CON ME SOFFRIRAI
Erano passate tre settimane. Il funerale di Matt si era
svolto senza la presenza di Sora e Tk, i quali erano ancora in ospedale. La
ragazza migliorava di giorno in giorno e sembrava avesse superato bene la
depressione, mentre Tk, era ancora molto scosso. Nessuno si era azzardato a
cacciarli dall’ospedale viste le condizioni. Era da molto tempo che erano
ricoverati ma stavano seguendo cure psichiche importanti, e sia amici che
familiari avevano il terrore di vederli distruggersi dopo essere tornati a
casa. Almeno lì, erano al sicuro. Quel giorno Kari trovò il coraggio di andarlo
a trovare.
KARI -Permesso…si può entrare?-
Il ragazzo era sul letto con le braccia incrociate dietro
la testa, con uno sguardo molto indifferente quando si accorse della presenza
della ragazza.
TK -Sei proprio l’ultima persona che vorrei vedere in
questo momento-
KARI -Wow….che accoglienza-
TK -Che hai fatto per tre settimane?-
KARI -Sono stata male anch’io cosa credi? Il funerale
però mi ha fatto bene…ma non avevo il coraggio di venire, scusa-
TK -Grazie tante per essermi stata vicino…-
KARI -Ti ho già chiesto scusa! Ora sono qui! Com…-
TK -Zitta per favore. Non ho proprio voglia di parlare-
KARI -Volevo solo chiederti come stavi…-
TK -Come pensi che stia? Muoio di felicità! Adesso puoi
andare via per favore?-
KARI -Ma che ti è preso…è necessario trattarmi così? So
che stare qui dentro a prendere farmaci snerverebbe chiunque ma è solo per il
tuo bene. Volevo aiutarti ma vedo che fai meglio da solo! Ti saluto-
TK -Senti Kari mio fratello è morto da tre settimane, non
averne a male ma non ho proprio il tempo e la voglia di badare alla mia
ragazza! Non comportarti da egoista-
KARI -Egoista? La prossima volta farò a meno di
preoccuparmi per te, e se qui c’è qualcuno che ha bisogno di essere accudito
quello sei tu! Devi reagire!-
TK -Credimi ho già reagito abbastanza…vattene-
KARI -Guarda che se esco da questa porta non torno più-
TK -Meglio, te l’ ho già detto non ho proprio il tempo e
la voglia di badare alla mia ragazza-
KARI -Beh per quel che mi riguarda da questo momento tu
non hai più una ragazza-
Kari uscì sbattendo la porta. Appena ebbe messo a fuoco
le parole della ragazza Tk cominciò di nuovo a piangere. Aveva dovuto farlo.
Doveva sacrificare la sua felicità per lei, non poteva permettere che anche la
sua vita cadesse in pezzi. Kari doveva andare avanti, senza di lui.
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IZZY -E’ permesso?-
SORA -Izzy! Mimi! Venite pure!-
MIMI -Siamo venuti a farti visita-
SORA -Non immaginate quanto mi fa piacere…stare chiusa in
una stanza è insopportabile, non vedo l’ora di uscire-
IZZY -Allora come va? Intendo…-
SORA -Non preoccuparti…sto meglio. Non ho nessun piano di
suicidio tranquilli. Voglio solo pensare a mio figlio in questo momento e
poi…ho accettato la situazione, non posso disperarmi per sempre anche se…non
immaginate quanto mi manca-
IZZY -Manca a tutti noi…-
SORA -Meno male che ho degli amici come voi…non so cosa
avrei fatto da sola…avrei voluto condividere il dolore con Tai ma…-
MIMI -Purtroppo ha reagito peggio di te, è sempre nei a
bar a bere…e non ha la minima intenzione di parlare con te-
SORA -Io ho capito perché si comporta così…ha paura di
avvicinarsi troppo a me, ha paura che io accetti il suo amore…e ha paura che
questo significhi fare un torto a Matt-
IZZY -Anche se non c’è più…non vuole tradirlo…teneva
molto a lui-
SORA -Io voglio solo l’amicizia…ma lui non si fida di me-
MIMI -Credo che più che altro non si fidi di se stesso…ha
paura di non controllarsi-
SORA -Ha detto anche che ce l’ ha ancora con me…-
IZZY -Beh se non nutrisse rancore nei tuoi confronti
sarebbe tutto più facile, sarebbe possibile creare un vero legame di amicizia
perché perdonarti significherebbe…mettere da parte l’amore che prova e
accettare la realtà-
SORA -Hai ragione…è impossibile avere un rapporto
fraterno con chi ami profondamente…-
MIMI -Vedrai che tutto si risolverà…adesso pensa a far
crescere un bimbo forte e sano-
SORA -Sapete…fra un po’ potrò fare l’ecografia…ormai sono
oltre il secondo mese-
IZZY -Finalmente sapremo se sarà un giovanotto o una
signorina…-
SORA -Sento che sarà un maschio…non so perché ma ho
questa sensazione, e se lo sarà sul serio non avrò problemi a scegliere il
nome…avremo un nuovo Yamato in circolazione-
IZZY -Idea splendida-
MIMI -Concordo…senti Izzy, che ne dici di andare a
trovare anche Tk?-
SORA -Lasciate perdere ragazzi…non è una buona idea. Non
è in gran forma e inoltre…lui e Kari si sono appena lasciati…li ho sentiti
litigare prima-
IZZY -Ci mancava solo questo…-
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Dopo un’altra settimana Tk venne dimesso, mentre Sora
rimase solo per alcuni controlli al bambino. Tornato a casa, il giovane venne a
conoscenza della partenza del padre e trovò sua madre in condizioni pietose,
soffriva ancora molto per la morte del figlio. Questo non contribuì di certo a
migliorare la sua situazione psicologica. A distanza di pochi giorni ricominciò
a frequentare la scuola, tentando di ignorare Kari più che poteva, anche se lei
non provava minimamente a cercare di parlargli. La sua vita era diventata
opprimente, consolare sua madre e soprattutto soffrire per Kari erano le cose
all’ordine del giorno. Fu tentato più volte di parlare con la ragazza, ma il
suo cervello lo bloccava ogni volta, ripetendogli che era giusto così, che se
fossero tornati insieme, avrebbe solo sofferto come stava accadendo a lui.
Cominciò a mandare all’aria tutto, beveva tutti i giorni e poco ci volle per
farlo cadere di nuovo in uno stato di depressione e le cose stavano
precipitando, quando Kari lo trovò una sera, mentre tornava a casa, sdraiato
vicino ad un palo del parco, come un tossicodipendente della peggior specie.
KARI -Oh mio Dio…Tk sei tu?-
TK (visibilmente ubriaco) -Ehilà bellezza, come ti va la
vita?-
KARI -Hai bevuto?-
TK -Beh…a dir la verità ho preso anche un po’ di
polverina magica, tieni la vuoi provare?-
KARI -Metti via subito quella roba.Chi te l’ ha data?-
TK -Amici…-
KARI -Buttala-
TK -Ma che diavolo vuoi? Non mi parli per settimane e poi
vieni qui e mi dai ordini…-
KARI -Se non sbaglio sei stato tu a cacciarmi dalla tua
vita-
TK -Eh no! E’ qui che sbagli…tu mi hai
mollato!-
KARI -E che dovevo fare…dopo quello che hai detto…vieni
ti porto alla fontana così ti riprendi un po’-
Il ragazzo non si fece pregare e si avviò sorretto da
Kari alla fontana vicino dove si inzuppò letteralmente la testa. Si sedettero
sul prato.
KARI -Stai meglio?-
TK -Un pochino…-
KARI -Perché ti stai distruggendo?-
TK -Non hai visto mia mamma…lei si che si sta ammazzando,
e a me tocca consolarla-
KARI -Al contrario di te tua mamma si sta riprendendo
però…me l’ ha detto Cody-
TK -Non gli si può raccontare niente a quello…-
KARI -Se non è tua madre il problema. Qual è? Posso
capire che ti manchi Matt ma…tu sei forte sono sicura che puoi benissimo
sopportare la crisi, se ci è riuscita Sora…-
TK -Io non ho nessuno per cui vivere…non servo a un
figlio o a nessun altro-
KARI -Non ti azzardare a fare pazzie…a me servi
moltissimo. Mi manchi da morire-
TK -Perché non volevi parlarmi?-
KARI -Potrei farti la stessa domanda-
TK -Lo sai perché…avevo paura-
KARI -Anch’io…molta paura…-
TK -…-
KARI -Perché soffri?-
TK -Perché non posso stare con te…-
KARI -E allora io ti chiedo…perché mi hai respinta a quel
modo quella volta in ospedale?-
TK -Un giorno te lo dirò…per adesso puoi perdonarmi?-
KARI -Non farlo mai più…lascia che io ti aiuti a superare
le difficoltà che stai affrontando-
TK -Mi basta solo che tu sia con me…ti amo Hikari-
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Dopo aver riallacciato i rapporti con Kari, Tk smise con
l’alcool e la droga, ma ci ricadde esattamente quattro mesi dopo. Il pensiero
di far soffrire Hikari lo uccideva, non riusciva a toglierselo dalla testa,
soprattutto perché il loro rapporto si faceva sempre più complicato. I continui
sbalzi di umore provocavano liti e disaccordi, che spesso non venivano del
tutto superati. C’erano periodi in cui non si parlavano neanche, non si
toccavano, a stento si scambiavano qualche gesto d’affetto. Sicuro di essere
lui la causa della situazione, chiese a Kari di non vedersi per un po’, per
poter riflettere sulla faccenda. Lei, amareggiata e sicura di un’altra
imminente separazione, decise di chiedere consiglio all’amico Davis, il quale
si fece avanti con lei. Quando tentò di baciarla contrariamente alle
aspettative lei ricambiò per qualche istante, senza riuscire però a continuare.
Aveva ancora Tk nel cuore. Esattamente il pomeriggio successivo alla vicenda
lei, per ripicca al suo comportamento schivo, disse a Takeru che aveva fatto l’amore
con Davis. Il ragazzo, con il mondo crollato addosso, si recò la sera stessa a
casa di Kari, dopo aver bevuto un goccetto di troppo.
DLIIN;DLON
KARI -Arrivo…Tk!-
TK -Qual buon vento…-
KARI -Sei fradicio e…hai uno sguardo orribile…hai bevuto
di nuovo? Non avrai ripreso spero!-
TK -Particolari….dimmi una cosa Kari, noi due non stiamo
più insieme vero?-
KARI -A quanto hai detto tu no…-
TK -Io avevo detto pausa di riflessione comunque…ora stai
con Davis?-
KARI -Non direi…-
TK -Allora ti piace fare la puttana con tutti!-
KARI -Mi fai paura…-
TK -Ci credo amore mio…dì un po’ non c’è nessuno in casa
vero?-
KARI -Che vuoi fare…-
Tk la prese per le spalle e la gettò per terra mettendosi
sopra di lei. La ragazza cominciò a tremare e a piangere.
TK -Se avevi tanta voglia di un bell’orgasmo perché non
sei venuta da me eh? Solo perché sono mesi che non ci tocchiamo credi che non
voglia scopare un po’? Avevi bisogno di qualcun altro? Beh adesso ti dovrai
accontentare di me…-
KARI -Ti prego lasciami…-
TK -Tranquilla, farò una cosa veloce…-
Con uno strattone Kari si liberò e fece per correre via
quando lui le scagliò addosso un vaso. Fortunatamente non venne colpita, ma
entrambi si ferirono con alcune schegge. All’improvviso qualcuno entrò in casa.
TAI -Ma che diavolo…Kari!!-
KARI -Tai aiutami…-
TAI -Takeru…BASTARDO CHE LE HAI FATTO??-
Un colpo secco e potente. Tk giaceva a terra con il muso
spaccato.
TAI -Fuori di qui maledetto drogato!!-
Lo trascinò fuori dalla porta e lo lasciò cadere per
terra, svenuto, sotto la pioggia.