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Autore: _Destiny1    01/02/2012    1 recensioni
questa è una nuova storia :D spero che la seguirete :) e che vi piaccia :)
mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, potete dirmelo attraverso le recensioni\critiche xD ciao a tutti un grande bacio :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Last Friday night
Yeah we danced on tabletops
And we took too many shots
Think we kissed but I forgot

Last Friday night
Yeah we maxed our credit cards
And got kicked out of the bar
So we hit the boulevard

Last Friday night
We went streaking in the park
Skinny dipping in the dark
Then had a menage a trois
Last Friday night
Yeah I think we broke the law
Always say we're gonna stop-op
Whoa-oh-oah
 
La radio della mia sveglia partì. Seppellii la mia testa sotto il cuscino ma visto che la radio continuava a suonare mi arresi e mi alzai dal letto. Sospirai rumorosamente.
Alla notte non avevo dormito per niente bene. Ero nervosa,forse per quello che era successo con Harry ma poi ripensando a Niall e a ciò che mi aveva detto, così ero riuscita ad addormentarmi.
Mi trascinai sino al bagno. Non potei fare a meno di tirare un urlo di disperazione. I miei capelli erano un disastro,solo un miracolo li avrebbe sistemati, le borse sotto i miei occhi erano qualcosa di indescrivibile, gli occhi erano gonfi e a stento riuscivo a tenerli  aperti da quanto mi bruciavano. “stupida allergia alla polvere” starnutii.
In casa c’era effettivamente troppa polvere, mio padre non era riuscito ancora a pulire tutto perche era stato occupato a lavoro e io, bhe io sono un’adolescente fin troppo pigra per mettermi a pulire di mia spontanea volonta.
Decisi di farmi una doccia per sistemare i miei capelli. Uscii dalla doccia e guardai l’orologio 7.45
“CAZZOOO!”  era troppo tardi alle 8 dovevo essere a scuola e ci volevano 10 minuti da casa mia alla scuola. E io ero in condizioni pietose, ero ancora in mutande e reggiseno, i miei capelli erano ancora zuppi e il mio volto era devastato. Presi dei pantaloni,una maglia e una felpa a casaccio. Mi vestii di fretta e furia. Non asciugai i capelli,non avevo tempo. Mi lavai velocemente i denti, inforcai gli occhiali da sole per coprire gli occhi gonfi e uscii di casa correndo.
Arrivai a scuola. 7.59  “ho battuto il mio record” dissi ridendo.
“ora parli da sola?” mi voltai di colpo e vidi Niall che mi guardava con aria divertita. “non è un po’ presto per gli occhiali da sole? Sono solo le otto e di sicuro non c’è molto sole oggi.” Disse lui sghignazzando. “c’è ben poco da ridere. I miei occhi sono gonfi a causa di una stupida allergia alla polvere  e sembra che abbia fatto a cazzotti con un canguro impazzito.” Lui scoppiò in una rumorosa risata. “e sentiamo ai capelli cosa hai combinato? Sono zuppi! E ti sei bagnata tutta la felpa! Ti prenderai un accidente” detto questo si sfilò la felpa e me la porse. “ non ho fatto in tempo ad asciugarmi i capelli,era troppo tardi.” Afferrai la sua felpa e me la misi addosso. Era così calda e impregnata del suo profumo. Mi raccolsi i capelli in un muccio abbastanza alto così non avrei bagnato anche la sua felpa. “grazie” feci un piccolo sorriso. “Figurati,non voglio che ti ammali. Ora però è meglio andare a lezione. Ci vediamo a ricreazione qui dal tuo armadietto.” Annuii e gli stampai un lungo bacio sulla guancia. “Ciao Niall” lui si voltò e mi fece un grande sorriso allontanandosi sempre più da me fino a sparire.
“ok,ora devo trovare la mia aula.” Feci un sospiro e presi il mio orario. “mm vediamo un po’ alla prima ora ho..Biologia! perfetto aula A2.” Chiusi il diario e mi avviai a passo lesto verso la mia aula. Quando aprii la porta tutti si voltarono verso di me e mi guardarono malissimo. Ok, ero conciata male ma non c’era bisogno di lanciare c’erte occhiate. “ oh buon giorno signorina! Ci degna della sua presenza?!”  feci un respiro profondo prima di rispondere al prof. “ mi scusi professore ma ho avuto dei contrattempi e per questo sono arrivata in ritardo.”
“Il contrattempo lo hai avuto dal parrucchiere o al cimitero?”  mi voltai verso la ragazza che aveva pronunciato ciò. Era una delle solite ochette, perfettine con i capelli neri senza neanche un capello fuori posto, piene di trucco in volto che si credono dio sceso in terra.
“scusami?!” esclamai io avvicinandomi al suo banco.
“signorina vada a sedersi!” esclamò il professore. Io non gli diedi retta e mi posizionai davanti a quella ragazza o meglio a quel clown.
“mi hai sentita bene” disse lei in completa calma “ma se vuoi ripeto scandendo meglio le parole… il contrattempo lo hai avuto dal parrucchiere o al CIMITERO?” disse lei scandendo perfettamente l’ultima parola.  le afferrai violentemente il polso e glielo strinsi forte. “ non provare mai più a dire una cosa del genere hai capito?!” sbraitai senza controllarmi. Sentivo il professore urlare cose indecifrabili ma io non riuscivo a dargli retta ero troppo incazzata.
“se no cosa mi fai? Mi fai ammazzare?proprio come hai fatto con tua madre?!”
A questo punto non ci vidi più dalla rabbia, iniziai a insultarla e a strattonarla fino a quando il professore non mi afferrò e non mi  buttò fuori dall’aula.
Una volta fuori dalla classe riuscii a calmarmi e mi lasciai scivolare a terra. Portai le ginocchia al petto e inizia a fare respiri profondi. Non avrei pianto, lo avevo già fatto troppo ieri davanti ai ragazzi e non volevo ricapitasse. Cacciai indietro le lacrime che si erano formate e alzai la testa. Dopo un po’ sentii la porta della classe aprirsi. Mi voltai e vidi il professore. Lui fece segno di alzarmi e così feci. “signorina ma cosa le è preso? So che la sua non è una situazione facile e so che la signorina Pick ha sbagliato a dire ciò che ha detto. Ma la sua reazione è imperdonabile. Per oggi non rientrerà in classe nella mia lezione. voglio che vada dal preside a parlare.” Mi limitai ad annuire e mi avviai verso l’ufficio del preside. La porta era chiusa, questo voleva dire che il preside stava parlando con qualcun altro, così mi sedetti  su una delle poltroncine che c’erano davanti la porta dell’ufficio.
Passarono all’incirca 10 minuti e finalmente la porta si aprii, alzai lo sguardo e vidi uscire Harry. Lui mi guardò stupito, sul suo volto si formò un piccolo sorriso ma ne fece sparire subito le tracce tornando serio e distogliendo lo sguardo da me. Si accomodò in una delle sedie di fianco alla mia “signorina Try, è il suo turno” annunciò il preside. Feci un sospiro e mi alzai di malavoglia. Entrai nell’ufficio e chiusi la porta lanciando un’ ultimo sguardo a Harry. Passai all’incirca 20 minuti  dentro l’ufficio del preside. Parlammo di ciò che era accaduto, della mia “esagerata” reazione e poi finalmente mi accompagnò all’uscita dell’ufficio. Come uscii notai Harry scattare in piedi. “Styles , Try  non sarò molto duro con voi.. facciamo così visto che non voglio assegnare due punizioni diverse  ve ne darò una uguale. Dovrete pulire l’aula che è usata come sgabuzzino al piano di sotto.”  
“COSA?! “ esclamammo assieme io e il riccio.
“preside la prego mi dia qualsiasi punizione ma non mi faccia stare con lui!” supplicai il preside guarda dolo con aria disperata. “ l mia decisione è presa. Non fate storie.” Detto questo il preside ci sbatte la porta in faccia lasciandoci li come due stoccafissi. Mi buttai su una poltrona e Harry fece lo stesso.
“senti. Nessuno dei due ha voglia di farlo, quindi  leviamoci questo dente il prima possibile. Oggi pomeriggio alle 3 veniamo qui e in un’oretta mettiamo tutto a posto e la facciamo finita qui.” Esclamai tutto d’un fiato fissando il pavimento.
“perfetto hai ragione meglio farlo subito. Così ognuno di noi andrà per la sua strada.”
“perfetto.”
“DES! Che è successo?!” mi voltai e vidi Niall con il fiatone. “ ehy niente di che.. tranquillo”  lui spalancò gli occhi. “ come niente di che stacy  Pick stà dicendo a tutta la scuola che la hai aggredita!”
Harry si alzò di scatto e si piazzò davanti a me. “ Tu hai aggredito la mia fidanzata?!” sbraitò il riccio. “oh ciao Harry” disse Niall tutto d’un tratto. “senti stai calmo. Io non ho aggredito nessuno, la ho solo spinta e basta!”  lui iniziò a gesticolare e a fare versi strani. “come cazzo hai potuto?! Ti da tanto fastidio che lei stia con me che la devi anche picchiare?”
“è? Ma che stai dicendo!” mi alzai anche io “io non ho picchiato nessuno! E non sapevo neanche che voi stesse insieme!  E poi a me non mi importa che cazzo fai te! E non mi importerà MAI!” scandii bene l’ultima parola. Lui fece qualche passo indietro e fece un lungo sospiro. Forse per scacciare la “tensione” che si era creata in lui.
“e allora perche la hai aggredita!!!” esclamò di botto spalancando gli occhi. “ Mi ha insultata ! e mi ha detto che sono stata io ad uccidere mia madre!” sbraitai senza controllarmi minimamente.
“non è vero! Stai inventando tutto! Solo perche tu non hai una cazzutissima vita!”
Sentivo i miei occhi bruciare, sarei scoppiata a piangere se non fosse intervenuto Niall.
“Harry ora esageri.” Esclamò il biondino mettendosi in mezzo a me e il moro.
“Niall levati dalle palle! Tu non centri niente” esclamò Harry.
Spinsi via Niall con forza e mi fiondai addosso a Harry iniziando a darli forti colpi al petto. Il mio intento era quello di farli male o di spingerlo ma lui in confronto a me era un palazzo. “Non ti permettere di parlare così a Niall! Non ne hai diritto! Smettila di rovinare la mia vita!” esclamai continuando a tirarli colpi sul petto.
“ Tu smettila di picchiare la mia ragazza! Sei solo una bulla prepotente!”  disse lui afferrandomi le braccia e stringendole forti. Fu in quel momento che lui vide qualcosa che non doveva vedere. Le cicatrici  che avevo sui polsi  erano molto evidenti e lui non faticò a vederle. Mollò immediatamente la presa e abbassò lo sguardo. “ smetterò di rovinare la tua vita da oggi pomeriggio, quando avremo finito di riordinare l’aula.” Detto questo Harry se ne andò lasciandomi da sola con Niall. Lui mise un braccio attorno ai miei fianchi e mi diede un piccolo bacio sulla fronte. “Non dargli retta, è solo nervoso.”         
“grazie Niall,senza di te non saprei come fare.” Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio mi abbracciò forte e poi assieme ci avviammo nelle nostre classi.
 
 
Finalmente suonò la campanella dell’intervallo e come accordato mi incontrai con Niall davanti al mio armadietto. “ehi biondina, come sono andate le altre lezioni? Non hai fatto nuove risse vero?” disse Niall divertito, scoppiai a ridere. “Des!!!!” non feci in tempo a vedere chi fosse che già mi trovavo coinvolta in un abbraccio di gruppo. Louis,Zayn e Liam mi abbracciarono forte. “ehm ehm .. ci sarei anche io” disse Niall unendosi all’abbraccio.
“come sta la mia carota preferita?” esclamò Luis sciogliendo l’abbraccio.
Scoppiai a ridere involontariamente “Carota?”
“oh si devi sapere che Louis ha una strana ossessione per le carote” disse divertito Liam. “parla colui che è terrorizzato dai cucchiai!”  esclamò offeso Louis.
Liam corse ad abbracciarlo,baciarlo sulle guance e gli iniziò a chiedere scusa. La scena era davvero buffa infatti scoppiammo tutti a ridere.
L’intervallo terminò e noi rientrammo nelle nostre classi. Le lezioni sembravano non finire più, erano lunghe,noiosi e tutte uguali. Finalmente la campanella suonò e mi affrettai ad uscire dall’aula. “DESTINY!” sentii gridare qualcuno così mi voltai e vidi  Laxy avanzare verso di me, sembrava infuriata. “ehy! Ciao” esclamai io cercando di addolcire la mia mica. “ciao?! Ciao?!! Ti ho aspettata tutta la mattina e tu non arrivavi! Ti ho aspettata a ricreazione e tu non ti sei degnata di venir da me ! e tu mi dici CIAO?!” urlò lei di getto. “ehy ciao  bionda!” ci interruppero, fortunatamente, Zayn,Liam,Louis e Niall. Li salutai dando a tutti un bacio sulle loro guance e poi se ne andarono lasciando me e Laxy nuovamente sole.
Laxy non sembrava più tanto arrabbiata,al contrario aveva un sorriso soddisfatto stampato in faccia. “ora ho capito!” esclamò lei di punto in bianco. “cosa hai capito?” domanda io curiosa.
“è per quei ragazzi che non sei venuta oggi.” Roteai gli occhi “in un certo senso. Ma non iniziare a farti paranoie o cose del genere” lei mi prese a braccetto e insieme uscimmo dalla scuola. Pranzammo assieme così gli raccontai
come li avevo conosciuti, gli dissi di Harry e cosa era successo alla mattine gli raccontai anche della punizione. Mi faceva bene confidarmi con lei, era un modo per “sfogarmi” lei mi ascoltava attentamente e mi dava sempre ottimi consigli. Lei c’è sempre stata per me, è fondamentale nella mia vita e senza di lei non saprei come fare. Prima ancora che partissi per l’America lei mi era sempre stata accanto, era stata sempre pronta ad accogliermi tra le sue braccia. A volte ripenso al proverbio che dice
“chi trova un amico trova un tesoro” e posso affermare che Laxy è il mio tesoro.
 
 
 
Guardai l’orologio e spalancai gli occhi. “scusa Laxy sono gia le 3 devo scappare o arrivo tardi alla punizione!” le stampai un bacio sulla guancia e mi misi a correre verso la scuola.
Finalmente arrivai e vidi Harry seduto sui gradini che mi aspettava. Non appena mi vide si alzò e senza dire niente entrò a scuola, io lo seguii silenziosamente. Assieme scendemmo al piano di sotto e aprimmo la porta di quella classe che probabilmente non era stata aperta da più di 3 anni.
Non appena aprimmo la porta un’ odore di cadavere misto a polvere  invase le nostre narici. Sul mio volto comparve una faccia disgustata che probabilmente fece divertire Harry a cui scappò una risata che tentò di nascondere fingendo di tossire.
Mi feci forza e entrai per prima nella stanza, andai subito a spalancare le finestre. Un  freddo assurdo invase la stanza, ma del resto meglio il gelo che quella puzza terribile.
L’aula era un disastro, il pavimento e qualsiasi altra superficie era coperta di polvere.
Enormi teli bianchi,diventati grigi per la sporcizia, coprivano qualcosa. Forse i banchi o altre cose del genere.
Harry poco dopo di me entrò e iniziò subito a togliere i teloni scoprendo così ciò che nascondevano. Con mia sorpresa vedemmo che c’erano vari strumenti musicali:chitarre,batterie,microfoni e anche un piano forte. Tolsi altri teloni che nascondevano solo i banchi e la cattedra.
 
Ne io e ne Harry parlavamo, ci limitavamo a pulire e basta.
Ad un tratto lui si fermò buttando a terra la spugna con cui stava ripulendo dei banchi  dalla polvere.
“perche lo hai fatto?!” esclamò lui facendomi spaventare un po’.
“ancora con la storia della tua fidanzata?” risposi scocciata riprendendo a pulire. Lui mi continuava a fissare. “Lo sai che non mi riferisco a quello! Li ho visti i segni che hai sui  polsi. Perche lo fai ?”
A questo punto smisi di pulire e mi sedetti per terra. “non lo faccio più” dissi fissando un punto nel vuoto.
“lo hai fatto però. Perche?”
Lo guardai, i miei occhi erano lucidi. Non volevo piangere anzi non DOVEVO piangere. 


HEY!!! 
 ciao a tuttii :D  vi è piaciuto il nuovo capitolo?? spero di si.
bhe oggi come sapete è il compleanno di un angelo :D quindi è un giorno speciale, molto speciale. Chissà cosa farà per festeggiare il suo diciottesimo :O 
Non ci voglio pensare XD 
comunque

TANTI AUGURI HARRY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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