Non c'è modo di disfarsi
della nebbia che lasciamo
addensarsi nella mente.
Selvatici, e dispersi
da un buon pugno di "ti amo"
coltivato freddamente.
Ascoltaci,
siamo solo voci, e innocui
portiamo il peso del nostro
non esser niente.
Ascoltaci,
siamo solo voci pallide
e impotenti, insetti aggrovigliati
in una ragnatela secca
mossa dal vento della sera.
Mani piene di parole mosse dal vento della sera.
Mani di scusanti e di pazienza perché chi aspetta spera.
Dire "ti amo" e temere conseguenze,
lotte nel fango e ansie per tutte le assenze,
assenzio sparato in gola senza gioia
né memoria, religione per chi ingoia
voci morbide e melodiche,
frasi retoriche, e metodiche.
Ascoltaci,
siamo solo voci, e innocui
sopravviviamo al nostro
non esser niente.
Ascoltaci,
siamo volatili e imbavagliati
in una ragnatela secca
scossa dal vento della sera.
Mani piene di parole mosse dal vento della sera.
Mani di cazzate e di pazienza perché chi aspetta spera.