Almeno
si sarebbe risparmiato la tortura delle
prove della cerimonia!
Non
vedeva l’ora di partire. Quando Mac gli aveva detto che
avrebbe sposato
comunque Brumby, si era sentito morire.
Come
poteva? Come poteva voler sposare ancora
quell’uomo, dopo quello che c’era stato tra loro? Com’era possibile che
si
fosse sbagliato a tal punto? Eppure lei lo aveva amato, quella notte.
N’era
sicuro! Così come era sicuro di amarla e desiderarla più di ogni altra
donna,
allo stesso modo era sicuro che anche lei lo aveva amato.
E
allora come poteva sposare comunque Brumby?
Non
era servito a nulla cercare di parlarle:
lei aveva preso la sua decisione. Si sentiva sollevato solo dal fatto
che le
qualificazioni di volo gli davano l’ottima scusa per non
esserci. Lo avrebbero considerato un egoista, ma a lui
non sarebbe importato. Se Sarah lo avesse voluto, avrebbe mandato tutto
a
monte, pur di stare con lei.
Ma
così … Meglio non esserci: non poteva
sopportarlo.
Mac,
però, se l’era presa molto quando glielo
aveva detto… E lui, da stupido, aveva peggiorato la situazione,
sostenendo che
doveva pensare bene all’uomo che stava per sposare.
D’accordo,
allora: avrebbe fatto il possibile per
arrivare a casa in tempo per la cerimonia. Con un po’ di fortuna
sarebbe
arrivato a cerimonia già iniziata, così non avrebbe corso il rischio di
rendersi di nuovo ridicolo ai suoi occhi, supplicandola di non sposare
quel
dannato australiano.
Ma
almeno le prove le se le sarebbe
risparmiate. Le prove e la cena a seguire: lui non aveva
nulla da festeggiare. Che ci andasse Renee alla cena! Non aveva voglia
di avere
tra i piedi neppure lei.
Meglio
concentrarsi sul volo: i suoi adorati
aerei non erano come le donne, gli creavano molti meno problemi.