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Autore: ThatsAmazing_    30/01/2012    13 recensioni
Lui, un puttaniere con 15 milioni di ragazze ai suoi piedi.
Lei, una testa calda con problemi in famiglia.
Prima sarò odio, poi amore.
Ps: Bieber, I love you.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Bring me with you & your problems won't exist anymore.


Ero seduta sulla sedia della cucina con davanti a me una tazza di caffé fumante. Mia mamma sorseggiava il suo e la stessa cosa faceva Bieber. Non so nemmeno perchè ero lì con loro, aspettavo solo che mia madre mi spiegasse perchè fosse tornata, per quanto sarebbe restata e quando se ne sarebbe andata. Non mi era mancata per niente. -Allora..- incominciò lei, tentando di iniziare una conversazione. -Sei molto cresciuta in questi anni..- Capitan ovvio. -Non mi vedi da quando avevo circa undici anni, si cambia.- dissi secca. Lei mi guardò e poi fissò di nuovo la tazza. Voglio sapere perchè è tornata, non può essere tornata solo perchè gli mancavamo. Non è tornata per quasi sei anni, di certo non lo farebbe ora.
Si voltò verso Bieber. -Come va la scuola? Hai già fatto amicizia?- chiese. Perchè si comportava come se non fosse successo niente?! -Tutto bene. Ho l'intera scuola ai miei piedi, parlo di ragazze ovviamente.- rispose con un sorriso malizioso, lui. -Certo, quale ragazza non ti vorrebbe?- chiese ancora sorridendo. Non la sopporto. -Beh, sua figlia è una di quelle.- Perchè mi deve tirare in mezzo? Mi spostai i capelli dietro le orecchie e scossi la testa. La donna si voltò verso di me. -Non ti piace Justin?- Mi stava facendo innervosire. Doveva piantarla di fare finta che non fosse successo niente. -Smettila.- dissi con uno sguardo agghiacciante. -Smettila di fare finta che non sia successo niente, smettila di fare finta che non te ne sei mai andata, di non averci mai abbandonate, smettila.- Avevo gli occhi lucidi. Cacciai indietro le lacrime. -Perchè sei qui?- chiesi priva d'intonazione, neutra. -Lo vuoi davvero sapere?- Che cazzo di domanda idiota. -Se te lo chiedo vuol dire che la risposta alla tua domanda è abbastanza ovvia, non credi?- chiesi stringendo i pugni per evitare di saltarle addosso, dovevo calmarmi. -Beh..- Beh? Beh, cosa? -Richard..- Papà? Parlava di papà? Forse sono tornati insieme e hanno intenzione di ritornare a fare la famiglia felice. Oh, quanto mi mancava. Mi spuntò un leggero sorrisino sul viso. -Richard è morto.- Il piccolo sorriso che avevo mi si ritirò completamente mentre le lacrime fuoriuscirono, lasciando un tracciato bagnato sulla guancia. Avevo sempre sognato il momento in cui avrebbe varcato la porta d'entrata e io gli sarei corsa in contro come ogni buona figlia fa quando non vede il proprio papà per molto tempo. Ma era tutto finito. Il mio sogno era distrutto e il mio cuore anche. -Quando è successo?- chiesi ancora neutra. -Una settimana fa.- guardò la sua tazza. -E tu perchè sei qui? Per il funerale?- chiesi sforzandomi di pronunciare le ultime parole. -No, il funerale sfortunatamente si terrà lunedì e io non ci sarò, sono qui per risquotere l'eredità. Me ne vado domenica sera.- Era morto suo marito e lei pensava all'eredità? Che schifo. Non volevo passare più neanche un minuto con questa persona. -Vattene.- mi uscii di getto, stringendo i pugni. -Questa è casa mia.- rispose. Fantastico. La cosa peggiore era che aveva ragione, era casa sua non la potevo sfrattare. -Perfetto, me ne vado io.- girai le spalle e mi precipitai in camera mia alla ricerca della mia solita sacca di emergenza. C'erano dentro cambi di vestiti, intimo, spazzolino di emergenza, appunto.
Ma il problema era che non la trovavo. Dove cazzo era?! -Cerchi questa?- mi voltai lentamente. Bieber. Mi porgeva la sacca davanti agli occhi. Feci quasi per prenderla ma mi trovai con la faccia immersa nel suo petto. Mi stava abbracciando accarezzandomi i capelli, solo come papà riusciva a fare. Trasmetteva quel calore che inconsapevolmente mi cullò. -Fammi venire con te.- disse sussurrandomi all'orecchio. -No. Non so nemmeno dove andare, resta qui, è meglio.- risposi secca. Si allontanò per farmelo guardare negli occhi. -Ascolta, io ho i soldi, ho la macchina e so dove andare, portami con te e i tuoi problemi sono risolti.- rimasi di stucco. Spostai i capelli dal viso, mi asciugai le lacrime e lo presi per il polso trascinandolo giù per le scale e poi in macchina.

Justin's pov.
L'avrei portata lontana dalla sua famiglia, se poteva ancora essere definita tale. La guardai, era voltata verso il finestrino tutta rannicchiata, singhiozzando.
Avevo una gran voglia di abbracciarla ma dovevo guidare. Saremmo andati dai miei nonni per questo weekend in attesa che sua madre se ne sarebbe andata. Li avvisai durante il viaggio e loro mi risposero che non erano a casa e che sarebbero tornati la sera. Ma non era rilevante, sapevo benissimo dove tenevano la chiave di reserva, sotto lo scalino traballante davanti alla porta d'entrata.
Arrivammo. Scendemmo dalla macchina e lei inziò a guardarsi intorno confusa. -Dove mi hai portata?- mi chiese. Mi chinai per prendere la chiave sotto lo scalino e poi la guardai. -A casa dei miei nonni.- lei strabuzzò gli occhi. -No, Bieber. Non voglio disturbare, tu resta qui se vuoi, io vado in un hotel.- disse voltandosi dall'altra parte. La presi per il polso e la fermai. -In un hotel? Certo. E con quali soldi?- le chiesi per farla ragionare. Quanto era testarda!
-Mi prostituisco e li trovo i soldi.- Ahahaha cosa? Ma anche no. Ma perchè me ne importava? -Chiudi quella bocca e vieni in casa, non dai fastidio a nessuno. E poi erano così entusiasta di conoscerti finalmente, non puoi deluderli.- m'inventai al momento.
Entrammo in casa, lei si mise sul divano, rannicchiata ancora a piangersi addosso. Non sapevo se andare lì a consolarla o meno. Lei mi odiava e se mi fossi avvicinato mi avrebbe ucciso. Ok, ho bisogno di aiuto. A chi mi rivolgo? A Chaz. No, ok Chaz è anche amico suo e se sapesse che sta piangendo come una fontana si catapulterebbe qui all'istante e la consolerebbe lui, cosa che io non voglio. Perchè non voglio? Boh, chissene frega. Chiediamo alle mie fans, credo sia la cosa più utile.

@justinbieber C'è una ragazza che mi odia che sta piangendo e vorrei consolarla ma non saprei come fare. Consigli?

In pochi secondi arrivarono una miriade di tweet, inziai a RT quelli che consideravo più idonei al nostro rapporto.
Ricevetti un messaggio sul cellulare.

Chaz: Katie sta piangendo?
Io: Chaz, non rompere i coglioni. Voglio consolarla io per una volta. Osa venire qui e ti trancio le gambe.

Spensi il telefono, nessuno doveva rovinare il momento.

@justinbieber Grazie mille. Vi dirò com'è andata alla fine.

Spensi anche il computer e andai da lei.
Feci come mi dissero: siediti di fianco a lei e ascolta cosa prova; abbracciala e cullala.
Dai non è poi così difficile, no? L'avrò fatto una miriade di volte con Caitlin o Jasmine. 
-Tutto bene?- le chiesi. Ma che razza di domanda è? Tra poco perde più acqua lei di una fontana e le chiedo se sta bene? Sbuffò voltandosi dall'altra parte.
L'abbracciai facendole mettere il suo viso sul mio petto. Iniziai a cullarla, mi sentivo bene. Mi sentivo come se fossi un guardiano, un suo protettore.
Le accarezzavo i capelli, erano così belli, lei era bella. Lei si sollevò un poco per permettermi di vederla negli occhi. Erano rossi, gonfi ma quel verde brillante le rimaneva. Eravamo a due centimentri l'uno dal labbro dell'altro. -Scusa se a volte ti tratto da schifo.- disse sottovoce. Le sorrisi. Stavo per risponderle ma il campanello suonò. No ma seriamente?! Ci stavamo per baciare un'altra volta. Amavo quelle labbra, così soffici, così rosee. Chaz se la sarebbe dovuta vedere con me. Lo avrei picchiato a sangue.
Sbuffai ed andai ad aprire. -Chaz ti avevo detto... Lucas?- rimasi sorpreso. Cioè, fatemi capire. Io mi tolg dalle palle Chaz e mi appare Lucas? Era pur sempre casa mia, non lo avrei fatto entrare, semplice. Peccato che mi aveva già fottuto il posto sul divano, di fianco a Katie e si stavano già abbracciando.
Chiusi la porta ed andai a sedermi sulla poltrona accendendo la Tv. I due se ne andarono in camera lasciandomi lì da buono forever alone.
Uscirono dopo circa una mezzoretta e Lucas se ne andò.

Katie's pov.
Vidi Justin che mi guardava con fare assassino. Cosa voleva? Mi appoggiai al muro guardando fuori dalla finestra parallela a me.
-Scopato bene?- mi chiese. Certo perchè io in momenti come questi, penso a scopare. -Ma che problemi hai?!- chiesi con un tono più alto. Lui spense la televisione e si avvicinò a me. Troppo vicino. Cosa voleva fare?


-That's Me!-
Si, ok. Sono una stronza.
Non ho ispirazione e i capitoli fanno uno
più schifo dell'altro. Ma il fatto è che la scuola
mi sta prosciugando. Ho ricevuto la pagella.
Bella pagella a parte per un unico e fottuto 4 in economia.
NON SONO IN GRADO DI FARE QUEI PROBLEMI.
Ora che vi ho raccontato la storia della mia vita, volevo chiedervi:
1) Continuano a piacere i capitoli?
2)Cosa pensate che farà Bieber?

Ok, ringrazio come sempre chi mi segue. 
VI AMO TUTTI QUANTI.
Sciao bele.
-Erika-

  
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