Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: PandaLover98    30/01/2012    4 recensioni
Una ragazza, Virginia, con scarsa fiducia in sè stessa ma con un carattere da leone.
Un ragazzo, Justin, bello come il sole e dolce quando vuole.
Lei lo ama segretamente mentre lui passa le serate con persone diverse da Virginia, e in fondo, diverse anche da lui.
Lui ha una passione, che prima o poi Virgina sarà l'unica a scoprirlo.
Non sono destinati a stare insieme, ma il destino si può cambiare ogni tanto, no?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Apro con forza gli occhi costretta dall’insistente suono della sveglia.
Cavolo, è lunedì. Il che significa scuola, cioè dovrò incontrare Justin.
Basta Virginia, ti sei ripromessa di non pensare a lui.
Fai come se non esistesse. Non esiste per te, d’altronde. Probabilmente starà mezzo nudo sotto le coperte con Iris avvinghiata al suo corpo così maledettamente bello.
Diamine, lo stai rifacendo, basta pensarci.
Mi tiro pesantemente giù dal letto e mi avvio verso la cucina. Pesco i cereali dalla tazza con il cucchiaio mentre ancora sono impastata di sonno. Azzardo a prendere un biscotto, ma lo ripoggio subito.
Farlo ingelosire, il mio obbiettivo.
Mi vesto più casual della solita felpa con i jeans strappati. Opto per un golf crema e dei leggings blu. Mi guardo allo specchio.
Che schifo.
Lasciamo stare, mi lavo i denti e lascio cadere i miei capelli liberi sulle spalle.
Corro sentendo il rumore dello scuolabus che sosta davanti alla mia casa. Cazzarola, non ho visto l’orologio. L’autobus riparte senza di me. Sono costretta a prendere il mio motorino e la cosa mi secca a dir poco. Perché?
Stamattina ci sono due gradi e i miei guanti si sono sfracellati quando sono caduta un paio di mesi fa. Sbuffando giro la chiave e parto verso la Vegis.
L’aria gelida mi colpisce il viso, stasera mi toccherà mettere parecchia crema idratante.
Parcheggio accanto al motorino di Connie e mi dirigo, rigorosamente a testa alta, verso l’entrata della scuola.
Vedo di sfuggita Martha che discute con Tom. Spero solo che sia per una cavolata, perché Louis è davvero perfetto per lei.
E perché non mi va di sentirla piagnucolare tutto il giorno, mi è bastato il periodo di Caterina subito dopo la rottura con Mike.
Mike, chissà che starà facendo adesso. È talmente stupido che potrebbe far parte del mio piano. Far ingelosire..
Basta, non pensarci.
Scaravento lo zaino sopra il banco e mi siedo sorseggiando un caffè. Caterina entra in classe e mi sorride, seguita a ruota dalle altre. Si siede anche lei e poggia la sua borsa sotto la sedia.
- Pronta per il compito di biologia?-
Cosa?!
Non ho studiato niente il weekend, sono fottuta.
Non mi ci voleva proprio una insufficienza in scienze. Insufficienza in casa mia significa non uscire per una intera settimana. Non è possibile.
Caterina avverte il mio disagio e mi tranquillizza.
- Calma, è solo di ripasso, abbiamo studiato insieme la settimana scorsa, ricordi?-
No, non ricordo niente, ma tiro un sospiro di sollievo e sorrido. Qualcosa mi inventerò.
La professoressa fa il suo ingresso in classe e distribuisce le schede.
Mi vibra la gamba, chi è che manda messaggi alle otto di mattina?!
È di Justin. Sono tentata di premere il tasto “elimina” ma le mie dita fanno opposizione e lo apro.
<< Ecco le risposte del compito di Scienze, so che non hai studiato perché.. beh, sei stata con me.>>
Mi ha dato le risposte, figo!
Di certo non lo perdono. Ma le risposte mi fanno comodo.
Non ho mai barato ad un compito, sono la classica ragazza che va benino a scuola.
Lasciamo stare, compilo il mio compito e suggerisco anche un po’ a Caterina.
Allo scoccare della ricreazione consegno il compito e mi fiondo fuori dalla porta.
Iris si avvicina e mi rivolge un sorrisetto falso. La ignoro e passo avanti, mentre Lily le da una gomitata “accidentale” che le fa cadere la brioche.
- Non ti è bastato quello che è successo alla tua amica?- Sbraita come una gallina mentre le sue schiavette raccolgono la sua merenda da terra.
Faccio per andarmene, che sbraiti da sola.
Ma a quanto pare Connie non gliela fa passare liscia.
- Cavolo Iris, ma la smetti di rompere? –
Mi viene da ridere, Connie non ha mai fatto del male ad una mosca.
- Ogni santo giorno ci rompi e ti credi la più bella, ma non lo sei.-
Iris intanto la guarda allibita, a quanto pare nessuno le aveva mai detto le cose come stavano in faccia.
- Sei solo una puttana, e lo sanno tutti, anche i ragazzi che ti fai, sanno che sei una ragazza facile.-
Scandisce le ultime parole con tale vigore che Iris le prende come un invito a far botte, infatti allunga le mani perfettamente smaltate e cerca di tirarle i capelli, quando Justin sbuca da dietro e la afferra per la vita e, sussurrandole qualcosa nell’orecchio, la fa sviare da una rissa quasi mancata. Quando si allontana si gira e mi manda un occhiata, ma non riesco a capire a che scopo.

Justin’s pov.

Iris sta sbraitando e inizia a darmi tremendamente fastidio. Si accende una sigaretta e si specchia con il cellulare.
- Che sfigate, non capisco come tu abbia fatto a lasciarmi da sola al ballo per seguire quella là.-
Ma che ne so, però quegli occhi così profondi mi intrigano, e quelle labbra..
Figa quella bionda, le chiederò di venire da me questo pomeriggio.
Mi sta squadrando con gli occhi, probabilmente ha capito, bene, mi eviterò tutto il corteggiamento ed i complimenti.
Mi avvicino. Lei dice alle sue amiche di andarsene. Mi schiarisco la voce.
Sto per rivolgerle la parola quando vedo passare Virginia accompagnata da un tipo, Logan.
Ridono, e lei gli sta facendo gli occhi dolci, lo so. Sono abituato a queste cose. Li fisso, e per un momento incontro i suoi occhi. Suona la campanella e gli da un bacio sulla guancia.
Vuole farmi ingelosire, poco ma sicuro. Forse non ha capito con chi ha a che fare. Intanto la tipa è filata via. Gelosa baby?
Odio matematica, e non ci capisco un cazzo.
Esercizio 5: trova la radice cubica dei seguenti numeri.
Aspetto una manciata di minuti, dopodiché copio da Ryan, che non ne sembra molto contento. - Devi studiare di più, bro.
- Devo trovargli una ragazza, sennò finirà per diventare un maniaco della matematica per sempre solo a insegarsi davanti ad un bel porno anni 70.
Il problema che è troppo pervertito, e alle ragazze non piace. Bisogna andarci decisi, ma con moderazione. Quante volte glielo avrò spiegato?
La prof mi sta guardando male, opto per la mia faccia da bravo ragazzo e le mostro l’esercizio svolto alla perfezione. Sorride e mi scompiglia i capelli. Ma che minchia vuole questa vecchia zitella?
Evidentemente anche lei non ha resistito al mio fascino. Poi non ha delle brutte tette.
Sono diventato matto, penso alle tette di una cinquantenne in cui il suo unico hobby è la cura dei suoi gatti.
Anche le tette di Virginia non sono male, me le ha fatte vedere sabato sera.
Ah no, non era lei. Però rimangono belle comunque, immagino.
Devo smettere di pensare a queste cose anche durante lo svolgimento di una radice cubica.
Devo smetterla di frequentare così tanto Ryan.
Quando le lezioni finiscono raccolgo tutto il materiale e lo infilo nello zaino ed esco dalla classe.
Mia madre non mi fa portare la Range Rover a scuola, non la biasimo, potrebbero fregarla.
E li sarebbero cazzi amari, già non le va giù il mio “traffico di ragazze”, anche se non capisco il perché. È la mia vita, e ancora non ho trovato quella giusta, quindi le provo tutte, qualcosa di sbagliato?
Ricapitolando, sono costretto a prendere l’autobus, e quindi sono seduto su una panchina da dieci minuti aspettando che arrivi.
Eccolo, il 919. Lo stesso in cui ho incontrato Virginia quel giorno prima del ballo.
Amico, la stai pensando un po’ troppo, ricordati che sei Justin Bieber.

Virginia’s pov.

Fortunatamente il vento si è alleviato leggermente, questo significa che non mi screpolerò ulteriormente le labbra. Dietro ho il motorino di Martha, che porta Lily. Siamo dirette a casa mia, visto che ho i genitori fuori per un congresso.
Lavoro, lavoro, lavoro. Sembra che non pensino ad altro.
Oggi Logan è stato molto carino con me; ci siamo incontrati al bar e mi ha offerto una coca, poi mi ha presentato un suo amico niente male che, se non sbaglio, si chiama Trevis.
Mentre stavamo ritornando in classe vedo Bieber che mi squadra.
Brava Virginia, l’hai ignorato, comportamento esemplare. Uno a zero.
Accosto e subito dopo essere entrate, mi fiondo in cucina per cucinare qualcosa alla meno peggio, ma noto che mia madre mi ha lasciato una teglia con il pranzo già servito.
Dopo aver pranzato ci dirigiamo in camera mia e, dopo aver finito i compiti, usciamo a farci una passeggiata. Arriviamo fino ad un parco immenso.
Ci passavo giornate intere da bambina, adoravo uno scivolo verde che pareva non terminasse mai. Ci rimasi così male quando scoprì che l’avevano sostituito con uno a forma di elefante.
Sorrido ripensando alle mie giornate spensierate di quando non avevo ancora l’età per frequentare l’inferno.
Faccio cenno alle mie amiche di fermarci qui e mi sdraio accompagnata un profumo intenso di erba bagnata.
- Spiegami cos’è successo con Louis.- Mi rivolgo a Martha raccogliendo tutta la comprensione possibile.
- Non ha mai tempo per me, “ no Amore devo andare a calcetto” “ Scusa ma devo finire un progetto di letteratura” Ma che vada al diavolo!.-
Ha la faccia davvero incazzata, e sembra in preda ad una crisi isterica.
Evidentemente dovrò parlare con Tom, deve piantarsela con queste scuse.
La abbracciamo e le facciamo tornare il sorriso.
- E tu con il tuo non più fidanzato?- Incalza Lily.
Passiamo alla domanda successiva?
- Non gli ho parlato, ma lui mi ha inviato le risposte del compito di scienze, non so come.-
- Stai diventando una puttanella Virgi, ti ho vista con Logan oggi.- Scherza Lily.
- Vaffanculo Lily- Sorrido e lei mi fa la linguaccia - E comunque non mi piace Logan è solo..-
- Un rimpiazzo di Bieber.-
Ecco, l’ha detto. Non avevo il coraggio di crederci, figurati di dirlo. Colpita e affondata.
- No, è solo un amico, e magari con il tempo-
- Quando ti dimenticherai di Bieber..- Precisa Lily.
- Zitta. Dicevo con il tempo magari mi ci metterò insieme, ma chissà.-
- Il suo amico, Trevis, mica tanto male!- Si intromette Martha.
Zitta tu, che hai Tom che è un amore. Mi mordo l’interno guancia ed evito di dirglielo.
Mi rigiro dalla posizione che sta diventando troppo scomoda e ci alziamo dirette al bar. Evidentemente tutte abbiamo voglia di gelato. In teoria sarei in dieta.
Arrivate alla fine della fila scorgo un ragazzo che conosco. È Ryan, merda. Ma quanto è piccolo il mondo?!
Alla terza volta che il cassiere mi chiede cosa voglio ritorno in me stessa, ma Martha mi precede e dice per me – Tre coni, uno alla nutella, uno fragola e crema e uno al melone.-
Fuori dalla gelateria mi sento picchiettare alla spalla. Mi giro infastidita e mi ritrovo davanti Ryan.
- Ciao bellezza! Anche tu qui per un gelato?-
- No, per un bel pollo arrosto!.-
Sento Martha ridere, mentre Lily è evidentemente imbarazzata. Ne riparliamo dopo, ragazza.
- So che sei incazzata, ma non sono Bieber, io sono Ryan.-
Ma no! Questo ragazzo mi sembra di particolare intelligenza. Su non essere tanto scortese, in effetti non ha fatto niente.
Gli faccio segno di seguirci e ci ammucchiamo in una panchina piena di scritte. Lily sta letteralmente mangiando con gli occhi Ryan.
- Come faceva a sapere che avevo il compito di scienze oggi?- Chiedo in cerca di risposte.
- Che ne so io? È imprevedibile quel ragazzo.-
Me n’ ero accorta, credici.
- So che lo sai.- Cerco di fargli uno sguardo piuttosto serio, ma credo che sia uscito una specie di faccia contratta dal dolore.
- ok, hai vinto, gliel’ha detto Jenny.-
Jenny, una mia compagna di classe, è la peggior pettegola del mondo, sa tutto di tutti e, nonostante questo, ci sono persone che continuano a dirle i fatti loro. Si può essere più deficienti?
- Ma ti piace lui?- Dice con un falso tono innocente.
Vuoi sapere la verità? Non mi piace, avevo una cotta bestiale per lui, ma ora non più, è solo rigurgito, come quando si mangia un formaggio avariato.
- Ha un bel faccino, niente più. Ma è ora di andare, giusto?- Mi rivolgo in cerca di soccorso a Lily e Martha. - Ma, abbiamo tempo!- Guardo malissimo Lily e capisce alla svelta-
- Oh! Ma si è fatto tardi! Sono ben le sei e mezza! Devo stare a casa per le sette, senno sono morta!- recita Martha alla perfezione.
Ci allontaniamo e noto che Ryan mi guarda il di dietro. Ragazzi, cos’hanno nella testa oltre a “quella cosa”?
Continuo a ripetere “cretina” a Lily mentre Martha cerca di stroncare sul nascere con tutti i modi possibili la sua cotta appena acquisita.
- A me non sembra tanto male.- Cerca di difendersi.
- Tutti sembrano non tanto male, poi però baciano un’altra il giorno di essersi dichiarato con te.-
- Mi dispiace.- sembra piuttosto convinta.
- A me per niente.-


Ciauu a tuttee!
Inanzitutto vorrei ringraziare Peppa e Lilla perchè seguono la mia storia dall'inizio!
POIPOIPOIPOIPOI. Mi dite cosa ne pensate? Recensioniii! C:
Ah dimenticavo, questa è la mia pagina su Facebook. :3 Never say never.
  
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