Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: Finn    01/02/2012    3 recensioni
Capita che il tempo porti via momenti e ricordi importanti. Così come capita che , a volte, ci si senta più vivi lasciandosi andare alla memoria di un tempo passato che non vivendo attivamente la propria quotidianità. E' possibile uscire da questo torpore solo con l'aiuto di sè stessi?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice :  Ok... 3...2...1...
SCUSATE IL RITARDO! >o< Ho avuto un periodo trafficatissimo e le fanfiction purtroppo erano proprio l'ultimo dei miei pensieri... spero mi perdonerete!
Sono contenta di essermi rimessa a scrivere, finalmente, mi mancava e mi mancavate anche voi *V*
Ne approfitto per farvi gli auguri di buone feste in ritardissimo UuU
Beh, che dire di questo capitolo. E' scritto di getto, avevo tanta voglia di metterci dentro tutto il mio entusiasmo.
Spero di esserci riuscita.

Calore... inaspettato. <3

 

Casa Huges era un vorticare di colori e profumi infiniti, quella sera. Glacier era una donna semplice, e assolutamente non portata per uno stile troppo sfarzoso ( e in questo consisteva la sua bellezza, in fondo ) ma quella sera aveva preparato tutto in modo assolutamente impeccabile.
L'argenteria ben lucidata, le cibarie golose sparse sul tavolo, una musica soffusa proveniente dai dischi in vinile e una bella sorpresa per Elyicia.
La bambina dormiva ancora. Quel pomeriggio l'aveva aiutata con i preparativi e poco dopo, stanca, era crollata addormentata sul lettone della mamma. Per un momento , la donna si chiese cosa stesse facendo suo marito. Poi abbozzò un lieve sorriso e tornò a controllare che tutto fosse in ordine.
In ogni caso, i primi ospiti non si fecero certo aspettare. Il campanello suonò poco dopo, rompendo quell'atmosfera vitrea che Glacier aveva creato intorno a sè.  
Edward Elric e Winry Rockbell se ne stavano sulla porta, con delle espressioni stampate in viso che avrebbero fatto ridere chiunque. Abituati al freddo gelido della campagna, la città in confronto pareva loro un'enorme sauna all'aperto.
Così, mentre il giovane ( ormai neanche più molto... ) alchimista d'acciaio tentava in ogni modo di liberarsi dallo spessore di sciarpe, giacca e altra laneria impostagli dalla fidanzata, la biondina tentava di non dare nell'occhio, allentandosi di tanto in tanto il collo del vestitino color borgogna che aveva indossato per l'occasione.
<< Benvenuti >> li accolse gentilmente la donna << Venite dentro, lì fuori si gela >> ironizzò poi, prendendosi carico dei vari indumenti di troppo che i due le lasciarono senza farselo ripetere due volte.
<< Si gela? Mi sta prendendo in giro? >> puntualizzò scocciato il biondo. << Non ho mai patito tanto caldo in vita mia... >> finì poi, in modo vago, quasi impacciato.
Fu solo in quel momento che la padrona di casa riuscì a localizzare qualche dettaglio fuori posto. La cravatta tanto odiata dal maggiore degli Elric era leggermente allentata , come se il nodo fosse stato fatto di fretta. Allo stesso modo , anche l'abito di Winry sembrava indossato frettolosamente, alcuni dettagli erano in disordine e uno dei bottoni sulla schiena era rimasto aperto.
Forse, ipotizzò, non era solo l'ambiente cittadino ad aver provocato loro tutto quel calore.
O forse si stava facendo delle idee sbagliate su quanto avesse preceduto l'arrivo della coppia.
<< Elyicia ha una voglia matta di vedervi >> aggiunse , ridacchiando per i suoi pensieri di poco prima << Venite di sopra >>
E così, seguita dai due ragazzi al piano superiore, non potè notare la scena che si stava consumando a pochi metri dalla loro abitazione.
All'interno di una delle automobili dell'esercito, una donna risoluta e un uomo decisamente poco maturo, stavano discutendo animatamente, facendo volare alla finestra anche qualche parola decisamente sgradevole
<< Ma insomma! Non puoi presentarti così! E' un'occasione speciale ! >> Fece una voce maschile, in tono di rimprovero.
<< Se non le va a genio il modo in cui mi vesto può sempre scendere e proseguire a piedi >> replicò un'altra, più dolce e femminile, ma con lo stesso tono adirato della prima voce.
<< Non ho detto questo! Semplicemente, penso che non sia adatto... >>
<< Le ripeto che se pensa che io non abbia gusto nel vestirmi può semplicemente ignorare la mia mise, signor colonnello. >>
<< Figuriamoci se penso che tu non abbia gusto. Anzi... >>
La risposta che ottenne non fu null'altro che un rantolo , che posto su carta sarebbe stato un punto interrogativo.  
<< Allora non è che non le piacciono i miei abiti, ha solo deciso di fare un po' di capricci ... >> aggiunse la donna, con un tono di provocazione nella voce.
<< Capricci che saranno immediatamente accontentati, tenente. Le ORDINO , in qualità di suo superiore e per la salvaguardia della sua immagine professionale, di cambiarsi velocemente in questa stessa auto con l'abito che le porterò immediatamente >>
La bionda rise << Non vorrà intrufolarsi in qualche negozio e rubare qualcosa di nascosto , vero? >>
<< Più o meno >> rispose lui, con un veloce gesto di noncuranza. Per tutta risposta, Hawkeye scese dalla macchina , e lo raggiunse da fuori al posto del passeggero.
Il vetro era stato abbassato per permettere l'entrata di un po' d'aria durante il piccolo screzio avuto poco prima. E proprio da quel piccolo spazio, Riza fece passare la testa. Si insinuò all'interno con tutto il collo, avvicinando il viso a quello del suo superiore. Non seppe dire precisamente il perchè di quel gesto tanto osato per una come lei, ma in fondo non voleva curarsene.
Prima che l'altro potesse replicare, aveva appoggiato le labbra sottili e morbide su quelle del moro. Saggiò un po' il terreno, con prudenza, avvertendo lo stupore dell'uomo. Ma anzichè ritirarsi, come avrebbe fatto in una qualsiasi altra circostanza, fece invece più pressione sulla bocca di lui, approfondendo il contatto per mezzo della lingua.
Rimasero così per qualche minuto. Il gioco lo conduceva Riza, e in modo anche piuttosto discreto. Il calore sembrava essersi fatto insopportabile, in quell'auto.
Ma non veva molta importanza, in quel momento.
Non aveva importanza neppure la luce lampeggiante di uno dei fari, che si stava evidentemente rompendo a causa di qualche infiltrazione di ghiaccio.
Non avevano importanza le luci, i suoni, la neve che aveva ripreso a cadere, la scomoda posizione e il leggero dolore alla schiena provocato dal lungo mantenimento di essa.
In realtà, tutto ciò che li circondava era molto meno importante di quanto avessero creato lì, in pochi secondi.
E , così com'era cominciato, quel sogno era anche finito, poco dopo. La bionda si era alzata e aveva cominciato a camminare verso la casa di Huges.
Nella sua camminata, nel suo sguardo e nei suoi gesti , era implicito il comando  - mi segua e si scordi di tutto questo -
E lui lo capì. Non poteva non capirlo, in fondo. Quella donna era trasparente come il cristallo, per lui.
Ma oltre alla chiarezza, aveva notato in lei quella sera altre qualità tipiche di quel minerale.
La lucentezza
La durezza
La bellezza
Il fascino.

Note finali : No, questa volta niente note finali. Anche perchè, beh... che altro c'è da aggiungere? <3 Arrivederci a fra pochissimo, aggiornamento bisettimanale UuU
   
 
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