2 . Who’s that baby??
Prendo il
mio I-Pod dalla tasca e sentendo la musica ricordo.
Ero
andata al suo concerto per parlare con lui e terminare
quella cazzata che portavo avanti da anni ormai.
Mi misi
il cappuccio e cercai di coprire le mie gambe scoperte
dal vestito tanto corto.
-Pss…sono
Skye.- Dissi a Kenny. Mi mostrò un sorriso gigantesco
forzato. Ricambiai e sgattaiolai nel suo camerino.
Piango
l’anima. Non ce la posso più fare. Sto ascoltando
Love Me
che ora mi sembra patetica.
-Che
c’è di importante da dirmi?- Domandò
toccandomi la coscia.
Mi morsi il labbro.
-Io
vorrei…
Mi
baciò. –Farlo qui?
Sorrisi.
Non potevo resistergli.
Quei
pochi istanti prima del concerto furono memorabili.
Mi
rivestii.
-Cazzo.-
Disse e mi voltai di scatto. Avevo capito.
-Non
l’hai messo, vero?- Domandai. Deglutimmo
all’unisono. Non
avrei mai potuto mettere fine a tutto ciò.
È
sempre con me quando non è all’asilo, in un certo
senso sempre
con me.
-Skye!
Devi andare a prendere Maya.- Mi avverte Selena. Un’altra
lacrima mi scorre sul viso.
Maya
Charice Bennett (Bieber) è mia figlia ed ha meno di un
anno. Si, figlia sua.
La mia
bimba bella come il padre con la voce fantastica. Canta
di già, certo non una
professionista
data l’età ma è come il padre.
Era
passato troppo tempo, più di quel che doveva. Non ero
riuscita ad andare da nessuna parte che fosse vicina ad una farmacia
quindi
niente ‘pillola del giorno dopo’.
Ero in
bagno dopo più di un mese e, nonostante sapessi
già la
risposta visti i tratti evidenti, ero in ansia con
quell’affarino in mano.
Avevo
fatto il conto alla rovescia. Era quasi finito.
3…2…1…merda.
Due
stanghette, il tipico dilemma.
Sono
all’asilo con lei in braccio. La guardo con gli occhi fissi
nei suoi così blu come i miei.
Scosto
dal suo visetto innocente una ciocca castana. Sorrido e
lei mi stringe con le sue piccole braccia esili.
Adoro i
suoi abbracci.
-Chi
è?- Domanda la voce che riconoscerei ovunque. Mi fa
sussultare.
-Mama che
succede?- Fa la piccola con la vocina. Non sa dire
Mamma. Io sono la sua Mama.
-Avevi
abortito!- Urla. Deglutisco.
-Signorina
Bennett è pronta?- Chiese la donna. Non volevo
abortire, odiavo già solo la parola.
Ero
troppo giovane per essere madre. Mi toccai la pancia.
I pro ed
i contro?
-No.-
Mormorai e feci dietro front. Scomparvi dietro la porta.
I pro
erano di più.
Lo dovevo
lasciare, ma avrei avuto una parte di lui sempre con
me;
volevo una
bambina sin dall’età di nove anni;
non posso
uccidere qualcuno che non è mai nato;
NON VOGLIO
FARLO!
Stringo
Maya e mi preparo all’azione.
-Sapevi
che odio quella parola e sapevi che non l’avrei fatto.-
Rispondo. Tira qualche respiro profondo.
-Devi
farmela vedere quando voglio.-
SI
COMINCIA MALE!
-Skye
spingi!- Urlava Amanda. –Cazzo spingi amica mia!
-Fa
male!- Strillavo da ore.
Dovevo
respirare come mi aveva detto il medico.
Sentivo
le mie parti basse in fiamme. Mi stavano aprendo in due.
Pensavo
le cose peggiori come quella che avrei dovuto abortire e
cose del genere.
Non
volevo morire ma mi sentivo come se fossi stata vittima di
qualche film splatter.
Non
volevo morire.
-Eccola!-
Annunciò il medico. Odiavo il fatto che mi avesse
visto lì sotto.
-Una femmina?- Venni presa da
un’immensa gioia. Annuì. –Maya!