Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Smurfette    02/02/2012    4 recensioni
Il tenore di vita che conduce la madre di Heather da ben sedici anni non le permette di mantenere entrambe ed è costretta ad affidare sua figlia al marito che, nel frattempo, si è arricchito ed è entrato a far parte dell'alta società.
Heather si ritrova così ad essere la figlia di un uomo famosissimo e ricchissimo; si prospettano molti cambiamenti e novità: un iniziale forzata convivenza che si rivelerà estremamente piacevole e fruttuosa, nuovi amici fuori dalle righe e altrettanti nemici, tutto mescolato con un pizzico di intrighi e amore...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Heather, Nuovo Personaggio, Sorpresa
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Courtney entrò spavalda e padrona dal cancello della scuola.
Courtney era la ragazza più popolare della scuola e il centro focale del suo gruppo di fan: tutti la conoscevano e la ammiravano, era un modello per ogni studente.
Carina, magra, nè troppo alta nè troppo bassa, un vero asso nello sport, sapeva suonare e i suoi voti erano ottimi.
Velocemente si diresse verso il retro della scuola e si sedette sul solito muretto.
Era di sua proprietà, dopotutto.
Vide Anne Maria che sistemava parte del make-up, era per metà struccata.
Strano a dirsi, ma era molto meglio al naturale.
-Buongiorno, Courtney!- la salutò la compagna mostrando i denti bianchi e cominciando a stendere l'ombretto azzurro sulla palpebra -Come ti senti oggi?-
-In ottima forma- sorrise smagliante l'interlocutrice -Tu sempre allegra già di primo mattino, giusto?-
-Cara, non c'è motivo di essere abbattuti!- alzò un attimo gli occhi al cielo, sognante -Soprattutto quando si ha al proprio fianco un ragazzo figo come Miky!-
La solita.
-A quanto pare gli altri debbono ancora arrivare- constatò.
Anne Maria annuì debolmente, concentrata a concludere la sua "opera" con un tocco di mascara.
Courtney dondolò le gambe avanti e indietro, fissandosi le scarpe e pensando.
Pensava ad Alejandro.
Le interessava parecchio, lui era molto gentile ma la ragazza aveva capito perfettamente che la conquista del Burromuerto era un'impresa ardua...ma non avrebbe certo rinunciato al suo scopo.
Certo, se avesse voluto solamente avere un compagno per comparire sul sito di gossip della scuola, non si sarebbe lasciata sfuggire Duncan.
Dopo avergli dato una regolata ovviamente, soprattutto per quanto riguardava il lato estetico.
Duncan era completamente pazzo di lei, ne era cosciente.
Rivolse nuovamente la sua attenzione ad Anne Maria, stava frugando frettolosamente nell'enorme borsa fucsia leopardata.
-Alejandro e Duncan saranno qui tra dieci minuti-
Sul viso della cheerleader si dipinse un sorriso emozionato.
Stava per arrivare, finalmente.


Heather era di ottimo umore quella mattina.
La sera prima era finalmente riuscita a contattare la madre: in quei pochi giorni era stata impegnata con il lavoro e non aveva avuto tempo per telefonare la figlia.
Voleva mandarle dei messaggi, ma necessitava di una ricarica.
Heather sperava solo che non si stesse affaticando troppo.
-Heather- disse Dakota -Secondo me gli altri saranno già nelle loro classi-
-Quest'oggi a pranzo dobbiamo chiarire un paio di cosette- sbuffò la mora.
-In effetti è noioso entrare prima per ripetere- constatò Zoey -Potremmo fermarci sul retro come tutti gli altri anche noi-
-Infatti, si potrebbe chiacchierare un po' prima che inizino le lezioni, anche se tu sarai intenta a fare altro- annuì la bionda lanciando uno sguardo complice alla sorella.
-Che cosa volete dire?- gonfiò le guancie la rossa, indispettita.
-Nulla, nulla- si finse ingenua Heather -Più che altro...un certo ragazzo potrebbe attirare "scasualmente" la tua attenzione-
-Molto, molto, spiritose-
-Dai, non te la prendere- rise Dakota notando l'atteggiamento scontroso che aveva assunto Zoey quando incrociò le braccia al petto.
-A questo punto ci conviene entrare- disse Heather -Mancano pochi minuti. Per le prime due ore saremo impegnate nell'aula di italiano...sai dov'è, Zoey?-
-Certo- sorrise la ragazza -A proposito, voglio presentarvi due mie amiche-
-Perchè non l'hai fatto prima?- domandò scettica Dakota -Insomma, stiamo creando un gruppo così grande e tu ci tieni all'oscuro di tutto!-
-A dire la verità mi pento di non avervene parlato prima- ammise -E' solo che in questi due giorni sono state molto impegnate-
-I primi due giorni di scuola?- domandò ancora la bionda, instancabile.
-Devi sapere che le ragazze di cui sto parlando sono Down e Gwen-
-Oh!- esclamò Dakota -Ho capito! Le vincitrici del concorso di letteratura!-
-Esatto- sorrise Zoey -Sono bravissime in italiano. Scrivere è la loro passione, in assoluto!-
-Parteciperanno ancora al progetto di scrittura creativa?-
-Certo! Senza di loro questa scuola non avrebbe mai vinto un trofeo di italiano!-
-Basta pensare a quel palestrato di Lightning che stravolge ogni parola con quel "Shabam"...una cosa del genere, insomma- ridacchiò.
-Capisco- annuì Heather un po' imbarazzata, dato che lei non le conosceva neanche per la loro "fama" -Beh, sarà un piacere fare la loro conoscenza!-


-Ragazze, loro sono Heather e Dakota-
Heather sorrise debolmente.
Se le aspettava diverse, immaginava le classiche ragazze occhialute, con i capelli scuri e mossi che guardavano i ragazzi di cui erano innamorate con sguardo sognante, conscie del fatto che i popolari non le avrebbero mai degnate di uno sguardo.
Si diede dell'idiota e si ripromise di non guardare mai più film che ridicolizzavano la società americana.
-Come mai non vi vedo mai in mensa?- domandò curiosa Dakota.
-Diciamo che non amiamo tutta quella confusione, i gruppetti...quindi preferiamo "isolarci" in giardino-
-Dai ragazze, provate a venire quest'oggi con noi!- le pregò Zoey.
-Vi presenteremo anche i nostri amici! Ci divertiremo, dai!- insistè Dakota notando il loro atteggiamento titubante.
-Che dire- sorrise la ragazza dai capelli colorati -Verremo, dai-
Osservò Gwen. Era...non strana, stravagante. Il primo pensiero che le era balenato nella mente fu di soprannominarla "darkettona" ma era estremamente simpatica, davvero.
I vestiti di certo non la valorizzavano, ma era comunque carina. Un vero peccato, a dirla tutta.
Down non era da meno. Indossava quella felpa così sformata...sembrava grande il doppio ma di sicuro era un tipino dato che le gambe scoperte dalla gonna viola erano magre e affusolate.
Heather inizialmente si domandò se i suoi capelli fossero tinti, poi guardò le ciglia. No, erano i suoi.
Belli.
Peccato che fossero così poco curati.
Dakota doveva entrare in azione prima di sabato.
-Ragazze, che ne dite di fare shopping venerdì?- propose la canadese.
-Oh, sì!- gli occhi di Dakota si illuminarono ed Heather sorrise.
-Certo- annuì Zoey -Vorrei proprio vedere se c'è qualcosa di carino. Magari compro un vestito per sabato sera...-
-Va bene- disse Down.
-Basta che non sprechiamo tempo inutile a provare capi che non compreremo mai- sospirò Gwen conscia del fatto che con Dakota nel gruppo le sue parole sarebbero state dimenticate.
-Volete fare silenzio laggiù?!?- urlò il professore, spazientito.
-Ci scusi, professore!- esclamarono le ragazze in coro.


-Allora ragazze!- esclamò la bionda Wilson catturando l'attenzione dei compagni al tavolo della mensa -Come saprete sabato andremo al Wabileus-
-Cosa, cosa?!?- gridò Gwen facendo ricadere il panino sul vassoio
-E' praticamente impossibile entrarci!- sbottò Down.
Le scrittrici fissarono i volti trionfanti dei ragazzi seduti accanto a loro.
-C-o-m-e c-a-v-o-l-o c-i s-i-e-t-e r-i-u-s-c-i-t-e- scandì precisamente le parole Gwen, sbarrando gli occhi.
-Tutto grazie al...- cominciò Zoey.
-Magnetico fascino di Heather!- esclamarono in coro la rossa e Dakota.
-Non siete affatto simpatiche- sbuffò la mora -Ho accettato solo perchè mi avete costretto-
-Carlos è interessato a lei...vi rendete conto?- sussurrò Sierra alle due, ridacchiando -E non solo lui!-
Cody si rivolse a Gwen, guardandola con espressione sognante.
-Certe volte non capisco i miei coetanei...-
La dark inarcò il sopracciglio, scettica.
-Anche io- sospirò Sam guardando sott'occhi Dakota.
-Capisco- disse Dawn -Allora ci toccherà avvertire Leshwana-
-Leshwana?- domandò Eva intromettendosi nel discorso -Non è per caso quella ragazza della scuola pubblica che frequentate fuori da qui? Il blog di gossip ne parla male...-
-Mpff...- sbuffò Gwen -Sono solo degli idioti. Pensano che nella scuola pubblica i ragazzi siano tutti dei sviati, ma non è assolutamente vero. Leshwana è una ragazza normale che abita in una casa normale con una famiglia normale. Ed è anche la migliore della classe. Le persone si fanno strane idee quando non hanno nulla da fare-
-Eh, già- sospirò Heather ricordandosi di come la trattavano i ricconi del Canada.
E pensare che non era passata neanche una settimana da quando aveva lasciato casa...
-Non voglio fare il guastafeste- disse ad un tratto Brick -Ma se non sbaglio per partecipare bisogna frequentare questa scuola-
-Soldatino, non rompere- lo mise a tacere Jo -Ce ne infischiamo delle regole! Invitiamo tutto il mondo, dannazione!- esclamò facendosi prendere dalla foga.
Il gruppetto scoppiò in una sonora risata, attirando l'attenzione di tutta la sala mensa.
Da lontano svariati sguardi lanciarono occhiate al nuovo gruppetto.
Chi curioso, chi interessato, chi infastidito, chi invidioso.


Angolo autrice
Salve gente ^^
Volevo mettervi al corrente di una modifica che ho effettuato nei precedenti capitoli: Sierra e Sam non sono fratelli, ma amici...mi sono resa conto che questo legame familiare era un po' troppo forzato.
Spero che non vi dispiaccia!>_>
Spero che comunque il nuovo capitolo vi sia piaciuto, vi annuncio che il prossimo sarà molto più interessante!^.-
Continuate a seguirmi!:O xD
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Smurfette