te con quei capelli rossi non so quale starebbe bene… forse un marrone? O un bronzo? Rose? Rose mi stai ascoltando si o no? >
< cosa? Ah, si, anche per me vanno bene i boccoli Cami >
< come? Stavamo parlando del trucco Rose! ma ci vuoi andare o no a questo ballo? >
< no. >
< come no? È un’assurdità! Diglielo Alice! Diglielo anche tu che è un’assurdità! >
< ha ragione Rosie, è un’assurdità, tutti aspettano questo ballo tu sei l’unica ragazza anormale della scuola>
Si, anche l’unica che è stata baciata dal migliore amico di suo cugino che odiava e che non considerava nemmeno un conoscente, bè almeno fino a quattro giorni prima. In realtà sono in dormitorio con Alice e Camille da… non so nemmeno io da quando, so solo che mi sono persa ai boccoli e ai fermagli per capelli, quando siamo passati nell’oceano make-up, io non c’ero.
< visto? Lo dice anche Alice! > commenta Camille.
< Alice lo dice perché tu lo dici! > esclamo fintamente scandalizzata.
< andiamo, fingi almeno di essere entusiasta, fallo per noi! > dice Cami, mettendo su il broncetto da gatto degli stivali.
< e va bene! Stavate dicendo? > chiedo rassegnata.
< parlavamo del trucco. Il tuo vestito nero e bronzo potrebbe abbinarsi con un trucco marrone no? Oddio si, sono un genio > certo Camille, aspetta di vedere quello che Dominique riesce a combinare con i cosmetici poi ne riparliamo. Roba che la mia cuginetta mezza francese potrebbe far diventare Hagrid testimonial di una linea di shampoo e cosmetica babbana, lei si che è un genio!
< ok. Per me va bene, basta che mi torturate per poco più di un ora e siamo apposto, lascio tutto nelle vostre mani, ma adesso se non vi dispiace dovremmo andare a lezione dato che la nostra ora buca è finita > dico. Oh che peccato interrompere quest’intellettuale scambio di opinioni! Godric! Ruf sarebbe più divertente.
Dopo qualche minuto riesco a convincere le mie amiche ad avviarci verso le serre e durante il tragitto incrocio Alice e Elizabeth che vanno verso l’aula di Divinazione. Poverette, la Cooman è scossa ultimamente, dice che non riesce più a comunicare con l’Occhio Interiore ed ha predetto la morte a tre poveri studenti del primo anno che adesso vanno in giro per la scuola vendendo aglio e peperoncino. Credono che un vampiro possa sbucare fuori dalla tavoletta del bagno di Mirtilla Malcontenta.
Il professor Paciock (noi Potter-Weasley lo chiamiamo così solo durante le lezioni altrimenti è Neville), oggi ci farà spremere i bobotuberi. Bleah! Quei cosi sono rivoltanti. Comunque mi metto al lavoro con Alice e Camille. Oggi mi sembra una giornata abbastanza tranquilla: nessuna lezione con i serpeverde, solo Tassorosso anzi, nessun Malfoy in giro da stamattina, nessuna stranezza evidente di Philip, nessuna materia pesante e una particolare attenzione dei professori a non caricarci di compiti per il week-end. Bè, almeno questo ballo servirà pure a qualcosa no?
< Rose! >
chi è che mi chiama? Ah, Albus. Fortuna che non si è portato dietro il suo fidato compare.
< ciao Al! > esclamo con un sorriso a 36 denti che non ha nulla da invidiare a quello di Gilderoy Allock, quel tipo di cui ho trovato una foto nascosta in uno scatolone nell’armadio di mamma insieme ad un biglietto d’auguri con il suo autografo. Bah…
< allora… ti stai preparando per il ballo? > chiede. Oh no, non di nuovo!
< ma perché tutti mi fate domande sul ballo? Alice e Camille non fanno che parlarmi di trucchi e vestiti, ieri Philip ha cominciato a riempirmi di domande sul luogo dell’appuntamento e su quale sarebbe stato il posto ideale per incontrarci, persino la Sprite mi ha fatto l’occhiolino congratulandosi per il mio cavaliere e cominciando a blaterale su un tipo del quale si era innamorata mentre insieme spremevano bobotuberi. Adesso ti ci metti anche tu? > dico, lasciando interdetto il povero Al che sembra non aver capito un’acca di quello che ho detto ed è arrossito.
< io… ehm… scusa Rosie, volevo solo chiederti come vanno i preparativi, così per sapere > dice imbarazzato.
< no, scusami tu, sono un tantino stressata > dico, allontanandomi con lui dalle serre.
< è per quello che mi hai detto? Per l’idea di lasciare Ken? > chiede.
< come? Adesso anche tu lo chiami Ken? Malfoy non sa tenere la boccaccia chiusa! >
< tu come fai a sapere che Scorpius lo chiama così? Vi parlate per caso? >  non solo quello, in realtà discutiamo, abbiamo un piano segreto per sgamare Elizabeth che non possiamo mettere in atto perché oh! Lui mi ha baciata! E da quel momento lo evito come la peste… ovviamente non lo dico, mi trattengo.
< chi? Noi? No… gliel’ho sentito dire… > rispondo con nonchalance.
< ah. Comunque è per quello? >
< si. Bè ecco… non proprio. Cioè si però no, capisci? >
< veramente no! > esclama perplesso. Mi sono spiegata male?
< diciamo che è anche per quello ma non solo > cerco di spiegare.
< c’è qualcos’altro che ti preoccupa? > chiede. Mannaggia. Dovrei parlare con James, lui si che ti lascerebbe stare senza chiederti nulla!
< in realtà si, però… ti prego non volermene ma non posso parlarne perché non riguarda solo me! > dico, sperando che capisca. Ho intenzione di dirgli la verità perché adesso ho capito che Al si porterebbe il segreto nella tomba se fosse necessario. Solo che non è il momento adatto, devo sistemare un paio di cosette prima…
< ok Rose > dice un po’ sorpreso < non nego il fatto che un po’ ci sono rimasto male ma se proprio non puoi dirmelo aspetterò il momento giusto! >
È ufficiale: amo mio cugino. Lo adoro! Se non ci fosse lui non so cosa farei!
< grazie Al, tu si che mi capisci >
< di nulla cugina. Cos’hai adesso? >
< niente. Dopo un’ora buca di prima ho finito una giornata splendida! Sono certa che niente potrà rovinarla! > esclamo contenta. Al sorride e mi chiede se lo accompagno a trasfigurazione. Io accetto così ci incamminiamo.
Cosa avevo detto? Ricordatemelo perché spero di essermi sbagliata. Ah, ecco. < Ho finito una giornata splendida! Nulla potrà rovinarla! > frase squittita in completo stile Brown. Comunque erano parole al vento, prive di significato. Assolutamente inconcepibili perché le possibilità che la giornata non mi sarebbe stata davvero rovinata erano infinitesimali un secondo fa, adesso sono certamente ridotte a meno di zero. Perché? Bè ecco, come un’allocca ho accompagnato Al a trasfigurazione giusto? Di conseguenza ci sono gli altri serpeverde giusto? E anche Mister ciuffo biondo sull’occhio, giusto? Traduzione= sono una decelebrata che non sa fare i conti con  l’inevitabile. Cerco di essere il più naturale possibile ma la cosa non mi riesce benissimo dato che al posto del sorrisone di prima si è trasformato in un’evidente segnale di colica renale, cioè una specie di smorfia di dolore.
< ehi Al. Weasley > dice Malfoy. sono tornata a chiamarlo per cognome anche nei miei incasinati pensieri, mi è sembrato più distaccato ed oggettivo. Comunque lui sembra abbastanza sorpreso ma (e questa è una delle sue qualità) lo nasconde bene perché Al non se ne è accorto. E se non se ne accorge lui, allora deve essere un bravo attore.
Il fatto è che mio cugino sa riconoscere una bugia persino quando quella cammina indisturbata nei meandri del tuo cervello, nascondendosi dietro ai neuroni e pensando che lì nessuno la scoverà. Invece no! Albus Severus Potter sembra avere i raggi X per queste cose. È assurdo. Bè, io ho imparato a mentirgli con un po’ di esperienza, diciamo che le mie bugie indossano un mantello dell’invisibilità, anche se spesso vengono sgamate comunque. Ok, mi sto perdendo in chiacchiere, torniamo alla scena.
Malfoy è entrato senza dire una parola ma questo è bastato per rimpormi la giornata. Saluto Al che entra dentro e si fionda vicino a lui e me ne vado in biblioteca perché nonostante siano stati clementi, i professori ci hanno comunque dato i compiti. E poi è un periodo che non danno quasi più niente, loro dicono che è per i G.U.F.O, per non metterci sotto pressione. Sarà…
Sono nel bel mezzo del tema di pozioni che mi sta scervellando da giorni quando qualcuno si schiarisce la gola, probabilmente per attirare la mia attenzione. Mi giro e noto che il disturbatore è proprio Malfoy, ma non sono sorpresa di vederlo, era prevedibile che mi avrebbe cercata dopo un po’.
< ehilà > saluto, facendo un cenno con la mano e abbozzando un sorriso molto imbarazzato.
< ciao > fa lui che sembra perplesso dal mio comportamento. Cosa si aspettava? Che sarei corsa tra le sue braccia dichiarando amore eterno? Proprio no. Adesso, solo perché ho ammesso a me stessa, e ripeto solo A ME STESSA, che provo qualcosa per lui, ciò non significa che devo per forza sembrare una di quelle principesse Disney che corrono incontro al principe. Amo quei cartoni babbani, ma diciamoci la verità, il principe azzurro non esiste, tantomeno nella realtà.
< allora… > comincio imbarazzata < sei qui per un motivo in particolare? > chiedo, fingendo di non saperlo già.
< stai scherzando vero? > chiede lui ancora più perplesso di prima, con gli occhi spalancati, la bocca aperta e il solito ciuffo sull’occhio.
< no > dico io per niente convinta.
< bene. Devo rinfrescarti la memoria allora. L’altra sera… >
< no ti prego basta! Non dire nient’altro > lo interrompo. Già è stato strano provarlo e pensarlo, figuriamoci ripeterlo ad alta voce.
< ok. Allora credo che tu sappia perché sono qui Rose >
< ehm… più o meno > la causa centrale l’ho capita, ma cosa vuole da me?
< come più o meno? Vorrei capire se anche per te è stato lo stesso > dice. Oh no. Rose, mantieni la calma, non balbettare e non arrossire. Ecco fatto sono rossa come un peperone e sto balbettando peggio di quel tale, Raptor, menzionato nel libro di Storia di Magia (si, ogni tanto lo leggo anche io) come “il po-povero ba-balbuziente professor Raptor che aveva solo un piccolo difetto: Voldemort attaccato al cervelletto” roba da niente.
< i-io.. ehm… tu mi avevi detto che mi avresti dato tempo > affermo.
< sono passati quattro giorni! > esclama scandalizzato.
< bè quattro giorni sarebbero tempo secondo te? Sono quattro miseri giorni non quattro mesi e nemmeno quattro anni! > esclamo io, stavolta.
< ok, va bene. Non puoi darmi un indizio? > chiede.
< un cosa? >
< un indizio >
< di che genere? > ma è matto?
< che ne so Rose, non è proprio carino aspettare. Domani ci sarà il ballo e lì tu lascerai Ken. Perché lo lascerai vero? >
< questi sono affari miei ok? Vorrei lasciarlo domenica, mi sembra brutto scaricarlo la sera del ballo non trovi? > dico.
< no, affatto. Anzi, rimarcherebbe la tua posizione > dice lui.
< ma di che cosa stai parlando? Posizione? Che c’entra? Sei per caso affogato nel whiskey incendiario? > chiedo.
< no, sono solo un po’.. curioso >
< bè dovrai aspettare anche se credi che non è carino, non mi importa! Adesso ti saluto, ciao! > prendo la borsa, ancora rossa in faccia e mi dirigo verso l’uscita mentre Malfoy sbuffa.
< ti sento biondo! È inutile che sbuffi! > urlo dall’altra parte della biblioteca. Madama Pince mi ha mandato un’occhiata tutt’altro che benevola. Bè, l’ho sempre odiata. Tutti la odiano, a parte Gazza; credo che infatti gli piaccia.
Dopo questa interessante ed imbarazzante conversazione vorrei sprofondare nel sottosuolo per non riemergere più e non affrontare tutto il resto. Voglio dire, devo lasciare il povero Philip, devo cercare di chiarire col biondo (via di mezzo tra Malfoy e Scorpius, non sapevo quale usare!) e devo cercare di far rinsavire Alice, che è tutta presa da Jack ma lui sembra essere su un altro pianeta. Insomma, da che l’anno scorso non avevo né un ragazzo, né tantomeno problemi sentimentali, adesso ne ho troppi, non c’è un po’ di pace per me?
La giornata sta per concludersi così vado a cena e poi a dormire. Domani c’è quello stramaledettissimo ballo!
§

Eccoci qua! Nuovo giorno, nuovo sole, stessa solfa. Alice e Camille sono in piedi da due ore (sono solo le otto di mattina) e girano incontrollabili per tutta la stanza. Io invece sono ancora stravaccata sul letto, una gamba fuori dalle coperte, i capelli arruffati, la testa penzoloni e credo di avere anche un rivoletto di bava sul labbro perché mi ricordo che sognavo torte alla melassa. Tanto per cambiare.
Ad un certo punto sento un boato e in un men che non si dica mi ritrovo con la faccia a terra, la bava di prima sul pavimento e un dolore lancinante alla testa: sono stata scaraventata.
< forza Rose! oggi è il grande giorno! >
< chi si sposa? > chiedo stupidamente massaggiandomi la testa.
< farò finta di non aver sentito. Dobbiamo cominciare a prepararci! >
< adesso? Ma Camille sono le otto di mattina, il ballo è alle otto di sera, mancano dodici ore! > esclamo.
< dodici ore? Solo? Oddio sono in ritardo! > urla terrorizzata.
< stai scherzando? > le chiedo senza ottenere risposta < sta scherzando vero? > chiedo ad Alice questa volta, che fa spallucce e la guarda preoccupata.
< ma cosa fate lì impalate! Aiutatemi! > urla la pazza. Eh si, è proprio da manicomio.
< Camille, tesoro, calmati, siediti e stai zitta e ferma per almeno due minuti. Mi spieghi perché diavolo sei così agitata? È solo uno stupido ballo! > dico.
Lei mi guarda in cagnesco e per un attimo ho il terrore che mi salti addosso per divorarmi, ha una faccia molto simile a quella di Thor quando vede le bisteccone di mucca che cucina Hagrid; poi improvvisamente si accascia sulla sedia e mi guarda sconsolata.
< quando ero alle scuole babbane, dove i miei genitori hanno voluto portarmi per forza, le maestre hanno organizzato un piccolo ballo in maschera per carnevale, così mi vestii da fatina e andai contenta. Ma a quella festa, una bambina per dispetto mi rovesciò tutto il succo di mirtilli addosso e gli altri bambini cominciarono a ridere di me. Da quel giorno ho sempre evitato qualsiasi evento simile, ma questa è un’occasione speciale, e voglio che sia tutto perfetto perché se non è il  mirtillo può essere l’abito che si scuce o qualcos’altro. Per questo sono in ansia > spiega.
< capisco. Comunque è successo sette anni fa Cami, tu non sei più una bambina, nessuno di noi lo è più. Comprendo il fatto che tu possa essere in ansia ma controlla il tuo isterismo! > esclamo.
< lo so, hai ragione, adesso passeremo una tranquilla giornata e poi ci prepareremo con calma, ho capito. Andiamo a fare colazione? > chiede.
< sto morendo di fame! >
Scendiamo giù per la colazione e passiamo una bellissima giornata fuori al parco, perché anche se fa freddo e i professori hanno bloccato le visite a Hogsmeade, abbiamo pattinato sul lago nero e abbiamo giocato a palle di neve con i miei cugini e Malfoy. siamo stati bene insomma. Adesso, però, è arrivato il momento di farsi torturare e quindi Alice e Camille mi hanno portata di sopra per trucco e parrucco.
< è obbligatorio? > chiedo, senza però ottenere risposta.
Le mie amiche mi lisciano i capelli mi fanno quattro shampoo, mi fanno ceretta, maschera e qualche altra strana cosa che non ho capito cosa sia ma che loro hanno definito come “trattamento ringiovanente”. Eh già, perché ovviamente uno a quindici anni ha bisogno del trattamento ringiovanente! Mia madre nemmeno se le compra! Queste sono pazze. Comunque dopo trucco, creme e vestizione sono pronta, così scendo e Philip è già lì. Accanto a lui ci sono James e Jack. Ah-ah! E fu così che del bel James Potter non rimase che lo scheletro aspettando che la sua ragazza scendesse da quella scalinata.
< ehi Rose, quanto ha Cami? > ah, domanda sbagliata cugino.
< stai scherzando vero? ci morirai qui Jamie! > dico sghignazzando. Lui mi guarda sconsolato. Poverino, mi fa quasi pena.
Io prendo il braccio di Philip e ci dirigiamo in Sala Grande. Sembra tutto un po’ strano. Io dovrei lasciare Philip invece sto andando al ballo con lui, tutto perché sono troppo buona nel vederlo soffrire o… bè lo ammetto non ho il coraggio di lasciarlo, non c’entra il buonismo. È solo che non ce la faccio.
La Sala Grande è un vero spettacolo! Dovunque ci sono cristalli di ghiaccio che scendono dal soffitto, un rampicante è stato fatto crescere (non credo nel modo tradizionale, Hagrid deve aver dato alla pianta un aiutino come fa con le sue zucche O.G.M) lungo le pareti e la sala è un tripudio di luci e colori. Al centro c’è una pista e in fondo, dove è solito esserci il tavolo dei professori c’è il buffet. Io e Philip camminiamo per la stanza in cerca di qualche viso amico, ma gli unici che vediamo sono Albus ed Angel e Scorpius Malfoy con… no! Non può assolutamente essere. Quella al braccio di Scorpius non è la Brown vero?
Per un attimo sento come se la terra sotto i piedi mi mancasse. Lo ha fatto apposta. Lui sa tutto dei rapporti tesi tra me e la Brown e l’ha fatto apposta! Mi sento ferita e le lacrime mi pungono gli occhi. Avverto di nuovo quella sensazione che ho provato quando mi ha baciata sulla torre, ma questa volta in senso negativo. Una totale eclissi del cuore.
Cerco di ricompormi perché noto che lo sguardo di Philip ruota da me al braccio che Felicia Brown ha poggiato sulla spalla di Scorpius.
< ehi piccola tutto bene? > mi chiede. Piccola? E questa da dove sbuca fuori? È ridicolo.
< come? Oh, si, solo un calo di zuccheri > dico.
< ok. Allora vado a prenderti qualcosa, aspettami qui > dice.
Io annuisco e ironia della sorte, nel momento in cui Philip si allontana, anche la Brown sembra essere affamata e quindi mi ritrovo Scorpius tra i piedi, di nuovo. Vorrei sparire. Questo vestito stile quasi ottocento (così la professoressa aveva detto sarebbe dovuto essere) color bronzo con una fascia nera, non mi sembra più tanto bello e nemmeno i miei capelli mi sembrano più tanto ordinati (siamo riuscite a fargli avere un effetto mosso). Lui ha un semplice smoking, come tutti i ragazzi qui.
< allora > dice.
< allora >
< ti sta molto bene questo vestito >
< grazie, anche a te. Intendo… lo smoking >
< grazie >
< quindi sei venuto con Felicia Brown? > chiedo con una nota molto evidente di fastidio nella voce.
< già. Perché ti interessa? > chiede.
< ah non so… un giorno dici “Rose, provo qualcosa per te” e il giorno dopo vai al ballo con la persona che sopporto di meno sulla faccia di questo mondo! > rispondo piccata.
< sei gelosa > afferma.
< come? Non azzardarti a dire mai… io non sono gelosa capito? > dico un po’ insicura. In realtà sono gelosa si, e anche irritata e fidatevi, non è una buona combinazione per me.
< si che lo sei Rose, e ti da ancora più fastidio perché ho invitato la Brown. Bè, ci saresti potuta essere tu al suo posto ma non hai voluto > dice.
< eh … > apro bocca per dire qualcosa ma la richiudo subito perché in realtà ha ragione. Cosa vado a pensare? Sono io che ho scelto di venire con Philip. Pensi del diavolo e spuntano le corna, Philip e la Brown stanno ridendo come matti mentre si avvicinano a noi e lei è più civetta del normale mentre lui è il solito Ken. In altre circostanze avrei dato in escandescenza, stavolta no. Sinceramente non m’importa.
< Rose Weasley! Hai trovato un vestito che non facesse a pugni con il colore dei tuoi capelli? > mi chiede Felicia con finta gentilezza. Io sorrido e rispondo:
< già. Ma non sono l’unica! Hai trovato un vestito che riesce a contenere tutta la tua ciccia? > chiedo, sempre sorridendo. Scorpius è sul punto di scoppiare a ridere mentre Philip sembra confuso. Oh Godric! A volte è proprio stupido.  La Brown mi sta squadrando in cagnesco mentre io sorseggio il drink che mi è stato portato con aria soddisfatta.
< allora > comincia Malfoy < la prossima settimana c’è Grifondoro-Serpeverde! >
< vi stracceremo biondo, non preoccuparti > dico.
< ne sei sicura rossa? > chiede.
< certo che lo sono >
Mentre parlavamo ci siamo avvicinati un po’ senza rendercene conto e i nostri accompagnatori sono un po’ perplessi. Mi allontano per prima imbarazzata e dico che devo andare a cercare le mie amiche con una scusa ma Camille sta ballando con James al centro della pista e Alice è su un divanetto con Jack e stanno talmente avvinghiati che non si riconosce qual è l’uno e qual è l’altro. Così vado da Angel che sta chiacchierando con Elizabeth mentre Albus è impegnato in una conversazione apparentemente molto interessante (si fa per dire) sulla precisione dello sterzo dei manici di scopa, mica roba da niente!
< ciao ragazze! > saluto sorridente. In realtà ho conosciuto meglio Elizabeth in questi giorni e mi ha dato l’impressione di essere sempre più tesa. Comunque non posso perdonarle il fatto che sta ancora con Zabini, quel povero ragazzo non se lo merita affatto.
< ciao Rosie > risponde Angel. Beth fa solo un cenno.
< allora… vi state divertendo? > chiedo.
< si, bella festa > non provarci angelo, so che menti! < tu? > chiede Angel
< oh si! Philip è un… ottimo accompagnatore, si > rispondo. Bè sono bugiarda anche io, lo ammetto.
< sono contenta > commenta Angie.
< ehi. È il momento, non ce la faccio più > sussurra Beth ad Angel. Crede che io non abbia sentito quello che le ha detto ma per sua sfortuna con Dominique come cugina, so farmi gli affari degli altri meglio di chiunque altro a parte Dom, appunto. So di aver detto che non mi piacciono le pettegole ma non posso farci nulla: sono una di loro!
< non potresti aspettare? > chiede Angel a Beth.
< no >
< d’accordo. Ehm… Rose, noi dobbiamo andare! > dice Angie.
< ah… ok. Dove andate? > chiedo innocentemente.
< a cercare una persona > rispondono in coro.
< bene, torno dal mio accompagnatore allora! > esclamo. Loro sorridono nervosamente e si allontanano, ma io non le perdo di vista.
Hanno appena attraversato il buffet dirette al divanetto dove Alice e Jack sono avvinghiati. Ma cosa staranno a fare lì? Mi muovo circospetta cercando di non farmi scoprire quando sento una mano che mi sfiora la spalla. Oddio mi hanno vista! Terrorizzata mi giro per vedere chi è: Malfoy.
< Santo Cielo, Malfoy! mi hai fatto prendere un colpo! > urlo sottovoce (scusate il gioco di parole, non so proprio come spiegarlo).
< chi stai pedinando principessa? >
< non chiamarmi principessa! > esclamo con enfasi.
< ok. Chi stai pedinando fiorellino? > chiede col solito ghigno.
< oh, non cambierai mai! Comunque guarda lì > dico indicando Elizabeth ed Angel che intanto hanno staccato Jack da Alice che è molto confusa.
< ma che diavolo…? >
< non lo so Malfoy, è proprio questo che sto cercando di scoprire. Quindi se vuoi far ancora luce su quel fatto, sta zitto e seguimi!> dico. Lui annuisce e insieme ci muoviamo con circospezione guardandoci intorno. Godric! Sembra un film di spionaggio! È assurdo. Insomma, voi avreste mai immaginato di trovarvi a spiare qualcuno nascondendovi dietro le colonne e sotto ai tavoli con un’aria che è tutto tranne che disinvolta? Io no. E lo sto facendo comunque! Roba da matti.
Ci avviciniamo sempre di più senza farci notare (bè proviamo a non farci notare) e arriviamo nel cortile allestito a festa (= luogo dove portare la tua ragazza a pomiciare) dove abbiamo visto Angel, Elizabeth, Jack e Alice (che sembrava davvero perplessa) avviarsi. Ci nascondiamo dietro ad un cespuglio e stiamo a vedere quello che succede.
I quattro sono in cerchio e si squadrano  in cagnesco a parte Alice che poverina non ci sta capendo nulla. Ed infatti è lei la prima a parlare.
< potreste spiegarmi che cosa succede? Angel! Per favore almeno tu dimmi qualcosa! > chiede quasi terrorizzata. Bè chi non lo sarebbe? Ti rapiscono mentre stai pomiciando col tuo ragazzo per chissà quale ragione e adesso si lanciano occhiate sospette da “dobbiamo svelarti un segreto che cambierà il mondo”.
< noi dobbiamo chiarire una questione con Jack > spiega Angel. Ah giusto, il povero Jack si sta guardando intorno terrorizzato ma sembra consapevole di quello che sta per accadere e che io muoio dalla voglia di vedere. Intanto Malfoy si è rannicchiato troppo vicino a me ed io cerco di scansarlo.
< che c’è? > mi chiede. Io roteo gli occhi sconsolata e torno ad osservare la scena.
< se dovete sistemare qualcosa con lui, bè perché sono qui anche io? Non ho detto che non vorrei esserci perché voglio sapere cosa sta succedendo ma… perché sono qui anche io? > chiede Alice sempre più perplessa.
< sono incinta > dice Elizabeth prendendo coraggio.
< come? > fa Alice. Jack è sbiancato e sta quasi per svenire. Beth sta per aprire bocca di nuovo quando vedo Philip e la Brown correre verso di noi e urlare:
< cosa ci fate voi due qua? E perché siete rannicchiati dietro un cespuglio così vicini! >
Oh porco Salazar! Io e Malfoy ci alziamo lentamente con le mani sopra la testa come due deficienti mentre il gruppo appena allargato ci guarda in cagnesco.
< ci stavate spiando? > chiede Angel inarcando un sopracciglio.
< noi? No! Puah! Spiando! Ma per chi ci hai presi? Voglio dire… si vi stavamo spiando > ammetto annuendo con enfasi.
< perché? > chiede Elizabeth.
< bè questa è una storia troppo lunga ma voi continuate pure! Credo che tu debba sbrigarti a chiarire la questione con Jack perché sembra leggermente… fuori uso? Ha un colorito simile al verde acido.. > dico.
< ci sono arrivato! > esclama Philip tutto d’un tratto.
< come? > chiedo. ok, qui sta diventando tutto davvero molto strano.
< tu sei innamorata di lui! > dice indicando prima me poi Malfoy. ma come ha fatto a capirlo? Ups, credo di aver appena ammesso di essere innamorata del biondo! Stupida testa, ma perché gli esseri umani devono pensare?
< ma che cosa stai dicendo? > chiedo scandalizzata.
< l’ho capito da come vi guardavate prima > dice Philip con il dito ancora puntato verso di noi.
< senti Phil, io non so perché tu stia dicendo questo ma ti assicuro che… >
< bè tanto prima o poi aveva intenzione di lasciarti! > mi interrompe Malfoy.
< stai zitto tu! > esclamo.
< è vero? > chiede Philip < volevi lasciarmi? >
< si! No.. non lo so io… sono un pochino confusa! > dico.
< ehi! Qui stiamo ancora discutendo di cose importanti! > urla Beth.
< e allora discutete no? >  grido arrabbiata.
< ma se state facendo una casino! >
< onestamente adesso non mi importa Elizabeth! Di quello che devi dire e poi chiudi la bocca! > urlo.
Elizabeth sembra un po’ offesa ma davvero non mi interessa. Sinceramente è tutto un casino qui.
< come? Quello che sto per dire interesserà anche te! > esclama Beth.
< ok. Mettiamo le cose in chiaro. Il mio ragazzo che io volevo lasciare e… no, no non lo volevo lasciare. Vabbè comunque, il mio ragazzo mi sta accusando di essere innamorata di un tizio del quale io non sono assolutamente innamorata o lo sono? Vabbè, secondo te cosa potrebbe esserci di più assurdo di questo? > esplodo.
< so che tu sai Rose. e so che tu vuoi sapere chi è il padre di mio figlio. Bè, ti accontenterò > dice Beth.
Avete presente tutto quel casino di prima? Philip col dito puntato, Malfoy sul piede di guerra, io impazzita, Jack quasi svenuto, Alice sempre più perplessa e Angel che non sapeva cosa fare? Ecco, svanito. Con sole poche parole tutti pendiamo dalla bocca di Elizabeth Rivera.
< allora? Diccelo! > oddio, ci mancavano solo Camille e James.
< taci Potter, sto cercando di lanciare una bomba! > urla Beth.
< ok. Dillo e basta! > esclamo.
< è Philip >
Un momento cosa? Cosa cosa cosa? La mia espressione in questo momento è più o meno questa: bocca spalancata, occhi sgranati, pupille dilatate, dita strette intorno al braccio di Malfoy, paralisi facciale. Philip è svenuto. Malfoy sta cercando di farmi rinsavire ma non lo sento. Jack sembra essersi ripreso. Intanto sono arrivati Albus e il povero Zabini che è svenuto pure lui. Camille e James sembrano divertiti mentre Alice è sempre più perplessa. Bè, la McGranitt dovrebbe pensarci due volte la prossima volta prima di indire uno stupido ballo!
< un momento > Alice spezza quell’assurdo silenzio che si era creato e nessuno presta attenzione ai due svenuti. < se è Philip il padre perché eri così turbato? > chiede a Jack.
Un momento, un momento… ha ragione… ho capito!
< tu non sei… andata a letto con tutti e due vero? > chiedo ad Elizabeth. La sua faccia mi da la risposta.
< oh mio dio sei andata a letto con tutti e due! > esclamo sconvolta.
Silenzio di nuovo.
SLAP.
Alice ha appena schiaffeggiato Jack e sta correndo su per la scalinata piangendo seguita da James e Camille che in tutto questo non hanno nient’altro da fare. Io mi giro verso Philip (che nel frattempo è rinsavito) ancora sconvolta e comincio a parlare.
< tu hai messo incinta una tizia e lo sapevi ma non me lo hai detto! > dico sconsolata.
< io… bè si ecco lo sapevo ma non pensavo lo avrebbe detto a tutti! E poi tu volevi lasciarmi ma non me lo hai detto! > esclama lui offeso.
< saresti tu la vittima adesso? > chiedo sarcastica.
< Godric! Ti sei innamorata di Malfoy! certo che sono io la vittima! >
< io non… sono innamorata proprio di nessuno, neanche di te se è per questo! > ribatto piccata.
< certo, ecco perché non hai detto niente, l’altra sera, sulle gradinate del campo di Quidditch quando ti ho detto che ti amavo >
Lo so, ho tralasciato il piccolo dettaglio di dire che Philip mi aveva dichiarato amore eterno. Bè, con quale faccia.
< si vede come la ami, hai messo incinta questa qui! > dice Malfoy indicando Elizabeth che sembra assolutamente tranquilla. Ma come fa? Questa serata è da pazzi!
< sta zitto tu! > gli dico per l’ennesima volta.
< resta il fatto che non mi hai detto niente quando mi sono dichiarato e che volevi lasciarmi! > dice.
< non parlarmi come se il fatto di aver messo incinta una tipa fosse meno importante di volerti lasciare! E poi io avevo intenzione di farlo, solo che mi sembrava brutto lasciarti prima del ballo > ammetto.
< non aveva il coraggio > dice Malfoy.
< vuoi stare zitto si o no? > lui fa spallucce e io torno a parlare con Philip.
< senti, lo so che è stata una cosa infame non dirti niente di Elizabeth ma… avevo paura. Rose, per favore, non volermene > dice.
< sai Phil? Sinceramente non mi importa più nulla. Fai quello che vuoi, metti incinta chi vuoi, basta che non vieni più a cercarmi! > esclamo.
Corro via improvvisamente senza neanche rendermene conto. Godric mio! Ma che diavolo di serata è? È stata una cosa da pazzi e non lo auguro a nessuno. Mia mamma dice che c’è sempre un lato positivo nelle cose e forse l’ho trovato: sono riuscita a lasciare Philip senza sembrare un mostro perché in realtà è lui il vero mostro! Insomma, ha messo incinta Elizabeth. Lui l’ha fatto.
Sapete? Se la McGranitt o qualunque altro professore vorrà indire qualcos’altro, Godric fa che sia tutto ma non un ballo!

  
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