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Autore: Korat    31/01/2012    2 recensioni
‹‹Dimmi come fai!›› sbottò, riferendosi alle capacità di mutaforma del ragazzino.‹‹Te l’avrò ripetuto centinaia di volte: ti devi con-cen-tra-re›› rispose come ad evidenziare l’ovvio, ponendo l’accento sull’ultima parola ‹‹Andiamo, Vic, non potresti sforzarti di avere i capelli un po’ più rossi?››.Verdi, sarebbero diventati verdi in quel momento i capelli di Vic.
Verde, turchese, fucsia, rosso e oro, nero. Cinque piccoli momenti fra Teddy e Victoire: una storia insieme, da bambini ad adulti, in cui ne hanno viste... di tutti i colori!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley | Coppie: Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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FUCSIA

La piccola Victoire sembrava davvero eccitata all’idea di andare a Hogsmeade per la prima volta, ne parlava in continuazione. Quel giorno ero in biblioteca e stavo ultimando il mio settimo foglio di pergamena per un compito Astronomia e tanto ero stanco che mi caddero alcune gocce d’inchiostro sul foglio. Il pensiero dei GUFO mi stava uccidendo ed era solo ottobre!

‹‹Ciao Teddy›› sentii salutarmi da una voce femminile dietro di me.

‹‹Ciao Vic›› le sorrisi.

‹‹Gratta e netta›› disse, puntando la bacchetta sul mio foglio e facendo scomparire le macchie: era molto più abile di me con gli incantesimi domestici. ‹‹Hai proprio bisogno di svagarti›› continuò ‹‹Menomale che sabato c’è la gita ad Hogsmeade››. Annuii, d’accordo. ‹‹Con chi ci vai?›› chiese dopo un po’, guardando vaga attorno. ‹‹Neil e Miranda, come al solito›› risposi. Victoire soffiò e si concentrò sul suo libro.

Laurence Higgs non era male: era un bravo giocatore di Quidditch, uno dei pochi Serpeverde che giocava secondo le regole, e nel complesso era piacevole. Non sarebbe stato la mia prima scelta, per andare a Hogsmeade, ma almeno lui era stato capace di afferrare che ero una ragazza e non una poppante e mi aveva invitata. Me l’avevano chiesto un’altra decina di ragazzi ed ero stata stupida a rifiutarli per aspettare. Teddy sembrava essere impedito ad arrivarci, anche se mi sembrava di essere stata piuttosto esplicita nel farglielo capire. Alla fine risolsi che non avevo bisogno di lui per passare una gita romantica e colsi al volo l’invito di Laurence. Magari Teddy l’avrebbe notato che avevo un appuntamento, se l’appuntamento era con un Serpeverde.

§

Victoire si guardò allo specchio e fu letteralmente inquietata dalla visione. ‹‹Sembro una Puffola Pigmea›› gemette, voltandosi di spalle e di lato, senza riuscire a trovare niente di accettabile in quel coso rosa.

‹‹Ti sta benissimo, Vic!›› esclamò invece entusiasta Ivy Denshaw, battendo le mani. Victoire alzò un sopracciglio, scettica. ‹‹Dovrebbero rinchiuderti ad Azkaban per i tuoi gusti›› disse, provando a divincolarsi in quel vestito strettissimo.

‹‹Detto da quella che considera il massimo dello stile un orecchino a forma di zanna!›› replicò semiseria Ivy.

‹‹Quello è un regalo di mio padre…›› protestò l’altra.

‹‹Ci credo: per tenerti lontana dai ragazzi! Laurence Higgs scapperà a gambe levate se ti lascio decidere cosa indossare›› decretò con convinzione Ivy. Tanto non mi va moltissimo di andare a Hogsmeade con Laurence Higgs, pensò Vic. Ma a un tratto si riscosse e fece un sorriso alla sua immagine riflessa nello specchio, lisciò con garbo il vestito e si lasciò convincere da Ivy a mettere il mascara. Laurence la stava già aspettando e quando la vide sembrava che un bolide lo avesse colpito in testa; fece per metterle un braccio intorno alle spalle, ma lei si manteneva troppo distante, allora pensò di prenderle la mano, ma alla fine continuarono fino al villaggio semplicemente camminando affianco. Se non fosse stato per quello splendido sorriso e gli occhi scintillanti della ragazza mentre si guardava attorno e un pizzicò di vanità serpeverde, forse Laurence avrebbe pensato che Victoire non era molto entusiasta dell’appuntamento, visto che preferiva conversare per monosillabi.

‹‹Vuoi andare da Mielandia?›› chiese il ragazzo.

‹‹Sì›› rispose, introducendosi nel negozio. Era semplicemente straordinario, colorato e intriso di un forte odore di zucchero, tanto ammaliante da far desiderare ogni tipo di dolciume in vendita. Scelse delle piume di zucchero filato e cominciò a gustarle e nulla avrebbe potuto rovinare quell'atmosfera se non avesse visto quella smorfiosa Tassorosso, Miranda Kerry, ciarlare con Teddy in quel negozio. ‹‹Hai in naso spolverato di zucchero›› la distrasse Laurence, avvicinandosi al suo viso e sfiorandole la punta del naso. Vic avvampò: mai era stata tanto vicina a un ragazzo e, se da una parte aveva solo voglia di scappare via, dall'altra sentiva che non ne poteva più di aspettare. Le sue labbra erano tanto vicine ormai e, animata da un moto di ripicca e soffocando il senso di colpa, vi appoggiò sopra le sue. Durò un secondo, Laurence stava per cingerle la vita con un braccio, quando a un tratto si udì un tonfo provenire da dietro di loro. Qualcuno era sbattuto contro uno scaffale e si affannava a proteggere tutti i prodotti esposti che traballavano pericolosamente. Qualcuno i cui capelli erano di colpo diventati fucsia. Vic fece un sorrisetto soddisfatto e, prendendo Higgs per mano, si avvicinò sciolta.

‹‹Ciao, Teddy›› salutò.

‹‹Ciao›› rispose, ostentando la più totale nonchalance.

‹‹Lui è il mio amico Laurence Higgs, è cacciatore nella squadra di Serpeverde›› fece le presentazioni.

‹‹Tanto piacere›› replicò duro. ‹‹Vuoi?›› gli offrì una gelatina Tutti i Gusti + 1. Laurence accettò, ma fece una smorfia disgustata ‹‹Cacca›› spiegò. I due quasi lo ignorarono, impegnati in una battaglia di sguardi.

‹‹Uscite insieme?›› indagò Teddy.

‹‹Forse›› disse vaga Victoire.

‹‹O uscite o non uscite, non ci sono vie di mezzo›› ribatté.

‹‹Ragazzi, mi sento male›› mugugnò Higgs con una pessima cera, ma non si accorsero di lui.

‹‹Siamo solo usciti oggi, non ho già pronti gli inviti per il matrimonio, se è quello che vuoi sapere›› disse acida.

‹‹Ah, perché a me sembravate già piuttosto intimi, visto che vi stavate infilando le lingue in bocca›› fece notare infervorato, con i capelli ancora di una tonalità shocking. Vic l’avrebbe smentito su questo, ma Higgs in quel momento vomitò in mezzo a loro.

‹‹L’hai fatto apposta!›› gridò a Ted, scordandosi di prestare soccorso.

‹‹Lo sai che è impossibile sapere che gusto ti esce, è solo un caso e tu sei paranoica.›› rispose sulla difensiva.

‹‹Sai cosa?, se non ti va a genio che qualcuno mi ficchi la lingua in bocca o che mi inviti fuori o pensi che sia carina, allora perché non mi hai invitato tu a Hogsmeade?›› esplose ormai quasi alle lacrime. Entrambi rimasero paralizzati nell’udire ad alta voce quella frase ed echeggiò un minuto di silenzio, poi Vic sostenne un Higgs altamente nauseato per andare via.

Forse le persone normali sentivano le farfalle svolazzare per lo stomaco, ma Teddy le faceva sentire gli Ungari Spinati.

_____

Ciao a tutti! Eccoci al terzo capitolo: Ted è un quindicenne del tutto imbranato e Vic ha tredici anni ed è alle prese con le soglie dell'adolescenza, ciò significa che non può non sorgere un casino fra di loro. Dopo questa sfuriata, nessuno dei due oserà mai menzionare "la faccenda" e cercheranno di tornare alla normalità.
Se c'è qualche errore fatemelo notare, commenti, critiche, lodi (seh, magari...) verranno accolti come oro colato. Vi saluto e a presto, con il prossimo capitolo!
   
 
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