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Autore: Zhalia94    31/01/2012    4 recensioni
Dopo La rivoluzione di Zhalia: come sarebbe dovuta finire, ecco a vuoi questa nuova storia che vede come protagonista la nostra coppia preferita in viaggio sulle acque blu del mare.
Spero che vi piaccia ( a me moltissimo ;D ), e vi prego di recensire quando leggete sennò impazzisco .O. *l'autrice sta esagerando*
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La piazza del mercato era tutta un vociare concitato di persone e animali da cortile; al centro della piazza vi è una fontana con al centro una Venere circondata da zampilli d'acqua ( me lo sono immaginato io N.d.A.) , su bordo della fontana stanno sedute delle ragazzine, ormai quasi in età da marito, a chiacchierare e ridere mentre pettinavano i capelli a delle Barbie alle quali mancava o un braccio o una gamba.
Iris portava stretto al petto un sacchetto di carta marrone, andava di fretta e non potè fermarsi a salutare le sue amiche.
Ormai era quasi un'anno che non parlava con loro, che non giocava con loro.

Dopo aver attraversato una piccola serie di vicoli, entrò in una piccola, umile ma accogliente, dimora, posò il sacchetto su un tavolo basso e si rivolse alla donna stesa sul letto di fianco a lei: << mamma, come stai? Ti ho portato le medicine >> le disse avvicinandolesi, per poi appoggiarle una mano sulla fronte << accidenti, la febbre si è rialzata >> disse preoccupata, poi tirò fuori il contenuto del sacchetto e andò a prendere un bicchiere d'acqua.
Diede alla madre una medicina per farla stare meglio.
Purtroppo non avevano abbastanza soldi per un dottore e, comunque sia, sua madre le diceva sempre che se la sarebbero cavate da sole, senza l'aiuto di nessuno; aveva anche rifiutato l'aiuto di quelle associazioni umanitarie e bla bla bla ( come le chiamava lei ).
Si potevano permettere solo degli antibiotici ( non me ne intendo molto di medicina, quindi scusatemi se dico qualche stronzata -.- N.d.A. ), i quali, però, non aiutavano sua madre a guarire dalla sua malattia, ma le abbassavano la febbre.
<< Cosa hai visto di bello in giro? >> le chiese la madre posando il bicchiere sul pavimento; Iris si alzò dalla sua sedia, prese il bicchiere e lo andò a riempire con dell'acqua fresca, per poi rimetterlo a terra vicino al letto della madre.
<< C'era il mercato >> disse rimettendosi seduta vicino a lei << c'erano molte bancarelle piene di frutta di tutti i colori, tantissimi tacchini che goglottavano, i venditori e i compratori che trattavano i prezzi, non saprei dirti se facevano più baccano loro o i tacchini ! >> disse ridendo e anche il volto di sua madre si illuminò in un sorriso, << hai incontrato nessuno ? >> le chiese << no, nessuno >> la madre si mise a guardare il soffitto e baciò una medaglietta che aveva sempre al collo.
Iris non aveva mai visto cosa conteneva quella medaglietta, e ogni volta che sua madre la baciava moriva dalla curiosità, ma lei voleva bene a sua madre, e non avrebbe mai fatto qualcosa che non le era stata permessa.
<< Vado a prenderti da mangiare >> e uscì di nuovo per andare dal fornaio.

Questa volta, però, camminava lentamente, guardando i ciottoli della strada: era ogni giorno più preoccupata per la salute di sua madre, e aveva capito che, ormai, era questione di giorni perchè morisse.
Le si inumidirono gli occhi, " ma perchè vuole essere così cocciuta da non farsi aiutare ? " si chiedeva con rabbia.
Dal fornaio comprò un etto del pane più economico e il fornaio la salutò con un gran sorriso.
Per tornare a casa allungò il giro: aveva bisogno di stare sola.
Andò a sbattere contro Jasmin, sua amica di infanzia: << ehi, guarda chi si rivede ! Iris, quanto tempo >> le disse con un ampio sorriso abbracciandola e Iris ricambiò l'abbraccio freddamente << ho saputo di tua madre: spero riesca a rimettersi; ti ricordi quanto erano divertenti e affascinanti le storie che ci raccontava da piccole ? >> << Jasmin ! >> << è mio marito: devo andare; è stato bello rivederti ! >> e se ne andò << anche per me >> disse più a se stessa che all'amica.
Sia lei che Jasmin avevano 14 anni, e molte ragazze a quell'età si sposavano ed era difficile incontrarle da sole ( scusatemi se dico qualche stronzata -.-" N.d.A. ).
Sua madre, però, non voleva questa vita per sua figlia, e le diceva sempre che un giorno sarebbe andata nella città in cui lei era cresciuta e lì avrebbe vissuto dignitosamente, poichè è bella, buona, gentile, educata, scaltra ed intelligente, e le persone come lei vengono sempre lodate.

Tornata a casa divise il pane a metà e diede il pezzo più grande alla madre, la quale non riuscì a romperlo, poichè iniziò a tossire rumorosamente e a sudare freddo su tutto il corpo: << bevi l'acqua >> le disse avvicinandole il bicchiere alle labbra.
La madre era affannata, faceva fatica a respirare: << Iris, devo dirti una cosa, so di stare per morire, e, prima che ciò accada voglio dirti che tuo padre è ancora vivo, si chiama James Moon >> era allo strenuo delle forze, si sfilò la medaglietta dal collo, l'aprì e la diede alla figlia << in più volevo dirti che la neonata nella foto è tua sorella maggiore, si chiama.... >> ma non riuscì a finire la frase.
<< Mamma ! >> Iris scoppiò in lacrime.
Era sola, per il momento.





Angolo autrice:

E mo' ve faccio morì dalla curiosità ! *risata maligna*





   
 
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